Montali accusa Blanc: Volle accentrare tutto su di sé per poi scaricare le colpe su altri.

News, 13 novembre 2010.

Del Neri: Scenderemo in campo per vincere. Melo, Amauri e Traoré tra i convocati. Montali contro Blanc: Ha voluto accentrare tutto su di sé per poi scaricare le colpe su Ranieri.  A Torino Ranieri vuole vincere. Pepe: Dobbiamo riscattare il pareggio di Brescia. Juve-Roma affidata a Rizzoli. A Scirea verrà intitolato uno stadio. I calciatori vogliono scioperare. Beretta: Non ha senso. Pato torna dopo Natale. Il Chelse licenzia il vice di Ancelotti. Mourinho l'irrequieto. Zidane ufficialmente consigliere del Real.

Del Neri sprona la Juve - Nell'usuale conferenza stampa pre match, il tecnico di Aquileia analizza l'ultima partita dei bianconeri al Rigamonti: "Quella di Brescia non è un'occasione persa, il risultato è stato giusto. Finora il campionato è stato molto equilibrato e nessuno si è dimostrato più forte degli altri. Ogni punto sarà utile, come ad esempio quello conquistato mercoledì a Brescia". Conferma il recupero di tre giocatori bianconeri e confida in Aquilani: "Amauri, Felipe Melo e Traoré sono convocati. Aquilani è sereno e dimostrerà tutto il suo valore in campo". Poi si sofferma sul big match contro i giallorossi: "Con la Roma sarà una partita importante, come lo è stata quella di Brescia e lo saranno le prossime. Di fronte avremo una squadra che ha fatto bene l’anno scorso e si è rinforzata con l’arrivo di Borriello. Ha giocatori decisivi come Totti e Vucinic, ma anche giovani interessanti come Greco. Ha tutto per lottare fino alla fine". Infine Gigi Del Neri suona la carica ai suoi: "Domani scenderemo in campo per combattere e vincere. Il nostro obiettivo è quello di migliorare partita dopo partita, siamo un gruppo compatto e stiamo lavorando bene".

I convocati di Del Neri - Per la delicata sfida di stasera contro la Roma Del Neri ha convocato venti giocatori: Felipe Melo, Amauri e Traoré ci sono. Questo l'elenco degli arruolati: Chiellini, Felipe Melo, Sissoko, Grosso, Salihamidzic, Marchisio, Iaquinta, Del Piero, Amauri, Aquilani, Traoré, Quagliarella, Bonucci, Lanzafame, Pepe, Storari, Costantino, Camilleri, Sorensen, Kirev.

Montali attacca Blanc - Gian Paolo Montali, attuale direttore generale dell'area tecnica della Roma, non nasconde che tornare a Torino lo riempie di gioia: "Torno a Torino sempre volentieri - dice in una lunga intervista a 'Tuttosport' - ero molto legato a Del Piero, Buffon, Zebina, Legrottaglie. Io devo sempre ripetere il mio grazie a John Elkann: lascio dopo 25 anni la pallavolo e lui mi concede di fare questo “master” in calcio di primo livello nella Juve... Con uomini del calibro dell’avvocato Montanaro, di Sant’Albano. E un ricordo particolare lo rivolgo anche a Cobolli Gigli...". Poi commenta il ritorno di un Agnelli alla guida della Vecchia Signora: "Questo è stato un salto di qualità: la Juve si identificherà sempre in un Agnelli e avergli conferito un ruolo tanto importante rilancia il progetto. E adesso nel cda ci sono uomini di calcio come Marotta e Nedved. Ai tempi in consiglio suggerii, anche contro il mio interesse, il nome di Beppe: un direttore generale con le stimmate del ds, un uomo di campo. Era quello che la Juve non ha avuto. E Nedved è un gran colpo: tra i più vicini che abbia avuto ai tempi, lo metto al primo posto per serietà ed esempio. Scelta azzeccata: quando si formò il consiglio del 2006 c’eravamo io e Tardelli, poi Marco uscì subito e il vuoto dell'uomo di calcio s’è sentito". Montali non poteva non accennare all'astio di Ranieri verso la Juve: "Il nervo scoperto di Claudio è quell’esonero. Io dissi la mia, poi tutti ci allineammo: ero contrario, la decisione sul futuro di Ranieri andava presa a fine stagione". E all'infinita 'querelle' Poulsen-Xabi Alonso: "La verità su quell’affare la sanno Claudio, Blanc e Secco. Trovo comunque spiacevole che una volta presa la decisione non la si difenda anche dopo e che per difendere se stessi si giochi a scaricare sugli altri. A me piace fare il dirigente per assumere su di me responsabilità anche per scelte non mie. Trovo poco elegante fare il contrario. Ora la Juve ha tutto: un Agnelli, la competenza di Marotta, l’esempio di Nedved. Un vero restyling tecnico e manageriale". Infine, l'attacco frontale a Jean-Claude Blanc: "Direttore generale, amministratore delegato, presidente: rispetto chi fa la scelta di accentrare su di sé tutte le responsabilità. Ma è stata una scelta sbagliata, pensava di farcela e ora scarica le colpe su Ranieri. Io mi ero reso disponibile per un ruolo più ampio, Blanc ha scelto diversamente. Mi è dispiaciuto. Mi si è aperta la strada per Roma, l’ho battuta".

Ranieri: Voglio vincere! - La conferenza stampa pre Juve-Roma ci mostra il solito Ranieri versione giallorossa, determinato e convinto di potercela fare, e infatti così: si autodefinisce: "Dentro di me sono grintoso e determinato. Sono bello carico". Buca la prima domanda, quella che gli chiede una risposta a Blanc: "Parlo di calcio", glissa. Del resto a "ricordare" Blanc ha già pensato Montali, non mancherà l'occasione anche per Ranieri. Il tecnico testaccino definisce la gara di Torino "un grosso ostacolo". Vuole vincere, ma nega che sia semplicemente per rivalsa verso l'ex squadra: "Siamo ancora sotto in classifica e dobbiamo vincere. Io voglio vincere, sia che si tratti della Juventus sia di un'altra squadra. Mi accompagna la voglia di vincere sempre. Affrontiamo una grande squadra, non c'è voglia di rivalsa, ma la motivazione che c'è nell'affrontare una grande squadra. Giocano col 4-4-2 alcuni dicono scolastico, ma non è scolastico". E definisce "un grande allenatore" quel Del Neri che l'anno scorso gli ha fatto lo scherzetto che è costato alla Roma il titolo. Della Juve teme il fatto che sia formata da campioni e lotti in ogni momento. E se qualche campione della Juve è ai box (Krasic su tutti), anche la Roma mancherà di alcune pedine importanti: Juan, Pizarro e Perrotta, non convocati. Ma Ranieri confida in Menez: "Si esprime bene ovunque, crea superiorità numerica . Ci vuole lui, perché a volte i campioni bloccano il gioco delle squadre, è indispensabile Menez al di là di dove viene messo. Non è fragile, è un potenziale campione, è un anno importante per lui".

Pepe: "Dobbiamo riscattarci" - In un'intervista a 'Tuttosport', Simone Pepe analizza la partita pareggiata al Rigamonti: "Un po’ di rammarico c’è. La prestazione è stata solo sufficiente, non siamo riusciti a fare la differenza portando a casa un risultato importante. Ma il punto in sé non è da disprezzare, anche perché nel week end ci saranno tre scontri diretti e c’è la possibilità di ribaltare la situazione, di riscattarsi". L'esterno juventino fa un'ironica autocritica in particolare sul calcio di punizione tirato malamente con il Brescia: "Se guardiamo l’ultima punizione che ho battuto, è vero. Ho tirato ’na scoreggia. Eppure a Udine era la mia specialità: gol al Toro e al Palermo. Qui sono abituati bene, con Del Piero che martella, boom, boom...". Ma ormai è tempo di pensare alla sfida con la Roma: "Con la Roma è una partita speciale perché se sono qui in una delle squadre più importanti al mondo è grazie a loro, che mi hanno allevato". E indica i pericoli principali dei giallorossi: "Diciamo Vucinic, se proprio devo sceglierne uno. E Borriello". Poi elogia l'atteggiamento dei suoi compagni di squadra Grosso e Salihamidzic: "Gente come Grosso e Brazzo è da applausi. Erano ai margini e si sono fatti trovare pronti: non era facile, credetemi. Hai voglia di affermare che tanto lo stipendio arriva lo stesso, ma non è così: noi ci teniamo al nostro lavoro". Infine dice la sua sul campionato: "Dobbiamo rimanere nei piani alti e ci toglieremo delle soddisfazioni. Noi siamo un gruppo in costruzione, giochiamo bene e possiamo dire la nostra, senza esaltarci o buttarci giù. L’Inter, inoltre, non è più uno schiacciasassi...".

Per Juventus-Roma designato Rizzoli - Toccherà all'arbitro Rizzoli di Bologna dirigere la delicata sfida dei bianconeri in programma questa sera alle ore 20.45. Sarà coadiuvato dagli assistenti Copelli e Maggiani, quarto uomo Celi. Nell'altro anticipo previsto oggi alle ore 18.00, la partita Fiorentina-Cesena verrà arbitrata da Giannoccaro di Lecce, coadiuvato dagli assistenti Angrisani e Ayroldi, quarto uomo Baratta. Queste le designazioni per le altre gare, che si disputeranno invece domenica alle ore 15: Lazio-Napoli (anticipata alle ore 12.30): Bergonzi di Genova (Romagnoli-Nicoletti; Rocchi); Bari-Parma: Brighi di Cesena (Carrer-Padovan; Bagalini); Bologna-Brescia: Pierpaoli di Firenze (Musolino-La Rocca; Russo); Cagliari-Genoa: Romeo di Verona (Comito-Giachero; Ciampi); Palermo-Catania: Valeri di Roma (Faverani-Stefani; Damato); Sampdoria-Chievo: Pinzani di Empoli (Petrella-Di Fiore; Baracani); Udinese-Lecce: Mazzoleni di Bergamo (Galloni-Alessandroni; Merchiori); Inter-Milan (posticipata alle ore 20.45): Tagliavento di Terni (Calcagno-Rossomando; Orsato).

Uno stadio per Scirea - L'amministrazione comunale di Santa Lucia del Mela (ME) intitolerà il nuovo stadio comunale al grande campione bianconero Gaetano Scirea. La cerimonia di intitolazione si terrà martedì 23 novembre alle ore 12, alla presenza della moglie Mariella Scirea e del responsabile nazionale del centro coordinamento Juventus club doc, Ezio Morina. Saranno coinvolte nella manifestazione anche le scuole e le associazioni presenti sul territorio. "Il desiderio di intitolare lo Stadio a Scirea nasce dalla consapevolezza che occorre trasmettere alle nuove generazioni i veri valori dello sport, che uomini come lui ci hanno lasciato – afferma il presidente del club bianconero luciese Benedetto Merulla, promotore dell'iniziativa - "Gaetano infatti non è stato solo un campione dello sport, ma soprattutto un campione della vita, ed è così che lo vogliamo ricordare".

Sciopero dei calciatori dopo il 30 novembre? - L'Associazione Italiana Calciatori ha annunciato, attraverso un comunicato, l'intenzione dei giocatori di scioperare in una delle prossime giornate di campionato. Di seguito il testo integrale della nota diffusa dall'Aic: "I calciatori di Serie A hanno preso atto dell'atteggiamento della Lega che ha respinto la proposta del presidente della Figc Abete, condivisa dall'Aic, di limitare solo a 6 punti le trattative sull'Accordo Collettivo, con esclusione degli altri due (calciatori fuori rosa e trasferimenti coatti), fin dall'inizio non accettati dall'Aic. Attraverso i loro rappresentanti hanno quindi confermato il mandato all'Associazione Calciatori di comunicare la loro decisione, in segno di protesta, di non scendere in campo in una delle prossime giornate del massimo campionato. L'Aic, mantenendo l'impegno assunto nell'incontro con Figc e Lega del 21 settembre u.s., attenderà fino al 30 novembre per annunciare la data dell'astensione dalle partite".

Beretta: Lo sciopero non ha senso - I calciatori vogliono lo sciopero, ma Beretta davvero non comprende il senso di tale decisione: "La logica dello sciopero non ha nessun senso - dice in conferenza stampa - Non prendere atto della situazione di difficoltà del sistema calcio dopo un periodo molto favorevole per i ricavi è davvero una scelta molto miope e produce danni al mondo del calcio professionistico della serie A: la logica dello sciopero non ha nessun senso. Ho la sensazione che la nostra serena ricerca di soluzioni di stabilità per il futuro venga elusa con slogan impropri per non andare al confronto di merito: penso che oggi avremmo tutti i tempi e gli strumenti per definire l'accordo complessivo entro il 30 novembre. Però non si può parlare di alcuni punti e non di altri: l'idea di mettere pregiudiziali e invocare solo la mobilitazione generale non aiuta. Ogni trattativa ha delle fasi, ma adesso le fasi della polemica si sono esaurite. Non proseguire nella trattativa è una grave abdicazione e una sconfitta per tutti". "

Sosta lunga anche per Pato - Sembrava meno grave, invece gli accertamenti cui Pato è stato sottoposto hanno evidenziato, a carico del brasiliano, "una lesione di secondo grado della giunzione miotendinea del bicipite femorale sinistro", con "tempi di recupero intorno alle sei settimane". Questo significa che il Milan ritroverà Pato solo a gennaio.

Licenziato il vice di Ancelotti - Il CdA del Chelsea ha deciso l'allontanamento con effetto immediato di Ray Wilkins dall'incarico di vice allenatore. All'interessato l'annuncio è stato dato dall'a.d. Ron Gourlay, che l'ha chiamato a sorpresa nel suo ufficio nell'intervallo di una partita delle riserve. E il suo nome è stato istantaneamente depennato dall'elenco dei membri dello staff. I reali motivi dell'allontanamento non sono stati spiegati. Anche i giocatori sono rimasti sorpresi e a loro ha parlato Ancelotti che, dicendo di rispettare tale decisione, ha aggiunto: "La scelta non è stata facile. Ho parlato con i giocatori e ho spiegato la situazione, ma ora dobbiamo restare concentrati. Ray è stato un vice allenatore fantastico. Voglio ringraziarlo perché ha dato un grande contributo nella passata stagione, così come in quella in corso. Per me resta un amico, con il quale ho avuto un ottimo rapporto di collaborazione. So che rimangono in sospeso molti interrogativi, ma io non voglio aggiungere altro". Per i successori circolano ipotesi di nomi italiani: Galli, Maldini, o anche Zola.

Irrequieto Mou - Era stato espulso in Coppa del Re contro il Murcia per un 'vaffa' all'arbitro Romero; aveva subito ironizzato: "Romero ha il cartellino facile. In neanche 50 partite, 250 ammonizioni e 14 espulsioni...". Ovviamente è arrivata la squalifica: due giornate da scontarsi seguendo dalla tribuna le sfide contro Sporting Gijon e Athletic Bilbao. E qui si innesta un secondo 'caso', che coinvolge lo Sporting Gijon, e in particolare il suo allenatore, Manuel Preciado, accusato da Mourinho di aver regalato, in Coppa del Re, la vittoria al Barça, schierando nella sfida al Camp Nou una formazione assai rimaneggiata. Ma Preciado non è stato al gioco e si è scagliato contro Mou: "E' un mascalzone. Ha detto che abbiamo regalato la partita giocata al Camp Nou. Forse era solo una battuta, ma poi l'ha ripetuta: se era uno scherzo, era pessimo. Se voleva provocare per avere una risposta dal Barcelona, non l'avrà. Se parla sul serio, è un farabutto. Mourinho non mi piace e glielo dirò in faccia. Chi diavolo è questo tizio?", ha detto preparandosi ad accoglierlo. In tribuna, vista la squalifica. Ma Preciado suggerirebbe un'altra collocazione: "Lo metterei tra gli Ultra Boys - propone alludendo alla frangia più 'caliente' del tifo del Gijon - Mourinho ha mancato di rispetto ad una società umile come lo Sporting. Domenica troverà un ambiente rovente". Ma il Real si schiera a difesa dello Special One, con una nota sul sito ufficiale: “Il Real Madrid disapprova le dichiarazioni di oggi di Manuel Preciado, tecnico del Gijon, che hanno gettato discredito sul nostro allenatore – compare sul sito ufficiale delle merengues -. Il Real crede che la critica e la rivalità siano compatibili con le buone maniere. Questo comunicato spera di riaffermare gli eccellenti rapporti che abbiamo con lo Sporting Gijon, che sono e dovranno sempre essere basati sul reciproco rispetto fra direttori, squadre e tifosi”.

E' ufficiale: Zidane consigliere del Real - Una nota sul sito ufficiale del Real Madrid ufficializza la nomina di Zinedine Zidane a consigliere presidenziale per la prima squadra: sarà responsabile della connessione tra giocatori, allenatore e team di gestione. "La collaborazione mira ad aiutare l'ottimizzazione delle condizioni di lavoro della prima squadra", afferma il comunicato del club. Zidane starà con la prima squadra il più spesso possibile.


Foto Gallery