Moratti: Cos'ha in testa la Juve? On. Paniz: Giuste le richieste di Andrea, vogliamo risposte!

News, 17 dicembre 2010.

Del Neri: Siamo usciti, ma con dignità. Adesso sotto col Chievo, dobbiamo dimostrare, giornata dopo giornata, di essere la Juve. Moratti: Non so alla Juve cos'hanno in testa e cosa stiano facendo. L'On. Paniz: D'accordo con Andrea: allora troppa fretta, adesso sull'esposto un silenzio tombale. Moggi: Ho sempre detto detto che non esisteva il sistema Juve, ero sicuro che avrei trovato le prove che ho trovato. Il laconico commento di Petrucci alle dichiarazioni di Andrea Agnelli. Marotta: L'eliminazione dispiace, ma non siamo riusciti a fare di più, con una squadra in costruzione. La felicità di Giannetti. Sarà Bergonzi l'arbitro di Chievo-Juventus. Niente trasferta a Napoli per i tifosi bianconeri. Gli ottavi di finale di coppa Italia. Cassano reintegrato da febbraio a stipendio dimezzato: su di lui è piombato il Milan. I risultati di Europa League. Il Bologna a Zanetti.

Del Neri: Abbiamo onorato l'impegno. E ora sotto col Chievo - Ennesimo pareggio per l'Europa League della Juve ma Del Neri, tenuto conto che ormai comunque i giochi erano purtroppo fatti, non è insoddisfatto della gara dei suoi: "Abbiamo lanciato dei giovani, con lo spirito giusto, che hanno onorato sicuramente questo finale - ha dichiarato a Mediaset Premium - Secondo me meritavamo qualcosa in più per come abbiamo giocato. Abbiamo preso un gol strano, però tutto sommato siamo contenti perché la loro era una squadra molto motivata, molto fisica e abbiamo tenuto molto bene. Noi abbiamo dimostrato perlomeno che siamo usciti col cuore da questa Europa League, con grande dignità". E adesso la gara ' fondamentale' col Chievo: "Per la Juve è la diciassettesima partita fondamentale, come lo saranno la diciottesima, la diciannovesima e la ventesima. Per la Juve si è detto dall'inizio che le partite erano fondamentali. Per adesso stanno riuscendo bene e speriamo che continuino a dire che sono fondamentali così siamo carichi. Ogni domenica si deve dimostrare che siamo la Juve".

Moratti: Non so cos'hanno in testa alla Juve - Massimo Moratti parlando coi giornalisti ha voluto, tra le altre cose, rispondere alle parole di Andrea Agnelli che ha dichiarato senza mezzi termini che il procedimento sportivo su Calciopoli è stato ridicolo; e ha commentato altresì le voci di stampa che scrivono che il presidente nerazzurro, al suo rientro in Italia, sarà ascoltato dalla Procura Federale: "Ho letto anch'io queste cose sui quotidiani di oggi, ma non ho avuto alcuna notizia ufficiale. Per questo, non sarebbe neppure il caso di commentare. Non so quale sia l'obiettivo di Andrea quale presidente della Juventus, certamente abbiamo idee abbastanza diverse. Una posizione ufficiale dell'Inter sulla vicenda? Fino a oggi siamo a livello di dichiarazioni, a livello di fatti non so su che cosa ci si possa basare. Ripeto, preferisco, preferirei, non commentare: non so esattamente che cosa hanno in testa e che cosa stiano facendo. Anche il fatto di poter essere ascoltato da Palazzi l'ho letto sul giornale. Se poi Palazzi mi chiamerà, che mi chiami". Le ha scritte anche la Gazzetta queste cose: più ufficiale di così...

On. Paniz: Andrea ha ragione, troppi indugi adesso - L'on. Paniz, Presidente del club bianconero a Montecitorio, intervenuto telefonicamente a Sky Sport 24, si è dichiarato in assoluta sintonia con le frasi pronunciate da Andrea Agnelli proprio durante l'incontro tra lo stesso e i parlamentari juventini: "Il presidente ha ribadito il fatto che il procedimento per Calciopoli fu troppo rapido, ha espresso la volontà di recupero degli scudetti 2005 e 2006 e che se pure la vicenda di Napoli si concluderà come nei procedimenti di Torino e Roma con assoluzione della vecchia gestione sarà inevitabile e giusto far valere le proprie rimostranze sempre rimanendo nel rispetto della giustizia ordinaria". Fa rimarcare il passo della tartaruga della Figc ora, in netta antitesi con la fretta del 2006: "E' vero, sono passati più di 250 giorni dall'esposto della Juventus sulla questione scudetto mentre nel 2006 dopo pochi giorni dai fatti si avevano già le sentenze, ora invece nulla c'è un silenzio tombale, non un atteggiamento molto coerente rispetto ad allora. Attendiamo sempre delle risposte in tema". Paniz, che di professione è avvocato, ha anche fatto notare come la giustizia sportiva debba inchinarsi ai verdetti di quella ordinaria, che dispone di modalità di accertamento più efficaci: "Io credo che la giustizia ordinaria abbia modalità d'accertamento superiori rispetto a quella sportiva che ora, visto quello che è emerso, debba rivedere le proprie sentenze e accertare la verità totale e non parziale. Io in Parlamento parlando anche con altri colleghi non juventini richiedono l'accertamento a fondo di questa vicenda".

Moggi ripercorre Calciopoli - Ospite a 'Tutti pazzi per la Juve' su Radio Power Station, Luciano Moggi ha ripercorso la storia di Calciopoli. Ha iniziato dalla mancata difesa: "Quello non è neppure un mistero, era una volontà! Quando l’avvocato difensore dice 'Condannateci alla serie B' non c’è da dire più niente. Poi vedete, adesso le dichiarazioni di Cobolli Gigli di qualche settimana fa, hanno tolto praticamente ogni dubbio. Cobolli Gigli dice che in pratica 'l’ambiente' del calcio italiano in quel momento voleva la condanna a prescindere dei dirigenti juventini e della Juventus e tra questi mette anche Prodi, e questa è una cosa che mi lascia perplesso perché la politica nel calcio non l’avrei mai ipotizzata. Però se lo dice Cobolli Gigli bisogna credergli." Ha continuato con la sua personale ricerca delle prove a discolpa: "Io ho sempre detto fin dall’inizio: aspettate. Anche perché dovevo cercare, ed ero sicuro di trovare quello che abbiamo trovato, adesso tutti si sono convinti che non era un Sistema Juventus o di Moggi, era il calcio italiano che faceva praticamente un’attività in un certo modo, senza rendere l’interesse a nessuno ma facendo l’interesse della propria squadra. Non c’erano dei colpevoli, e noi ci siamo trovati colpevoli di non aver fatto niente e nella sostanza probabilmente al posto di altri". Perché quello si è sentito in certe intercettazioni di altri, nelle sue non c'è: "Se vogliamo dirla tutta io non ho mai chiesto ad un arbitro di farmi vincere, come ha fatto Facchetti in Cagliari-Inter, non l’ho mai fatto perché avevamo la squadra sufficientemente forte per permetterci di vincere senza bisogno di chiedere favori, oltretutto devo dire che ultimamente anche quello che è venuto fuori sul Milan lascia molto a desiderare perché Meani credo che ne abbia combinate di cotte e di crude. Addirittura una volta Puglisi che stava in Tunisia, ha telefonato a Meani che stava in panchina del Milan per domandargli cosa faceva il Milan contro il Siena, poi quando gli ha detto che in pratica era stato annullato un gol valido ha detto anche qualche parolaccia, proprio come un tifoso del Milan. E pensare che noi l’abbiamo avuto a New York con Collina e Copelli ad arbitrarci contro il Milan nella finale di Supercoppa Italiana, quindi io avevo ragione a difendere la Juventus, poi ho conosciuto molto meglio il calcio dalle intercettazioni ma io mi ero accorto che qualcosa non funzionava e queste intercettazioni hanno dimostrato che avevo visto giusto". Amara, ma orgogliosa, la conclusione: "La cosa che mi è dispiaciuta più di tutte è che io ho dato l’anima per la Juventus e ci siamo trovati a non essere volutamente difesi dall’avvocato della Juventus e questa è una cosa veramente deprimente. Ma infatti io per la Juventus ho lavorato molto più adesso che quando ne ero dirigente, proprio in funzione di questi quattro anni e mezzo. Ero sicuro di trovare quello che poi ho trovato, perché il calcio lo conoscevo. Ripeto, la cosa che più mi è dispiaciuta è di aver dato l’anima e non aver avuto niente in cambio, anzi tutt’altro, è stato un gioco al massacro nel quale siamo stati coinvolti io e Giraudo".

Petrucci: Rispetto per i magistrati e i processi - Il presidente del Coni, Gianni Petrucci, al termine della Giunta Nazionale, richiesto dai cronisti di un parere sulle dichiarazioni rilasciate da Andrea Agnelli, si è così laconicamnete espresso: "Il Coni rispetta i magistrati e i processi. Non mi permetto però di contraddire nessuno".

Marotta: C'è rimpianto per questa eliminazione. A questa coppa tenevamo - Al termine della gara col City, Beppe Marotta ha così commentato, ai microfoni di Premium Calcio, l'uscita dei bianconeri dall'Europa League: "C'è il massimo rimpianto per l'eliminazione da questa Europa League, ma non potevamo fare di più, considerando dodici innesti nuovi e Aquilani e Quagliarella indisponibili. Non me la sento di dire che il fatto di essere stati eliminati ci agevolerà, perché una società come la Juventus deve saper gestire più tornei nella stessa stagione e poi la coppa era comunque un trofeo a cui tenevamo molto". E' tornato poi sul tema del rinnovo di Del Piero: "Il presidente è stato molto chiaro, penso che si sistemerà velocemente, quindi Alex può stare tranquillo". E sul caso Del Neri-Buffon: "Il rapporto tra il mister e Gigi è quotidiano e super cordiale: se Delneri da una parte voleva non mancare di rispetto a Buffon dall'altra voleva sottolineare il lavoro svolto fino a questo momento da Storari".

Giannetti al settimo cielo - Niccolò Giannetti, ragazzo senese della Primavera di Bucaro, classe 1991, alla seconda apparizione in prima squadra ha messo a segno il suo primo goal da professionista contro il Manchester City, un bel goal, che si somma ai sette già messi dentro con la Primavera. Legittima la sua gioia: "Sono al settimo cielo. Giocare dall’inizio e poter segnare, per giunta su assist di Alessandro Del Piero, è davvero un’enorme soddisfazione per me. L’inizio partita non è stato facile, faticavo a provare le giocate, poi fortunatamente è arrivato il gol".

Sarà Bergonzi ad arbitrare Chievo-Juve - E' Mauro Bergonzi l'arbitro designato a dirigere Chievo-Juventus, che si disputerà domenica 19 dicembre alle ore 15; sarà coadiuvato dagli assistenti Di Liberatore e Maggiani, quarto uomo Gava. Queste le altre designazioni delle gare della 17ª giornata di andata (in calendario per domenica 19 dicembre, ore 15): Cesena-Cagliari (anticipo di sabato 18, ore 18): Mazzoleni (Galloni-Pugiotto; Giannoccaro); Milan-Roma (anticipo: sabato 18, ore 20.45): Damato (Calcagno-Rossomando; Banti); Lazio-Udinese (ore 12.30): Gervasoni (Ghiandai-Giordano; Romeo); Bari-Palermo: Rizzoli (Liberti-Viazzi; Calvarese); Catania-Brescia: Orsato (Bianchi R.-Altomare; Velotto); Napoli-Lecce: Celi (De Luca-Barbirati; Nasca); Parma-Bologna: Russo (Manganelli-Cariolato; Stefanini); Sampdoria-Genoa (ore 20.45): Morganti (Niccolai-Papi; Rocchi).

Casms: Napoli preclusa ai tifosi bianconeri - Il Casms (Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive) del Viminale,ha stabilito limitazioni per otto incontri di serie A (ne sono esclusi i possessori della Tessera del tifoso): In virtù dei provvedimenti presi per Napoli-Juventus del 9 gennaio 2011 vige divieto di vendita dei tagliandi a residenti nella regione Piemonte. Queste le altre limitazioni: Inter-Napoli del 6/1/2011, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Campania; Lecce-Bari del 6/1/2011, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Bari; Roma-Catania del 6/1/2011, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Sicilia; Fiorentina-Brescia del 9/1/2011, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Lombardia; Lazio-Lecce del 9/1/2011, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Puglia. Napoli-Fiorentina del 16/1/2011, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Toscana; Cagliari-Palermo del 16/1/2011, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Sicilia.

Il programma degli ottavi di finale di coppa Italia - Questo il programma degli ottavi di finale di coppa Italia: Palermo-Chievo: 12 gennaio ore 17.30 (diretta Rai 2); Inter-Genoa: 12 gennaio ore 21.00 (diretta Rai 2); Juventus-Catania: 13 gennaio ore 21.00 (diretta Rai 3); Napoli-Bologna: 18 gennaio ore 21.00 (diretta Rai 2); Sampdoria-Udinese: 19 gennaio ore 17.30 (diretta Rai 2); Roma-Lazio: 19 gennaio ore 20.45 (diretta Rai 1); Milan-Bari: 20 gennaio ore 21.00 (diretta Rai 3).

Il lodo Cassano - Nel tardo pomeriggio di ieri è stato depositato in Lega Calcio il lodo arbitrale sulla vertenza Sampdoria-Cassano: Fantantonio è reintegrato in organico dal 1° febbraio 2011, però con stipendio dimezzato da quella data a fine contratto. Questo il comunicato della Sampdoria: "Nel procedimento introdotto da U.C. Sampdoria S.p.a contro il sig. Antonio Cassano, reso il collegio arbitrale composto dall'avv. Paolo Giuggioli (presidente), dall'avv. Fabio Fazzo (arbitro nominato dalla società) e dall'avv. Francesco Macrì (arbitro nominato dal calciatore), lo stesso collegio arbitrale riunitosi in conferenza personale in data 16/12/2010, all'unanimità, definitivamente pronunciando, disattesa ogni altra diversa eccezione e domanda: A) dispone la sospensione del calciatore Antonio Cassano dagli allenamenti e dalla retribuzione (che pertanto non è dovuta) dal 29/10/2010 (data dell'inoltro della richiesta della sanzione) al 31/01/2011; B) riduce la retribuzione annua nella misura del 50% dal 01/02/2011 al 30/06/2013, data di scadenza del contratto di lavoro sportivo; C) condanna il calciatore Antonio Cassano alla rifusione delle spese legali sostenute dalla ricorrente". Il presidente blucerchiato Garrone ha commentato: "Dopo la decisione che è stata presa posso esprimere la mia moderata soddisfazione. E' evidente che il Collegio ha confermato la gravità dei fatti accaduti. E' certo, però, che questo verdetto lascia aperta la possibilità di reintegrare il giocatore e di questo aspetto parlerò nei prossimi giorni". Queste invece le dichiarazioni di Giuseppe Bozzo, procuratore di Cassano, ad Adnkronos: "Non ci sono né vincitori né vinti, c'era amarezza prima e c'è adesso, è sempre difficile perché non succede tutti i giorni che una società chieda la rescissione del contratto di un giocatore. Anche se il collegio difensivo ha fatto un ottimo lavoro, evitando la risoluzione del contratto, questo non significa nulla e ora si cercherà di collaborare con la Sampdoria e con il presidente Garrone per trovare una soluzione al problema, che ora è di carattere ambientale. Il giocatore è stato sospeso fino al 31 gennaio 2011, per essere eventualmente reintegrato dal 1 febbraio. In questo modo c'è tutta la finestra del mercato invernale da sfruttare per trovare una soluzione". E, stando a Sky Sport 24, pare proprio che Bozzo non abbia perso tempo e già stasera si sia incontrato con Galliani per portare Cassano al Milan, con un contratto intorno ai 4 milioni netti annui fino al 2014.

Europa League - Nel gruppo A pareggio 1-1 tra Juve e Manchester City con il primo goal da professionista di Niccolò Giannetti e il pareggio di Jo. La Juve lascia l'Europa League, così come il Salisburgo, sconfitto in casa dal Lech Poznan. Passano Manchester City e Lech Poznan, entrambe a quota 11, fuori la Juve con 6 (frutto di sei pareggi) e il Salisburgo con 2 (i due pareggi con la Juve).
Nel gruppo I la Samp, anch'essa già fuori, termina male la sua esperienza in Europa League, con una sconfitta a Budapest contro il Debrecen: 2-0 con doppietta di Kabat. Nel gruppo I passano PSV (14) e Metalist Charkiv (11); a casa Sampdoria (5) e Debrecen (3).
Nel gruppo B bocciati proprio i campioni uscenti dell'Atletico Madrid: i Colchoneros, pareggiando 1-1 a Leverkusen, chiudono al terzo posto del girone (con 8 punti) ed escono di scena; passa l'Aris Salonicco (12) di Hector Cuper che batte in casa il Rosenborg per 2-0 (ultimo con 3 punti). In testa al gruppo, con 14 punti, il Bayer Leverkusen.
Nel gruppo C il Lille, sotto la neve, batte in casa il Gent e passa ai sedicesimi. Lo Sporting Lisbona, già tranquillo perché sicuro del passaggio al turno successivo, si è potuto anche permettere una sconfitta sul campo del Levski. Lo Sporting Lisbona (12 punti) passa ugualmente come prima del girone, poi il Lille (8), fuori il Gent (7) e il Levski Sofia (7).
Nel gruppo G lo Zenit San Pietroburgo di Spalletti va a vincere anche ad Atene (3-0, reti di Bukharov, Denisov e Rosina) ed è l'unica squadra che passa ai sedicesimi a punteggio pieno (18 punti). La sconfitta dell'AEK Atene favorisce l'Anderlecht che batte l'Hajduk e passa come seconda, a pari punti (7), in virtù dei risultati negli scontri diretti. Ultima classificata l'Hajduk Spalato (3).
Nel gruppo H lo Stoccarda chiude con un sonante successo per 5-1 sull'Odense ed è primo nella classifica di gruppo (15 punti). Lo Young Boys, già sicuro del secondo posto, perde a Getafe (1-0). Lo Young Boys rimane a 9, il Getafe sale a 7, ultimo l'Odense (4).

Il Bologna è di Zanetti - Il Bologna è salvo e passa alla cordata Intermedia capitanata dall'imprenditore del caffè Massimo Zanetti, patron di Segafredo. Lo ha annunciato Silvino Marras, braccio destro di Porcedda, chiarendo che la cordata rileverà il 100% delle quote della Società. Oggi vi sarà un consiglio di amministrazione in cui verrà proposto un aumento di capitale, integralmente sottoscritto dai nuovi soci, e il prossimo 27 dicembre l'assemblea dei soci decreterà il passaggio di proprietà, ma dovrebbe essere orami a quel punto solo un atto formale: "Nel cda di domani - ha detto Marras - si effettuerà l’aumento di capitale, mentre sarà l’assemblea dei soci in programma il 27 dicembre a dover deliberare il passaggio di proprietà. L’importante, però, è che si siano accordati su come ripianare le perdite. Sei milioni li metterà Porcedda, tre i Menarini e tre i nuovi soci". Il nuovo presidente rossoblu sarà ovviamente Massimo Zanetti.


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