Sordi e Mutu

E' tempo di Calciopoli anche in Romania. E' di ieri la notizia per cui la divisione anticorruzione della magistratura di Bucarest ha messo sotto inchiesta l'ex calciatore Giga Popescu e il famoso procuratore di calciatori Victor Becali, vero e proprio monopolista del mercato dei giocatori romeni, che assiste, tra i tanti, anche il noto Christian Chivu, passato quest'estate dalla seconda forza del campionato, la Roma, alla prima, l'Inter, non senza una coda di polemiche. Polemiche che riguardarono proprio il suddetto procuratore: la carta stampata spagnola (Real e Barca trattavano entrambe l'acquisto del giocatore) gettava infatti ombre inquietanti sul ruolo del Becali, considerando sospetta la sua irremovibile volontà di cedere il giocatore proprio alla squadra meneghina, nonostante dalla Spagna arrivassero offerte alla società capitolina ben più cospicue, giungendo persino a gettare pesanti ombre su eventuali commissioni pagate in nero. Non vi fu comunque alcuna indagine e i sospetti iberici finirono nel catalogo delle calunnie atte a destabilizzare l'operazione.
Anche in Italia si discusse parecchio sull'opportunità da parte della Roma di cedere un suo pezzo pregiato a una diretta concorrente, inficiando la credibilità di un campionato in cui i migliori giocatori vanno tutti nella squadra vincente, un pò come ai tempi dello Steaua Bucarest di Ceausescu. Addirittura Il Romanista, che pur si spendeva in panegirici per il nuovo calcio pulito supercandeggiato, giunse a paragonare i metodi di mercato di Moratti a quelli di Moggi e a negarne la presunta diversità, alterità dalla giungla di scimmioni che compone il calcio-mercato.
L'accusa ipotizzata nella capitale romena per il procuratore di Chivu e altri nove tra agenti di calciatori, presidenti e soci di squadre romene è quella di evasione fiscale e riciclaggio di denaro.
Sotto inchiesta alcuni trasferimenti di giocatori dalla Romania all'estero. Le cifre realmente realizzate nelle cessioni sarebbero infatti ben più alte di quelle messe a bilancio, ipotizzandosi così il reato di frode fiscale, evasione e riciclaggio.
Qualche esempio? Cosmin Contra, celebre sopratutto per aver tenuto testa a Davids in una scazzottata, viene venduto dalla Dinamo all'Alaves per 1,8 milioni ma in bilancio si scrive la sua cessione per un terzo del valore, 600.000. Florin Cernat va alla Dinamo Kiev per 3 milioni, ma a bilancio la sua cessione ne porta nelle casse del club soltanto uno.
E così per molti altri giocatori ceduti all'estero, in Olanda, Germania, Russia, Cina, Corea e, non ve ne sarete accorti, anche in Italia. Sembrerebbero certificate le irregolarità nelle cessioni di Codrea e Mihalcea, rispettivamente dall'Arges e dalla Dinamo, al Genoa.
Ancora sotto inchiesta invece sono le cessioni di Adrian Mutu e Ianis Zicu all'Inter di Milano. Per il primo si ipotizza una differenza tra scambio effettivo di denaro e cifra messa a bilancio di quasi 6 milioni di euro. La Dinamo scrive a bilancio 2,1, la cifra reale ipotizzata sarebbe di 7,8 milioni. Per Zicu, genio della pedata di cui tutti ricordiamo le gesta, la differenza supposta tra il pagamento reale e la cifra messa a bilancio è di 1,7 milioni. Al vaglio dei magistrati romeni anche il passaggio di Niculescu al Genoa.
Allo stato dei fatti, non emerge nulla nei confronti delle società non romene per quanto riguarda irregolarità nei pagamenti, false fatturazioni o, peggio ancora, creazione di fondi neri. Fondi neri che invece sarebbero stati ipotizzati per i protagonisti romeni della vicenda che avrebbero spostato consistenti cifre destinate ai club in conti personali in Olanda e nelle Isole Vergini.
Le fonti di stampa romene parlano comunque di una cooperazione tuttora in corso con le corrispondenti autorità in Cina, Corea del Sud, Olanda, Spagna e Italia per comprendere a pieno gli sviluppi della vicenda.

Singolare il silenzio-stampa dei giornali sportivi e non italiani sulla vicenda che coinvolge comunque un personaggio molto attivo sul mercato nazionale come Becali. La presunzione di innocenza vale in Romania come in Italia, Becali poi assicura:"Non ho nulla da nascondere. Coopererò con gli inquirenti".
Le accuse sono però gravi e dato il ruolo di Becali in un'operazione di assoluto rilievo come quella che ha portato Chivu dalla Roma all'Inter, operazione, ripetiamo, non senza ombre e sospetti e che, ad ogni modo, rivelava, a mio modo di vedere, un'evidente stortura di mercato, meriterebbe probabilmente la stessa attenzione che è stata riservata a casi simili.
E non l'attenzione, zero al quoto, che solitamente la stampa italiana riserva ai disastri finanziari dei club italiani. In primis, per l'appunto, l'Inter.

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