Marotta: Nessuna crepa nel rapporto con Conte, juventino dentro.

News, 26 marzo 2013.


Marotta a 'Undici': No ad Ibra, sì a Conte, juventino dentro. Marotta (da Castellanza): La scelta di Conte è stata azzeccata perché ha dato juventinità e senso di appartenenza; e poi è uno dei migliori allenatori al mondo. Doppio allenamento a Vinovo: è gia rientrato Lichtsteiner, oggi ci saranno anche Asamoah e Marrone, poi via via gli altri nazionali. Marrone: Pur di giocare con la maglia della Juve faccio il difensore. La Nazionale è a Malta: Buffon verso la 126esima presenza, tante quante Maldini.


Marotta a 'Undici': Conte ha un valore aggiunto, è juventino dentro - Ieri era il 56esimo compleanno di Beppe Marotta, che ha festeggiato anche con più interviste televisive. E' ad esempio intervenuto in collegamento telefonico a 'Undici', il programma Mediaset condotto da Pierluigi Pardo. Naturalmente buona parte delle domande sono state sul calciomercato, che è già l'argomento più caldo, nonostante la stagione non sia ancora finita: E su questo ha insistito Marotta nelle sue risposte: "In questo momento noi siamo veramente concentrati sia sul Campionato che sulla Champions e rimandiamo ogni discussione più avanti quando sapremo dove arriveremo, è prematuro oggi ipotizzare qualsiasi scenario, vedremo dove si arriva come Champions. Non è una questione di soldi, una società per dare continuità deve avere dei modelli di riferimento. Con Conte decideremo insieme e faremo le giuste considerazioni e riteniamo che gli sforzi devono essere concentrati sul momento particolare".
In tema di investimenti ha poi precisato: "Intanto bisogna anche guardare allo scenario di riferimento i competitors e gli avversari di riferimento e ogni anno presentano scenari diversi e cicli storici, al di là di questo nel calcio organizzato di oggi conta il sistema di insieme, conta il modello di riferimento, dove c'è una cultura del lavoro e una società forte per dare continuità alle vittorie, che non restino un fatto sporadico".
E ha aggiunto: "Bisogna dire che negli ultimi due anni noi abbiamo migliorato la gestione, abbiamo obiettivi continui per andare avanti rispetto al Fair play e le linee guida che l'UEFA ti obbliga a rispettare, linee secondo me giuste. Gli investimenti sono stati fatti. Da due anni a questa parte la squadra ha avuto una sua fisionomia diversa anche con innesti nuovi che hanno comportato investimenti. Nel calcio di oggi la voce che incide prepotentemente è quella delle retribuzioni che si aggirano sempre intorno al 60% del fatturato ci vogliono contratti flessibili o diventa difficile, pur senza considerare gli investimenti per i giocatori, far quadrare i conti, sono considerazioni che vanno fatte"
Poi i due tormentoni: Conte e Ibra.
Su Conte la curiosità era di sapere se si stia procedendo ad un rinnovo, eventualmente con clausola: "Assolutamente non c'è la clausola, la categoria degli allenatori è da parificare a quella dei dirigenti, serve che gli allenatori abbiano un buon feeling con la società, con il presidente e i dirigenti, nel caso di Conte c'è assolutamente, anzi lui ha ancora un valore aggiunto, che è Juventino dentro e di conseguenza credo che voglia e possa togliersi belle grosse soddisfazione con la Juventus; non si è parlato assolutamente di rinnovo, non ci sono gli elementi, oggi come oggi tutte le componenti societarie sono sul momento attuale".
Su Ibra ha ribadito: "Pavel Nedved ha espresso (l'aveva fatto proprio a 'Undici', l'11 marzo, ndr) una valutazione di carattere tecnico che credo condivisibile da tutti, perché quando si parla di Ibrahimovic si parla di un campione, che ha fatto la fortuna di tutti i club per i quali ha giocato sempre fatto benissimo; ha fatto una valutazione tecnica che mi trova completamente d'accordo; una cosa diversa è inserire Ibra in una situazione societaria fatta di parametri e profili che vanno identificati e rispettati e allora dico che è impossibile per un discorso legato a un stipendio molto pesante che credo che nessuna società italiana sia in grado oggi di supportare, non rientra nei nostri parametri, neanche con un'eventuale spalmatura che sarebbe solo un palliativo".
Quindi meno Ibra e più Pogba? ha buttato lì Zuliani: "Beh io sono perfettamente d'accordo. Il futuro del calcio è nei giovani; noi italiani abbiamo un po' paura nel lanciar di giovani e io auspico che le difficoltà economiche che oggi vi attanagliano ci spingano a far leva su questa cosa, cioè a buttare in prima squadra più giovani possibili; credo che sia un'esigenza ma che sia anche la valutazione e la valorizzazione di un fenomeno che nel made in Italy sembra importante".
Beppe Marotta in collegamento a 'Undici' (da Superfly, TifosiBianconeri.com)

Marotta: Conte è uno dei migliori allenatori al mondo - Intercettato dai cronisti a margine del convegno sull'industria del calcio tenutosi all'Università Carlo Cattaneo di Castellanza (Va), Marotta ha blindato, per l'ennesima volta, Antonio Conte; se ne facciano tutti una ragione, chi lo vuole per sé e chi semplicemente lo vuole lontano da Torino: "Conte ha confermato a più riprese di sentirsi juventino dentro e io credo che come tale debba togliersi ancora tante soddisfazioni. Il discorso del contratto è un discorso complementare e quindi io sono certo che Conte rimarrà con la Juventus ancora per molti anni. In questo momento storico la scelta è stata assolutamente azzeccata perché Conte rappresentava dall'inizio un sentimento di juventinità, un senso di appartenenza che mancava; ma, al di là di questo poi ha messo in risalto le sue grandi capacità di allenatore, e cioè di gestore del gruppo e la gestione del gruppo non è solo quella tecnico-tattica ma anche quella psicologica. Io credo che il grande merito di Conte sia soprattutto quello di aver valorizzato al massimo le risorse che la Società Juventus ha messo a sua disposizione e questo ne fa uno dei migliori allenatori del mondo, considerando anche la giovane età".
Tutto fila liscio, in armonia, in casa Juve: “Non ci sono delle crepe nel nostro rapporto. Non c’è la necessità di cambiare assolutamente bandiera, dentro di sé ha una identità tanto forte che lo porta ad ambire a risultati ancora più importanti con la Juventus e quindi credo che il nostro rapporto vada avanti per molti anni ancora. Per quanto concerne un rinnovo di contratto in vista per Conte, non c’è all’orizzonte nulla di nuovo se non il rimanere concentrati su questo finale di stagione che ci vede impegnatissimi sia in campionato che in Champions League con il quarto di finale contro il Bayern”.
Anche in questo caso infine Marotta chiude le porte a Ibra: “Credo che al momento vada più il riconoscimento a questo gruppo che ci ha dato grandi soddisfazioni, del mercato parleremo più avanti quando avremo un consuntivo dei risultati ottenuti. Ma Ibrahimovic non rientra nei nostri parametri”.

Doppio allenamento a Vinovo: iniziano i rientri - Doppia seduta ieri per i bianconeri in quel di Vinovo. Al mattino Conte ha impegnato i suoi in un lavoro prevalentemente atletico. Si sono rivisti a Vinovo Chiellini, Caceres e Bendtner, naturalmente tutti impegnati in un lavoro specifico a parte dal resto del gruppo: Bendtner ha iniziato la fase di riatletizzazione (dopo il lungo stop cui lo ha costretto l'operazione di reinserimento del tendine del muscolo adduttore lungo della coscia sinistra, intervento che risale al 18 dicembre scorso); Caceres ha iniziato un lavoro specifico per recuperare progressivamente dai danni riportati nell'incidente automobilistico in cui è rimasto coinvolto a Torino la notte del 17 marzo al rientro da Bologna; Chiellini infine, sta continuando il lavoro personalizzato per recuperare dall'infortunio alle caviglie, nella speranza di poter recuperare per la trasferta di Monaco. Anche Pepe continua il suo lavoro differenziato dopo l'intervento di asportazione delle calcificazioni muscolari del semimembranoso della coscia sinistra.
Il pomeriggio è stato dedicato alla tecnica, con un torello e una serie di partitelle su campo ridotto
Intanto iniziano i rientri dalle Nazionali. Il primo a rientrare è stato lo svizzero Lichtsteiner, che ha esaurito i suoi impegni con la rappresentativa elvetica e ha svolto coi compagni l'allenamento pomeridiano. Così come li ha terminati Asamoah, atteso in arrivo dall'Africa in serata. Stamattina dovrebbe esserci anche Marrone, reduce dall'Under 21 che ha giocato ieri. Gli altri dovrebbero rientrare tutti entro la giornata di mercoledì. Il più 'ritardatario' dovrebbe essere Isla che sarà impegnato domani contro l'Uruguay e non potrà essere a disposizione prima di venerdì.

Marrone: Pur di giocare con la maglia bianconera faccio il difensore - Luca Marrone ha giocato ieri a Bassano del Grappa nell'Under 21 che ha battuto in amichevole l'Ucraina per 1-0 (goal di Immobile); e ha giocato in quello che è il suo ruolo originario, quello di centrocampista; nella Juve però Conte che lo stima assai e si è sempre opposto al suo inserimento in trattative di mercato, lo ha convertito a difensore, un regista di difesa, come Bonucci, che sia in grado non solo di spezzare gli attacchi avversari ma anche di rilanciare costruttivamente l'azione: occorrono piedi buoni e visione di gioco, due qualità che a Marrone non mancano. E il ragazzo ha accettato la scommessa: "In Under 21 cerco di rendermi utile come centrocampista, nella Juve faccio il difensore: io, pur di giocare con quella maglia, faccio anche il difensore".

In Nazionale Gigi Buffon raggiunge Maldini - Con l'impegno di stasera a Malta Gigi Buffon raggiungerà Paolo Maldini al secondo posto nelle presenze in Nazionale e poi davanti a lui ci sarà solo Fabio Cannavaro, a quota 136. Ma il numero uno della Juve e dell'Italia ha detto qualche giorno fa ha detto che il traguardo che vorrebbe raggiungere è quello di quota 150. Può farcela, lui che in Nazionale ha esordito a soli 19 anni (Russia-Italia il 29 ottobre 1997), subentrando dopo mezz'ora dall'inizio all'infortunato Pagliuca.
Prandelli ha confermato ieri di essere orientato ad utilizzare a Malta i due blocchi di Milan e Juve; l'unica incertezza gli rimane su un possibile ballottaggio tra Giaccherini e Cerci.


Foto Gallery