Marotta e Conte: Mercato? Si farà di necessità virtù, il discorso economico è prioritario.

News, 22 aprile 2013.

Marotta: Ci confronteremo con l'allenatore, ma ragionare in termini di amministratore è cosa diversa: bisogna fare di necessità virtù. Conte a Sky: Gli obiettivi ci sono, ma il discorso economico vien prima di tutto e vincere non capita sempre, si farà di necessità virtù. Conte in conferenza stampa: Lo scudetto sarebbe strameritato, come quello dell'anno scorso; in più rispetto alle altre noi abbiamo avuto la continuità. Vidal: Sono orgoglioso di vestire la maglia della Juventus e voglio continuare così. Amelia prima accusa Asamoah di aver fatto il furbo, poi si deve arrendere: 'Le immagini non mi danno ragione'. Interviste ad Asamoah, Chiellini e Conte. I ragazzi della Primavera hanno consegnato la Coppa Italia allo J Museum.


Marotta: Sul mercato bisognerà fare di necessità virtù - Nel prepartita Beppe Marotta ha parlato ai microfoni Sky. Dopo qualche osservazione su campionato e classifica ("L'obbligo di squadre come la Juventus è vincere sempre, senza guardare le statistiche Il Campionato non è matematica, ma è un campionato che si vince alla fine, quindi è evidente che così come all'inizio del campionato non guardavamo quella che poteva essere un'ipotesi, al presente diciamo che dobbiamo ottenere il massimo nelle partite che abbiamo, sino alla fine, cioè fino a quando avremo ottenuto lo scudetto"), il discorso è scivolato sul calciomercato, a partire da Raiola e dai suoi continui accenni ad un Ibra pronto a tornare in Italia: "Lui giustamente fa il suo lavoro, quindi è chiaro che ha nella sua scuderia un campione come Ibrahimovic e se ha detto così evidentemente avrà le sue ragioni. Sicuramente la Juventus, così come credo nessuna squadra italiana, in questo momento è in grado di sopportare un contratto economico così rilevante, perché poi spesso non viene considerato quello che è il costo totale. Il netto corrisponde al doppio e credo che in Italia nessuna squadra sia in grado di sostenerlo". Nemmeno se si riducesse lo stipendio? "Nel momento in cui dovesse ridursi lo stipendio, allora a quel punto ci sarebbero tante squadre che sarebbero disposte a farlo. Sono abbastanza scettico su un'evenienza del genere. Nel mondo del calcio ho visto qualche giocatore che se l'è ridotto, ma qui dovrebbe ridurselo di molto". Si è poi detto della rinnovata attrattiva che la Juve ricomincia ad esercitare sui giocatori stranieri: "Sicuramente la Juventus è riuscita a riconquistarsi un appeal notevolissimo - ha detto Marotta - Quando siamo arrivati abbiamo fatto fatica a fare mercato, anche perché taluni giocatori che abbiamo contattato avevano espresso un po' di riserve. Questo è legato principalmente alle annate difficili che la Juventus ha attraversato. Oggi abbiamo conquistato una posizione importante in Italia, la stiamo riconquistando anche a livello europeo. Abbiamo ritrovato appeal. C'è un po' di fermento attorno alla nostra squadra perché sicuramente i procuratori, quasi giornalmente, ci propongono giocatori anche di levatura importante". Infine il nocciolo della questione da tempo: Un Conte che fa capire che la Juve avrebbe bisogno di qualcosa in più per crescere, ma deve arrendersi (e ne è cosciente) davanti a un Marotta che tiene ben stretti cordoni della borsa: "La verità è che intanto tra allenatore e società da me rappresentata in questa circostanza c'è grande sintonia. A bocce ferme, quando sarà terminato questo campionato, ci confronteremo sicuramente con lui e assieme valuteremo il da farsi. Io rappresento la società, lui rappresenta un ruolo importante, leader dell'area tecnica, quindi noi abbiamo il dovere e il diritto di confrontarci con lui e cercheremo di accontentarlo il più possibile. Cosa diversa è ragionare in termini di amministratore. L'Italia calcistica fa fatica a competere con le altre, quindi bisogna cercare di fare di ogni necessità virtù".
Video con le interviste prepartita di Marotta e Bonucci (da Superfly, TifosiBianconeri.com).

Conte/Sky: Chiudiamo i conti scudetto; poi sul mercato si farà di necessità virtù, vincere non capita sempre - Nel dopopartita Sky Antonio Conte, oltre a focalizzarsi sulla gara in sè, ha preso in esame la situazione di classifica, con la Juve ormai a quattro passi dal secondo titolo consecutivo: "Grande plauso ai ragazzi - ha detto - perché oggi non era facile, perché anche con 8 punti di distacco qualche pensierino brutto ti viene. Oggi soprattutto nel primo tempo ci è venuta un po' di ansia". Alla domanda se alla Juve non sarebbe bastato giocare per un pareggio, la risposta è stata netta: "Noi non abbiamo giocato per il pareggio, perché so benissimo che quando facciamo questo possiamo fare danni incalcolabili, non sappiamo gestire questo tipo di situazioni; da parte nostra c'era la voglia di vincere di riportarci a più 11; il Napoli ci aveva messo un po' di pressione vincendo a 30 secondi dalla fine contro un ottimo Cagliari, questa per noi è la sesta vittoria consecutiva e sento parlare già di scudetto da sei vittorie fa contro il Catania; e invece solo adesso con 6 vittorie siamo a 11 dal Napoli e adesso a 18 dal Milan: Merito di questi ragazzi, complimenti a loro. Da parte nostra c'è voglia di chiudere, questo è fuori dubbio, perché vogliamo un po' anche rilassarci; è stata un'annata molto dura sotto tutti i punti di vista. Dove, quando e con chi per noi non conta, ma ci interessa chiudere i conti. Dobbiamo fare 4 punti e prima li facciamo meglio è".
Sulla marcia di avvicinamento allo scudetto: "Dico sinceramente che sto ripetendo ai ragazzi, partita in partita, a Bologna 'è un pezzo di scudetto, poi con l'Inter 'è un altro pezzo di scudetto', poi col Pescara 'è un altro pezzo', poi con la Lazio 'eh, cavolo, questa è una cosa importante, abbiam messo un altro pezzo', oggi sicuramente è un passo non decisivo, ma.... E' vero che chi sta davanti ha un vantaggio enorme, che non deve guardare gli altri, basta che vinca, però bisogna vincere...Oggi non era facile, perché non dimentichiamo che il Milan dall'ottava giornata, se non sbaglio, aveva gli stessi punti nostri e oggi abbiamo superato il Milan anche da questo punto di vista, l'abbiamo portato a 18 che penso siano tanti anni che non succedeva una cosa del genere, staccare così una diretta antagonista per lo scudetto. Oggi abbiamo affrontato una squadra molto forte; ma quello che interessa al di là delle statistiche è chi scrive la storia; chi scrive.. quello è importante, gli altri al massimo vanno a leggere quello che scrivi"
All'ennesima riproposizione della domanda sul suo futuro, ha glissato: "Siamo talmente concentrati, siamo concentrati al 110% sull'obiettivo importante, fondamentale per noi, sarebbe straordinario conquistare il secondo scudetto a questi ritmi, ringrazio i ragazzi perché stanno facendo veramente qualcosa di importante. Quando uno guarda la classifica dice: 'E' tutto facile'. Vincere non è mai facile, diventa facile se lavori con abnegazione e voglia e questi ragazzi lo fanno".
E poi è arrivata la domanda cruciale, su quelle che sembrano due posizioni diverse, quasi inconciliabili, tra il tecnico e la società sul futuro, in relazione al mercato: un Conte che dopo il Bayern aveva detto che non si possono costruire i grattacieli con secchielli e palette e un Marotta che vorrebbe continuare a vincere ma contenendo i costi. E la risposta di Conte in realtà non ha sanato la dicotomia: "Eventuali obiettivi ci stanno e uno ci parla e magari ha già parlato. E' inevitabile che c'è il discorso economico che viene prima di tutto e vincere non capita sempre; se lo facciamo quest'anno, saranno due anni, non spendendo, spendendo il giusto, facendo cose mirate; si farà di necessità virtù, si faranno le giuste valutazioni a fine annata sotto tutti i punti di vista".

Conte in conferenza stampa: In più rispetto alle altre noi abbiamo avuto continuità e lo scudetto sarebbe strameritato - In conferenza stampa Conte, dopo aver ribadito l'importanza di questo successo in chiave scudetto, ha chiarito un mutamento tattico apportato allo schieramento dei suoi tra il primo e il secondo tempo: "Dal punto di vista tattico, visto che loro cercavano sempre, anche nelle altre partite, di portare superiorità numerica nella zona di El Shaarawy con l'inserimento anche di Boateng, avevamo deciso di tenere Lichtsteiner nella linea dei quattro ed alzare sull'esterno Arturo. Nel primo tempo siamo stati bravi tatticamente perché non abbiamo concesso assolutamente niente. Però questo tipo di soluzione ci ha portato ad essere forse meno aggressivi, meno volitivi, un po' meno garibaldini. Nel secondo tempo, invece, complice anche un confronto con i ragazzi, siamo voluti tornare alla normalità e abbiamo portato di nuovo l'attacco sui loro terzini con gli esterni, sia da una parte che dall'altra. All'inizio invece c'era solo Asamoah che attacca sul loro terzino e dall'altra parte c'era Vidal". Sulla squadra: "La squadra è in buona condizione e non può essere altrimenti, perché quando lavori sempre, con serietà, alla fine devono arrivare comunque i risultati".
Qual è stata la forza di questa Juventus? "Io penso che rispetto alle altre rivali per lo Scudetto, noi abbiamo una cosa molto importante: in questi due anni abbiamo avuto la continuità, questo è fondamentale. Le altre, in alcuni momenti del campionato, hanno avuto delle crisi, noi siamo stati molto bravi ad avere continuità. Ribadisco che oggi è stato fatto un passo molto molto importante. Mancano ancora quattro punti per la matematica, però c'è da parte nostra la voglia di riconfermarci in Italia. E sarebbe una cosa di veramente straordinario. Se si pensa da dove siamo partiti, questo potrebbe essere un secondo Scudetto strameritato, perché non penso che qualcuno possa dire come l'anno scorso....nel senso che anche l'anno scorso è stato uno Scudetto meritato, anche quest'anno è stato uno Scudetto strameritato. Nessuno può dire il contrario, né per l'anno scorso, né per quest'anno".
Video della conferenza stampa di Antonio Conte (da Superfly, TifosiBianconeri.com)

Vidal : Orgoglioso di vestire la maglia della Juve - Arturo Vidal, l'autore del goal della vittoria (un rigore molto ben tirato), è stato catturato dai microfoni sia di Mediaset che di SkySport: "Noi dobbiamo continuare sino alla fine - ha detto a Mediaset -Mancano cinque partite che sono importanti per noi. Per me è una buona stagione come abbiamo fatto l'anno scorso e dobbiamo continuare fino all'ultima partita. Non abbiamo pensato a quando arriverà lo scudetto da domani cominciamo a preparare la partita col Torino e vediamo che risultato verrà. No no, io sono troppo tranquillo qua, sono felice con la mia famiglia, sono orgoglioso di vestire la maglia della Juventus e voglio continuare così". Simile la musica cantata a Sky: "Mancano quattro punti dobbiamo continuare così come abbiamo fatto oggi. Oggi non abbiamo fatto una partita bella, però l'importante è che vinciamo e dobbiamo continuare così. Domenica abbiamo una bella partita col Torino, adesso dobbiamo riposare e preparare bene la partita. Noi abbiamo giocato come sempre, ma credo che il Milan nel primo tempo ha tenuto troppo la palla, noi abbiamo corso troppo, il Milan è una squadra difficile con cui giocare, l'importante è che abbiamo vinto. Per dire la parola scudetto dobbiamo aspettare, mancano 4 punti, quando avremo vinto due partite diro che lo scudetto è nostro. Dobbiamo continuare a lavorare".
Video delle interviste Mediaset e Sky a Vidal (Da Superfly, TifosiBianconeri.com)

Amelia accusa Asamoah: "Ha fatto il furbo"; poi ritratta - Il rigore concesso dall'arbitro Banti per un evidentissimo fallo di Amelia su Asamoah in piena area era solare (non assomigliava in nulla al rigore di ascella di Isla), ma Amelia pareva non pensarla così; questo è emerso dalle sue dichiarazioni a Sky, nonostante tutti i commentatori in studio, Vialli in testa, non riuscissero a comprendere come potesse negare l'evidenza: "Appena ho visto la palla lunga ho cercato di prenderla, poi è stato molto bravo Asamoah. Io non son convinto su questi rigori, sono furbizie di attaccanti. La palla va fuori, lui la tira fuori, non calcia verso la porta, è una furbizia di Asamoah. Io non li darei mai questi rigori, purtroppo già sin da bambini ti insegnano queste cose. Vabbè, ho sbagliato io. Asamoah mi ha detto che ha voluto il rigore. Se lui tira verso la porta il rigore ci sta, ma quello è un rigore cercato da lui, perché io sono a terra e lui mi può saltare. Tanti ne hanno dati, ma tanti non ne hanno dati. Poi non voglio poi colpevolizzare l'arbitro Banti che lo conosco dai tempi di Livorno e ha grandi capacità. Mi guarda prima di buttarsi, non scherzate, prima che lo prendo già sta guardando, dai".
La ritrattazione arriva su Mediaset, quando è costretto ad ammettere, davanti alle immagini mostrategli da Paparesta: "Sul rigore ho scelto male il tempo dovuto al fatto che sono uscito subito volevo prendere il pallone. Questi sono rigori, Asamoah arriva prima e poi mi guarda. Io cercavo di andare per il basso per un suo salto, lui ha voluto il rigore. Ho chiesto di chiedere a lui se l'ha cercato. Le immagini non mi danno ragione".
Video dell'intervista Sky ad Amelia (da Superfly, TifosiBianconeri.com)
Video dell'intervista Mediaset ad Amelia

Le voci di Asamoah, Chiellini e Conte - Asamoah ovviamente la pensa molto diversamente da Amelia,. Il suo pensiero lo ha espresso chiaramente nelle interviste post match.
Video dell'intervista di Asamoah a Sky (da Superfly, TifosiBianconeri.com)
Video dell'intervista di Asamoah e di Conte a Juventus Channel (da Superfly, TifosiBianconeri.com)
Video dell'intervista di Chiellini a Sky

La Coppa Italia Primavera ora è allo J Museum - Dopo aver ricevuto l'applauso e l'abbraccio dello Juventus Stadium per la loro impresa, i ragazzi della Juventus Primavera hanno consegnato la Coppa Italia nelle mani del presidente dello Juventus Museum Paolo Garimberti e ora questo trofeo fa bella mostra di sé nel museo. Questa la nota pubblicata ieri sul sito ufficiale: "Da questa sera, lo Juventus Museum ha un’attrattiva in più. Un cimelio fresco fresco, appena entrato nella già ricchissima bacheca bianconera. Si tratta della Coppa Italia Primavera, vinta martedì scorso al termine della doppia finale contro il Napoli. Un trionfo meritato per mister Marco Baroni e tutti i suoi ragazzi. Per il quale la squadra ha ricevuto il doveroso tributo di tutto lo Juventus Stadium, gremito in attesa della sfida tra Juventus e Milan. Dopo il saluto di Andrea Agnelli e il giro di campo davanti ai tifosi, i giovani bianconeri si sono trasferiti in gruppo al J-Museum, dove hanno consegnato il trofeo nelle mani del presidente Paolo Garimberti. Da domani mattina, tutti i visitatori del museo juventino potranno quindi osservare da vicino il simbolo dell’ultimo successo targato Juventus".


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