Agnelli e Conte: "Abbiamo pianificato il '13-'14... per continuare a costruire".

News, 16 maggio 2013.

Andrea Agnelli e Antonio Conte con una stretta di mano annunciano: "Abbiamo pianificato il '13-'14... per continuare a costruire". Agnelli, al presidente del Consiglio Comunale Ferraris che si congratula per il 29° scudetto, ribatte: Nella nostra contabilità, quella della passione, gli scudetti sono 31. I giocatori bianconeri sono tornati ad allenarsi a Vinovo. La Juventus oggi al Salone del Libro di Torino. Le date dell'estate dei bianconeri. Sul razzismo Platini non è d'accordo con Blatter: Rocchi ha agito bene; bisogna punire il pubblico e non i club.


Abbiamo pianificato il '13-'14... per continuare a costruire - Niente anno sabbatico (Mario Sconcerti se ne farà una ragione...), niente sirene straniere. Conte resta alla Juve. "Abbiamo pianificato il '13-'14... per continuare a costruire". Agnelli ha iniziato la frase e Conte l'ha conclusa, quasi a voler testimoniare la forte unione di intenti tra i due. Questa dunque la decisione, meglio, la conferma, scontata bisognerebbe dire, uscita dalla riunione tenutasi nella sede di corso Galileo Ferraris e iniziata intorno alle 17.45 con l'arrivo di Antonio Conte: oltre al tecnico ed al presidente Andrea Agnelli erano presenti il direttore generale Beppe Marotta, il direttore sportivo Fabio Paratici, il consigliere di amministrazione Pavel Nedved e l'amministrazione delegato Aldo Mazzia, il primo a lasciare la sede poco dopo le 20.30.
C'è ovviamente grande riserbo sui contenuti dell'incontro, ma è facile arguire che sono state poste le basi per la campagna di mercato estiva, che dovrà mirare a rafforzare la squadra elevandone il livello qualitativo: "per continuare a costruire" ha detto Antonio Conte; perché non può essere garantito, come ha detto Agnelli l'altra sera, che il massimo dei risultati, ovverosia l'accoppiata scudetto-Champions, possa già arrivare la prossima stagione, ma sicuramente il miglioramento dovrà esserci e importante, in linea con le ambizioni di Agnelli e dello stesso Conte. E siccome il budget è quello che Andrea ha citato l'altro giorno, una capacità di fuoco di 200 milioni (costo del personale tesserato più ammortamenti), è verosimile che si saranno sviscerati gli orizzonti di mercato, soprattutto nel reparto di attacco e per fornire al tecnico quelle alternative in grado di permettergli di gestire più moduli di gioco.
Video Sky con il breve annuncio di Agnelli.

Andrea Agnelli: I nostri scudetti sono 31 - Non era iniziata sotto i migliori auspici la cerimonia della premiazione della Juventus Campione d'Italia da parte del sindaco di Torino Piero Fassino, come riconoscimento del lustro che la Juve dona alla città. Infatti il presidente del Consiglio Comunale di Torino, Giovanni Maria Ferraris, nel discorso introduttivo aveva detto, indelicatamente (avrebbe potuto prudentemente glissare sul numero, come ha fatto la stessa Lega di serie A, se apparteneva alla schiera di chi non se la sente): "Ci congratuliamo per il 29° scudetto". Il numero sbagliato non era sfuggito ad Andrea che, pur con molto, financo esagerato, garbo, aveva fatto rimarcare l'attacco all'orgoglio bianconero: "Signor presidente del Consiglio, Signor Sindaco, Signore e Signori: sono stati fatti due riferimenti e mi preme comunque puntualizzare: è chiaro che le contabilità della passione sono diverse dalle contabilità ufficiali, quindi da parte mia non posso che rimarcare quello che tutti noi juventini abbiamo nel cuore, gli Scudetti per noi sono 31. E d'altronde, essendo in una sala istituzionale, il numero a cui si fa riferimento è quello degli albi ufficiali. Signor Sindaco, è vero quello che Lei dice, il rapporto con l'Europa è un rapporto complesso, ci siamo andati vicini, però è anche giusto ricordare che due volte l'abbiamo portata casa. Quindi non solo ci siamo andati vicini. Ed è vero che quello rimane un sogno e noi tutti lavoreremo per coronare un sogno, perché è nelle nostre ambizioni. Si è fatto anche riferimento a quello che è il rapporto con la città, quello che è il rapporto della famiglia. Ieri abbiamo appunto inaugurato la mostra, 90 anni, 'Il lunedì si parlava di calcio', che tocca il tema di quello che è il rapporto tra la Famiglia Agnelli e la Juventus. Non credo stia a me definire quello che però è il rapporto tra la Famiglia Agnelli e questa città, un rapporto che arriva da lontano. Solo qualche mese fa ci siamo ritrovati in questa sala per ricordare il decennale della scomparsa dell'Avvocato. Quindi non credo spetti a me ricordare il rapporto tra la città e la Famiglia. Quello che però posso dire, che è la mia esperienza personale, e chi mi conosce bene sa che non deve toccare due cose nel mio cuore: la Juventus e la città di Torino. Io sono profondamente legato a questa città, e ogniqualvolta posso cerco di portarla in alta, perché sento veramente l'appartenenza a questa città. Quindi per me è un grandissimo onore rappresentare la Juventus nella sala del Consiglio quest'oggi, davanti al Sindaco e al Presidente del Consiglio. E' celebre una frase dell'Avvocato in passato: 'Forse uno dei fattori che ha aiutato la Juventus a diventare la squadra più tifata in Italia è il fatto che al suo nome non avesse legato il nome di una città', permettendole automaticamente di non essere legata, e di raggiungere un gruppo che non deve sentirsi necessariamente legato ad un territorio. A me però piace magari ricordare l'opposto: che quando andiamo in Europa, quando si parla di Juventus, si parla di Juventus Turin, quindi si lega automaticamente quello che è il nome della squadra al nome della città. Quindi quello che per noi è importante è portare quanto più in alto possibile il nome della nostra società che è comunque profondamente legato al nome della città. E poi da ultimo, quale che sia l'effetto, quale che sia la riconoscibilità, quando alla fine conquistiamo un trofeo, questo trofeo a Torino deve venire, e quindi questo ci lega alla città. Si è parlato di un rapporto della città e di questa società. Io credo che la prima testimonianza, la più tangibile, sia essere stata la prima società in Italia ad aver costruito uno stadio di proprietà e questo non sarebbe potuto avvenire senza un grandissimo impegno anche della città, dell'amministrazione, degli assessori, dei funzionari, che comunque hanno lavorato con noi, negli anni che ci hanno portato alla costruzione dello stadio. E' un rapporto che prosegue, nei progetti di sviluppo abbiamo il progetto della Continassa, tanto dibattuto sia in queste aule che sui media, sia nei nostri uffici. Un progetto che ci porterà ad avere un vero e proprio polo di eccellenza accanto allo stadio, dove dovremo trasferire la sede e il centro di allenamento dei ragazzi, per poter trasformare nella cintura di Torino, a Vinovo, un centro di eccellenza legato ai giovani. Quindi il rapporto continua ed è sicuramente un rapporto proficuo. prima di terminare, chiederei al mister e al Capitano se si possono avvicinare al Sindaco, in quanto abbiamo un omaggio per il Sindaco. Ed è un omaggio veramente sentito".
E a questo punto Conte e Buffon hanno consegnato a Fassino la nuova maglia della Juventus, autografata da tutti i giocatori e recante il nome di Fassino e il numero "2".
Video Sky del discorso di Andrea Agnelli nella Sala Rossa del Comune di Torino.

I bianconeri sono tornati a Vinovo - Dopo tre giorni di riposo i bianconeri sono tornati a Vinovo e alle 14.30 è iniziato, sotto la pioggia battente, un allenamento con un menu prevalentemente atletico: Si continua domani pomeriggio: non v'è tempo da perdere visto l'anticipo a sabato della partita di Genova contro la Sampdoria.

La Juventus al Salone del Libro di Torino - Oggi la Juve sarà protagonista di un altro interessantissimo evento, "Passioni bianconere", un appuntamento stimolante in programma alle ore 18.30 al Salone del Libro (Sala Gialla del Lingotto). "I protagonisti e gli episodi salienti della storia della Juventus rivivono nel racconto di scrittori e tifosi", così presenta l'avvenimento il sito ufficiale bianconero. E ricorda la recente pubblicazione di due volumi "Il lunedì si parlava di calcio. Agnelli-Juventus: 90 anni di passione bianconera" (dedicato alla prima mostra temporanea dello Juventus Museum, inaugurata l'altroieri) e "Juve! Undici scrittori raccontano una grande passione" (edizioni Bur Rizzoli, undici racconti di gioie e dolori del popolo bianconero, i suoi fuoriclasse, i personaggi-simbolo, successi e delusioni). All'incontro parteciperanno, oltre al curatore di quest'ultima raccolta, Giorgio van Straten, il presidente dello Juventus Museum Paolo Garimberti, il curatore della mostra 'Lunedì si parlava di calcio' Lodovici Passerin d'Entrèves, Pavel Nedved e Massimo Mauro.

L'estate dei bianconeri - C'è l'ultima di campionato da onorare, poi il rompete le righe; per gli Azzurri c'è la Confederations Cup (dal 15 al 30 giugno, nel caso che l'Italia raggiunga la finale. La ripresa per i bianconeri, informava ieri Tuttosport, è prevista tra il 10 e il 12 luglio, per la prima fase del ritiro, durata prevista 12 giorni. Il 26 luglio la squadra volerà negli Stati Uniti per la Guinness Cup con Milan, Inter, Real Madrid e Los Angeles Galaxy; si giocherà in molte città americane (Phoenix, San Francisco, Indianapolis, Los Angeles, New York); le finali sono previste il 6 e il 7 agosto nel Sun Life Stadium di Miami. Primo impegno ufficiale sarà la finale di Supercoppa contro la vincente della Coppa Italia (Lazio o Roma), tra il 10 e il 18 agosto, luogo da definire; il campionato inizierà domenica 25 agosto, mentre il 29 i bianconeri conosceranno la composizione del girone eliminatorio della Champions League, il cui inizio è previsto per il 17 (o 18) settembre.

Platini dissente da Blatter - Tra Blatter e Platini i temi su cui sono in disaccordo non mancano: uno di questi è il modo di combattere il razzismo negli stadi. Così si è espresso ieri su Sky su questo delicato quanto caldo tema: "L'Italia è come tutti i Paesi, non è un Paese razzista, poi ci sono persone stupide che fanno politica, razzismo, nazionalismo; è difficile gestire le gente che c'è in uno stadio per problemi di razzismo e di violenza perché è complicatissimo quando hai 80.000 persone, ma dobbiamo lavorare e aiutare il calcio a non essere razzista; dobbiamo fare leggi per aiutare gli arbitri a prendere le loro decisioni e quello che ha fatto l'arbitro Rocchi è totalmente di buon senso perché lui ha sospeso la partita per un minuto, si sono fatti appelli al pubblico, dopo non c'è stato più niente, dunque la sospensione della partita a me va molto bene, sono cose che facciamo per le competizioni internazionali, faccio i complimenti all'arbitro perché è stato veramente bravissimo, ha agito giustamente per me. A me non va bene che i si tolgano punti, dopo i tifosi diventerebbero protagonisti del risultato, del campionato e di tutto. No, dobbiamo punire i tifosi, non i club o i giocatori che giocano. Bisogna provocare una reazione sul campo contro la violenza, Dobbiamo essere d'esempio, dobbiamo proteggere i giocatori contro il match-fixing e contro il razzismo. Io punirei molto di più un giocatore che insulta un'altra persona, perché ha un altro colore".
Video Sky delle parole di Platini sul razzismo negli stadi.


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