Calciopoli: Si cerca ancora la verità sul Pc di Tavaroli. De Laurentiis attacca la Juve.

News, 17 maggio 2013.

L'avvocato Gallinelli, difensore di Massimo De Santis, vuole che si faccia luce sul Pc di Tavaroli spedito in via In Selci. Linea Trussardi per la Juventus 2013-14. Marotta: Stelle? Dovessimo vincere un altro scudetto, valuteremo... Bonucci: Diamo il benvenuto ad un top player, purché si cali nella mentalità del nostro gruppo fondato su valori come l'umiltà, il sacrificio e la voglia di lavorare. Marotta: Contento del chiarimento con Conte perché c'era una strumentalizzazione mediatica che non faceva bene a nessuno. Marotta: La Juve genera sempre invidia, la si ama o la si odia. De Laurentiis: La Juve non vince, perde perché butta i soldi dalla finestra e se ne frega del Fair Play Finanziario. Sarà Gervasoni a dirigere Sampdoria-Juventus.

Gallinelli: Voglio la verità sul PC di Tavaroli - Il 24 maggio, il giorno in cui al Tribunale di Napoli prenderà il via il processo di Napoli, è alle porte e Calciopoli, con tutti i suoi misteri, scalda i motori. Su uno di questi, forse uno dei più rilevanti perché lì potrebbero celarsi le radici di Calciopoli: si tratta del mistero del Pc sequestrato a Tavaroli e andato a finire della seconda sezione del Nucleo Operativo dei Carabinieri di Roma, in via In Selci, proprio dove il nucleo del maggiore Auricchio era occupato all'80% nell'indagine su Calciopoli. E' un argomento di cui l'avvocato Paolo Gallinelli, difensore di Massimo De Santis (che si dice sia intenzionato a rinunciare alla prescrizione), aveva già rilasciato un'intervista a Ju29ro.com il giugno scorso ("Gallinelli: 'Il Pc di Tavaroli inviato a Roma è una strana coincidenza') e di cui ci eravamo occupato in un successivo articolo ad ottobre, in occasione della deposizione di Cipriani al processo Telecom ("Il misterioso viaggio del Pc di Tavaroli). E ieri proprio l'avvocato Paolo Gallinelli vi è tornato sopra in un'intervista a Guido Vaciago per 'Tuttosport'. Visto che negli atti del processo Telecom c'è il decreto di ispezione, ma non il successivo verbale, il difensore di De Santis ha formulato un'istanza al pm Albamonte di Roma, lo stesso "che già si sta occupando di alcune anomalie da noi ravvisate in merito alle modalità d'indagine su Calciopoli dopo la denuncia di De Santis, Moggi e altri imputati (dalle telefonate sparite al video sul sorteggio ritirato dai pm di Napoli). Ho chiesto al pm di accertare tutto su quel computer". Perché non si sa chi lo ispezionò ma si sa che "il famoso Dossier Operazione Ladroni, quello nel quale furono spiati l'arbitro De Santis e monitorati i contatti telefonici dei dirigenti della Juventus era stato qualificato di livello 1 - lo dice nella sua deposizione Cipriani, che svolse quelle indagini e che dichiarò anche come l'Inter fosse cliente dalla sua agenzia investigativa fin dal 2001 - e i dossier di livello 1 secondo quanto riferito dallo stesso Cipriani, venivano conservati anche in un archivio informatico. E' possibile, dunque, che copia dell'archivio informatico relativo all'Operazione Ladroni fosse contenuto sul computer di Tavaroli. Se così fosse, tale archiviazione informatica sarebbe certamente più completa di quella cartacea riscontrabile agli atti del processo Telecom. Infatti, per stessa ammissione di Tavaroli, quella dossier aveva una rilevante incompletezza del formato cartaceo. E proprio con riferimento ai tabulati telefonici prodotti dalla pubblica accusa di Napoli abbiamo trovato delle incongruenze e delle anomalie". Perché il discorso si lega a quello delle schede svizzere, per le quali la ricostruzione dei contatti e la conseguente assegnazione delle sim agli imputati ufficialmente è frutto del lavoro manuale del amresciallo Di Laroni, "ma - osserva l'avvocato Gallinelli - la stessa Casoria ha scritto nella sentenza che la ricostruzione dell'assegnazione e dell'utilizzo delle schede svizzere in questione presenta delle 'zone d'ombra'. Nonostante ciò le schede svizzere hanno costituito un elemento portante nella condanna degli imputati in primo grado". Gli accertamenti chiesti alla Procura di Roma mirano a stabilire se il Pc di Tavaroli spedito in via In Selci contenesse veramente una versione completa del dossier Ladroni e se ciò possa essere stato utilizzato "per effettuare un esame comparativo tra l'analisi del telefonico presente nel Dossier e i tabulati utilizzati dal pm di Napoli per l'attribuzione delle sim straniere e depositati agli atti del processo Calciopoli. Laddove - conclude l'avv. Gallinelli - dovessero emergere somiglianze tra i due tabulati si potrebbe fare ancora più luce su quelle zone d'ombra argutamente rilevate dalla presidente Casoria, nella sua sentenza di primo grado".

La Juventus veste Trussardi - Sarà griffata Trussardi la linea di abbigliamento che vestirà la Juventus nella prossima stagione (giacca, pantaloni, camicia e cravatta in blu, con il logo Juventus) ed è stata presentata ieri mattina a Palazzo Trussardi Alla Scala, con la partecipazione di Tomaso Trussardi (amministratore delegato di TRS Evolution del Gruppo Trussardi) e dell'amministratore delegato della Juve Beppe Marotta, nonché da alcuni calciatori (Buffon, Bonucci, Chiellini, Matri, Pirlo, Peluso e Storari) che si sono cimentati al bar del Café Trussardi a servire la colazione agli ospiti intervenuti alla conferenza stampa.

Marotta: uno stemma senza stelle - Beppe Marotta si è detto molto soddisfatto della partnership con Trussardi: Trussardi è un partner ideale per noi, perfettamente il linea con la classe e la celebrità che caratterizzano la Juventus Questa nuova partnership sarà l'occasione per mostrare due realtà italiane, uniche e di eccellenza, in Italia e all'estero e sarà un modo per accostare un brand prestigioso come Trussardi a una squadra unica e vincente come la Juventus". Con un'aggiunta: "Non ci sono stelle sul nostro stemma. Questo è un mondo scaramantico, prima pensiamo a vincere un altro scudetto e poi valuteremo...". Stelle?! Ma che se ne farebbe la Juventus delle stelle federali dell'albo cartonato? Le stelle vere, quelle nate dall'idea del papà Andrea, stanno già sul nostro stadio. Prima giustizia vera, poi le stelle dei giusti.

Bonucci: Tutti noi vogliamo continuare a vincere - A margine dell'evento Trussardi Leonardo Bonucci ha risposto alle domande dei cronisti. Naturalmente si è parlato di quello che i media hanno tramandato come il caso Conte, che caso poi non era, come lo stesso Bonucci: "Non c'è mai stato da parte nostra il sentore che potesse finire il matrimonio nato due anni fa. Questo lo hanno confermato ieri. E' normale avere alcune situazioni di discussione, ma se sono costruttive ben vengano". Già costruttive, costruire per vincere: "E bello perché è un progetto iniziato due anni fa tra il mister e la società, siamo ambiziosi, vogliamo continuare a vincere e credo che la scelta fatta dalla Società e dallo stesso mister sia quella che conviene a tutti quanti, quella di continuare a costruire qualcosa di importante e di continuare a sognare". Sull'arrivo di nomi 'importanti', Leo crede che si cercherà "quel top player, che ti permette nelle partite in cui fai fatica a sbloccare il risultato di deciderle da sole. Ma se dovesse arrivare questo famoso top player, è importante che si cali nella mentalità del gruppo e della stessa società". Perché "il nostro gruppo è unito, compatto e fondato su valori importanti come l'umiltà, il sacrificio e la voglia di lavorare. Chiunque arrivi si deve ben cementare dentro questo gruppo e noi sicuramente faremo di tutto per accoglierli al meglio". "Credo che la mentalità della Juventus sia stata messa in mostra in questi due anni, quindi ci sta che un top player ti possa far migliorare. Però, tutto conta finché arriva quel giocatore che si cala nella mentalità del gruppo. Se arriva il top player che vuole fare squadra da solo, alla Juventus è un po' difficile". Perché gli obiettivi sono chiari: "Colmare quel gap che c'è stato quest'anno in Europa per poter tornare in Europa, continuare a sognare quella Coppa e tornare a dire la nostra anche in Italia".

Marotta: Soddisfatto del chiarimento con Conte - Marotta nel pomeriggio ha presenziato a 'Passioni bianconere', un incontro che si è tenuto al Salone del Libro a Torino (in occasione della presentazione di due libri dedicati alla Juve ("Il lunedì si parlava di calcio. Agnelli-Juventus: 90 anni di passione bianconera" e "Juve! Undici grandi scrittori raccontano una passione bruciante”). "Devo dire anzitutto - ha dichiarato Marotta a margine dell'evento - che sono soddisfatto di questo definitivo chiarimento che andava al di là poi di quelli che erano i fatti concreti, quindi era importante porre fine perché c'era in atto una certa strumentalizzazione mediatica che non faceva bene a nessuno. Detto questo, abbiamo ripreso immediatamente quelle che poi sono strategie e linee guida che da sempre al termine di una stagione vengono fatte in termini di consuntivo della vecchia stagione e di sguardo verso la nuova stagione e quindi con l'allenatore, credo che sia un atto dovuto in ogni società, c'è stato un confronto per quelle che saranno gli eventuali profili di giocatori da trovare. Come tutti gli anni si opererà nell'ottica di centrare gli obiettivi che ci siamo prefissi, che sono quelli di tentare sempre di ottenere il massimo in ogni competizione nella quale partecipiamo. Rinnovamento sostanziale? Sostanziale è una parola grossa, il nostro obiettivo è quello di aumentare la qualità della rosa ma non tutti gli obiettivi sono raggiungibili".

Marotta: La Juventus la si ama o la si odia - Nel corso di un convegno nell'ambito del Salone del Libro Marotta ha anche parlato dell'antipatia sportiva che la Juve suscita nell'Italia antijuventina: "La Juventus in Italia credo sia sempre la squadra da battere. Ho notato l'animosità che le altre hanno nei nostri confronti. La Juventus è sempre stata invidiata, ha vinto sempre tanto e subentra anche inconsciamente una cultura dell'invidia che genera una motivazione straordinaria. Da questo punto di vista vale il detto 'La Juventus o si ama o si odia'".

De Laurentiis attacca la Juventus: La Juve perde perché se ne frega del Fair Play Finanziario' - Intervistato da Napoli Magazine.com, Aurelio De Laurentiis ha deciso di sparare a zero sulla Juventus: Quale la colpa bianconera? Vincere! Aver vinto costringendo il Napoli a sparare i suoi fuochi d'artificio per un secondo posto; e chi arriva secondo ha perso. Non secondo il fantasioso patron partenopeo: "La Juve vince? Secondo me perde. Perché vincere buttando i soldi dalla finestra e fregandosene del Fair Play finanziario... Se non esiste il Fair Play finanziario, che è una regola.... Il Fair Play finanziario esiste per tutti e chi non lo rispetterà, tra 2 anni, non potrà disputare le Coppe. Io sto aspettando, perché voglio capire. O lo levano e allora ci divertiamo oppure lo devono rispettare e in tal caso ci divertiamo lo stesso, perché noi siamo allenati mentre gli altri non sono allenati". Per lui un consiglio per una buona e istruttiva lettura: "La terza trimestrale della Juve: i risultati in linea col Fair Play e il problema della crescita".

L'ultimo fischio sarà di Gervasoni - Sarà Andrea Gervasoni l'arbitro che col suo fischio finale sancirà la fine del campionato per i bianconeri. Nella gara che domani, alle ore 20.45, a Genova metterà di fronte Sampdoria e Juventus, sarà coadiuvato dagli assistenti Meli e Iannello, quarto uomo sarà Posado, Doveri e Velotto gli arbitri addizionali. Queste le designazioni per le altre gare della trentottesima e ultima giornata della stagione di serie A, che si disputeranno domenica 19 maggio alle ore 20.45, salvo diversa indicazione in parentesi: Atalanta-Chievo (ore 15.00): La Penna (Valeriani-Di Iorio; Tonolini; Orsato-Manganiello); Bologna-Genoa (ore 15.00): Borriello (Di Francesco-Maggiani; Marzaloni; Romeo-Di Paolo); Cagliari-Lazio: Giannoccaro (Petrella-Grilli; Barbirati; Tagliavento-Calvarese); Inter-Udinese: Mazzoleni (Niccolai-Giordano; Giachero; Rocchi-Guida); Palermo-Parm: Roca (Liberti S-Carbone; Marrazzo; Valeri-Mariani); Pescara-Fiorentina (ore 20.45): De Marco (Galloni-Preti; Giallatini; Celi-Giacomelli); Roma-Napoli: Banti (Passeri-Costanzo; Paganessi; Pinzani-Candussio); Siena-Milan: Bergonzi (Di Liberatore-Cariolato; Dobosz; Damato-Russo); Torino-Catania: Peruzzo di Schio (Bolano-Crispo-La Rocca; Massa-Cervellera).


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