Calciopoli: slitta l'appello. Conte: Costruiremo, per non fare come l'Inter del Triplete

News, 19 maggio 2013.

L'inizio del processo di appello su Calciopoli, che era fissato al Tribunale di Napoli per venerdì 24 maggio, slitterà di una settimana. Conte (Mediaset Premium): Sul mercato la Società proverà a fare qualcosa ma il bilancio è molto tirato, sarà più dura dell'anno scorso; ma noi vogliamo crescere, non come l'Inter del Triplete che poi non ha più vinto niente. Marotta: Arrivare a Tevez potrebbe essere più facile che a Higuain, ma non abbiamo ancora parlato con i rispettivi club. Conte (Sky): Con la società non c'è stato nessun problema, non c'era da convincermi, bisognava solo sedersi ad un tavolo per fare le riflessioni che si fanno ogni anno. Conte (conferenza stampa): Avevo un contratto di altri due anni con la Juve e non è stato né allungato né ritoccato.

Slitta di una settimana l'appello di Calciopoli - Il processo d'appello su Calciopoli, che avrebbe dovuto prendere il via a Napoli venerdì 24 maggio, subirà uno slittamento di sette giorni, a causa, riporta Tuttosport, di una serie di notifiche sbagliate. I giudici si troveranno quindi in aula venerdì prossimo, quando stileranno il calendario delle udienze. E' il processo che vede come principale imputato Luciano Moggi, condannato in primo grado a 5 anni e 4 mesi come promotore dell'associazione a delinquere: una sentenza le cui motivazioni, partorite da un collegio giudicante evidentemente spaccato al suo interno, evidenziano più di una crepa, in cui i difensori di Moggi e degli altri imputati infileranno le loro argomentazioni. L'avvocato Prioreschi, che in una recente intervista a Tuttosport ha definito Calciopoli come "una vicenda in cui non esiste un reato preciso, circoscritto, facilmente individuabile e soprattutto provabile in sede di processo" (il che spiegherebbe anche le contraddizioni evidenti contenuti nelle tre sentenze sinora pronunciate, le due del rito abbreviato e quella di primo grado dell'ordinario), è pronto a dare di nuovo battaglia e non esclude ulteriori colpi di scena: "L'ascolto delle telefonate occultate non è mai finito, potremo ascoltarne ancora delle belle...". Sul banco degli imputati ci sarà anche l'ex arbitro Massimo De Santis (condannato in primo grado a un anno e 11 mesi), che ha fatto sapere che intende rinunciare alla prescrizione: difeso dall'avvocato Paolo Gallinelli, vuole essere assolto dimostrando che le accuse a suo carico sono infondate e mettendo a nudo le anomalie dell'indagine (che sono tante, dalle intercettazioni occultate al video del sorteggio sparito, per non dire del misterioso viaggio Milano-Roma In Selci del Pc di Tavaroli). Oltre a De Santis in primo grado erano stati condannati altri tre arbitri: Bertini (un anno e 5 mesi), Racalbuto (un anno e 8 mesi) e Dattilo (un anno e 5 mesi); qualora per loro ci fosse un'assoluzione, come per i loro colleghi assolti nell'appello del rito abbreviato, sarebbe molto difficile, se non impossibile, sostenere l'esistenza di una cupola sospesa nel vuoto, senza più né fondamenta né pilastri, con un Moggi per il quale il peggio che si è riusciti ad appioppargli è stato ipotizzare un reato di pericolo, e sulla base di comportamenti al limite della sussistenza del reato di tentativo: in concreto, qualcosa di molto vicino al nulla.

Conte a Mediaset Premium: Vogliamo vincere ma anche costruire, non come l'Inter del triplete - Ai microfoni di Mediaset Premium, Antonio Conte, stimolato sul suo gradimento di due nomi che in questo momento imperversano nei discorsi sul calciomercato Juve, e cioè Tevez e Higuain (l'anno scorso toccò a Van Persie, e sappiamo com'è finita...), ha dato una risposta ironica, ma anche carica di amaro realismo: "Piace pure Messi, Ronaldo, Neymar, buttiamo tanti nomi, poi bisogna fare i conti col bilancio che non è cambiato niente, anzi, è molto molto tirato anche quest'anno e quindi bisognerà fare di necessità virtù e cercare di vedere dove si possono spendere pochi soldi e magari prendere giocatori anche in prestito".
Sull'eventualità di qualche sacrificio 'eccellente': "Queste sono domande che dovete fare a Marotta. Io sono l'allenatore e faccio l'allenatore e quindi non spettano a me queste considerazioni, spetta a Marotta e alla società prendere atto nel caso ci fossero richieste".
Sul futuro, inteso come traguardo Champions League: "Iniziamo col dire che l'anno prossimo sarà molto difficile, a detta anche dello stesso Andrea Agnelli, il nostro presidente, perché l'obiettivo sarà quello di provare a centrare per il terzo anno consecutivo lo scudetto, lo ha vinto solo la Juventus dal 30' al '35. Quindi parliamo di circa 80 anni fa e questo già deve far capire la straordinarietà della cosa di vincere tre scudetti di fila e deve fa r capire che l'anno prossimo sarà molto molto molto molto difficile centrare l'obiettivo in Italia. Noi dobbiamo essere superpreparati e dare tutti di più a iniziare da me, dallo staff tecnico e dai calciatori e la Società ci deve supportare in maniera importante".
Altro giro sui motivi che lo hanno convinto a rimanere alla Juventus: "Partiamo dal presupposto che io ho un contratto con la Juventus, quindi ho altri due anni di contratto. E lo dico anche qua perché qualcuno ha scritto che io ho rinnovato il contratto e mi è stato adeguato e non è stato né rinnovato né adeguato. Non è una questione di soldi, è rimasto al 2015 con le stesse cifre; siccome qualche giornale ha riportato cifre fantascientifiche io dico, lo ha detto lo stesso Andrea, che non è questione di soldi e infatti il contratto è rimasto fino al 2015 alle stesse cifre. Sappiamo che c'è da costruire e vogliamo continuare a costruire; e non significa che per costruire devi per forza vincere, si può costruire non vincendo così come vincendo si può distruggere"
Sui ruoli in cui la Juve dovrebbe più investire (attaccanti piuttosto che esterni), non si è sbottonato: "Si fanno delle valutazioni insieme alla società poi io posso dare delle indicazioni però il mio pensiero non lo vengo certo a dire a voi (ride). L'importante è che chi doveva ascoltare alcune situazioni da me viste le abbia ascoltate poi c'è da fare qualcosa, la società proverà a fare qualcosa poi, ripeto, c'è un bilancio da rispettare e quest'anno è ancora più dura rispetto all'anno scorso".
Su Vidal, Marchisio, Pirlo, Pogba, un centrocampo che sarebbe opportuno non toccare, anche in presenza di richieste, che non mancano, visto che è probabilmente il migliore d'Europa: "Sicuramente è un ottimo centrocampo però i migliori d'Europa stanno giocando la finale di Champions League cioè Bayern Monaco e Borussia Dortmund. Noi saremo i migliori quando saremo noi lì a giocare la finale. I migliori stanno lì.".
A chi era curioso di vedere un Tevez, col suo caratterino, alle prese con uno come Conte, la risposta è passata dall'ironia iniziale ad una constatazione in linea con quanto detto prima a proposito della crescita, mettendoci un bel punto esclamativo: "Io sarei curioso di vedermi all'opera anche con Messi, Neymar, Ronaldo e Ibrahimovic, anche, però ripeto oggi stiamo parlando di fantacalcio e c'è solamente ringraziare questi ragazzi che sono stati straordinari e in Italia abbiamo dimostrato di essere i più bravi. In Europa dobbiamo crescere e cercare di porre le basi per cercar di migliorare ribadisco che crescere non è sintomatico di vincere. Si può crescere non vincendo così come vinci ma non cresci, mi riferisco all'Inter che tre anni fa ha vinto il triplete ma poi alla fine l'annata si è chiusa lì e non ha più vinto niente".
Video dell'intervista a Conte su Sportmediaset

Marotta: Dovrebbe essere più facile arrivare a Tevez che a Higuain - Nel consueto prepartita Sky Beppe Marotta, interrogato su cosa serva a questa Juve per vincere anche in Europa, ha spiegato come l'obiettivo di questa sessione di calciomercato sia quello di alzare il livello qualitativo della rosa: "Credo sia difficile trovare la ricetta giusta, però credo che questo sia un gruppo che in questi due anni ha dimostrato di avere uno zoccolo duro molto importante, creato nel tempo, ma che comunque è rappresentato non solo da seri professionisti, ma anche da giocatori di grande valore. Poi è chiaro che ogni squadra al termine di una stagione fa un suo consuntivo, quindi prevede nel mercato di riferimento estivo di rafforzare la qualità della rosa, questo è il nostro obiettivo".
Soprattutto in attacco? "Sì, fermo restando il rispetto per i giocatori che compongono quel reparto, evidentemente noi cerchiamo anche in quel reparto di aumentare la qualità, quindi ci stiamo muovendo con grande cautela e rispetto. Però l'obiettivo principale è proprio in quel reparto".
Boban ha portato il discorso sui moduli (3-5-2 o 4-3-3) in relazione alle scelte di mercato: "Devo dire - ha risposto Marotta - che Conte è molto elastico nell'impostare i due moduli indifferentemente. Principalmente il gioco di Conte è quello di un calcio globale, quindi i cosiddetti solisti devono interpretare questi dettami tattici e quindi devono avere delle caratteristiche ben precise. Credo siano i giocatori che si devono adattare al credo dell'allenatore e non viceversa. Il nostro obiettivo è questo, nel corso di queste due stagioni abbiamo impostato una rosa cercando di andare incontro a quella che è la filosofia e il pensiero tattico dell'allenatore. In questa campagna trasferimenti di luglio cercheremo di ultimare ulteriormente questo progetto".
Mauro ha invece chiesto lumi su Tevez: "Intanto come giocatore, come qualità ed esperienza, sicuramente non lo scopriamo noi - ha osservato Marotta - E' un giocatore che ha una grande voglia di rifarsi, perché purtroppo le annate nel Manchester non sono state delle migliori. Questo per dire che è un ottimo giocatore. Poi è un giocatore del Manchester City e quindi evidentemente noi non abbiamo fatto nessun approccio con loro.... E' chiaro che in questo momento i procuratori dei vari giocatori si fanno vivi e quindi non è escluso che noi parliamo con questo e con quel procuratore, di questo o quel giocatore. Però è evidente che al di là dell'eventuale accordo che uno può trovare con i giocatori, poi c'è sempre la società titolare dei diritti sportivi che ha una voce e un ruolo importante. E da questo punto di vista noi non abbiamo ancora approcciato direttamente nessuna società".
E' più semplice la trattativa Tevez o la trattativa Higuain? "E' difficile dare una risposta, anche se per esperienza devo dire che Higuain anagraficamente è un po' più giovane, quindi evidentemente ha un valore superiore. Tevez ha un anno di contratto, quindi come mercato forse l'operazione più facile è quella di Tevez. Però è una mia analisi, ma non ho riscontri oggettivi, né con il Real, né con il Manchester City".
Video Sky con uno stralcio dell'intervista a Beppe Marotta

Conte/Sky: Con la Società non c'è stato nessun problema - Nel dopopartita, ai microfoni Sky, ha esternato la sua delusione per il risultato, una delusione tuttavia attenuata dal fatto che l'esito era comunque ininfluente a priori: "La Sampdoria è riuscita a fare sei punti con noi. Se penso alla partita dell'andata e a stasera lascia l'amaro in bocca. I calciatori si sono espressi bene nonostante tantissimo turnover, abbiamo creato e tirato tanto, siamo stati sicuramente sfortunati ma, se fossimo stati un po' più attenti in fase conclusiva, penso che la partita sarebbe finita con un risultato diverso. Onore alla Sampdoria per quello che ha fatto; è una sconfitta indolore, i record non potevano essere raggiunti visto il pareggio nell'ultima partita contro il Cagliari e da un punto di vista è meglio così l'anno prossimo c'è una quota più bassa da cercar di raggiungere".
Richiesto di commentare le valutazioni di Marotta sui vari Tevez e Higuain, ha mantenuto ferma la linea tracciata nelle precedenti occasioni: "Oggi bisogna continuare a dare merito a questi ragazzi che hanno fatto qualcosa di straordinario sono da ringraziare uno per uno per sacrificio e abnegazione, per la voglia che ci hanno messo. Non mi sembra rispettoso nei loro confronti oggi parlare di mercato, da domani sicuramente la società si metterà in pista eventualmente per cercare di fare le valutazioni".
Ha poi minimizzato il presunto 'caso Conte', che ha deliziato per alcuni media e avversari con la prospettiva di un Conte in rotta con la Società e pronto a prendersi addirittura un anno sabbatico pur di lasciare: "Non c'era niente da convincermi, ma c'era solamente da sedersi al tavolo fare le dovute riflessioni, come si fa ogni anno. Io ho fatto le mie, ho visto che la Società le ha ascoltate ed è stata d'accordo con alcune valutazioni che sono state fatte, quindi non c'è stato nessun problema".
Di fronte alla constatazione che la sua palese juventinità gli precluderebbe altre panchine italiane ha obiettato: "Siamo professionisti, io come allenatore non posso pensare di legarmi esclusivamente ad una squadra, altrimenti una volta che mi mandano via dalla Juventus sono fregato, o vado all'estero o devo cambiare mestiere. Sicuramente tanti anni alla Juventus e il fatto che abbia giocato e vinto tanto qui sia da calciatore che da allenatore mi portano un'etichetta, però finché sarò qui darò il 110%, ma ho fatto lo stesso nelle squadre precedenti perché nella mia breve carriera sono stato ad Arezzo, a Bari, all'Atalanta e a Siena".
Per concludere ha ripercorso le due ultime 'straordinarie' annate: "La Juventus è stata molto forte nella mentalità. L'anno scorso eravamo partiti col proposito di centrare eventualmente il terzo posto e di giocarci possibilmente l'accesso in Champions con i preliminari, questi erano i sogni miei e della società, invece tramite il grande lavoro e ragazzi straordinari siamo riusciti a fare qualcosa di bello, di importante, di miracoloso, miracolosamente, perché c'erano squadre molto più attrezzate di noi. Quest'anno la base è rimasta la stessa con rinforzi come Asamoah, Giovinco e Pogba, sto parlando di quelli che hanno giocato di più rispetto agli altri. Io penso che quest'anno siamo stati molto bravi dal punto di vista della mentalità, della voglia, della concentrazione e nel gestire la pressione visto che partivamo coi favori del pronostico perché avevamo lo scudetto sulla maglia. E non è da tutti. Questo spiega perché vincono alcune squadre, perché nei momenti importanti gestiscono la pressione. Noi siamo stati molto bravi, sia in positivo che in negativo, l'anno scorso recuperando punti al Milan e quest'anno stando sempre davanti e tenendo lontane la seconda e la terza".
Video dell'intervista Sky a Conte (da Superfly, TifosiBianconeri.com)

Conte in conferenza stampa: Con la Juve avevo ed ho un contratto sino al 2015 - Anche nella conferenza stampa, peraltro brevissima, i temi trattati da Antonio Conte sono stati una sintetica analisi della gara e il famigerato 'caso Conte'. Così si è espresso sulla sfortunata (ed è la seconda in stagione) gara contro la Samp "Mah... una partita che... il risultato lascia l'amaro in bocca, così come aveva lasciato l'amaro in bocca anche l'andata. Però prendo l'aspetto positivo: se dobbiamo dare sei punti alla Sampdoria e vincere il campionato, io metto la firma già adesso per l'anno prossimo. Però, ripeto, non sono deluso dalla prestazione dei ragazzi perché secondo me hanno fatto un'ottima prestazione, siamo arrivati tantissime volte a tirare in porta. Avevo fatto anche un massiccio turnover e nonostante questo la squadra ha dimostrato di avere sempre una propria personalità, un proprio modo di giocare. Questo sicuramente mi riempie di orgoglio e di soddisfazione. Per il resto, complimenti alla Sampdoria perché è stata brava in due partite a vincerle, quindi tanto di cappello".
Richiesto poi di spiegare, per l'ennesima volta, cosa lo abbia convinto a rimanere alla Juve, ha chiarito e puntualizzato, a beneficio dei super e male informati e informanti: "Ma io non ho deciso di rimanere alla Juventus, anche perché io alla Juventus sono legato da altri due anni di contratto, quindi, c'è un contratto, fino al 2015. Mi preme sottolineare anche come questo contratto non sia stato né allungato, né rivisto, perché ho visto che qualcuno ha riportato cifre fantascientifiche sui giornali, a testimonianza che non era niente di particolare, né una questione di soldi. C'era solo da confrontarsi con la società, fare delle analisi, fare delle valutazioni. Quindi ci siamo trovati sui punti trattati e quindi adesso cerchiamo di fare quello che ci siamo detti".
Video della conferenza stampa di Conte (da Superfly, TifosiBianconeri.com)


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