Anche Buffon si racconta: Dopo i primi 20 giorni con Conte già dissi 'Sarà scudetto!'

News, 18 maggio 2013.

Per Genova con Conte parte tutta la rosa, inclusi gli indisponibili Pepe e Pogba. Nella conferenza stampa pre-Sampdoria stavolta è toccato allo staff medico rispondere alle domande dei giornalisti. Buffon nella sua autobiografia racconta: Dopo i primi 20 giorni di ritiro con Conte dissi 'Con questo allenatore vinciamo lo scudetto'. Pirlo: Il Real? Macché, voglio continuare a vincere con la Juve. Sconcertante provvedimento del Tar di Milano che toglie il Daspo ai due tifosi rossoneri che lo scorso novembre esposero un vergognoso striscione contro Pessotto.

Conte porta a Genova l'intera rosa - Per l'ultima gara della stagione, la trasferta di Genova, Conte ha convocato l'intera rosa, inclusi i due calciatori sicuramente indisponibili: lo squalificato Pogba e il lungodegente Pepe.
Questo dunque l'elenco: Buffon, Chiellini, Caceres, Pogba, Pepe, Marchisio, Vucinic, De Ceglie, Giovinco, Peluso, Barzagli, Bendtner, Anelka, Bonucci, Padoin, Pirlo, Asamoah, Vidal, Giaccherini, Lichtsteiner, Quagliarella, Storari, Matri, Isla, Rubinho, Marrone.

Conferenza stampa pre-Samp: la parola allo staff medico - Dopo lo staff tecnico è toccato allo staff medico presentarsi in sala stampa per la conferenza stampa pre-Sampdoria. A presentare il gruppo è stato il coordinatore del settore medico, Fabrizio Tencone: "Al mio fianco, i miei due colleghi, Gianluca Stesina, responsabile del settore medico. Io sono il coordinatore, ma lui è il responsabile di questo staff; poi Luca Stefanini, il medico sociale, il medico della Prima Squadra. dalla mia destra, Gianluca Scolaro, fisioterapista, con noi per la terza stagione; è anche fisioterapista della Nazionale, dalla scorsa stagione. Matteo Pincella, che è il nostro esperto in nutrizione e allenamento, quindi collabora con il dottor Stesina nella parte alimentare. Marco Luison, spesso ne sentite parlare: è colui che gestisce l'ultima fase del recupero dei nostri atleti durante l'infortunio, in quella fase di riatletizzazione che per noi è estremamente importante, prima di consegnare al mister l'atleta, pronto, pressoché pronto per l'allenamento completo. Emanuele Randelli, anche lui fisioterapista. Anche lui fa parte del nostro gruppo per la terza stagione. Maurizio Delfini, il primo anno con noi, con la Prima Squadra, ma ha tantissimi anni alle spalle come fisioterapista del Settore Giovanile, dai più piccoli alla Primavera. Francesco Pieralisi, primi anno con noi, altre esperienze, altri sport, però è entrato in questo gruppo alla grande per dare il suo contributo. Il nostro chiropratico Elio Cavedoni, che è per noi figura fondamentale. Noi crediamo molto nella terapia manuale, non solo di massaggio, quindi il chiropratico rappresenta un grande aiuto. E Dario Garbiero, storico, decano, tra i nostri massaggiatori della Prima Squadra".
Tra i vari temi trattati si è cercato di far luce sulle condizioni di Pepe: "Quella di Pepe - ha spiegato Tencone - per noi, è stata veramente quest'anno la nostra principale preoccupazione, perché non siamo riusciti a portarlo in campo, se non per pochi minuti. Lui ha avuto alla fine di luglio un infortunio veramente lieve, si è fatto male al trofeo a Bari. E poi da lì si è scatenato un suo processo di guarigione che ci ha fatto veramente preoccupare durante tutta questa stagione, di fibrosi, di calcificazione, che ci ha permesso di arrivare spessissimo vicino al rientro, anzi ha fatto anche qualche minuto contro la Lazio, ma poi continuava ad avere una serie di problemi e per la prima volta nella storia della nostra carriera, nessuno di noi tre aveva mai portato ad un intervento chirurgico un atleta per una lesione muscolare, siamo dovuti arrivare a quello per eliminare una serie di calcificazioni che si erano formate. Adesso sta correndo, sta saltando, è già molto avanti nel processo di riabilitazione, però direi che alla luce di un percorso così complesso, così lungo, dare una tempistica è un pochino prematuro. Sta andando veramente molto molto bene, rispettando quelli che erano i nostri programmi, però è difficile essere precisissimi".
Tra i vari temi trattati c'è stato per esempio quello dell'importanza dell'aspetto mentale nella fase di recupero dei giocatori, argomento di cui ha parlato Gianluca Stesina: "Sicuramente la parte mentale è fondamentale e la vedrei molto collegata a quello che poi è l'aspetto mentale di tutta la squadra, perché è chiaro che in una situazione in cui la squadra sta andando bene, è molto motivata, c'è in campo durante gli allenamenti, si esprime il meglio di ciascun calciatore, anche il calciatore infortunato, soprattutto per infortuni che non comportano un periodo di inattività eccessivamente lungo, è molto motivato a voler rientrare il prima possibile. E' chiaro che questo è un fattore determinante per accelerare il processo di guarigione. Perché da una parte c'è l'aspetto fisiologico, ma dall'altra l'aspetto motivazione è sicuramente fondamentale". Con Pincella il discorso si è spostato in campo nutrizionale: "Ci sono diversi elementi che magari i giocatori vorrebbero mangiare ma è meglio non mangiare durante la stagione. Sicuramente questo gruppo ha reagito molto bene, quindi l'alimentazione quest'anno è stata accolta bene, i giocatori si sono resi disponibili, sono stati dei professionisti seri, validi e quindi hanno un grosso merito anche loro nell'avermi supportato durante la stagione, perché io amo rincorrere il giocatore, quindi seguirlo da vicini e adoro la mentalità che è stata trasmessa a questo gruppo dall'allenatore, perché è un gruppo che lavoro sodo, che crede nell'allenamento e quindi secondo me questi ragazzi, in alcuni casi, da calciatori stanno diventando atleti. E questo è un aspetto fondamentale che voglio sottolineare".
Video della conferenza stampa pre-Sampdoria (da Superfly. TifosiBianconeri.com)

Dopo Pirlo e Conte, anche Buffon si racconta - Vincere aiuta a vincere, ma aiuta anche a scrivere, a quanto sembra... E dopo Andrea Pirlo ("Penso quindi gioco") e Antonio Conte ("Testa, cuore e gambe"), ecco che un altro pezzo da novanta, Gigi Buffon, il capitano di questa Juve tornata vincente, si racconta nella sua autobiografia che esce oggi (sarà in edicola col 'Corriere della Sera'): "Gigi Buffon numero 1", scritta in collaborazione col giornalista Roberto Perrone: una cavalcata dal settimo posto a questi due scudetto consecutivi, dal calvario dell'infortunio del 2010 al sogno Champions.
Gli assaggi usciti ieri sono invitanti e riguardano l'era Conte: "E la mia strada si incrocia con quella di Antonio Conte". E Buffon è curioso di vedere come sia, da allenatore, l'Antonio che lui aveva conosciuto come compagno di squadra, perché i giudizi che sente in proposito sono contrastanti: "Ne avevo sentito parlare in termini controversi, dall'entusiasmo al rifiuto totale. Gli aggettivi vanno da geniale a integralista, fino a fanatico". "Noi veniamo da due settimi posti e siamo pronti a firmare con il sangue per un terzo posto", dice Buffon; e sono sufficienti dieci giorni a Gigi per convincersi che Conte è l'uomo giusto per portarceli: "Dopo 10 giorni di ritiro e allenamenti, dopo aver sentito come il nuovo allenatore parla e trasmetto alla squadra le sue idee, chiamo Silvano Martina (il suo procuratore, ndr) e gli dico «Quest'anno arriviamo almeno terzi». Lui è perplesso: «Sono i primi giorni». Ne passano venti, mi sento di nuovo dentro un'energia positiva, ho voglia di sognare. Richiamo Silvano: «Abbiamo un allenatore con cui non arriviamo terzi, ma vinciamo lo scudetto». Se prima aveva pensato che fossi un po' folle, dopo di sarà detto: questo è andato completamente. E invece comincia questa grande avventura senza sconfitte che si conclude a Trieste". E poi via al racconto degli episodi, tra cui non poteva non troneggiare 'er gò de Muntari': "Io mi prendo la mia bella razione di critiche, perché, come sempre, dico la verità, dico quello che penso. E cioè che in campo non mi sono accorto che la palla abbia superato la linea. È la verità, lo ripeto e non avrei nessun interesse a mentire visto che quel pallone l’ho buttato fuori. Aggiungo, però, che anche se me ne fossi accorto non avrei denunciato la cosa e questo fa scalpore. Vengo subissato da ogni genere di critica, da quelle civili, ancorché non condivisibili, a un fuoco di fila di insulti inaccettabili. [...] Su questa vicenda voglio aggiungere solo una cosa. Un calciatore non deve dare il buon esempio ai bambini, come spesso sento dire. Il buon esempio io lo devo dare ai miei figli, a quelli degli altri non devo nulla. Le responsabilità di educare i figli se la devono prendere i genitori, non dipende da un calciatore o dal primo che passa per strada. Io non posso essere oggetto di dibattito su questo". E adesso Buffon è al colmo della gioia per il secondo scudetto, una gioia non meno viva di quella provato lo scorso anno, assicura: "Ora, mentre buttiamo giù queste parole non si è ancora placata la gioia per il secondo scudetto consecutivo. Quello del 2012 è stato una sorpresa. Questo è completamente diverso. Quello precedente è stato un sapore fortissimo e intenso, questo più calmo e lungo, durevole, perché dalla prima giornata abbiamo dominato e siamo riusciti a gestire il vantaggio accumulato, da squadra esperta, conscia della propria forza. C’è chi dice che sia stato meno bello, ma non sono d’accordo. Non mi scordo i sei anni senza vincerlo, questo ha un sapore diverso, ma non vuol dire che abbia meno sapore. È una gioia meno intensa, ma più duratura, la superiorità di una grande gratificazione. Siamo partiti a luglio con la dolce condanna di dover vincere perché «se non lo fai hai fallito». Non abbiamo fallito".

Pirlo: Voglio continuare a vincere con la Juve - Andrea Pirlo ha respinto con fermezza, su Radio Capital, le recenti voci che lo volevano in procinto di trasferirsi al Real Madrid, in conseguenza del possibile arrivo di Carlo Ancelotti sulla panchina madridista: "Mi vuole il Real? Non lo so, sono voci che stanno girando negli ultimi giorni, però io ho un contratto ancora con la Juventus, sono felice qua, stiamo vincendo, vogliamo ancora vincere, quindi non penso ci siano problemi di questo tipo". Per quel che riguarda il suo erede in azzurro, colui che dovrebbe raccogliere la sua eredità dopo il Mondiali brasiliani del 2014, la dead line fissata dallo stesso Pirlo per il suo addio alla Nazionale, promuove Verratti: "Mi piace molto Verratti come tipo di giocatore, che somiglia parecchio a me. Quindi penso sia lui il futuro dell'Italia".

Striscione contro Pessotto: tolto il Daspo - Sconcertante decisione del Tar della Lombardia che nei giorni scorsi ha annullato il Daspo che era stato comminato a due tifosi del Milan (Vito L. di Livorno e Salvatore N. di Napoli): i due erano stati riconosciuti tra coloro che il 26 novembre 2012, nel corso di Milan-Juventus, si erano resi colpevoli dell'esposizione di un vergognoso striscione contro Pessotto con la scritta: "Felix 36 km di volo e muro del suono rotto, ma mai spettacolare come il volo di Pessotto". Per questo ai due, lo scorso 14 gennaio, era stato vietato di frequentare per tre anni qualsiasi evento, anche amichevole, di carattere sportivo. Ma i loro avvocati avevano presentato ricorso e il Tar ha dato loro ragione, ritenendo che "l'interesse dei ricorrenti a non subire una forte limitazione della loro libertà personale rischia di essere interamente e irrimediabilmente sacrificato nelle more del processo" e giudicando quello striscione come un'incivile espressione di scherno. Una decisione che lascia assolutamente basiti e che consente ai due, impuniti per il loro gesto abietto, di tornare a partecipare a manifestazioni sportive e semmai ad esporre altri beceri striscioni; la prossima udienza è fissata per il 4 dicembre.


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