Elkann: Fatti, non parole! Per vincere, crescere e far crescere il calcio italiano

News, 31 maggio 2013.

John Elkann: Sul mercato che si faccia senza parlare; Andrea lavora per far evolvere il calcio italiano. Diego Della Valle: Yaki Elkann è solo un ragazzino che non ha capito che il mondo è cambiato. La Primavera bianconera è a Gubbio: domani affronta il Chievo per i quarti delle Final Eight. Moggi a Perugia rievoca quel 14 maggio: 'Dovevo ritirare la squadra'. Alessio Tacchinardi è il nuovo allenatore della Pergolettese (Lega Pro Seconda Divisione).

John Elkann: Sul mercato meglio fare e non parlare - Si è risentita di nuovo la voce di John Elkann: è accaduto in occasione dell'assemblea azionisti Exor, l'azionista di maggioranza della Juventus. E l'argomento caldo è il mercato (a tenere banco è il 'caso' Jovetic), in merito al quale Elkann ha ribadito la sua posizione già esplicitata giorni fa: "Ma come ho anche già detto, io preferisco che si faccia e non parlare. Come tutti i tifosi juventini noi speriamo di fare grandi cose e devo dire che le abbiamo fatte e c'è anche un grosso lavoro che Andrea sta facendo a livello di Lega. Quello che è stato interessante è vedere che quest'anno abbiamo avuto in finale due squadre tedesche e in gran parte anche il lavoro che va fatto per avere squadre italiane più forti in Europa è un lavoro da parte della Lega e lui sta dedicando molto tempo per cercare di vedere come il sistema calcistico italiano possa evolvere e progredire come l'hanno fatto altri sistemi in Europa". Sistemi che hanno dimostrato che si può essere competitivi anche con una finanza sostenibile: "Altre squadre, come il Bayern Monaco, hanno dimostrato che si può vincere con una finanza sostenibile. I tedeschi hanno vinto tutto quello che c'era da vincere quest'anno. Bisogna che le squadre italiane abbiano la possibilità di sviluppare di più i loro ricavi e questo vuol dire che c'é bisogno di avere una maggiore cultura e un maggiore coinvolgimento dei tifosi. E' uno dei grandi punti di forza che hanno Inghilterra e Germania. Questo è un grande sforzo che Andrea sta portando avanti e la Juve ha sicuramente le carte in regola per poterlo fare. Alla fine le squadre sono forti perché hanno tutto un sistema che è forte. Un coinvolgimento sempre maggiore dei tifosi è importante".
Tornando sulla Juve, un accenno l'ha riservato anche a Conte: "Temuto no. Io non ho mai temuto che potesse andar via. Credo che la cosa importante è che lui sentisse la voglia e l'ambizione di fare e questo è quello che lui oggi si sente e alla Juve come abbiamo visto nella lunga storia, non so se avete visto questa mostra che abbiamo inaugurato e che fa vedere questo legame della mia famiglia con la Juventus di più di 90 anni, noi abbiamo vinto in media un campionato ogni tre anni; di allenatori ne abbiamo avuti tantissimi forti e chi sta alla Juve deve aver voglia di impegnarsi e voglia di vincere e lui questo lo ha dimostrato, e questa voglia ce l'ha ancora".
Uno spirito che permea tutta la società: "Abbiamo vinto l'anno scorso, abbiamo vinto quest'anno, sicuramente l'ambizione per l'anno prossimo è di crescere. La Juventus è forte perché ha un collettivo forte, ci tengo a ribadire questo concetto di collettivo. Oggi ci si basa molto sulla capacità di avere delle grandi stelle, la Juve ha tante stelle e sono forti insieme. Noi siamo i più forti in assoluto. Questo è lo spirito della Juventus, che è quello di una squadra forte, che vuole crescere i propri giocatori anche in casa. Il cda è stato rafforzato e può aiutare lo sviluppo della società. Noi siamo i più forti in assoluto. Questo è lo spirito della Juventus, che è quello di una squadra forte, che vuole crescere i propri giocatori anche in casa. Abbiamo Marchisio, Giovinco, Marrone e De Ceglie, che sono cresciuti nel nostro settore giovanile e su 25 giocatori della rosa è quasi il 20%. Poche società in Italia hanno una quota così importante di giocatori cresciuti nel vivaio nel proprio organico. Il cda è stato rafforzato e può aiutare lo sviluppo della società. Aggiungere ulteriori specifiche competenze sportive nel cda delegittimerebbe chi oggi in consiglio ha già responsabilità sportive. Sono sicuro che la squadra sportiva è tra le più forti in Italia e non solo. Non c'é alcuna ragione per creare complicazioni dove non abbiamo bisogno".
L'Assemblea degli Azionisti di EXOR S.p.A., riunitasi oggi a Torino sotto la Presidenza di John Elkann, ha approvato il bilancio separato al 31 dicembre 2012,che si è chiuso con un utile netto di € 150,5 milioni (€ 58,7 milioni nel 2011); ha deliberato dividendi pari a € 0,335 per ogni azione ordinaria, di € 0,3867 per ogni azione privilegiata e di € 0,4131 per ogni azione di risparmio; ha deliberato il rinnovo dell'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie e il rinnovo della delega quinquennale per aumentare il capitale sociale fino a un massimo di nominali € 500 milioni e per emettere obbligazioni convertibili fino ad un ammontare massimo di € 1 miliardo.

Ma tra Elkann e Della Valle c'è sempre il grande freddo - Tra John Elkann e Della Valle i rapporti sono tesi da tempo, per motivi extracalcistici; e ieri l'ostilità mai sopita è alla base di qualche velenosa frecciata sulla linea FI-TO. L'occasione scatenante è stata l'assemblea azionisti Rcs, che ha dato il via ad un aumento di capitale fino a 600 milioni complessivi, con voto contrario di Della Valle: decisione che invece era fortemente appoggiata da John Elkann.
E in serata, nel corso della trasmissione 'Servizio pubblico' di Michele Santoro, Diego Della Valle ha tranciato su Elkann un duro giudizio: "Avere un determinato cognome non significa dover fare per forza belle cose, anzi. Ci vuole rispetto anche per tutti i ragazzi per bene che non riescono a trovare un impiego. Ad esempio Yaki (il soprannome di John, ndr) è tutt’altro che un fenomeno eppure ha un lavoro e di una certa importanza. Il mondo è cambiato e c'è solo un ragazzino che sembra non averlo capito: Yaki Elkann".

La Juve Primavera già a Gubbio - La Primavera bianconera allenata da Marco Baroni è già a Gubbio, dove domani sera, alle ore 21, esordirà nelle Final Eight del campionato di categoria affrontando nei quarti di finale il Chievo, per spalancarsi la porta sulle semifinali dove incontrerà la vincente di Lazio-Torino. Sull'altro lato del tabellone l'Atalanta se la dovrà vedere con la Fiorentina, mentre il Milan avrà di fronte il Catania.
Per la partita contro il Chievo Baroni ha convocato 24 giocatori: i portieri Branescu, Citti e Gagliardini; i difensori Penna, Laursen, Garcia Tena, Rugani, Tavanti, Untersee, Magnusson e Bertinetti; i centrocampisti Mattiello, Ruggiero, Schiavone, Gerbaudo, Cavion, Kabashi, Cevallos e Sakor; gli attaccanti Padovan, Beltrame, Lanini, Ceria e Bonatini.

Moggi a Perugia ritrova pioggia e ricordi - Moggi mercoledì sera era a Perugia, ospite del Corriere dell'Umbria; nel capoluogo umbro è stato accolto dalla pioggia e la circostanza ha risvegliato in lui un ricordo decisamente spiacevole, lo scudetto del 2000 annegato nel campo-piscina di Perugia: "Sono appena arrivato e ha iniziato a piovere. Della pioggia e di Perugia io non ho proprio un bel ricordo. In quella stagione - spiega Moggi - mi ero accorto che Collina non era troppo favorevole a noi. E infatti nelle intercettazioni telefoniche uscite fuori dopo si è capito tutto. In quegli anni la logica era ‘Basta che non vinca la Juventus’. Ma devo ammettere che ci fu anche un mio errore. Perché a quel punto dovevo ritirare la squadra. La partita è rimasta interrotta per 74 minuti. E invece poi Collina ha combinato quel che ha combinato”. Ma Luciano Moggi non ha fatto mancare qualcuna delle sue battute. Invitato ad indicare il suo erede se l'è cavata con un "Guardate che non sono ancora morto"; e al tifoso che gli chiedeva se ritenesse Marotta alla sua altezza ha buttato lì: "Come no, è alto un metro e 80..."

Alessio Tacchinardi è il nuovo mister della Pergolettese - Alessio Tacchinardi, l'ex centrocampista della Juventus (con la cui maglia in 11 anni ha vinto 6 scudetti, una Coppa Italia, 4 Supercoppe italiane, una Champions League, una Coppa Intercontinentale, una Supercoppa Uefa e una Coppa Intertoto) è il nuovo allenatore della Pergolettese, la società che ha fatto risorgere la fallita Pergocrema e che nella prossima stagione dovrà affrontare da neopromossa il campionato di Lega Pro Seconda Divisione. Proprio nel Pergocrema Tacchinardi aveva prima esordito come calciatore e poi iniziato la sua carriera di allenatore degli Allievi, carriera poi continuata negli Allievi Nazionali del Brescia. Ora per lui una panchina dei 'grandi'. "E' una sfida stimolante e difficile - ha detto Tacchinardi alla Gazzetta - Voglio prendere giocatori con tanta, tanta fame, perché l'anno prossimo sarà una C durissima. Con grande umiltà e tanta fiducia darò il massimo per questa società, per questa città e per questa tifoseria, che giustamente vuole giocatori e allenatori che diano l'anima per la squadra". Fame e umiltà, due virtù che per uno come lui, bianconero anche nel cuore, sono il pane quotidiano.


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