Progetto Continassa: partners cercansi. Is Arenas riapre?

News, 22 agosto 2013.
  
La Juventus, per sviluppare l'intero progetto relativo all'area della Continassa, potrebbe avvalersi della partnership della sgr Beni Stabili Gestioni. Doppia seduta ieri per i bianconeri che si preparano per l'esordio in campionato contro la Sampdoria: assente solo Marchisio. Il Cagliari ancora alla ricerca di uno stadio: per ora gioca a Trieste, ma sta per riproporsi il tormentone Is Arenas. Nell'ultimo scorcio di calciomercato Marotta è impegnato nelle cessioni (Matri, Quagliarella, De Ceglie e Marrone); Vidal e Pogba da blindare.
 
 
Progetto Continassa in cammino -"Quello che facciamo va in un percorso di crescita che porta ad acquisire consapevolezza, giocatori, appeal e una dimensione che ci porterà a vincere a livello continentale". Sono parole pronunciate da Andrea Agnelli dopo la roboante vittoria della Supercoppa e parlano, come suole fare, di un processo di crescita, sportiva, sì, ma che va, deve andare, di pari passi con quella complessiva del club, in una visuale sino ad ora nuova nel panorama italiano, dove i dirigenti badano a spartirsi poltrone e strapuntini nei palazzi del potere anziché far crescere il movimento, anche sul piano economico: poi semmai si azzuffano per spartirsi i diritti tv.
La Juventus batte un'altra strada, col progetto Continassa, un'area di 260.000 metri quadrati, sita a nord-ovest di Torino: lì sorge lo Juventus Stadium, ma il progetto prevede che esso sia solo la prima pietra, cui si affiancheranno la sede sociale (nella seicentesca Cascina restauranda), il Training Center (campi, palestra, media center e ristobar, il tutto destinato alla prima squadra), un albergo da 120/130 camere, un centro wellness, un  parco, un cinema multisala e residenze.
Per implementare questo ambizioso piano la Juventus è alla ricerca di partners adeguati e tra i pretendenti più accreditati, informava ieri Radiocor, c'è Beni Stabili che, tramite la sua sgr Beni Stabili Gestioni, ha proposto la costituzione di un fondo immobiliare in cui far confluire l'area. Il progetto, che è stato portato all'attenzione del cda della società di gestione facente capo a Leonardo Del Vecchio per un primo esame, è tuttavia solo una delle ipotesi che la società bianconera sta vagliando.
Gli investimenti sull'area Continassa sono stimati complessivamente in 345 milioni; di questi oltre 200 mln saranno a carico della società: i 140 già impegnati per la costruzione del nuovo stadio, un'altra quarantina che serviranno per la Sede Sociale e il nuovo centro per gli allenamenti, gli 11,7 milioni pagati a metà giugno alla Città di Torino per acquistare il diritto di superficie su 180.000 metri quadrati dell'area Continassa e i relativi 33.000 di SLP (superficie lorda di pavimento). Il rimanente (per hotel, cinema, residenze...) dovrà arrivare da soggetti terzi.
 
Doppia seduta per i bianconeri - Due giorni di riposo e poi nelle orecchie dei bianconeri è risuonato il mantra di Conte 'Lavoro! Lavoro! Lavoro!'. Doppia seduta ieri dunque per i giocatori della Juve. I festeggiamenti per il primo trofeo stagionale sono alle spalle e davanti si profila già la sagoma di quella Sampdoria che l'anno scorso è stata la bestia nera della Vecchia Signora: bisogna iniziare il campionato col piede giusto, servono i tre primi punti per la lunga marcia verso l'impresa del terzo scudetto consecutivo.
Ci sarà da far fronte all'assenza di Marchisio, l'unico a marcar visita all'allenamento di ieri; ma la soluzione è già lì, con lo scintillante Pogba di questo inizio stagione, a fianco dei soliti Pirlo e Vidal. In difesa vengono sempre monitorate attentamente le condizioni di Andrea Barzagli e della sua tendinopatia, ma il difensore dovrebbe farcela sabato ad affiancare Bonucci e Chiellini nella consueta difesa a tre. In attacco Conte punterà quasi sicuramente sulla coppia Vucinic-Tevez.
 
Quale stadio per il Cagliari? - Si poteva pensare che l'assurda situazione della scorsa stagione avesse insegnato qualcosa in Lega Calcio, invece pare proprio di no. Tutti impegnati ad aiutare ad intascare le quisquilie della Supercoppa, nessuno ha badato al fatto che col Cagliari ci si avvia a ripetere le squallide pantomine della scorsa stagione, dove ogni giornata era un batti e ribatti, e alla fine un terno al lotto per tutti, scoprire dove il Cagliari avrebbe giocato.
Il Cagliari,  nella documentazione inviata alla Lega per l'iscrizione al campionato 2013-14, aveva indicato, come sede momentanea, per le prime partite, il 'Nereo Rocco' di Trieste, in attesa dei lavori necessari per rimettere il Sant'Elia in condizione di poter ospitare le restanti gare di campionato.
Ma le cose non sembrano essersi messe sulla giusta via, se ieri, tramite le pagine dell’Unione Sarda sono arrivate le parole di Massimo Cellino sulla questione: “Sono molto preoccupato, non so a che santo votarmi. Siamo al 19 di agosto e non ho neppure ricevuto la coppia aggiornata della bozza di convenzione. Di questo passo non potremo giocare a Cagliari neppure a dicembre”. E i lavori di ristrutturazione da fare sarebbero imponenti, viste le condizioni di fatiscenza delle tribune e della sala stampa.
E allora ecco rispuntare Is Arenas: racconta l'Unione Sarda che si sarebbe tenuto in gran segretezza un vertice che avrebbe visto tra i suoi partecipanti il sindaco di Quartu Mauro Contini, il patron del Cagliari Cellino (che per dribblare i giornalisti avrebbe addirittura lasciato il Municipio passando per le scale antincendio) e i legali delle due parti, per prendere in esame la possibilità di un ritorno a Is Arenas. "Non si è trattato di un incontro clandestino - ha detto il sindaco ai microfoni di Videolina - ma di una riunione interlocutoria". Lo stadio potrebbe essere rimontato molto velocemente e se il Comune individuerà il modo di superare lo stallo agibilità, nelle more dell'inchiesta penale, il Cagliari riuscirebbe a giocare a Is Arenas prima di dicembre.
 
Mercato Juve: capitolo cessioni - Il mercato della Juve è momentaneamente fermo: i movimenti principali, come ebbe a dire Marotta, sono stati portati a termine con gli arrivi di Tevez e Ogbonna (oltre a Llorente), ed ora, prima di cogliere le 'opportunità', bisogna vendere; ma non è facile. Sul piede di partenza ci sarebbero i due attaccanti, Matri e Quagliarella: il primo non però non gradirebbe granché le avances del Napoli, semmai preferirebbe finire alla corte di Allegri, ma qui è la Juve a non essere d'accordo, per più motivi; il secondo è attratto dalla Premier League, ma le offerte non sembrano soddisfare i bianconeri.
Anche De Ceglie dovrebbe avere la valigia pronta, tuttavia la soluzione adatta non è stata ancora trovata.
Per Marrone le richieste non mancano, ma la Juve, consapevole del valore del ragazzo, non vuole svenderlo, e aspetta l'offerta più consona.
Poi c'è il solito problema Isla, che continua a non convincere Conte e che l'Inter vorrebbe ancora, ma solo con un prestito con diritto di riscatto, formula che Marotta non vuol prendere in considerazione.
Niente da fare invece per chi cerca di sottrarre alla Juve le sue due gemme, Vidal e Pogba, i davvero incedibili; in molti li vorrebbero ma non si ascolta nemmeno l'offerta, loro restano, su di loro si può costruire l'impresa del terzo titolo e cullare il sogno Champions. Per entrambi si prospettano rinnovi contrattuali da blindatura: l'agente del cileno, Felicevich, in questi giorni era a Torino, per Arturo si parla dell'ipotesi di un rinnovo sino al 2018 con aumento dell'ingaggio, potenziato notevolmente anche nella parte relativa ai bonus.

 


Foto Gallery