I fischi di sabato a Cobolli

cobolliSabato scorso, Juventus-Napoli, tra le altre cose, è stata anche l’occasione per festeggiare i campioncini della Primavera, che lunedì 23 febbraio si erano aggiudicati il Torneo di Viareggio battendo in finale la Sampdoria.
Il canovaccio studiato per la premiazione era sicuramente all’altezza dell'occasione da celebrare, si deve rilevare però che non tutto si è svolto come previsto.
La coppa opportunamente posizionata a centrocampo, i nomi dei baby campioni ben scanditi dall’altoparlante dello stadio, il remake della consegna della coppa direttamente dalle mani del presidente Cobolli Gigli, il giro di campo dei ragazzi sulle note di "We are the champions", gli applausi del pubblico dell’Olimpico. Eh, sì, gli ingredienti c’erano proprio tutti, peccato però che la scelta di programmare il tutto tra il primo e secondo tempo (15 minuti netti!) ha fatto saltare completamente il programma.
All’inizio sembrava che tutto andasse per il verso giusto, poi le prime avvisaglie.
Quando nello stadio è risuonata la voce dello speaker “…e adesso il presidente della Juventus: Giovanni Coboldi Gigli”, la curva, che fino ad allora aveva applaudito calorosamente i componenti dello staff della Primavera, ha cambiato atteggiamento e, in crescendo, si è passati dall’indifferenza totale, ai fischi ai "buuu" di disapprovazione.
Segno che i rapporti tra la società ed alcune flange del tifo organizzato non sono poi così idilliaci.
Probabilmente la promessa “mai più curve a 50 euro” fatta all’indomani dell’insediamento dai nuovi dirigenti (come gesto di apertura verso i tifosi e come distinguo dalla gestione Triade) e non mantenuta già nel primo anno di Champions League non è stata ben digerita da qualcuno.
Per il resto c’è da annotare che, per mancanza di tempo, è stata preventivamente interrotta la cerimonia: le note della canzone dei Queen (per la verità solo accennata) hanno lasciato subito il posto ad una serie di spot pubblicitari, mentre il giro di campo si è svolto a secondo tempo già iniziato!
Nonostante tutto, il pubblico non ha lesinato applausi ai ragazzi che, a loro volta, hanno sfilato allegramente a bordo campo; sicuramente, visto quanto dimostrato nel corso del torneo, meritavano una festa un po' più alla loro altezza.
Sarà solo un puntiglio, ma questo evento denota, a mio parere, come, quella che una volta era una delle società più organizzate al mondo, ora riesce perfino a perdersi in un bicchier d’acqua!