Battibeck - Nata su una panchina di un viale...

battibeckTempo di elezioni, saltano fuori i Santini.

Caro Battitore Libero,
in attesa che dai piemm'e Napule arrivi qualche brutta notizia che non sia la solita tarantella su quanto eravamo forti e bravi quando dominavamo il mondo a colpi di schede SIM della TIM (che a sentire a iss, le accattavam in Suisse), vorrei sapere cosa ne pensi dello straziante appello apparso sulle colonne del Corriere della Sera a firma del figlio di Simon Templar, Gianfelice Facchetti: un Santino, in pratica, ma più avvezzo al senso che al consenso, se mi consenti. Perché capisco che, come "i figli so' piezz'e core", lo siano anche i padri, ma dal primo quotidiano italiano, secondo me, sarebbe giusto aspettarsi un po' più di rigore (che era netto, ladri!) nella somministrazione delle news. Possibile che solo su Ju29ro.com e a casa di Oliviero Beha siano arrivati i refoli delle prime testimonianze da Napoli, dove l'ex arbitro incompreso Nucini ha raccontato per sei ore di fila (a proposito di Fila, apro una parentesi: il prossimo anno, a Gallipoli, aleggerà sempre lo spirito di capitan Valentino?) dei suoi assidui contatti con il signor Facchetti senior? O dove il vessatissimo padre dell'Idrolitina Giuseppe Gazzoni Frascara, i cui rutti ormai fuori controllo arrivano a descrivere Meghni come il nuovo Zidane, attribuisce, seppur con il condizionale d'ordinanza, la firma di fidejussioni false salva-Reggina a Giacinto nostro? Che giornalismo è, secondo te, quello che sventola il bandierone della morale d'accatto trattando i cercatori di notizie come accattoni? Ti prego dimmelo.
In quanto a noi, inteso come juventini, spacco gli specchietti retrovisori e guardo avanti, così saprò a chi dare la colpa se arriveremo a sette anni di disgrazie (compresi i tre già scontati). Abbiamo incassato più due di picche in una settimana che un Nerd brufoloso a un party di Playboy. Comunque la si pensi sulla Juve post 2006, se a Marotta basta una notte per scegliere di rimanere alla Sampdoria e a Conte forse manco quella per preferirci il Bari, secondo me il malato non è grave. E' un morto che cammina. Altro che Vecchia Signora, o Signorina, come l'ha ribattezzata Roberto Beccantini dopo calciopoli. Siamo sexy come una discobola dell'ex DDR. E su quella che delle signorine dovrebbe essere una dote, inutile girarci intorno. Baldracca per diletto (una volta) o stuprata per progetto: della verginità, nemmeno l'ombra.
Trillo

Ma và, avete scoperto l’Oliviero

Carissimo,
l’articolo di Gianfelice Facchetti che così tanto vi ha indignato mi aiuta a chiarire un dettaglio: il numero degli scudetti della Juventus. Fra di noi, quando cazzeggiamo o pensiamo che Lucianone sia stato un martire, possiamo tirare a 29, why not. Ma poi, appena usciamo dalle fumisterie di regime e gli effetti dell’oppio (e dell’ovvio) cominciano a svanire, dobbiamo essere seri. Per quanto possa fare schifo la sentenza di Calciopoli, gli scudetti sono 27 con l’asterisco: uno revocato, uno revocato e assegnato all’Inter. Nel testo del figlio del Grande Giacinto c’era solo un errore: non tanto l’assalto alla «furberia» napomadrilena di Fabio Cannavaro, quanto l’oblìo degli interisti Zlatan Ibrahimovic e Patrick Vieira, non meno determinati del capitano azzurro a rivendicare i titoli contesi.
Ma sul numero c’è poco da scherzare. Sono 27. E lo sai bene anche tu, furbacchione che non sei altro, istigatore di folla folle e hooligans mansueti. Se la Panini mi affidasse la compilazione dell’Almanacco, alla voce Juventus non avrei dubbi (27 con asterisco), e neppure al capitolo riservato all’Inter: sedici con asterisco (2006: revocato alla Juventus e vinto a tavolino). Viceversa, siamo in Italia e allora tutto diventa possibile. Ogni tanto vado a spasso per i siti bianconeri e mi diverto come al Luna park. Si leggono cose da ricovero immeditato. Una delle boiate più gettonate riguarda l’aggressione notturna che subì Giancarlo Padovan quando era ancora direttore di «Tuttosport». Anonimi infami ne hanno abbinato la genesi niente meno che a un avviso mafioso affinché la smettesse di dare addosso a Massimo Moratti. Niente di più falso, nulla di più ridicolo. Fu un’aggressione a puro scopo di rapina. Ride, Padovan, quando gli riportano i riferimenti «malavitosi» che girano sul web. Ride e scuote la testa.
In compenso, noto con piacere che i tifosi juventini cominciano ad apprezzare Oliviero Beha. Nel mio piccolo, lo ritenevo un giornalista documentato e coraggioso già ai tempi in cui esprimeva tutto il suo imbarazzo di fronte alle telefonate fra Lucianone e Lello Pagnozzi, il braccio destro di Petrucci al Coni. Argomento, se non ricordo male, qualcosa che aveva attinenza con il doping. All’epoca, naturalmente, Oliviero era un giornalista al soldo della Spectre che mirava alla distruzione sistematica della Juventus.
Ricapitolando: gli scudetti sono 27 (con asterisco: nel mio telefonino, è il primo tasto in basso a destra). Su Marotta, per concludere, sei stato troppo superficiale. Smentisco nella maniera più assoluta che gli sia bastata una notte per scegliere di rimanere alla Sampdoria. Al contrario, è bastata una notte a Blanc per capire che Marotta ne capiva e allora, au revoir et merci.
Carissimo, non dimenticarti mai che la Juventus è nata su una panchina di un viale e quindi, storicamente, sarà sempre metà signora e metà puttana. L’importante è che le due metà si mettano d’accordo. E il viale se ne stia buono buono sullo sfondo.
Il Battitore Libero


PUNTATE PRECEDENTI:
"Ju29ro con le inglesi, il Battitore contro le vedove."
"Battitorinho."
"Il ciclico ritorno delle telefonate."
"Clash of the titans: Trillo vs Il Battitore!"
"Il Mago sbotta, il Battitore sfotte."
"Il Battitore e Ju29ro si seppelliscono di risate"
"Sempre quei 3: Bobby, Hobby e Lobby"
"Non vale: fai domande serie."
"La peggio Juventus"
"Espiatori."
"Il Loggione del Moggione"
"Il nuovo allenatore"
"Papi, voglio Xabi"
"L'alibidine"
"Todos Cobolleros!"