Juve Store e gadget molto poco juventini

juventusNon so voi, ma io adoro collezionare gadget della Juventus.
Anzi, dirò di più, adoro collezionare tutto ciò che ha i colori bianconeri della mia amata Juventus: dai più tradizionali (cappellini, maglie, sciarpe, portachiavi), ai più ricercati (zaini, ciondoli, bracciali) fino ai più insoliti e forse un po’ kitsch (dai peluches che cantano e ballano al ritmo della curva al fon per capelli).
Per questa ragione, ogni volta che vedo un’insegna Juve Store o un Football Corner, non posso fare a meno di entrare in negozio a dare una sbirciatina agli ultimi arrivi.

Immagino già i commenti: “Eccone un'altra! Il solito articolo sull’ossessione femminile per lo shopping”, purtroppo non è così e vi spiego subito il perché.
Quello che fino a tre anni fa era un semplice vezzo (un’ossessione per i lettori più pignoli), ultimamente si sta rivelando un’abitudine deleteria, non per il mio portafogli come si potrebbe pensare, bensì per il mio povero fegato.
A questo punto, quanti di voi che hanno avuto la fortuna, chiamiamola così, di visitare uno di questi famigerati negozi negli ultimi tempi, sanno già a cosa mi riferisco; agli altri vorrei raccontare di quali straordinarie offerte e opportunità vi si possono trovare.

La prima imperdibile offerta mi si è presentata proprio all’indomani delle aberranti sentenze farsopolesche: una T-shirt di una nota azienda americana, di cui non dirò il nome, anzi sì, Nike, a soli 5 euro. Avete capito bene 5 euro!
Sicuramente non capita tutti i giorni di avere la possibilità di acquistare un capo di marca al prezzo di una qualsiasi maglia da mercatino, semplice fortuna dirà qualcuno… figuriamoci, sono troppo realista per credere agli extra saldi di fine estate!
Ed infatti ben presto si è rivelata l’altra faccia della medaglia.
Oh, niente a che vedere con la manifattura del pezzo e nemmeno con le rifiniture estetiche, ma evidentemente uno dei responsabili dell’ufficio marketing aveva individuato un piccolo difetto che lo ha spinto a svendere rispetto all’effettivo valore. Il suddetto difetto, orrido a guardarsi per questo genio delle vendite, risiedeva in un numero, due cifre ben visibili nella parte anteriore, che rendeva l’indumento invendibile.
Eh già, perché quel 29, scritto a caratteri cubitali, doveva infastidirlo parecchio, tanto da decidere di sbarazzarsi in fretta di quell’imbarazzante maglia celebrativa dell’ultimo scudetto o, se preferite la versione più soft, da credere che noi juventini saremmo stati tanto onesti e simpatici da abbracciare in fretta il nuovo corso del 27, sì da rinnegare le ultime vittorie e ritenere immettibile un tale cimelio… povero illuso!

Chissà ora, a distanza di 3 anni, come si starà mangiando le mani!
Già me lo immagino, con l’aria contrita, mentre si batte il pugno sul petto ed esclama “Ah, se avessi pensato ad aggiungere un bell’asterisco, lì in alto a sinistra proprio accanto al 9! E di rimando una bella scritta piccolina, ma non troppo, posta magari sul bordo inferiore della maglia, recante la frase *REVOCATO CAUSA CALCIOPOLI, come abilmente fatto dai responsabili del sito juventus.com nella pagina della sala trofei, non sarei stato costretto a ricorrere ai saldi! Me tapino!”.

Naturalmente ho lasciato la T-shirt al suo posto e sono uscita dal negozio schifata, non si può svendere così una fede. Il dubbio è che anche altri abbiano avuto la mia stessa reazione, visto il mucchio di capi invenduti nonostante l’allettante offerta.

Si dice che il lupo perda il pelo ma non il vizio, beh, evidentemente pare che anche la zebra non sia da meno!
Così pochi giorni fa, entro nel medesimo negozio e, come in un déjà vu, rivivo la medesima situazione. La mia attenzione cade di nuovo su una T-shirt che, ironia della sorte, è in bella mostra nello stesso angolo, sullo stesso scaffale, anche se nel frattempo il resto dell’arredamento è stato ampiamente rinnovato.
Cosa si sarà inventato il nostro super esperto di marketing oggi?
Semplice, il mega manager convinto del fallimento della vendita di qualche tempo prima per la mancanza della scrittina REVOCATO(!) sulla maglia, ha pensato bene di rimediare vendendone una …piena di scrittine!
Ma l’ideona non finisce qui.
Eh no, perché quelle non sono scrittine qualsiasi, ma frasi inneggianti a trionfi passati della storia bianconera. Che stavolta ci abbia finalmente preso? uhm... eppure qualcosa non quadra!
Prima di tutto la scelta del colore, scritte in rilievo di uno strano rosa pallido… mah!
E poi accanto ad ognuna una data… la finale di Roma della Champions League di giovedì 23 Maggio?!!? Boh! Il 26esimo scudetto di lunedì 6 Maggio!?!? Mah!
Errore tipografico? Ignoranza calcistica cronica?
No, non può essere.
Rosa, calcio e date postume di 24 ore… mhm… mhm..
No, non ci credo!
Eppure l’etichetta non lascia scampo ai terribili sospetti.
Orrore!!!
Una T-shirt dedicata al connubio… Juventus&Gazzetta dello Sport?!?!
Altro che frasi inneggianti, quelle scritte non sono altro che i loro titoli di apertura... bla!
Ma cosa c’è di peggio! E’ uno scherzo, vero?
Purtroppo temo di no!
E’ bello avere una società che capisce ed esaudisce i sogni più impensabili della propria tifoseria! Davvero complimenti! Questo gadget sì che andrà a ruba!
E bravo il nostro manager che ha pensato proprio a tutto!
Certo personalmente sono rimasta un po’ delusa dall’assenza sulla maglia di perle del giornalismo sportivo, come i titoli a 9 colonne JUVE NON COSI’! e l’indimenticabile PROCESSATELI TUTTI, che sono ormai pietre miliari della storia juventina, ma cercherò di farmene una ragione, anche se non sarà facile!

Ma che fate? Ancora siete lì? Non correte allo Juve Store più vicino a comprare questo fenomenale pezzo da collezione alla modica cifra di 25 euro?
Ahi ahi ahi juventini rancorosi!

Vabbè lo ammetto, come in un déjà vu, ho lasciato la T-shirt al suo posto e sono uscita dal negozio schifata, non si può svendere così una fede. Il dubbio è che anche altri abbiano avuto la mia stessa reazione, visto il mucchio di capi invenduti anche se stavolta non c’era nessuna allettante offerta.

Morale della favola: la battaglia contro l’assurda revoca di 2 scudetti vinti meritatamente sul campo non deve conoscere confini di tempo e di spazio, ma deve continuare a giocarsi su più fronti, fosse anche quello di boicottare un piccolo negozio di provincia.
Perché, prima o poi (più poi che prima!), i nostri eroi temerari (si fa per dire), siano essi navigati tennisti o amanti del Barolo, pallavolisti incalliti o esperti in fotocopie, dovranno pure arrivare a vincerlo uno scudetto (non mettiamo limiti alla Provvidenza!) ed allora dovranno prendere una decisione: 28 o 30? 2 o 3 stelle?
Mica penseranno di continuare a nascondersi tutta la vita dietro un assurdo asterisco!

E voi, augurandovi di avere ancora la forza e la pazienza di aspettare l’arrivo di quel benedetto giorno, quale numerino apporrete sulla bandiera con cui scenderete in piazza? L’onesto 28 o l’antipatico 30?
E tu, caro il mio esperto di marketing, quale scelta prenderai in merito?
Avrai il coraggio di rischiare perdite per milioni di euro solo per star dietro ad assurde sentenze o, anche se solo in nome del vil denaro, seguirai la massa e opterai per una soluzione ju29ra?

Beh, non ci rimane che starcene sulla riva del fiume ad aspettare… prima o poi, in fondo, tutti i nodi vengono al pettine.