Le cicale del mercato di riparazione

calciomercatoE sale incessante il frinire delle cicale.

Al principio era il grullotalpa, pardon, scusate, è solo un refuso, il grillotalpa, il quale, grazie alla sua duplice natura, si faceva sempre la ragione, già, se non è zuppa è pan bagnato, dicevano i nostri vecchi… 

Al suo stridìo si unì poi er mejo grillo pe’ fa cri cri, che allora cantava un solo ritornello, il celeberrimo ‘Beh, pazienza’; ma il richiamo della terra natìa lo portò a cantare ‘Quanto sei bella Roma’; e adesso torna, con la sua orchestrina, al ritmo di ‘Roma nun fa la stupida stasera…Roma reggeme er moccolo stasera’. Pronto a fare lo sgambetto, parola di Montali, quello che ‘con Blanc non c’era più chimica’, e che ora schiuma: “Superare la Juventus era il nostro obiettivo”, già, molto elegante maramaldeggiare sulle spoglie di una nobile signora, abbattuta dal fuoco incrociato.

E cosa ritrovano i due compari? Il solito concerto: cicale, cicale cicale, dentro, intorno e fuori. A ciascuna la sua canzone: ci sono i giocatori, che dovrebbero conoscere solo le note del campo, ma non perdono invece occasione per intonare di tutto, di più, in ogni circostanza: ‘Siamo pronti a dare tutto’ (pensarci prima no, eh…), ‘Non ci nascondiamo dietro nessun alibi’ (ci mancherebbe pure…) ‘Dobbiamo tornare a lavorare’ (sì, ma davvero, lavoro vero…), ‘Siamo tutti sulla stessa barca’ (ocio, che sta affondando..) ‘A noi, ora come ora, dispiace dirlo, la lotta scudetto non interessa’ (certo che no, l’ha detto pure Rocky, bisogna guardarsi alle spalle, e mica scherzava, la serie B la si può anche conquistare sul campo…). Poi interviene l’esperto di fotocopie e lavagnette passato evidentemente alla calcolatrice: ‘Per questione di conti e di bilanci non avevamo la possibilità di acquistare un attaccante’, ecco, appunto, non c’è più un euro, contenti tutti, azionisti in testa: e ora come si presenta a qualsiasi società a trattare chiunque? Se hai le pezze al culo, manco t’ascoltano…

Eppure Bettega aveva detto: ‘Sul mercato qualcosa faremo….’. E cosa abbiam fatto sinora? Figure barbine, come sul campo… Intendiamoci, non è colpa di Bobby Goal: ai suoi tempi i conti erano in ordine, senza chiedere nemmeno un centesimo agli azionisti o a chicchessia, non è stato lui a svuotare le casse; tra le tante cicale la formichina è lui, che cerca di portare le briciole in tana, ma è come scopare fuori l’acqua durante un’inondazione, una fatica di Sisifo.

E Trinità? Ha tessuto più volte le lodi del lavoro, ha parlato di terza stella, portando una sfiga della Madonna, e adesso sembra aver finito un po’ le parole: o forse chissà, è solo un abbassamento di voce, Vinovo è freddina, si consiglia una vacanza ai tropici o una settimana (meglio un’annata) bianca. Ancor più taciturno il padrone del vapore in avaria, distante, in tutti i sensi, perso nei suoi asset: così lontano che il frinire delle cicale nemmeno giunge alle sue orecchie.

Eppure le cicale assediano anche dal di fuori la magione della nobile Signora: cicale plebee, che si permettono di sputare giudizi e dare consigli, come mai hanno osato in passato; questo è Spinelli: “Ecco le mie condizioni per Candreva”… “condizioni”… parola un tempo inusuale per le orecchie della Dama … lui vorrebbe Giovinco e aggiunge “hanno fatto i conti senza l’oste”; strepita l’agente della Formica Atomica: “Giovinco da Torino non si muove”, aggiungendo pure ‘con il che si capisce come può andare a finire la trattativa per Candreva’, come a dire che quel che vuol fare la Juve non dipenderebbe dai suoi dirigenti, ma sarebbe la Cicala Atomica, una riserva qualunque, ad avere il coltello dalla parte del manico. E però l’agente di Candreva non è d’accordo: ‘Antonio vuole la Juve, farebbe carte false per andare alla Juve’: scusi, ma forse ha sbagliato indirizzo, è altrove che fanno carte false…. Tranquilli, Candreva arriva, fa parte del projettò, quello della Nazionale di Lippi… Ma quanta sicumera da parte di tutti…

Come finisce la favola della cicala e della formica? Per tutta l’estate hai cantato, adesso balla!!!!

Niente paura, Felipe, Diego, Amauri, è tempo di SAMBA!!!!