Altro che scudetto

AlexPoteva non esser il capitano, la bandiera Alex Del Piero, l’unico filo conduttore dell’era pre, durante e post Triade, a non dare l’esempio?
Certamente no.
“Ma quale scudetto! Qui c’è da lavorare e tanto”. Mai parole furono più sagge.
E’ un caso, inoltre, secondo voi che Buffon, Nedved e Del Piero sono stati gli unici che mai hanno creduto all’ipotesi tricolore?
Assolutamente no.
Loro che da sempre sono abituati ad aver accanto campioni veri, sapevano che si poteva far un grande campionato, come d’altronde si sta facendo, ma che mai si sarebbe potuto competere contro la corazzata Inter.
In tal senso, avete visto Ibrahimovic di cosa è capace?
Ricordo poche cessioni in vita mia che hanno cambiato le gerarchie sul tavolo in maniera così netta come nel caso dello svedese.
La Juventus ha sbagliato totalmente due sessioni di calciomercato consecutive eppure è lì a giocarsela per i primi posti, escluso il primo.
Ma quanto potrà bastare questo ai propri tifosi abituati da sempre a lottare per vincere e non a partecipare?
A Gennaio, a quanto pare, si è deciso di non comprare nessuno (qualcuno maliziosamente potrebbe dire: vedendo gli stranieri comprati negli ultimi 2 anni, meglio così!).
Ma a Giugno se la Juve vorrà tornare a competere, e per davvero, dovrà spendere e tanto.

Basta false promesse. Stadio si, stadio no.
I campioni veri costano, come nel caso di Ibra o Pato. Ma i campioni fanno la differenza.
Comprare 2 giocatori al prezzo di 1 (Almiron + Tiago) non ha mai fatto vincere nessuno.
Moratti insegna.

Se la Juventus vuole davvero tornare a lottare per vincere e non a partecipare, c’è assoluto bisogno di comprare almeno 4 campioni di fama internazionale.
Inutile fare nomi adesso.
Ma non basteranno parametri zero, giovani di grandi prospettive future, e la somma di buoni giocatori.
Ci vogliono campioni. Quelli veri. Quelli affamati.
Non, con tutto il rispetto, Andrade, Boumsong, Tiago ed Almiron.
Se questa Juve sta lottando per il vertice è solo grazie ai residui campioni sopravvissuti allo sterminio di Calciopoli sommati alla voglia di tanti bravi ragazzi emergenti (Nocerino, Molinaro, Palladino).
Ma Molinaro non è Zambrotta. E mai lo sarà.
Così come Palladino non sarà mai Ibra (se penso ad alcuni accostamenti dello scorso anno rabbrividisco).
La politica dei giovani fa ben sperare se ti chiami Udinese, Sampdoria o Fiorentina.
Ma se ti chiami Juve ai giovani devi sommare i campioni.
Quelli con la “C” maiuscola. Quelli come Pato, che appena li vedi giocare ti fanno esclamare: “Mamma mia…”.
Se poi vai a pensare anche che dei 5 samurai, BUFFON-CAMORANESI-DEL PIERO-TREZEGUET-NEDVED, il solo Buffon ha età inferiore ai 30 anni….
Inutile ora però starsi a piangere addosso. C’è da rimboccarsi le maniche, bandire la parola scudetto dal vocabolario di Tuttosport, Ranieri e Trezeguet, ripartire subito e guardarsi soprattutto le spalle.
Per il futuro non resta che sperare, andando contro a tutti i falsi perbenisti di questa sempre più falsa nazione, che Secco non telefoni più a Moggi.
Ma che ci si incontri direttamente di persona per chiedere consigli su come operare in merito alle strategie di mercato future.
Chiedere un consiglio ad una persona qualificata non è mai stato, e mai sarà reato.
“Dai Juve! Rimboccati le maniche. Ma quale scudetto? C’è tanto da lavorare….”