"Siamo una società con idee chiare e innovative, tra cui questa dello stadio. I tifosi per noi sono persone da coccolare, sia nell'ambito sportivo che in quello dello stadio".Jean Claude Blanc, 21 aprile2008
Ieri ho trascorso davvero un bel pomeriggio, sia dentro che fuori dallo stadio.
Prima ancora di assistere ad uno spettacolo di alto livello, con giocatori che ai tempi di quella famigerata banda di truffatori mai avremmo osato sperare di vedere in campo e con un trainer tanto solare e simpatico quanto carismatico e attento, ho potuto apprezzare anche l'organizzazione per così dire di "back office" della rinnovata, ripulita, rilanciata e ridanciana società di Corso Galileo Ferraris.
Non avevo avuto ancora la possibilità di ritirare il mio abbonamento e, quindi, mi sono recato al Comunale con un "congruo" anticipo, con la mia bella tessera Juventus Member (rinnovata a giugno e ricevuta a settembre) in tasca.
Non avendo trovato istruzioni particolarmente dettagliate sul sito www.newhollandfc.it, mi sono affidato alla logica ed al buon senso, recadomi al botteghino più vicino all'ingresso del mio settore.
Mal me ne incolse, perché un'impiegata dall'educazione molto raffinata (alla Moratti, se mi consentite un paragone certamente gradito ai Purtroppo Presidenti della New Holland FC, i gemelli Giò&Van) mi ha liquidato in tutta fretta, comunicandomi che l'abbonamento non era nella sua lista e che avrei dovuto seguire questa procedura:
Prima ancora di assistere ad uno spettacolo di alto livello, con giocatori che ai tempi di quella famigerata banda di truffatori mai avremmo osato sperare di vedere in campo e con un trainer tanto solare e simpatico quanto carismatico e attento, ho potuto apprezzare anche l'organizzazione per così dire di "back office" della rinnovata, ripulita, rilanciata e ridanciana società di Corso Galileo Ferraris.
Non avevo avuto ancora la possibilità di ritirare il mio abbonamento e, quindi, mi sono recato al Comunale con un "congruo" anticipo, con la mia bella tessera Juventus Member (rinnovata a giugno e ricevuta a settembre) in tasca.
Non avendo trovato istruzioni particolarmente dettagliate sul sito www.newhollandfc.it, mi sono affidato alla logica ed al buon senso, recadomi al botteghino più vicino all'ingresso del mio settore.
Mal me ne incolse, perché un'impiegata dall'educazione molto raffinata (alla Moratti, se mi consentite un paragone certamente gradito ai Purtroppo Presidenti della New Holland FC, i gemelli Giò&Van) mi ha liquidato in tutta fretta, comunicandomi che l'abbonamento non era nella sua lista e che avrei dovuto seguire questa procedura:
- provare al botteghino di Corso Agnelli
- in caso di ripetuta latitanza dell'abbonamento, chiedere al personale del botteghino in questione di chiamare in segreteria.
Armato di santa pazienza, con la mia fiammante tessera Juventus Member sempe in tasca, ho circumnavigato il blocco che qualche fenomeno continua a mettere all'incrocio tra Corso Agnelli e l'ex Corso Sebastopoli e ho raggiunto l'agognato botteghino.
La persona addetta allo sportello riservato agli abbonati non ha ritenuto opportuno mettersi all'opera, e quindi con la mia luccicante tessera Juventus Member sempre in tasca mi sono sciroppato una bella coda di trenta minuti in mezzo a tutti i tifosi che dovevano ritirare i biglietti pre-pagati (per chi, come i Purtroppo Presidenti della New Holland FC, non lo sapesse, trattasi di biglietti acquistati su internet o al call center e da ritirare allo stadio).
Non essendoci transenne a regolare il flusso al botteghino, la coda era in realtà una specie di assalto alla dligenza (cioè, ai due, dicesi due, sportelli aperti).
Quando è arrivato finalmente il mio turno, un'altra impiegata, dalla medesima educazione british della precedente, ha replicato alle mie rimostranze sulle carenze organizzative con un simpatico "non ci penso proprio ad uccidermi per te".
La storia ha comunque un lieto fine.
L'abbonamento faceva parte della dotazione del botteghino di Corso Agnelli.
Per cui, dopo aver salutato i simpatici ed educati dipendenti della New Holland FC, ho potuto assistere con mia gran gioia al grande spettacolo di Mr Tinkerman (sfruttando tra l'altro la mia scintillante tessera Juventus Member per accedere allo stadio dal varco riservato ai Member).
Capisco che il calcio non sia un'operazione a cuore aperto.
Capisco che il CDA abbia convinto molti della bontà delle sue scelte.
Capisco che non ci si possa sottrarre all'ebrezza di una foto a braccetto con Moratti, per di più sulla prima pagina della Gazzetta dello Sport (a proposito, un grazie di cuore ai Purtroppo Presidenti della New Holland FC per aver confermato anche quest'anno la simpatica abitudine di farci trovare sul seggiolino una copia di quel prestigioso ed equilibrato quotidiano sportivo).
Capisco che un presidente operativo (anzi, due) della New Holland FC non possa certo avere il polso dello spogliatoio e non possa dire quindi se la squadra abbia o meno problemi con The Singer One.
Capisco che ci possa esaltare per le primaverili e per la trasferta a Caltagirone di due anni fa.
Capisco, ed apprezzo, che il settore giovanile sia diventato molto forte da quando ci sono i Cirigenti più ciarlieri del'universo
Capisco che Zaccone sia stato abilissimo ed abbia azzeccato tutto ma che, allo stesso tempo, gli scudetti siano sempre 29.
Capisco anche che non sia poi così immediato immaginare che, se proprio si vuole acquistare un giocatore a rischio come Andrade, sia meglio procedere con qualche cautela contrattuale (e dire che non mancano avvocati, "abilissimi" tra l'altro, dalle parti di Corso Galfer e Corso Matteotti).
Capisco tutto.
Capisco un po' meno questa totale mancanza di rispetto verso i tifosi (seppur di Serie C, come i Purtroppo Presidenti mi hanno cortesemente definito) da parte di una socetà etica e solare come la New Holland FC.
Mancanza di rispetto che sembra ripetersi anche in occasione delle partite di Champions.
Infatti, nelle partite di coppa, il mio posto è "sequestrato" dall'Uefa. E, per questo motivo, posso acquistare il biglietto (non è chiaro per quale posto) in prelazione solo tramite call center.
Nulla di male nell'acquistare tramite call center. Peccato però che un acquisto tramite call center implichi il dover necessariamente ritirare il biglietto al botteghino allo stadio.
Mi fa certo piacere poter interloquire con le educate e simpatiche impiegate del botteghino di Corso Agnelli (sempreché qualcuno non decida, senza darne comunicazione, che questa volta il ritiro debba avvenire presso un diverso botteghino).
Mi fa meno piacere però dovermi sorbire una coda di almeno un'ora (se tanto mi da tanto, una mezz'ora di coda con il Palermo dovrebbe corrispondere ad almeno un'ora con il Real) per ritirare dei biglietti che la New Holland FC non è in grado di distribuire in maniera da ridurre il disagio dei tifosi.
E mi fa ancora meno piacere che questa coda diventi una simpatica abitudine per tutte le partite di Champions League.
Troppo complicato fare una convenzione con una banca per la vendita diretta dei biglietti? Eppure, la società di Via Durini, ai cui valori certamente i Purtroppo Presidenti della New Holland FC si ispirano, fa proprio così.
Mi piacerebbe avere qualche risposta dai Purtroppo Presidenti della New Holland FC.
Proverò a mandare l'ennesima email.
Ma so già che non avrò risposta.
E allora riproporrò le mie perplessità in assemblea azionisti, a fine ottobre.
Ma so già che non avrò risposta.
Perché sono un azionista, tifoso e member di Serie C.
E pur essendo genero di mio suocero, non sono QUEL genero di QUELLO suocero.
Il blog del Mago di IOS
La persona addetta allo sportello riservato agli abbonati non ha ritenuto opportuno mettersi all'opera, e quindi con la mia luccicante tessera Juventus Member sempre in tasca mi sono sciroppato una bella coda di trenta minuti in mezzo a tutti i tifosi che dovevano ritirare i biglietti pre-pagati (per chi, come i Purtroppo Presidenti della New Holland FC, non lo sapesse, trattasi di biglietti acquistati su internet o al call center e da ritirare allo stadio).
Non essendoci transenne a regolare il flusso al botteghino, la coda era in realtà una specie di assalto alla dligenza (cioè, ai due, dicesi due, sportelli aperti).
Quando è arrivato finalmente il mio turno, un'altra impiegata, dalla medesima educazione british della precedente, ha replicato alle mie rimostranze sulle carenze organizzative con un simpatico "non ci penso proprio ad uccidermi per te".
La storia ha comunque un lieto fine.
L'abbonamento faceva parte della dotazione del botteghino di Corso Agnelli.
Per cui, dopo aver salutato i simpatici ed educati dipendenti della New Holland FC, ho potuto assistere con mia gran gioia al grande spettacolo di Mr Tinkerman (sfruttando tra l'altro la mia scintillante tessera Juventus Member per accedere allo stadio dal varco riservato ai Member).
Capisco che il calcio non sia un'operazione a cuore aperto.
Capisco che il CDA abbia convinto molti della bontà delle sue scelte.
Capisco che non ci si possa sottrarre all'ebrezza di una foto a braccetto con Moratti, per di più sulla prima pagina della Gazzetta dello Sport (a proposito, un grazie di cuore ai Purtroppo Presidenti della New Holland FC per aver confermato anche quest'anno la simpatica abitudine di farci trovare sul seggiolino una copia di quel prestigioso ed equilibrato quotidiano sportivo).
Capisco che un presidente operativo (anzi, due) della New Holland FC non possa certo avere il polso dello spogliatoio e non possa dire quindi se la squadra abbia o meno problemi con The Singer One.
Capisco che ci possa esaltare per le primaverili e per la trasferta a Caltagirone di due anni fa.
Capisco, ed apprezzo, che il settore giovanile sia diventato molto forte da quando ci sono i Cirigenti più ciarlieri del'universo
Capisco che Zaccone sia stato abilissimo ed abbia azzeccato tutto ma che, allo stesso tempo, gli scudetti siano sempre 29.
Capisco anche che non sia poi così immediato immaginare che, se proprio si vuole acquistare un giocatore a rischio come Andrade, sia meglio procedere con qualche cautela contrattuale (e dire che non mancano avvocati, "abilissimi" tra l'altro, dalle parti di Corso Galfer e Corso Matteotti).
Capisco tutto.
Capisco un po' meno questa totale mancanza di rispetto verso i tifosi (seppur di Serie C, come i Purtroppo Presidenti mi hanno cortesemente definito) da parte di una socetà etica e solare come la New Holland FC.
Mancanza di rispetto che sembra ripetersi anche in occasione delle partite di Champions.
Infatti, nelle partite di coppa, il mio posto è "sequestrato" dall'Uefa. E, per questo motivo, posso acquistare il biglietto (non è chiaro per quale posto) in prelazione solo tramite call center.
Nulla di male nell'acquistare tramite call center. Peccato però che un acquisto tramite call center implichi il dover necessariamente ritirare il biglietto al botteghino allo stadio.
Mi fa certo piacere poter interloquire con le educate e simpatiche impiegate del botteghino di Corso Agnelli (sempreché qualcuno non decida, senza darne comunicazione, che questa volta il ritiro debba avvenire presso un diverso botteghino).
Mi fa meno piacere però dovermi sorbire una coda di almeno un'ora (se tanto mi da tanto, una mezz'ora di coda con il Palermo dovrebbe corrispondere ad almeno un'ora con il Real) per ritirare dei biglietti che la New Holland FC non è in grado di distribuire in maniera da ridurre il disagio dei tifosi.
E mi fa ancora meno piacere che questa coda diventi una simpatica abitudine per tutte le partite di Champions League.
Troppo complicato fare una convenzione con una banca per la vendita diretta dei biglietti? Eppure, la società di Via Durini, ai cui valori certamente i Purtroppo Presidenti della New Holland FC si ispirano, fa proprio così.
Mi piacerebbe avere qualche risposta dai Purtroppo Presidenti della New Holland FC.
Proverò a mandare l'ennesima email.
Ma so già che non avrò risposta.
E allora riproporrò le mie perplessità in assemblea azionisti, a fine ottobre.
Ma so già che non avrò risposta.
Perché sono un azionista, tifoso e member di Serie C.
E pur essendo genero di mio suocero, non sono QUEL genero di QUELLO suocero.
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