Pagelle 2008: dirigenza e proprietà

Cobolli ed i fratelli ElkannL’anno 2008 sul fronte dirigenziale ha purtroppo confermato le impressioni già ampiamente ricavate nel precedente anno e mezzo di reggenza cobolliana. Gli sproloqui dei dirigenti sono all’ordine del giorno, dichiarazioni fuori luogo e in quantità oltre misura provengono quasi quotidianamente dai vari Cobolli Gigli (cose comiche, da Zelig) a Blanc (probabilmente il peggiore del lotto), senza dimenticare il ds Secco (l’uomo di Knezevic e dello sconto ridicolo strappato per Poulsen, solo per citare alcune tra le perle esibite) e personaggi come Montali (autore dell’esilarante libro dove paragona scoiattoli e tacchini agli atleti, addirittura “marchettato” sul sito ufficiale della società: un’autentica schifezza), Fassone (direttore commerciale dal comprendonio “in differita” di almeno 6 mesi) e Gattino (l’amico di Verdelli e di tutta la “buona stampa”), tutti autorizzati a dire la propria, quasi sempre a sproposito. Il 2008 è l’anno del Nuovo Stadio, alla cui presentazione, avvenuta il 20 novembre dopo anni di gestazione (iniziata sotto la gestione Giraudo), sono intervenuti personaggi di “spicco” quali Matarrese, Galliani e Abete. Mancava giusto Moratti e poi avremmo completato il “parterre de rois” di “belle persone”; ma comprendiamo la scelta del presidente nerazzurro e del suo socio Tronchetti di rimanere a casa: a Torino erano ben rappresentati dal management bianconero, con John Elkann (grande fan del marito di Afef da tempi non sospetti) in primis. E’ inutile andare contro l’Inter con parole ad uso e consumo del “tifosotto sempliciotto”, esternando una serie di banalità tipo (“da tifoso voglio battere l’Inter”), mentre nelle occasioni in cui ci sarebbe da far la voce grossa per motivi concreti (esempio, sfacciate “sviste” arbitrali pro-Inter), il tifoso (?) Cobolli per primo difende la più acerrima rivale, mistificando la realtà e fornendo alibi a chi ha contribuito, più di tutti, alla diffusione (sulla base del nulla) dello stramaledetto “sentimento popolare”. A quella società che viene abitualmente scortata dalle terne arbitrali ed elogiata dalle istituzioni con riverenza; nemmeno negli anni considerati “taroccati” ci si era lontanamente avvicinati a tali dimostrazioni di servilismo. A Cobolli regalate un Risiko, così almeno la finirà con queste noiose e ripetitive etichette di “corazzata” o “portaerei” con le quali usa definire la squadra di Mourinho. Ma, tralasciando le sciagure dialettiche, i fatti più significativi di quest’anno identificano questo 2008 dirigenziale come l’anno del patteggiamento. La società Juventus sta diventando una specie di “paese di Bengodi” dove, in tempi di crisi, basta chiedere e una bella sommetta non la si nega a nessuno, a patto di rientrare nella ristretta cerchia degli amici. Si è cominciato alcuni mesi orsono, quando la società chiese e ottenne di patteggiare (“Non si tratta di ammissione di colpa, trattasi di un gesto di cortesia nei confronti del settore giovanile della FIGC”, parole di Franzo Grande Stevens) per evitare ogni coinvolgimento nel secondo ramo di Calciopoli, quello riguardante il fantasioso teorema delle schede svizzere distribuite ad esponenti del mondo arbitrale. Il tutto pagando 300.000 euro da devolvere in tre soluzioni nei prossimi anni, senza che su questa vicenda sia stata ancora fatta minimamente luce. Un pagamento a “consumazione anticipata” che farebbe quasi sorridere se non fosse che di mezzo c’è la passione di milioni di persone. Ma il peggio, nell’anno del patteggiamento, giunge da una notizia recente, quando la New Holland FC torna a patteggiare facendosi rappresentare dal famigerato avvocato dei (molto presunti e poi mai verificati) QUATTRO ILLECITI, Cesare Zaccone. Oggetto della questione, le plusvalenze; vicenda nella quale sono coinvolti gli ex amministratori (il massimo rischio porterebbe ad una sanzione di 500.000 euro) e anche in questo caso non c’è ancora un processo. Tutto ciò ha dell’incredibile, e puzza di guerra prolungata, da parte dell’attuale dirigenza, nei confronti di chi per anni ha gestito in modo virtuoso le finanze della società, addirittura evitando di ricorrere al vergognoso e immorale decreto spalmadebiti. Il tutto sempre senza sentenze. La cosa è ancora più singolare se ricordiamo quanto le romane e le milanesi, tanto per fare QUATTRO esempi nello stesso ambito, hanno dato mandato ai loro legali di difendere l’indifendibile a spada tratta, e hanno vinto nonostante le argomentazioni difensive fossero vere e proprie acrobazie.

A volte ci si chiede come ragionino in Corso Galfer, se questi signori vivano completamente in un’altra dimensione, oppure seguano un disegno preciso tracciato da Corso Matteotti o , ancora più probabilmente, da Maranello. Tutto sembra rientrare nel piano di ringraziamento agli “amici”. Più gli anni passano, più le cose sembrano chiare. Speriamo che il 2009 ci porti ancora più chiarezza, anche se ormai non abbiamo più fretta, attendiamo gli eventi con calma. Abbiamo tempo. Per il momento a questi signori riserviamo un bel voto:4

Nota della redazione: il 31 dicembre è apparso su goal.com un articolo secondo il quale John Elkann sarebbe prossimo a sedere sulla poltrona di presidente della Juve, visto che il mandato di Cobolli scade a giugno. Lo stesso giorno Tuttosport ha riportato un'intervista con Andrea Agnelli. Sui principali forum juventini sono stati aperti due sondaggi, identici a quello che abbiamo aperto anche noi, su chi sarebbe il presidente più gradito ai tifosi. Alla fine intrecceremo e commenteremo i diversi risultati. Invitiamo i nostri lettori ad esprimere il loro parere votando il nostro sondaggio in prima pagina.