Ai tanti affranti dalla mancata acquisizione del "memoriale" di Facchetti resta pur sempre a disposizione una soluzione: chiedere a Gianfelice e alla famiglia, che è proprietaria di quei fogli, di renderli pubblici, magari sul sito dell'Inter. Così la faremmo finita, così la curiosità dei curiosi sarebbe soddisfatta e il mondo potrebbe vedere quale prova "rilevante" è stata "rifiutata".
Ora, dopo aver ascoltato e letto tanti media per tutta la giornata dell'udienza, facciamo un po' di chiarezza.
"Presidente Casoria se hai ascoltato il figlio di Facchetti allora ammetti agli atti anche il memoriale altrimenti se ne poteva stare a casa!!!!! Impara il mestiere", scrive un lettore della Gazzetta come commento alla cronaca dell'udienza degli inviati Galdi e Piccioni. Il tandem di giornalisti rosa prima aveva riportato che: "Al termine, i pm chiedono l'acquisizione del memoriale di Giacinto Facchetti ma la Casoria non accetta", poi è stato aggiunto tra parentesi: "(dichiarando: "Decisione presa a maggioranza")". Sarebbe stato più corretto scrivere che è il tribunale, il collegio giudicante, che ha deciso, e non solo la Casoria, e riportare da subito le motivazioni della mancata acquisizione. Ma Galdi sulla Casoria si è già segnalato per una serie di articoli scritti sulla prima istanza di ricusazione.
Questa non è l'unica inesattezza scritta dal tandem rosa, perché scrivono di appunti "riservati" che i pm "hanno fatto entrare fra le carte del dibattimento". In realtà erano entrati, e restano, nel fascicolo del pubblico ministero, mentre non sono stati acquisiti nel fascicolo del dibattimento per l'opposizione degli avvocati Messeri, De Falco e Gallinelli.
Molti altri media hanno riportato male, o in modo "ridotto", quel momento dell'udienza, da noi ripreso in modo completo, come in serata ha dimostrato l'audio di Radio Radicale e qualche servizio filmato più obiettivo.
Ci sono rimasti male, gli interisti, perché non è stato acquisito al fascicolo del dibattimento quello che la stampa aveva presentato come il "Memoriale" di Facchetti. Lo stesso tandem Galdi/Piccioni aveva annunciato sulla Gazzetta in edicola al mattino che era il gran giorno, con l'articolo: "Calciopoli: è il gran giorno del memoriale di Facchetti". I commenti sul web a tinte nerazzurre hanno avuto come bersaglio preferito il giudice Casoria, che non è la responsabile della mancata acquisizione, e bene farebbero quelli che non ci credono ad ascoltare l'audio di Radio Radicale, dove potranno sentire la Casoria dire a Gianfelice Facchetti, anche dopo l'opposizione di ben tre legali: "Li legga... il tribunale è orientato ad acquisirli... sostanzialmente la maggior parte degli avvocati non si oppone...", salvo essere stoppata dalla nuova opposizione dell'avvocato Messeri che sottolineava come non fosse possibile la lettura di un documento non acquisito. Solo dopo questo nuovo intervento della difesa di Bertini si è formata una maggioranza nel tribunale che ha deciso di non acquisire.
Siamo convinti che, se il processo non fosse stato scosso dalla forte tensione causata dalla seconda istanza di ricusazione dei pm, mossa poco gradita dalle difese, il consenso all'acquisizione sarebbe stato dato senza problemi, perché le stesse difese non si erano opposte all'ascolto di questi ultimi ben nove testimoni, richiesta giunta sulla linea del traguardo del dibattimento e pochi giorni prima dell'istanza di ricusazione. Abbiamo la sensazione che sia stata anche una scaramuccia dei difensori in risposta ai PM, perché nessun legale si era opposto all'esame di Gianfelice Facchetti, e sapevano, per aver prelevato copia degli atti, cosa avesse consegnato ai PM e su cosa sarebbe stato interrogato. Nessuna opposizione anche perché ritenevano quel documento davvero di valore "molto ma molto scarso". Dopo l'istanza di ricusazione, invece, non si sono fatti sconti in aula.
Chissà la gente nerazzurra cosa immagina che ci sia ancora da scoprire su quel "Memoriale", e forse la trappola è proprio nell'aver definito quei fogli in quel modo.
La deposizione di Facchetti Jr del 26 aprile 2010, con la consegna di quel materiale, è stata utile soprattutto mediaticamente, più che processualmente; come risposta mediatica al ritrovamento di tante telefonate nerazzurre è stata usata e riportata per tre giorni su diversi giornali, con frasi ben selezionate, con certi virgolettati riportati ed altri "scartati".
Cosa è in realtà quello che i giornalisti hanno battezzato "Il Memoriale" lo diciamo da un anno, e lo ha rivelato in aula Gianfelice:
Facchetti: Ho trovato questi appunti di mio padre.
PM Capuano: Io glieli transito un attimo per farLe vedere se sono questi di cui parla.
Presidente Casoria: Quante pagine sono? Le possiamo leggere?
Facchetti: Sono una... questi sono nove fogli, in realtà gli appunti erano appunti di lavoro che riguardavano principalmente la sua attività all'interno della società Internazionale, riguardo a quello che abbiamo parlato, fondamentalmente, era questo primo foglio.
Un foglio, lo ribadiamo, un solo foglio di appunti poteva riguardare davvero il processo, anche se i PM hanno allegato al verbale di Gianfelice dell'aprile 2010 tutto quello che aveva portato, fino agli articoli del Corriere della Sera relativi ad anni non oggetto di indagine.
Alla fine dell'udienza il PM Capuano prima si opponeva alla richiesta di acquisizione del fascicolo chiesto alla Procura di Milano dall'avvocato Gallinelli, per chiedere subito dopo la perizia di almeno quel foglio:
PM Capuano: Per quanto riguarda, invece, l'ufficio di Procura, Presidente, ha una richiesta che all'esito dell'esame del teste Gianfelice Facchetti, visto che non è stata acquisita la documentazione da lui rinvenuta nell'armadio del padre, e da lui riferito essere scritta con la grafia del padre da lui conosciuta, si richiede una perizia perlomeno del primo foglio di cui ha riferito... Presidente io la faccio a Lei, poi se gli avvocati si oppongono si oppongono... richiedo una perizia grafica almeno del primo foglio.
Avv. Prioreschi: Ma come si fa, come si fa a chiedere una perizia grafica di un documento che non è stato ammesso al fascicolo del dibattimento. Non esiste! Allora se la facesse per conto Suo il PM. E' un documento che processualmente non esiste e gli facciamo la perizia?
Presidente Casoria: C'è l'opposizione degli avvocati.
Cosa c'è scritto su quel foglio di così importante che non sia entrato nella deposizione in aula del figlio di Facchetti?
Praticamente nulla di più, perché l'esame del PM Capuano è stato condotto con domande che hanno riguardato quanto è riportato su quel foglio che, lo ripetiamo, è già di per sé un "de relato" di quanto Nucini confidava a Facchetti.
Quel foglio avrebbe avuto uno scarso rilievo probatorio anche se avesse recato dieci firme di Facchetti, perché non aggiunge nulla, come prova, alle tante versioni di Nucini. Anzi, come ha sottolineato con una domanda l'avvocato Prioreschi, Facchetti scrive che non c'erano prove. Eppure, badate bene, Facchetti, quando scrisse quegli appunti avrebbe dovuto avere, secondo quanto riferisce Nucini, almeno il numero della sim ricevuta al Concord, la pistola fumante che l'ex arbitro dice di aver gettato.
Come quelli che a scuola sbirciano sul compito in classe di chi è seduto avanti, abbiamo potuto sbirciare quel "Memoriale" in aula e su quel foglio a quadretti, in pratica, c'è scritto quanto Buccheri de La Stampa, Bufi del Corriere della Sera, e Galdi/Piccioni della Gazzetta, hanno riportato dal 29 aprile al 1° maggio 2010 in una serie di articoli che, però, non ha potuto bilanciare la bomba delle intercettazioni "ritrovate".
E gli altri fogli del Memoriale di cosa parlano?
Lo ha detto Gianfelice, sono principalmente appunti del padre sulla sua attività all'interno della società. E quale prova sarebbero stati in questo processo i pensieri dell'ex presidente dell'Inter sui problemi interni dell'Inter, sui diversi settori della società, le previsioni di organigramma, il treno con la locomotiva Inter?
Del resto il PM non ha neppure fatto una domanda sul fatto che Facchetti, in quegli altri fogli di appunti, aveva scritto anche i suoi "ragionamenti" su Galliani, lasciandola fare all'avvocato Prioreschi:
Avv. Prioreschi: Rispondendo al PM Lei ha detto anche le posizioni di Suo padre sull’esistenza di una struttura di potere che era legata alla Juventus e a Moggi ma anche a Galliani e al Milan?
Facchetti: Confermo. Negli appunti c’era anche quel nome.
Neppure quanto rivelato da Alvaro Moretti riguardo ad altre parti del Memoriale, che altri giornali non hanno ritenuto "utile" riportare, è importante in questo processo: se "l'Inter non interessa", come dissero all'assistente Coppola, perché dovrebbero interessare ed avere valore probatorio degli appunti sulla società Inter, che Gianfelice stesso ha definito "ragionamenti" del padre?
Abbiamo ascoltato domande, anche a Nucini, sul fatto che Facchetti avesse riportato nei suoi appunti quanto evidenziato dall'ex arbitro sul campionato 2002 a proposito degli arbitri giovani che venivano designati per le partite della Juve, ma nell'occhiata buttata sulla seconda pagina di quegli appunti l'attenzione è stata calamitata da un rigo che, potendo rivolgere una domanda a Gianfelice, ci avrebbe fatto chiedere:
"Signor Facchetti, può dirci cosa scrisse Suo padre, a pagina 2 dei suoi appunti, a proposito dello scudetto 2002?".
Un'ultima annotazione è doverosa per fare chiarezza anche su un'altra affermazione del duo Galdi/Piccioni, che ha scritto: "In ogni caso, anche nel caso in cui la Casoria fosse costretta a passare la mano, il processo non ripartirebbe da zero. Il nuovo presidente - al di là di un tempo necessario per la rilettura di tutti gli atti - erediterebbe tutta la vicenda processuale che sta chiudendo la fase dibattimentale per entrare in quella di requisitorie dell’accusa e arringhe delle varie difese".
La verità è che la lettura degli atti del dibattimento, e quindi la prosecuzione dello stesso senza ricominciare da capo, è possibile solo col consenso di tutte le parti.
Almeno il primo foglio. La fine del Memoriale di Facchetti
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