Penta: Moratti, Tavaroli e Baldini saranno i primi testi della difesa

News, 16 maggio 2010.

Penta annuncia Moratti, Baldini e Tavaroli tra i testi della difesa Moggi. Via Secco e Castagnini. Zaccheroni rassegnato. Lo sconforto di Buffon e Del Piero. Deferiti Menarini e Ceravolo del Bologna per "contatti" con Moggi.

Penta: "Moratti, Tavaroli e Baldini saranno i primi ad essere chiamati a testimoniare" - Nicola Penta, consulente tecnico-sportivo del Collegio difensivo di Luciano Moggi al Processo Calciopoli che si sta svolgendo a Napoli, ha rilasciato una lunga intervista a J1897, il più importante Forum di tifosi bianconeri on line, nel corso della quale ha dichiarato che "gli avvocati Trofino e Prioreschi stanno valutando chi saranno i 50 testi da sentire come difesa Moggi, ma sicuramente Tavaroli, Moratti e Baldini saranno i primi”. In merito al recupero delle telefonate di Pairetto che erano contenute nei CD danneggiati, e di cui sono stati chiesti i duplicati, ha aggiunto che "il 18 maggio l’Ing. Porta (consulente tecnico intercettazioni Ndr) sarà a Napoli per ritirare il materiale, non sappiamo ancora cosa ci sia dentro, ma sicuramente alcune telefonate mancanti che sappiamo esserci; stiamo lavorando, e contiamo di chiedere l’acquisizione di altre 50 telefonate interessanti”. Nel corso dell'intervista non è mancata una pesante stoccata ai dirigenti della storia recente della Juventus: "Blanc, Cobolli Gigli e l’avvocato Zaccone verranno ricordati come coloro che hanno mandato in B la Juventus, e ho avuto modo di dirglielo direttamente all’assemblea degli azionisti del 2006, in ogni caso credo che Andrea Agnelli in questo momento sia la migliore soluzione per quanto riguarda la Presidenza della società, per le sue capacità e la sua fede. Come suo padre, il Dott.Umberto, che non viene mai ricordato abbastanza, saprà scegliere bene i propri uomini, lo dico anche da azionista, e credo che sul discorso Calciopoli anche lui vorrà fare definitivamente chiarezza." Per chiudere un attacco al giornalista Bruno Bartolozzi, molto loquace a Controcampo verso Mughini nel difendere a spada tratta Facchetti e l'Inter, ma che in una recente puntata di Matrix è apparso piuttosto sottotono. Penta spiega: ”Non era ancora a conoscenza di quello che pensava di lui il Presidente dell’Inter, una volta appreso il contenuto del memoriale consegnato dal figlio al PM Narducci forse ha cambiato idea."

Bologna: deferiti Menarini e Ceravolo per "contatti" con Moggi - Il procuratore federale ha deferito il presidente e l'ad del Bologna per contatti con Moggi, "soggetto inibito e comunque non autorizzato". La vicenda riguarda proprio il tesseramento del talent scout nuovo ds del Bologna 1909 SpA. Continua a non intervenire invece Palazzi sul rapporto Moratti-Preziosi che, come spesso dichiarato, hanno trattato direttamente lo scambio di calciatori fra le loro società. Oggi stesso infatti l'inibito patron genoano ha comunicato di essere in credito con il presidente nerazzurro di 2 milioni di euro per la trattativa che ha portato Milito all'Inter. Preziosi infatti sostiene di aver stipulato un accordo con Moratti che prevedeva un milione di euro se l'attaccante avesse realizzato 15 gol ed un ulteriore milione se ne avesse realizzate 20.

Via Secco e Castagnini - Alessio Secco e Renzo Castagnini sono le prime teste cadute a causa del repulisti in casa Juve. I due avrebbero già firmato la rescissione del contratto, rassegnando le dimissioni in virtù di un accordo con la società. L'addio sarà ufficializzato solo lunedì, quando inizierà ufficialmente l'era di Andrea Agnelli. I due pagano così gli errori commessi nella loro avventura bianconera: campagne di mercato fallimentari il primo, tanti giri per il mondo, ma per lo più a vuoto, il secondo; adesso per Castagnini si era parlato di un interessamento del Bari (in sostituzione di Perinetti), mentre per Secco voci di mercato dicono che potrebbe trovar posto nel Bologna. Alla Juve con Beppe Marotta (che non dovrebbe essere però ufficializzato prima di mercoledì) dovrebbero arrivare il suo braccio destro per il mercato, Fabio Paratici, e l'osservatore Pecini, cui verrebbe affidato il rilancio del settore giovanile.

Zaccheroni rassegnato - La trama che racconta Zaccheroni ai microfoni di Sky dopo l'ultima vergogna della stagione è quella del film di tutte le ultime gare: "È stata una partita in linea con le ultime prestazioni. Avevo chiesto ai ragazzi qualcosa di diverso ed invece non abbiamo giocato. Stasera dopo il goal del Milan la partita è finita. Punto. Cerchiamo sempre le giocate difficili e non possiamo permettercelo ma non lo vogliamo capire. Dopo prestazioni come questa sarebbe meglio stare zitti. Bisogna predere atto di quello che ha detto il campo. Il campo ha detto che non abbiamo giocato". Alla domanda se la sua provvisorietà dichiarata sin dall'inizio abbia potuto condizionare la squadra sul piano motivazionale risponde: "La mia posizione è stata chiara fin dall'inizio. L'avevo accettata e oggi non mi posso lamentare. Sapevo perfettamente che quello che contano sono i risultati. i giocatori mi sono venuti dietro. Siamo incappati in dieci giorni (dal Siena a Napoli) in cui non siamo stati in condizioni ideali. La situazione è precipitata e non si è più ripresa. Non è un caso che la Juve non è mai andata in svantaggio nel primo tempo e poi nei secondi tempi siamo crollati: la squadra non aveva gambe". Cosa augura alla Juve per il futuro? "Spero che il mio successore non avrà così tanti indisponibili. Di solito dopo stagioni come questa prevale la voglia di riscatto. Spero che sarà così anche per la Juve".

Lo sconforto di Buffon e Del Piero - E' un Gigi Buffon dall'umore insolitamente nero, senza la consueta voglia di scherzare, quello che, ai microfoni di Sky, affronta le prevedibili domande sul suo futuro. Non sa dire questa gara è stata l'ultima in maglia bianconera: "Non lo so, è una cosa che non si può dire, non si sa". E butta fuori tutta la sua delusione: "Oggi l'ho vissuta male, non pensavo di arrivare all'ultima partita senza giocarmi niente". Non vuol sentir parlare delle squadre che lo cercano, in particolare le inglesi, Manchester City in testa: "Non lo so, veramente. Sono discorsi che in questo momento non hanno nulla a che vedere con le problematiche che abbiamo vissuto quest’anno". Non meno abbacchiato appare Alex Del Piero: "Sotto l'aspetto emotivo e psicologico ci si fa travolgere da quelli che sono stati episodi negativi e dalla stagione negativa, della quale siamo responsabili. Le energie ti vengono a mancare. Siamo stati una squadra in confusione, stanca, poco lucida". E' stata una stagione disastrosa, al termine della quale non c'è nulla da salvare: "Rimangono dentro rammarico e dispiacere. Abbiamo mancato tanti obiettivi, alcuni a portata di mano e abbiamo preso tante batoste. Il morale è a terra - confessa - bisogna pensare e fare un esame di coscienza in previsione della prossima annata". Sul possibile nuovo tecnico: "Del Neri? Sono passati tanti nomi di allenatori in questo periodo. Non c'è stata nessuna comunicazione dalla società..."

Il Bayern Monaco vince la Coppa di Germania - In attesa di sfidare l'Inter sabato prossimo a Madrid nella finale che assegnerà la Champions League, il Bayern di Van Gaal completa il double interno, aggiudicandosi la Coppa di Germania ad una settimana di distanza dalla conquista della Bundesliga. I neo campioni di Germania nella finale di Berlino hanno schiantato per 4-0 il Werder Brema, l'ex squadra di Diego giunta terza in campionato e qualificatasi per i preliminari della prossima edizione del massimo torneo continentale. Un rigore di Robben ha aperto le danze nel primo tempo, mentre nella ripresa é grandinato sulla porta del malcapitato Wiese: Olic, Ribéry e Schweinsteiger hanno completato il poker servito dai bavaresi.

Doppietta per il Chelsea - In sei giorni il Chelsea di Ancelotti fa il bis, impresa non riuscita nemmeno a Mourinho (solo Ferguson e Wenger hanno raggiunto questo traguardo). Alla conquista della Premier League aggiunge infatti quella della FA Cup, conquistata a Wembley battendo il Portsmouth per 1-0, grazie ad una rete di Drogba. C'è stato un rigore per parte, entrambi falliti, il primo per il Portsmouth da Boateng (si era ancora sullo 0-0) e il secondo da Lampard per i Blues.


Foto Gallery