Le parole di Agnelli, Marotta e Del Neri dalla conferenza stampa della Juve

News, 20 maggio 2010.

Dalla conferenza stampa della Juve: parlano Agnelli, Marotta, Del Neri, Blanc. Marotta e Del Neri annunciati ufficialmente. Capezzone: Riaprire Calciopoli! La Procura di Tivoli indaga su Lazio-Inter. Buffon tra i candidati al Golden Foot. Baraldi rescinde con il Bologna.

Andrea Agnelli dà inizio alla nuova stagione sportiva - Questo l'intervento di apertura di Andrea Agnelli alla conferenza stampa svoltasi oggi allo Juventus Center di Vinovo: "Non vorrei dilungarmi più di tanto, anche perché oggi è la giornata di presentazione del direttore e di Del Neri. Vorrei essere chiaro con voi sul fatto che questo è l'inizio della nuova stagione sportiva. L'abbiamo già detto in questi giorni, e lo abbiamo ribadito ieri: c'è tanto lavoro davanti a noi e questo è chiaro a tutti quanti. Fanno appunto il loro ingresso in società Beppe Marotta e Gigi Del Neri: credo che da parte mia non abbiano bisogno di tante presentazioni. Vorrei solo soffermarmi su un paio di elementi. Al direttore abbiamo riconosciuto non solo la capacità di operare sul mercato, ma anche quella di creare circuiti virtuosi tra la società e lo spogliatoio, sempre nel rispetto di un budget, perché rimaniamo una società quotata in borsa. Vorrei spendere una parola anche per Del Neri: a nostro giudizio è l'allenatore giusto. Un grande allenatore, che sarà in grado di cogliere l'eredità della Juventus e di portarla là dove le compete. Un ultimo cenno di conclusione: siamo perfettamente consapevoli che il lavoro di organizzazione della società è un lavoro da svolgere in profondità, e questo è quanto verrà fatto nei prossimi giorni e nelle prossime settimane". Il neopresidente non si è voluto addentrare nelle strategie del club, ma si è limitato ad aggiungere: "La Juve ha oltre 100 anni di storia, e noi ci dobbiamo rifare a quella. I piani della Juventus non vengono discussi in questa sede, in pubblico: vengono discussi in assemblea. Sappiamo che avremo a disposizione i mezzi per creare una squadra che sia all'altezza della tradizione". Sfiorato anche il tema di calciopoli: "In tanti dei presidenti di serie A mi hanno chiamato per farmi gli auguri... Moratti? Sì, certo, anche lui: con Moratti siamo cresciuti insieme. Calciopoli 2? Ci sarà un momento opportuno per affrontare questi temi, che ci stanno a cuore, ma non è questo il giorno".

Marotta: la squadra che scende in campo è lo specchio della società - Le parole di Marotta, dalla conferenza stampa di presentazione: "Da oggi inizio una nuova avventura, a cui dedicherò la massima passione, la mia massima competenza e la massima professionalità. Professionalità che è sorta nell'ambito di questo mondo, un mondo che brucia un po' tutto velocemente, ma che è sorta partendo da ragazzo, quindi cercando di carpire quelle che sono state le nozioni di questa professione accanto a professionisti più famosi di me che hanno sicuramente segnato la storia del calcio italiano. Mi appresto con molta umiltà a iniziare questo lavoro. Sicuramente ci sarà molto da fare, come han detto poco fa il presidente e Jean-Claude, perché la Juventus deve riposizionarsi su quello che è il blasone storico di una società tra le più importanti al mondo. Da parte mia, sicuramente il contributo ci sarà e credo proprio che questa squadra, che non è la squadra che scende in campo e viene definita da tanti squadra invisibile, sia un elemento fondamentale: perché si diceva, e si dice ancora oggi nel calcio, che la squadra che scende in campo è lo specchio della società... quindi, più forte è la società, più forte è la squadra che scende in campo".

Del Neri pronto a dare il massimo - Le parole di un pacato Del Neri: "Ringrazio per questa opportunità, che mi è stata data dalla società, a partire dal presidente Agnelli e dal dottor Blanc. E' chiaro che il mio impegno, con i miei collaboratori, sarà quello di dare una fisionomia giusta a questa squadra, perché torni ad essere una squadra compatta e vogliosa di riuscire a ottenere risultati importanti. E' chiaro che ci attende un compito difficile, e questo mi sembra abbastanza logico... però, abbiamo tutte la voglia e tutte le energie giuste per poter dare il nostro contributo. E direi che questa è la base iniziale importante: il massimo del nostro impegno, il massimo della nostra professionalità, la voglia di riuscire ad ottenere risultati importanti, anche se non tanto immediati, però di riuscire a creare una squadra che possa dare soddisfazioni ai tifosi. E, soprattutto, a far sì che questa chiamata si riveli quella giusta, nel senso che la società abbia direttamente puntato su un allenatore ed uno staff che hanno fatto bene quest'anno, l'anno scorso e nel passato. Quindi, noi speriamo di poter contribuire a far sì che loro ottengano quello che si aspettano da noi, cioè una Juventus vincente, non solamente sul campo, ma anche in altre situazioni".

L'intervento dell'ex presidente Blanc - Dopo il presidente, tocca al ridimensionato Jean-Claude Blanc: "Voglio dare il benvenuto a Beppe Marotta e al mister. Con Beppe abbiamo concluso una conversazione iniziata praticamente un anno fa, quindi è un gran piacere che lui arrivi per rinforzare e prendere in carica tutta l'area sportiva della Juventus... con la sua professionalità, il suo background e tutto quello che può portare a noi come competenza. Lavoreremo con la massima collaborazione, insieme. Cercherò come sempre di far lavorare tutti i rami dell'azienda, insieme, per il bene della Juventus. Abbiamo davanti a noi tante sfide. Voglio cogliere questa occasione per ringraziare la struttura sportiva che è uscita dalla Juventus per il lavoro fatto. Mi sembra giusto farlo, come mi sembra giusto spendere una parola di qualità per mister Zaccheroni, che finirà il suo lavoro con la Juventus dopo la tournée in America: ha fatto, con il suo staff, direi il massimo, ha fatto il suo. Ha dato tutto: è andata come è andata, ma direi che è giusto riconoscere il lavoro fatto e dare un saluto, per la qualità, l'anima e il cuore che ha messo nella missione che gli avevamo dato... una missione complicata. Ora c'è molto da fare: abbiamo già iniziato in queste ore con Andrea e con tutto lo staff, e sono convinto che continueremo a portare avanti un'idea di Juventus molto forte".

Del Neri firma per due anni - La Juventus ha ufficializzato gli accordi raggiunti con il nuovo direttore generale Giuseppe Marotta ed il nuovo allenatore Luigi Del Neri, provenienti entrambi dalla Sampdoria. Mentre Marotta sarà il direttore generale fino al 2013, Del Neri ha firmato un contratto di due anni: i due, fra i maggiori artefici del quarto posto della Sampdoria in campionato, sono chiamati (insieme al neopresidente Andrea Agnelli) al difficile compito di iniziare la ricostruzione dell'ambiente e della squadra, reduci da una stagione fallimentare. Nel corso della conferenza stampa odierna, alla quale Marotta e Del Neri hanno partecipato insieme Blanc e ad Andrea Agnelli, il presidente li ha presentati agli intervenuti.

Marotta e Del Neri annunciati ufficialmente - Con una nota sul sito ufficiale della società, la Juventus ha annunciato che, dopo l'insediamento di Andrea Agnelli alla presidenza, altri due tasselli sono stati aggiunti al nuovo organigramma bianconero: il direttore generale Giuseppe Marotta e l'allenatore Luigi Del Neri; questo il testo del comunicato: "Nella giornata di oggi, che ha visto il CdA ratificare la nomina di Andrea Agnelli quale presidente della Juventus, in società sono approdati Giuseppe Marotta e Luigi Del Neri. Giuseppe Marotta ha siglato un contratto come Direttore Generale Area Sport con decorrenza dal 1 giugno 2010 e scadenza al 30 giugno 2013. A Marotta, che riporterà all’amministratore delegato Jean-Claude Blanc, risponderà tutta la struttura sportiva e medica della società. Luigi Del Neri sarà l’allenatore della Juventus a partire dal 1 luglio 2010. Con il tecnico è stato siglato un accordo fino al 30 giugno 2012. Giuseppe Marotta e Luigi Del Neri terranno una conferenza stampa domani, giovedì 20 maggio, alle 12 allo Juventus Center di Vinovo".

Capezzone: Riaprire Calciopoli! - L'on. Daniele Capezzone, intervistato da 'Tutti pazzi per la Juve', ha ribadito la sua convinzione che Calciopoli 2006 sia stato un autentico scempio: "Io non sono un tifoso, io sono semplicemente un garantista che in questi anni difficili ha cercato di dire quella che a me sembrava una verità banale. E cioè che era intollerabile trattare Luciano Moggi e la vecchia dirigenza della Juve come, diciamo, dei "cattivoni" da additare al pubblico ludibrio, per meglio salvare tanti altri e troppi altri. E' un meccanismo che in Italia è ben noto: si tratta qualcuno come il 'lupo cattivo' per salvare tanti altri e troppi altri, che si comportano o si sono comportati come e in realtà molto peggio, di quello che si vuole colpevolizzare. E ora queste nuove intercettazioni lo stanno dimostrando". E come cittadino è critico anche sui metodi di indagine: "lo dico anche da cittadino, perché poi quando si arriva ad un Processo Penale, e in quel Processo Penale viene fuori che un P.M. dice: 'Piaccia o non piaccia non ci sono intercettazioni di Dirigenti dell'Inter', e poi invece vengono fuori; quando si arriva ad un Processo Penale con 170.000 intercettazioni teoricamente disponibili e invece se ne usano soltanto 30.000 e le altre non si sa perché non vengono fuori; quando si arriva ad un Processo Penale ed è un cittadino, per sua fortuna è un cittadino che ha i mezzi e può difendersi, e deve lui fare una specie di contro-inchiesta all'americana, sbobinare le intercettazioni, appunto, fare una contro-inchiesta…beh, insomma e se era un cittadino povero? Che non poteva permettersi quella difesa, come faceva?...." E secondo lui benissimo ha fatto la Juve a presentare il suo esposto: "La scelta della Nuova Dirigenza della Juve è molto positiva: il ricorso, la richiesta di revoca dello scudetto e gli argomenti utilizzati che sono quelli, diciamo, di richiedere una parità di trattamento, il che apre la strada alla richiesta naturale dei tifosi e di tutte le persone per bene che è quella della revisione totale del Processo sportivo. Se si vuole fare una cosa seria la Procura Federale e il Dott. Palazzi, devono chiedere l'acquisizione di tutte le 170.000 intercettazioni, devono in un tempo brevissimo, io dico in 50 giorni… insomma in un tempo breve, sbobinarle tutte e a quel punto come si dice a Roma "a chi tocca nun s'engrugna", cioè si esamini la posizione di tutti". E ne ha anche per i giornalisti: "Il merito in realtà è vostro, è dei forum dei tifosi, e di tanti altri che, chiedo scusa per l'espressione, ma avete, diciamo, si può dire a quest'ora? diciamo "sputtanato" alcuni soloni del giornalismo che, come dire, parlano da anni come se stessero su una nuvola, come se fossero dei vecchi saggi, come se fossero super partes ecc. ecc., e in realtà gli avete svelato il giochino, avete svelato il loro giochino, sono stati quattro anni fa, tre anni fa, due anni fa super giustizialisti, adesso nei primi mesi della Calciopoli 2 avevano provato a minimizzare, il loro giochino era: 'No, ma non è la stessa cosa,.. ma queste intercettazioni qui sono diverse da quelle di quattro anni fa, non possiamo metterle sullo stesso piano…'. E invece proprio l'azione vostra gli ha impedito di portare a casa questo giochino. E oggi si devono arrampicare sugli specchi, oggi sono costretti a inseguire, sono costretti a correggersi, sono costretti a smussare, e questo è un bel successo e secondo me voi dovete proseguire in questa campagna che è una campagna in cui i cittadini, come dire, inchiodano anche i vecchi soloni del giornalismo e li costringono a dire la verità. Anche verità scomode".

La Procura di Tivoli su Lazio-Inter - La procura di Tivoli (competente per la zona di Formello, dove ha sede il campo d'allenamento della Lazio) ha aperto un fascicolo a carico di ignoti, per violenza privata e minacce, appunto sulle minacce ricevute dai giocatori laziali da parte di tifosi biancocelesti prima della partita-biscotto con l'Inter. Il procuratore Lugi De Ficchy ha sentito come testimone il centrocampista della Lazio Roberto Baronio. La Lazio tuttavia smentisce che i suoi calciatori abbiano subìto minacce, precisando che dalla società stessa non è partita alcuna denuncia. De Ficchy va comunque per la sua strada, anzi, in un'intervista concessa al 'Romanista', si chiede perché la giustizia sportiva abbia assolutamente ignorato l'episodio: "Non so perché la giustizia sportiva non abbia aperto un'inchiesta, dovreste chiederlo a loro. Immagino, però, abbiano letto I giornali così come li abbiamo letti noi. Ho letto i giornali dei giorni precedenti e successivi a Lazio-Inter e mi è venuto naturale aprire un'inchiesta visto che si è parlato ovunque di presunti reati commessi". Ma anche Claudio Ranieri (decisamente più battagliero da quando è alla 'sua' Roma) è tornato sulla questione: "Come si vince la battaglia per uno sport pulito? Con tifosi che incitano la loro squadra, pretendendo il massimo, senza mettere al centro dei propri dogmi le altrui disgrazie e senza necessità di spettacoli desolanti come quello dello Stadio Olimpico. Alcuni aspetti delle ultime settimane mi hanno indignato. Quelle parole così nette dei vincitori ad esempio, 'Abbiamo vinto uno scudetto contro tutto e contro tutti'. Questa sicumera, anche un po' ridicola, mi fa riflettere. Non sono bastate le immagini di Lazio-Inter per stendere un velo definitivo su quello che è accaduto davvero? Hanno visto un film che non esisteva e nell'isola italiana hanno trovato tante persone che hanno abboccato a una storiella risibile. Mi lascia l'amaro in bocca. Ogni allenatore, presidente, tifoso, può declinare un suo cahier de doléances, stilare una lista delle recriminazioni, ma perlomeno chi vince in quel modo, abbia il buon gusto di non dire nulla".

Buffon tra i candidati al Golden Foot - Gigi Buffon è tra i candidati al Golden Foot 2010, il premio che annualmente viene assegnato al calciatore over 29 in base alle votazioni del pubblico via web entro una rosa di dieci candiadti selezionati da una giuria di giornalisti di ogni parte del mondo. Assieme a Buffon i candidati di questa edizione sono: David Beckham, Didier Drogba, Samuel Eto'o, Steven Gerrard, Ryan Giggs, Carles Puyol, Raúl González Blanco, Clarence Seedorf e Francesco Totti. Il campione uscente è Ronaldinho. In passato tra i bianconeri sono stati insigniti del premio: Nedved, Platini, Zoff e Del Piero.

Il Must continua la sua battaglia contro i Glazers - Il Must (Manchester United Supporters Trust) non si arrende: i Glaszers, i magnati americani proprietari del club devono andarsene e passare la mano ai Red Knights, il consorzio di tifosi facoltosi che ha messo a punto un'offerta per rilevare il club. Nella sua ultima newsletter Duncan Drasdo, il leader del Must, ha ricordato come i Glazers, da quando hanno preso il controllo del Man U il 12 maggio 2005, in cinque anni hanno gettato il club in una voragine di debiti (700 milioni di sterline); in questo stesso periodo hanno sprecato in interessi alle banche più del gettito totale dei biglietti per lo stesso intero periodo: senza di loro ogni tifoso avrebbe potuto frequentare grauitamente l'Old Trafford per cinque anni: in pratica hanno sprecato ogni singolo centesimo che i tifosi hanno pagato al club. Il Must è quindi più che mai deciso a volere che l'era dei Glazers finisca; invita perciò i tifosi a non rinnovare i loro abbonamenti finché non i Red Knnights non saranno riusciti a prendere possesso del Man U, nonché ad iscriversi al Must per dare forza alle sue iniziative.

Baraldi rescinde con il Bologna - Luca Baraldi non è più il direttore generale del Bologna, come annuncia la società in una sua nota: "In considerazione della mancata approvazione del piano industriale presentato da Baraldi, le parti hanno deciso di comune accordo di risolvere il rapporto di collaborazione". Baraldi era arrivato a Bolgna a novembre per dare una gestione più manageriale al club e dichiarando esplicitamente che il suo rapporto con il Bologna serviva a scacciare "l'ombra di Moggi". Per quanto riguarda il suo successore, negli scorsi giorni si era diffusa la voce che potesse essere Alessio Secco, 'tagliato' alla Juve, ma lo stesso Secco aveva smentito, dicendo che, anche se gli faceva piacere essere accostato ad una società come il Bologna, "purtroppo" si trattava solo di voci. Ora pare invece che potrebbe essere promosso Direttore Generale l'attuale Direttore Sportivo, Fabrizio Salvatori; il ruolo di D.S. verrebbe assegnato a Eraldo Pecci.

La Fifa vieta la paradinha - L'Ifab, nella sua ultima riunione, oltre ad attribuire più poteri al quarto uomo, ha anche apportato una modifica della regola 14, relativa al calcio di rigore: in seguito a tale modifica "fermare la rincorsa di un rigore per confondere l'avversario è permesso, mentre fintare il calcio alla palla una volta che il tiratore ha concluso la corsa, è ora considerato un atto antisportivo per il quale il giocatore dev'essere punito con il cartellino giallo". Era un'abitudine tipica dei calciatori brasiliani che, a partire dai prossimi Mondiali sudafricani, dovranno dunque fare attenzione ad evitare la cosiddetta paradinha, per non vedersi non convalidato il rigore e subire anche la sanzione dell'ammonizione.


Foto Gallery