Quasi fatta per Pepe alla Juve. Trattative per Motta e Candreva

News, 5 giugno 2010.

Per Pepe alla Juve manca poco. Il mercato in uscita dei bianconeri. Dubbi sul ruolo di Iaquinta. Infortuni per Pirlo, Rio Ferdinand e Drogba. D'Agostino alla Fiorentina. Adriano: soldi ai narcos. Nord Corea: un bomber fra i pali.

Quasi fatta per Pepe - Potrebbe essere Simone Pepe il primo acquisto della Juve di Andrea Agnelli. Anzi l'accordo pare sia già stato raggiunto tra le società nel corso di un incontro tra Andrea Agnelli, accompagnato dall'avvocato Michele Briamonte, e il nuovo direttore sportivo dell'Udinese, Fabrizio Larini. Stando a Sky Sport24, la valutazione dovrebbe aggirarsi sui 10-12 milioni di euro pagabili in 4 anni. L'affare non è ufficiale, in quanto manca ancora la firma del giocatore, in ritiro al Sestrière con la Nazionale azzurra; si parla di un quadriennale da 1,3 milioni di euro. Rimangono ancora in piedi con i friulani le trattative per il riscatto di Candreva (ma non ai 7 milioni richiesti) per l'acquisto di Marco Motta, dove però c'è prima da risolvere la comproprietà tra Udinese e Roma. A dare il benvenuto in maglia bianconera a Simone Pepe è stato in anteprima il compagno di Nazionale Iaquinta: "Ha fatto il mio stesso percorso e sono contentissimo per lui. E' un giocatore importante che ha fatto vedere grandissime cose con la maglia dell'Udinese. Se dovesse venire sarà per noi un giocatore importante e nel 4-4-2 di mister Del Neri ci starà benissimo. Lo aspetteremo tutti a braccia aperte. Simone è un ragazzo in gamba che si mette sempre a disposizione dei compagni".

Si allontanano dalla Juve - Per Beppe Marotta tagliare i rami secchi facendo rientrare in cassa almeno una parte dei soldi dissennatamente spesi gli anni scorsi è altrettanto vitale quanto acquistare i giocatori occorrenti per costruire la nuova Juve. Tra i sicuri partenti c'è David Trezeguet, per il quale sembra essersi chiamato fuori il Marsiglia (troppo alto l'ingaggio di 4 milioni); si sarebbero invece fatti avanti gli sceicchi di Dubai, gli stessi che si sono già assicurati Fabio Cannavaro, e che non hanno certo problemi di disponibilità economica. Altro partente Tiago: l'Atletico Madrid ha detto di non essere disposto a pagare gli 8,5 della clausola di riscatto pattuita e di essere disposto a pagarne al più quattro; a quel punto allora i bianconeri potrebbero accettare l'offerta del Paris Saint Germain che, stando a 'El Mundo Deportivo', ne avrebbe offerto sei; a meno che i Colchoneros non ci ripensino. Infine, secondo Sky Sport 24, l'Atletico Madrid sarebbe interessato anche a Fabio Grosso. A Diego sarebbe interessato l'Amburgo, mentre su Felipe Melo ci sarebbero Arsenal, Real Madrid e Manchester City.

Dubbi sul ruolo di Iaquinta - L'attaccante juventino Vincenzo Iaquinta commenta l'incontro di ieri sera della Nazionale a Bruxelles: "E' stata dura, un po' per il viaggio, un po' perchè non abbiamo avuto il tempo di riposare. E' stata la nostra prima amichevole dopo 10 giorni d'altura e abbiamo incontrato delle difficoltà. Anche se non abbiamo dato il meglio di noi stessi, in questo modulo ci crediamo. Cercavamo di difendere tutti quanti ma non c'era poi il modo di ripartire. Non abbiamo avuto il tempo di preparare la partita: è ancora troppo presto. Il ritiro a Sestrière? Abbiamo fatto fatica per l'altura, e ieri la differenza l'abbiamo sentita". Qualche perplessità sulla sua posizione in campo nel nuovo modulo: "Io mi trovo meglio a sinistra, dove posso accentrarmi per il tiro: a destra, sono fuori ruolo. Il mister lo sa, ma mi ha detto che gli servo lì. E non posso certo andare dal mister e dirgli che voglio giocare in un’altra posizione, sennò mi manda via... anche Marchisio gioca in una posizione non sua: cerchiamo di adattarci, di fare quello che ci chiede Lippi. E di crederci: se non ci crediamo, è un problema: può essere un problema". Complessivamente soddisfatto delle sue condizioni: "Fisicamente sto bene, anche se ho perso i primi allenamenti per colpa di un dolore alla schiena. Il mister mi chiedeva di seguire il terzino, ma, se lo facevo, poi non avevo la forza per ripartire e propormi in attacco. Certo, lo fa Eto’o all’Inter... ma, sbaglio, o lui ha segnato meno gol quest'anno, partendo da quella posizione? Anche Di Natale fatica molto di più, se parte da lontano".

Infortunio a Pirlo - Andrea Pirlo rischia di saltare il Mondiale sudafricano. Nell'amichevole contro il Messico avvertito una fitta al polpaccio sinistro. L'ecografia ha rivelato una distrazione di secondo grado al polpaccio sinistro. Piuttosto preoccupato Castellacci, il medico della Nazionale: "E' una lesione muscolare che preoccupa. Per questo problema si prevedono 15-20 giorni, ma dipende dalla situazione personale, dall'organismo del giocatore, ogni fisico reagisce in maniera diversa. Pirlo sarà monitorato giorno per giorno. Noi pensiamo che dovrebbe farcela per qualche partita, poi deciderà il mister, le decisioni finali diventano di ordine tecnico, noi diamo una valenza medica". Pirlo frattanto è tornato a Milano per ulteriori esami e le prime terapie. Probabilmente partirà ugualmente per il Sudafrica, ma in ogni caso nelle prima gara, contro il Paraguay non ci potrà essere. Entro il 13 Lippi dovrà valutare se chiedere alla Fifa la sostituzione del giocatore dalla lista dei 23.

Mondiale a rischio per Rio Ferdinand e Drogba - Un'altra brutta tegola per la nazionale inglese, che rischia di perdere il capitano, Rio Ferdinand, per un infortunio al ginocchio. Il difensore del Manchester United, già bloccato per mesi in campionato, è stato portato subito in ospedale per i necessari accertamenti. Dopo quella di David Beckham, compromessa da un infortunio in inverno, anche la partecipazione del nuovo capitano Ferdinand sembra quindi essere a rischio.
Anche la presenza al Mondiale di Didier Drogba, punta della Costa d'Avorio in forza al Chelsea, sembra fortemente compromessa. Un grave infortunio alla spalla, durante l'amichevole mattutina contro il Giappone, lo ha costretto all'uscita anticipata dal campo e ad accertamenti in ospedale. L'Equipe riporta che le analisi avrebbero evidenziato una frattura all'ulna. Il giocatore ha confermato che potrebbe essere costretto, suo malgrado, a saltare il Mondiale, nel quale tanto lui quanto la squadra erano attesi come possibili protagonisti. Tuttavia l'ivoriano farà di tutto per non mancare e sta valutando la possibilità di farsi operare per accorciare i tempi di recupero, scendendo poi in campo con una fasciatura stretta, essendo il gesso non consentito dal regolamento.

D'Agostino alla Fiorentina - Gaetano D'Agostino è ufficialmente approdato alla Fiorentina. I dettagli dell'operazione non sono stati ancora divulgati, l'anno scorso il neo viola fu uno dei principali obiettivi della Juventus che alla fine rinunciò a causa delle esose richieste dei friulani (24-27 milioni), oggi si parla di dieci milioni in comproprietà.

Adriano: soldi ai narcos - I PM brasiliani hanno reso noti alcuni dettagli sull'indagine che stanno interessando Adriano. L'attaccante è stato ascoltato dagli inquirenti ufficialmente come sospetto e potrebbe essere iscritto a breve nel registro degli indagati. A compromettere la posizione di Adriano ci sarebbe una telefonata in cui si chiede di dare 27.000 euro al narcotrafficante Fabiano Atanasio, transazione effettivamente effettuata tramite un bonifico nel dicembre 2009. C'è da dire che il boss è un amico d'infanzia del calciatore a cui è rimasto legato. A sua discolpa Adriano ha comunicato che i soldi erano destinati ai bambini della favela di Vila Cruzeiro.

Nord Corea: un bomber fra i pali - Strano episodio quello accaduto alla nazionale nordcoreana. Nella lista dei 23 giocatori presentati per il prossimo mondiale risulta un attaccante nel ruolo di portiere. Clamorosa gaffe del tecnico o incomprensibile furbata? La FIFA, a scanso di equivoci, ha comunicato che Kim Myong Won se vorrà giocare potrà farlo soltanto in porta. Tale decisione andrebbe però contro il regolamento, infatti nessuno può vietare ad una squadra di scambiare un calciatore d'azione con un portiere anche pochi secondi dopo l'inizio di una gara, a condizione che venga fatto durante un'interruzione di gioco e previo avviso al direttore di gara.


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