Lippi: Non abbiamo avuto fortuna, ma confermo le mie scelte

News, 21 giugno 2010.

Lippi: Era un match da vincere. Ammutinato lo spogliatoio della Francia. Adesso Marotta deve anche vendere. Il Milan su Lanzafame. Il Paraguay in testa al girone dell’Italia. Brasile già qualificato. BBC: Capello lascerebbe se l'Inghilterra esce.

Lippi: Non abbiamo avuto fortuna, ma confermo le mie scelte - Marcello Lippi è rimasto senz'altro deluso dal pareggio degli azzurri contro la Nuova Zelanda, una partita iniziata subito in salita per il gol subito al 6' ad opera di Smeltz e rattoppata solo dal rigore messo a segno da Iaquinta: "Ancora una volta siamo stati poco fortunati - dice in conferenza stampa - ma era una partita da vincere e non è che abbiamo fatto grandi cose. Qualcosa di più bisogna fare. Anche oggi alla prima palla in mezzo gli avversari hanno fatto gol. Poi siamo riusciti a raddrizzare la partita, ma era un match da vincere. Abbiamo continuato a buttare palloni là davanti e non era quello il modo di agire. . Noi sappiamo fare molto meglio di così. Il rigore? Era netto. Il risultato di questa partita è 1-1. Adesso nell'ultima gara del girone dobbiamo vincere, ma potremmo passare il turno anche senza vincere. Non c'è nessun panico ma soltanto dispiacere. E non abbiamo voglia di andare a casa", Ma nonostante tutto non rinnega le sue scelte: "Sono assolutamente convinto delle scelte che ho fatto. Non ce ne sono di fenomeni rimasti a casa che ci avrebbero cambiato le sorti. Avrebbero avuto gli stessi problemi. Qui ci sono giocatori che hanno buona personalità. Non è una questione di personalità, forse è mancanza di lucidità. Cosa dire ai tifosi? La speranza che gli do è la serietà e la determinazione di questo gruppo". Spiega l'esclusione di Pepe nella ripresa: "Scelta tecnica, nel primo tempo non ha fatto quello che gli chiedevo e ho deciso di cambiarlo". Su Pirlo: "E' un grande giocatore ma non è ancora pronto; purtroppo non so ancora se con la Slovacchia potrà giocare".

Ammutinato lo spogliatoio della Francia - L'allontanamento di Anelka dopo la lite con Domenech ha portato il caos nel gruppo dei francesi, dove la serenità sembra ormai la grande assente: l'allenamento di ieri, in preparazione del march col Sudafrica è saltato, per il rifiuto dei giocatori di parteciparvi, il che ha causato anche un violento diverbio tra il capitano Patrice Evra e il preparatore atletico che si apprestava a iniziare il suo lavoro. Evra ha poi consegnato a Domenech una lettera, firmata "I giocatori della Nazionale di Francia", che lo stesso Domenech ha letto: "Tutti i giocatori della nazionale francese, senza eccezione vogliono affermare il loro dissenso con la decisione presa dalla Federazione francese calcio di escludere Nicolas Anelka. Ci rammarichiamo per l'incidente avvenuto nell'intervallo di Francia-Messico, ma ci rammarichiamo ancora di più per la divulgazione di un fatto che appartiene soltanto al gruppo ed è inerente alla vita di una squadra di alto livello. Su richiesta del gruppo, il giocatore accusato ha avviato un tentativo di dialogo. Ci rammarichiamo che tale tentativo sia stato completamente ignorato. Da parte sua la Federazione non ha mai provato a proteggere il gruppo. Ha preso una decisione senza consultare i giocatori, unicamente sulla base dei fatti riportati dalla stampa. Di conseguenza, per sottolineare il proprio dissenso rispetto all'atteggiamento adottato dalle più alte istanze, tutti i giocatori hanno deciso di non partecipare alla seduta programmata oggi. Siamo coscienti delle nostre responsabilità, scrivono i giocatori, quelle di portare i colori del nostro paese, e quelle che abbiamo rispetto ai nostri tifosi, agli insegnanti, ai volontari e a innumerevoli bambini che hanno i Bleus come modello. Non dimentichiamo nulla dei nostri doveri, faremo tutto individualmente e sul piano collettivo perché la Francia ritrovi il suo onore martedì con una prestazione finalmente positiva''. In seguito a questo episodio Jean-Louis Valentin, direttore delegato della Federcalcio francese per la Nazionale, si è istantaneamente dimesso.

Adesso Marotta deve anche vendere - Dopo aver messo a segno i primi tre acquisti (uno imprevisto per l'infortunio a Buffon), adesso oltre a risolvere le grane delle comproprietà e tener d'occhio altri possibili obiettivi, adesso Beppe Marotta deve anche fare un po' di cassa per capire quanto può ancora permettersi di spendere. I giocatori che sono nelle lista dei possibili partenti sono Camoranesi, Salihamidzic, Trezeguet, Zebina (tutti e quattro in scadenza di contratto), Grosso, Grygera, Poulsen, Paolucci e probabilmente anche Giovinco. Da sistemare anche Tiago, che l'Atletico Madrid non pare più disposto a riscattare, ritenendo troppo alta la cifra richiesta dalla Juve (intorno ai sei milioni di euro). Poi ci sono casi spinosi di Diego e Felipe Melo, che richiederebbero però la presenza di offerte di un certo livello, visto quanto son costati l'anno scorso.

Il Milan su Lanzafame - Davide Lanzafame, 23 anni, è una comproprietà che Juventus e Palermo dovranno definire a breve; pare che l'intenzione di entrambe sarebbe di rinnovarla per poi cedere nuovamente il giocatore in prestito secco per una stagione; e le società seriamente interessate al giocatore sono diverse: Catania, Chievo, Udinese. Ma adesso spunta anche il Milan, che con la Juve sta intessendo più di una trama di mercato. A questo punto la Juve potrebbe cercare di riscattare l'intero cartellino del giocatore per poi cederlo al Milan, per esempio con un prestito con diritto di riscatto. Questo andrebbe nella linea della politica attuale dei rossoneri, che cercano giocatori giovani e a basso costo.

Il Paraguay in testa al girone dell’Italia - Un buon Paraguay ha sconfitto con un classico 2-0 un’inconsistente Slovacchia, che non ha fatto nulla per mettere in difficoltà gli avversari, non ha costruito gioco e ha esibito una desolante mancanza di idee. In queste condizioni il Paraguay ha avuto vita facile e, pur senza forzare affatto gli attacchi è andato a segno al 27’ del primo tempo con Vera e al 41’ di una ripresa in regime di calma piatta con Riveros. Con questa vittoria il Paraguay ha 4 punti, contro i 2 dell’Italia e della Nuova Zelanda; un solo punto per la Slovacchia.

Brasile già qualificato - Battendo per 3-1 la Costa d'Avorio, il Brasile di Dunga ha raggiunto in anticipo la qualificazione alla fase successiva. Per gli africani la partita si mette già in salita al 25', quando Luis Fabiano, servito da Kakà,entra in area e scarica un destro sul primo palo. Lo stesso Luis Fabiano raddoppia al 50' al termine di un'azione personale, mettendo a segno un goal indubbiamente bello ma viziato da un duplice tocco di mano (non rilevato dall'arbitro Lannoy). La Costa d'Avorio non riesce a incidere e il Brasile con Elano fa il 3-0. Solo al 79' Drogba accorcia, dopo una dormita della difesa verdeoro. All'88' espulso Kakà per doppio giallo, dopo una sceneggiata di Keita che, leggermente colpito dal brasiliano, stramazza al suolo simulando e mimando di essere stato colpito da una gomitata al volto, riuscendo a trarre così in inganno l'arbitro.

BBC: Capello lascerebbe se l'Inghilterra esce - La BBC è sicura: Fabio Capello rassegnerà le dimissioni se con la Slovenia dovesse andare male e già mercoledì la Nazionale inglese dovesse dire addio ai Mondiali. A dispetto delle smentite ufficiali della Football Association, la BBC dice che "un uomo onesto come Capello considererebbe seriamente la propria posizione in caso di umiliazione". Sempre a detta della BBC, la FA saprebbe delle spaccature nello spogliatoio inglese, però non prenderebbe autonomamente l'iniziativa di esonerare Capello soprattutto per l'importanza dell'ingaggio del tecnico.


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