Che delusione!! Assi per Milan e Roma, solo scartine per la Juve.

News, 1 settembre 2010.

Per la Roma Borriello, per il Milan Robinho, per la Juve... Rinaudo. Sorprendenti dichiarazioni di Marotta. Il realismo di Chiellini. Marchisio fermo dieci giorni. Camoranesi a Stoccarda e Zebina a Brescia. Le ambizioni di Ventura. Cassano sulla via del recupero. Lo sfogo di Colomba. Miele per il goal fantasma. L'entusiasmo di Zaccheroni. Toro caos.

Colpi per Milan e Roma, solo petardi per la Juve - Roma e Milan hanno messo a segno due colpi importanti: la Roma ha preso dal Milan Borriello in prestito con diritto di riscatto fissato a 13 milioni; al Milan, dopo Ibrahimovic, ecco Robinho, pagato 18 milioni di euro, in buona parte rientrati con la cessione di Huntelaar allo Schalke 04 per 14 milioni. Per la Juve di Marotta solo due inoffensivi petarducci: Armand Traoré in prestito dall’Arsenal e Rinaudo in prestito dal Napoli per 600.000 euro con diritto di riscatto fissato a 5 milioni di euro.

Le sorprendenti dichiarazioni di Marotta – A bocce ferme, a mercato chiuso, arrivano le sorprendenti dichiarazioni di Marotta a spiegare il low profile del mercato bianconero. Così ha spiegato il fallimento della trattativa per Borriello: “Semplicemente è stata un’opportunità - ha spiegato ai microfoni di Sky - che abbiamo cercato di cogliere. Abbiamo proposto la cessione temporanea. Non potevamo fare diversamente, poi è entrata la Roma. Perché abbiamo cercato di prendere un attaccante? Perché l’opportunità Borriello si è presentata ieri e l’abbiamo colta per rafforzare il reparto”. In realtà non l’avete colta, e il reparto rimane quello che è. Sul mancato arrivo di Dzeko a Sportitalia ha detto: “I rimpianti ci sono sempre, nel mercato bisogna essere ottimisti e guardare al presente con grande fiducia. Diciamo che l'organico che abbiamo risponde alle nostre esigenze e continuiamo cosi”. Forse prima dell’ottimismo in realtà serve la concretezza, per guardare al presente e al futuro; poi certo, bisogna vedere cosa si intenda per esigenze… Su Ibrahimovic: “Operazione straordinaria”, già, però l’ha fatta il Milan. L’obiettivo della Juve: “Vincere, dare il massimo di sé con la squadra che abbiamo”, dice, sempre a Sportitalia: in realtà il trofeo Berlusconi l’abbiamo vinto, e con la squadra che abbiamo forse è davvero il massimo. Su Pazzini: “Pazzini è un grande attaccante e gli va riconosciuto questo merito, è un giocatore della Sampdoria, la Sampdoria ha deciso di tenerlo e quindi ha fatto la scelta azzeccata”. Ma veramente l’importante era che le azzeccasse la Juve le scelte… Su Sky la sua conclusione è stata: “È stato un mercato difficile, per noi di grande rinnovamento. È chiaro che non tutto si riesce a realizzare, ma siamo contenti”. I primi sondaggi apparsi sul web mostrano però che gran parte dei tifosi è tutt'altro che contenta...

Chiellini guarda in faccia la realtà - Con la consueta schiettezza Giorgio Chiellini ha espresso, dal ritiro della Nazionale a Coverciano, la sua consapevolezza sull'attuale valore della Juve e sulle sue possibilità di battersi almeno per un posto Champions: "Se Ibrahimovic ha lo stesso impatto che ebbe con l'Inter può vincere lo scudetto da solo. Se lui e Ronaldinho avranno voglia di giocare finirà con Pato che farà faville e segnerà tantissimo. Milan e Inter ci sono superiori. Noi con l'arrivo di Ibrahimovic siamo un passo indietro, anzi un bel passo indietro, tanto lungo quanto è alto Zlatan. A me il progetto Juve piace, ma è a lungo termine. Ai tifosi bisogna parlare chiaro per non creare poi le pressioni che l'anno scorso ci furono fatali e provocarono una batosta immensa per tutti. Il nostro obiettivo è la zona Champions e in certi momenti ci sarà da soffrire". E, alla luce di Calciopoli, è l'Inter l'avversario numero uno: "Da Calciopoli con l'Inter c'è una rivalità fortissima - prosegue il difensore bianconero - Col Milan loro sono avanti, non tiferemo per i rossoneri, ma non potremo mai dire forza Inter perché poi magari rivincono tutto".

Dieci i giorni di stop per Marchisio - Presso la clinica Fornaca di Sessant Claudio Marchisio è stato sottoposto a una serie di accertamenti che, come recita il comunicato sul sito della società, hanno confermato la diagnosi formulata dal professor Castellacci, responsabile medico della Nazionale: trattasi di elongazione muscolare al bicipite della coscia sinistra. La prognosi è di dieci giorni circa.

Camoranesi va a Stoccarda e ci fa gli auguri - Dopo la risoluzione consensuale del contratto, annunciata oggi sul sito ufficiale della Juve, Mauro German Camoranesi è andato a raggiungere Molinaro allo Stoccarda. Acquistato a titolo definitivo, si è presentato così ai tifosi tedeschi: "Per me questa è una grande occasione: giocherò in una squadra molto forte e in un campionato nuovo e stimolante. Darò il massimo". Un augurio alla squadra nella quale ha militato per otto stagioni: "Faccio un grande in bocca al lupo alla Juventus per la stagione. Sono andato via perché non avevo spazio, ma ora sono felice qui". La sensazione della maggioranza dei tifosi bianconeri, viste anche le prestazioni degli esterni attualmente in squadra, è che, probabilmente, qualora l'ex campione del mondo avesse voluto, lo spazio ci sarebbe stato.

Zebina risolve e va a Brescia - In mattinata, l'annuncio sul sito ufficiale della Juventus della risoluzione consensuale del contratto tra la società e il calciatore Jonathan Zebina. In giornata, attraverso un comunicato stampa l'ufficializzazione dell'acquisto da parte del Brescia: "Il Brescia Calcio annuncia di essersi assicurato le prestazioni sportive del calciatore Jonathan Zebina, che ha firmato un contratto biennale. Il giocatore raggiungerà presumibilmente i nuovi compagni nella serata di domani".

Ventura scherza...ma non troppo - Dopo lo schiaffo rifilato alla Vecchia Signora, il tecnico del Bari si gode l'entusiasmo della città pugliese per l'impresa sostenendo che "Bari ha il fascino dell’esagerazione". In un'intervista a Tuttosport, Giampiero Ventura esprime il suo stato d'animo a poche ore dalla partita con la Juve: "Sono contento di ciò che hanno fatto i miei giocatori. Non perché abbiamo battuto la Juve, ma se avranno la costanza e la voglia di migliorarsi sono convinto che fra un anno qualcuno potrà andare in Nazionale ed altri in grandi squadre. Non so se quello che chiamo il virus della presunzione e della sufficienza sia stato debellato del tutto, lo vedremo fra due settimane a Napoli". Conscio del grande risultato ottenuto, il mister dei biancorossi crede comunque ancora che Juve sia la vera antagonista dell’Inter: "La partita di Bari non fa testo. È presto per dare un giudizio sulla Juve. E’ una squadra che è stata costruita in corsa. Bisogna dare a Del Neri il tempo necessario per assemblarla". Poi, la stoccata 'scherzosa' finale: "A fine partita ho parlato con Blanc e Agnelli... Pensate che fra cinque anni, dopo l’era Del Neri, mi possano assumere sulla panchina della Juve? Io vorrei allenare ancora per altri dieci anni, spero che in questo arco di tempo mi chiamino".

Recupero lampo di Cassano? - La schiena del fantasista di Bari vecchia migliora e e lo staff medico azzurro ritiene possibile il recupero. Il medico della Nazionale, professor Castellacci si è così espresso: "Il giocatore ha una lombalgia originata da una lieve protusione discale. La situazione è migliorata rispetto a ieri, il tentativo è di recuperarlo quanto prima". Antonio Cassano rimarrà a riposo per qualche giorno, e il suo mal di schiena sarà curato con terapie mediche e fisioterapiche.

Colomba al veleno: "Nessun rispetto" - E' arrivato il momento dello sfogo per l'ex tecnico del Bologna e lo fa senza 'peli sulla lingua': "Le mie proposte sono state sempre distrutte, denigrate, derise dalla dirigenza del Bologna. Contavo zero. Non c'è stato il minimo rispetto". E' un fiume in piena Franco Colomba che è stato esonerato dal suo ex club ancor prima di sedersi in panchina per la nuova stagione: "Non è vero che non avevo sposato il progetto dei giovani. All'inizio ho esposto alcune idee. Poi le ho accantonate. Un allenatore per essere forte deve essere difeso e irrobustito dalla societa. Ma questo non è successo e nel tempo è andato sempre peggio".

Un dolcissimo goal fantasma – Non era goal in realtà, ma vale lo stesso un quintale di miele il colpo di testa di Cavani che al 7’, dopo aver colpito la traversa, rimbalzava a terra ma senza superare la linea di porta, come hanno poi documentato le immagini televisive. Ma l’errore dell’assistente Galloni ha fatto vincere ad Edison Cavani il quintale di miele messo in palio per la rete più veloce in serie A dall’apicoltore Gigi Cardini di Cialla di Cividale (Udine).

Zaccheroni entusiasta del nuovo incarico - Il neo ct del Giappone Alberto Zaccheroni, nella sua prima conferenza stampa a Tokyo è apparso molto motivato da questa nuova esperienza: "Io spero di rimanere a lungo in Giappone e tutto ciò è chiaro che è legato ai risultati. Comunque vada, ci terrei moltissimo a lasciare in eredità a questo paese, un qualcosa di importante e positivo anche nel momento in cui dovrò andare via". I giornalisti giapponesi chiedono all'ex tecnico di Juve, Milan e Inter, quali saranno le sue motivazioni in una nuova realtà come quella nipponica: "Avendo allenato in Italia le squadre maggiori, io credo che il campionato italiano sia quello più difficile al mondo. Di conseguenza una mia nuova personale sfida, poteva essere solamente rappresentata dalla guida di una nazionale. E nella nazionale giapponese, io vedo quelle caratteristiche, quella disponibilità e quella voglia di crescere che è anche dentro di me. Sono convinto che la nazionale nipponica sia, nel periodo recente, la squadra più cresciuta in ambito mondiale e anche questo mi ha convinto ad accettare questa nuova sfida".

Caos Toro - Sui muri della sede del Torino Football Club è comparsa la scritta 'Game Over' unita al lancio di una bomba carta nell'edificio di proprietà del Torino in via Arcivescovado. Secondo gli investigatori si tratterebbe di un gesto di uno sparuto gruppo di tifosi deluso dall'andamento della propria squadra. Il piccolo ordigno rudimentale, comunque, non ha provocato danni.


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