Ciro Ferrara: il fallimento, l'avvento di Andrea, il presente.

News, 7 settembre 2010.

Ciro Ferrara: i perché di un fallimento che ha favorito l'avvento di Andrea. E quest'anno la Juve se la può giocare; peccato per Diego. Chiellini verso il rinnovo. Il tecnico delle Fær Œer critica i campi fiorentini. Abete parla della Nazionale e del contratto collettivo. Il Maracanà in ristrutturazione. Kakà torna a gennaio. Il licenziamento di Domenech. Il Marsiglia salda al Nizza la prima rata.

Ciro Ferrara: Il mio fallimento ha spianato la strada ad Andrea - Erano tre mesi che Ferrara stava in silenzio, dopo lo sfogo in cui aveva lamentato la delusione subìta per le critiche dei giocatori che avevano incensato Zac, quasi a svilire il suo lavoro. E aveva anche accusato Del Piero di condizionare la gestione della squadra, col suo voler essere sempre in campo; a tal proposito ora, in un'intervista a 'Il giorno', addolcisce i toni: "Quale calciatore, quando non gioca, fa salti di gioia? Anch'io, tanto per essere chiari, volevo sempre essere in campo...". E prova a spiegare perché ha fallito: "I motivi sono tanti. Prima di tutto credo che sono stato schiacciato dalle troppe pressioni, dalle tante aspettative. Tutti suonavano la fanfara ma quando sono arrivati i primi risultati negativi, quando sono arrivate tutte le difficoltà che non ci aspettavamo hanno cominciato a suonare a morto le campane... Cambiavo spesso modulo? Può essere vero però mi condizionavano i tanti infortuni. Avevi un'idea in testa e dovevi subito metterla da parte perchè l'infermeria era piena. Un bel guaio e non un alibi...". Esprime stima per Andrea Agnelli: "Con Andrea Agnelli ho un ottimo rapporto, lui è un appassionato al punto che veniva a vedere da ragazzo anche gli allenamenti, non solo le partite. Solo i risultati sul campo diranno se ha sbagliato qualcosa". E l'unico risvolto positivo del suo personale fallimento è quello di avere in fondo spianato la via ad Andrea: "Intanto mi deve ringraziare perchè i brutti risultati della Juve dello scorso anno gli hanno spalancato le porte della presidenza... E la Juve per me è molto meglio di come la dipingono, sono stati comprati giocatori di carisma, è iniziata un'intelligente opera di ricostruzione". Lui intanto continua a sentirsi con Lippi, che dipinge come pronto a ritornare sulla breccia: "L'ho risentito diverse volte ma è tutt'altro che in crisi. Anzi ha una voglia di rituffarsi in mischia, da allenatore... Proprio come me!".

 Ciro Ferrara: Avrei tenuto Diego; ma la Juve è in corsa - Ciro Ferrara non ha mai nascosto la sua stima per Diego; anche nell'intervista di inizio giugno, ormai ampiamente da ex, gli aveva ribadito il suo apprezzamento ('E' bravo e si allena con coscienza, ha bisogno di due punte che vadano in profondità perchè il suo punto di forza è il lancio'); peccato che non rientrasse nel credo tattico di Del Neri perché ora, a suo dire, avrebbe meritato una seconda opportunità; lo afferma in un'intervista a Sky: "Per me Diego avrebbe meritato un'altra possibilità. C'è da fare un discorso tecnico e uno economico. Era evidente il distacco rispetto alle idee di Del Neri. Ma io gli avrei dato un'altra possibilità". Però la nuova Juve non gli dispiace: "Una rivoluzione era nella previsione e nella logica dopo una stagione così negativa. C'è bisogno di tempo, sono partiti giocatori che hanno fatto la storia della Juve e sono arrivati alcuni giovani e stranieri. Mi sembra un giusto mix". E può lottare con le milanesi: "Tutte le squadre arrivate dietro l'Inter cercano di ridurre il gap. Juve, Milan e Roma se la possono giocare. Bisognerà vedere se i giocatori nerazzurri avranno ancora fame di vittorie. Un po' di appagamento può essere normale. Benitez? Sarà paragonato sempre a Mancini e Mourinho, sarà difficile per lui. Ibra? Può contribuire a rilanciare il Milan, ma non può vincere da solo".

Ormai prossimo il rinnovo di Chiellini - Chiellini verrà accontentato: lui e il suo agente, Davide Lippi, hanno battuto cassa per mesi ed ora il suo contratto verrà adeguato: probabilmente prolungato (l'attuale ha scadenza 2013) di un paio d'anni e lo stipendio attuale (2 milioni di euro) sarà raddoppiato. Marotta, dopo le resistenze iniziali ('I ritocchi dei contratti sono legati agli obiettivi raggiunti e noi non siamo in Champions'), ha dovuto arrendersi di fronte alla possibilità di perdere il difensore, inseguito da mezza Europa (Manchester City, Manchester United, Real Madrid). Qualche problemino in più per Marchisio, che vorrebbe veder triplicato lo stipendio (attualmente di un milione di euro). La Juventus è fermamente decisa a trattenere il centrocampista (circuìto pure dall'Inter), e lo ha dichiarato nei giorni scorsi con una nota sul sito ('Claudio Marchisio è un patrimonio sportivo della Juventus, che ha pertanto tutto l'interesse a trovare un accordo congruo che rispetti sia le richieste del calciatore sia le esigenze del club'): Marotta sta lavorando dunque per torvare un accordo col procuratore Carlo Pallavicino.


Il tecnico delle Fær Œer critica i campi fiorentini - Sono minuscole, ma per nulla in soggezione di fronte alla più blasonata Italia; e il ct delle Isole Fær Œer, Brian Kerr, si lamenta per le pessime condizioni dei due campi di allenamento (quello della 'Rondinella' e quello di Ponte a Nincheri) su cui i suoi si sono dovuti allenare in vista dell'incontro con gli azzurri: "Quando ieri abbiamo visto la nostra struttura d’allenamento, certo non era come ce lo aspettavamo, specie in una nazione d’avanguardia nel calcio come l’Italia. Dove vivo io ci sono almeno 200 campi migliori di quelli dove ci siamo allenati ieri. E’ stato deludente soprattutto perché siamo in una città come Firenze. Un giocatore, Christian Mouritsen, capitano Under 21, si è distorto la caviglia in una buca: è in dubbio per la partita con l'Italia. Le pecore delle Far Oer ci metterebbero un mese per mangiare tutta l’erba di quel campo, tanto era alta. E anche il secondo campo non andava per niente bene".

 Abete: "Vorrei una Firenze in festa" - Intervistato a Radio anch'io sport, il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete commenta così la 'nuova Italia' di Prandelli: "Tutti insieme si sta cercando di ripartire dopo una grandissima delusione. E' importante fare risultato, sono importanti il clima, lo spirito, la fiducia del gruppo. Mi aspetto un clima di festa a Firenze''. Infine, Abete sottolinea con una semplice osservazione il momento magico del fantasista barese: "Cassano dà una mano". In questa occasione ha anche affrontato il tema del rinnovoc del contratto collettivo, che fa pendere sul campionato la spada di Damocle della minaccia di sciopero dei calciatori: "La Figc sta seguendo con grande attenzione la situazione. Il 13 settembre avremo un incontro con la Lega e l'Assocalciatori e speriamo che abbia esito positivo. Se così non fosse dovremo accelerare il ritmo del confronto, perché non è ipotizzabile che questo stato di cose permanga a lungo. Altrimenti si determinerebbero dei rischi di posizioni che possono portare a fatti che nessuno vuole vedere".

 Mondiali 2014: chiuso il Maracanà - Uno degli stadi più famosi del mondo, chiude i battenti ospitando uno scialbo 0-0 tra Flamengo e Santos. La Football association brasiliana aveva infatti deciso da tempo la chiusura del mitico stadio: verrà ristrutturato in due anni in vista dei Mondiali di calcio 2014 e delle Olimpiadi del 2016 in terra brasiliana. La capienza del Maracanà, inaugurato nel 1950 in occasione della Coppa del Mondo (allora Coppa Rimet), passerà da 83.000 a 88.000 posti. E' prevista anche la costruzione di una grande statua di Pelé.

Kakà in campo a gennaio? - Secondo il quotidiano sportivo spagnolo 'As', l'ex centrocampista del Milan dovrebbe tornare a disposizione di Mourinho solo nel 2011. Operato ad Anversa dal dottor Martens, per una lesione del menisco, il centrocampista brasiliano dovrebbe tornare a calcare il campo il 9 gennaio in occasione della sfida al Bernabeu tra Real Madrid e Villarreal.

Licenziato Domenech - Non c'è pace per Raymond Domenech: la federcalcio francese lo ha licenziato dall'incarico di direttore tecnico, con un contratto a tempo indeterminato, a 10.000 euro al mese, indipendente da quello di allenatore e in vigore dal lontano 1993. Secondo France Television, all'ex ct della nazionale francese sarebbero stati attribuiti e contestati alcuni comportamenti molto gravi: la gestione del caso Anelka e la mancata stretta di mano al ct del Sudafrica Carlos Alberto Parreira al termine del match. Visto il licenziamento, comunque a Domenech spetterebbe una 'buonuscita' intorno al mezzo milione di euro.

Il Marsiglia ha versato la prima rata per Rémy - Vista la minaccia del Nizza di ricorrere all'Uefa qualora il Marsiglia non avesse versato la prima rata relativa la passaggio di Loic Rémy, l'OM ha provveduto a versare ieri la prima rata di 5 milioni e mezzo di euro in base all'accordo già sottoscritto, ma che il Marsiglia voleva in parte ridiscutere per alcuni problemi relativi alle condizioni fisiche di Rèmy, evidenziatisi nel corso delle visite mediche.

Campionato argentino: due squadre in testa - La quinta giornata del torneo d'Apertura, vede due squadre in testa alla classifica: Velez e Arsenal sono appaiate con 12 punti. Nei risultati spiccano le sconfitte del Boca Juniors e del River Plate per 2-1 ad opera rispettivamente del San Lorenzo e del Velez Sarsfield. In classifica, dopo la coppia di testa, a 11 punti c'è proprio il San Lorenzo, seguono a 10 punti Estudiantes e River Plate.


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