I calciatori sciopereranno alla quinta, a prescindere.

News, 11 settembre 2010.

L'Associazione calciatori proclama lo sciopero per la quinta di campionato. L'appoggio di Campana e la critica di Beretta e Petrucci. Presidenti e dirigenti disapprovano lo sciopero preventivo. Il nuovo stadio: lavori in corso per immagini. Ufficiale il flop degli abbonamenti. Del Neri promuove Melo a leader. Bonucci: Ci rifaremo. Pazzini e Guberti in forse contro la Juve. L'Under 21 trova la Bielorussia. Parte bene la tessera del tifoso. Confermata la squalifica di Evra.

Sciopero Aic - L'Associazione Italiana Calciatori ha proclamato una giornata di sciopero il 25 e 26 settembre nei giorni in cui è prevista la quinta giornata del campionato di calcio. Il giocatore del Milan Massimo Oddo, ha annunciato lo sciopero a Milano leggendo un comunicato, sottoscritto da tutti i capitani e rappresentanti sindacali delle squadre di serie A, nel quale si evince la protesta contro la posizione della Lega di A sul rinnovo del contratto collettivo. Il terzino del Milan ha aggiunto che: "Lo sciopero ci sarà sicuramente, al di là delle decisioni che saranno prese dal consiglio federale e si protrarrà senza accordi consoni. Siamo concordi all'unanimità. Questa scelta è stata sottoscritta da tutti i rappresentanti e capitani delle squadre".

Campana: Giocatori decisi. Beretta e Petrucci: Non così . - Sergio Campana, presidente dell'Associazione Italiana Calciatori, commenta così lo sciopero previsto per il 25 e 26 settembre: "In tanti anni non avevo mai visto una presa di posizione così decisa e universale da parte dei calciatori. C'è un netto dissenso sebbene ci sia qualche disponibilità sulla flessibilità economica nei contratti: per questo i calciatori hanno deciso fermamente di scioperare". La posizione del presidente della Lega Maurizio Beretta è invece molto critica: "All'inizio pensavamo fosse una barzelletta invece trattasi di una decisione grave ed immotivata e, per molti aspetti, senza precedenti. In molti settori ci sono situazioni assai più delicate di questa ma difficilmente, penso, si possa proclamare uno sciopero preventivo. Proclamare uno sciopero senza confrontarsi nel merito è un atteggiamento molto grave che rischia di essere pregiudiziale... L'idea di presentarsi al tavolo con una pistola carica e il proiettile in canna non è il modo migliore per creare un accordo, stiamo parlando di 600 soggetti con retribuzioni medie di oltre un milione e mezzo di euro e si tratta di un segnale pessimo per tutte le altre categorie di questo paese che si confrontano con problemi economici molto gravi. Forse l'Aic avrebbe fatto meglio ad aspettare l'incontro di lunedì per discutere nel merito". Sulla stessa linea il presidente del Coni Gianni Petrucci: "Non si fa così. Lo sciopero annunciato dall'associazione calciatori è un atto che rovina l'immagine positiva che il calcio italiano sta dando in questi anni. Quando si proclama uno sciopero si compie un'azione molto forte, non so se l'Associazione calciatori ha ponderato bene cosa ha fatto. E' un atto pesante, soprattutto, ancor prima di sedersi davanti al tavolo. Oggi il calcio non è più il motore dello sport, anche se ne è una parte importante. Bisogna stare attenti a non alzare troppo i toni, ci sono problemi seri nel paese che non si risolvono così".

Sciopero Aic: le reazioni - La notizia che i calciatori il 25 e 26 settembre hanno deciso di scioperare a prescindere, cioè indipendentemente dall'esito dei colloqui preventivati tra Aic e Lega ha già suscitato reazioni negative da parte di Presidenti e dirigenti. Zamparini, ai microfoni di Cnrmedia, è andato giù duro: "Una cosa ridicola, come è ridicolo Campana. Questi ragazzi che sono giovani sono in balia di quattro stupidotti, noi abbiamo messo un programma sul quale ci siederemo poi a discutere, se loro invece pensano di partire da una posizione di forza, mi auguro che il calcio italiano prenda spunto dalla Nba di dieci anni fa, faccia una serrata e li mandi tutti a casa. Speriamo ci sia qualcuno di buon senso che si metta al tavolo a discutere le cose giuste, perché la Lega non vuole cose ingiuste. Lo sciopero è una tipica stupidità italiana. Se c'è la possibilità che lo sciopero venga revocato? Non me ne frega niente". Alla stessa emittente Corioni, presidente del Brescia, ha dichiarato: "Lo sciopero proclamato dai calciatori? La cosa più assurda che potessero fare. I presidenti di serie A questa volta hanno capito che non si può dar sempre ragione a gente che guadagna anche milioni di euro all'anno. Nessuno di noi vuole rubare niente: si tratta di cambiare delle vecchie regole che sono in vigore da cinquant'anni. Fare lo sciopero invece di cercare di capire è sempre la cosa più superata che una categoria può fare, ancora più scandalosa se lo fanno i calciatori. Io spero che i presidenti non cedano a questi ricatti, sono troppi anni che si va avanti a non cambiare. Questa presa posizione dei calciatori è anti storica, anti logica, anti intelligenza, anti tutto. Il nuovo contratto non cambia molto. Lascia le stesse garanzie ai calciatori. Dà solo ai club la possibilità di mettere cifre più importanti a rendimento o a presenza. I calciatori sono abituati a firmare un contratto e poi fare quello che vogliono, anche i lavativi. Diciamo che il nuovo contratto mette delle regole sui loro stipendi". E Lotito a Sky Sport 24: "Deve esserci la tutela del lavoratore, ma nel rispetto della produttività. L'accordo collettivo scaduto è anacronistico, non in linea con la situazione economica nazionale e europea. Deve esserci la tutela del lavoratore, ma nel rispetto della produttività. Se ci sono elementi e norme che ostacolano l'equilibrio finanziario, salterà tutto il sistema che è caratterizzato fondamentalmente dai costi dei calciatori". E sempre a Sky Sport 24 l'inibito, ma non troppo, Preziosi: "Se lo hanno già proclamato, è più una prova di forza che un tentativo di dialogo. Perché proclamano uno sciopero? Per un contratto collettivo che non è stato ancora firmato? Sediamoci al tavolo, la prossima settimana è fissato un incontro. E' la solita prova di forza del sindacato, non sono assolutamente d'accordo con questo modo di procedere. I calciatori vivono una situazione di privilegio rispetto ai normali lavoratori e vogliono mantenere questo stato. Le società, però, stanno cambiando. Se vogliamo portare le società alla bancarotta, andiamo avanti così. questa macchina si rompe, nessuno può andare da nessuna parte''. L'ad viola Mencucci, a Firenzeviola.it, ha commentato: "E' assurdo lo sciopero dei calciatori indetto per il 25 e 26 settembre. In questo momento c'è una riunione in Federcalcio e la federazione sta svolgendo un ruolo da mediatore culturale. Le parti si incontrano, in questi casi, ognuno mette sul tavolo le proprie esigenze e lo sciopero arriva quando non si è d'accordo. Indirlo prima della riunione è intimidatorio ma la Lega deve andare avanti con le sue idee".

Stadio Juventus Under Construction - La nuova casa della Juventus sta crescendo bene e rapidamente. Da oggi documenteremo nelle nostre news come procedono i lavori attraverso le foto del nostro Crazeology, partendo da queste che mostrano i due grandi pennoni che, attraverso dei tiranti, sorreggeranno la copertura dello stadio.
09-09-2010, Lato Sud, Corso Grosseto:
Pennoni - Foto 1
Pennoni,- Foto 2

Il flop abbonati è ufficiale - Un laconico comunicato sul sito ufficiale certifica il flop abbonamenti della Juve 2010-2011. "Gli abbonati alle 19 gare casalinghe della Juventus sono oltre 14.000, circa il 21% in meno rispetto alla passata stagione (18.070)". Davanti ai deludenti risultati della stagione scorsa e ad una campagna di mercato molto al di sotto delle attese, non bastava certo il nome di Andrea Agnelli a invogliare i tifosi, desiderosi di vedere all'opera campioni veri.

"Melo è un leader" - In un'intervista rilasciata al quotidiano Tuttosport, Gigi Del Neri parla dell'avversario di domenica prossima: «"A parte Curci e Dessena, sono gli stessi dello scorso anno. Al limite è cambiata la posizione di Guberti, che ora gioca dietro le punte". Allo stesso tempo, ammette di essere contento per il periodo positivo dei suoi ex ragazzi: "Sono felice per lo stato di grazia che attraversa Cassano. Ad Antonio, come a tutti gli altri ragazzi e alla società mi legano ricordi bellissimi. Auguro loro tanti successi. Naturalmente a partire da lunedì". Del Neri, non appena si incomincia a parlare della sua Juve, indica chi è il leader del suo gruppo: "Per quanto ho visto in questi primi mesi, Felipe Melo è un leader". E non si sbilancia su chi potrebbe essere il suo partner ideale: "Direi che i nostri centrocampisti sono molto diversi l’uno dall’altro e possono tutti coesistere in campo". Poi si sofferma sulla presunta condotta non irreprensibile di Melo non irreprensibile in relazione a quanto visto lo scorso anno: "Io non ho motivo di lamentarmi, anzi. E che Felipe scherzi nello spogliatoio mi sta benissimo. E comunque, che male c’è ad andare a farsi una pizza con gli amici? Parliamo di ventenni o poco più. Sicuramente dei ragazzi privilegiati, ma essere giocatori dalla Juve comporta anche delle rinunce". Infine, un ultimo pensiero va alle rivali attuali della Juve e al criticato mercato bianconero: "L’Inter è la squadra più forte della serie A e deve solo riprendersi dall’abbuffata di vittorie. Il Milan ha puntato sui grandi campioni, come la Juve un anno fa. Comunque chi critica il nostro mercato sbaglia, sono arrivati tutti nazionali, altri erano già in rosa. Detto ciò, gli assi piacciono a tutti".

Bonucci pronto per il riscatto - In un'intervista rilasciata a Juve Channel, il difensore della Vecchia Signora e della nazionale vuole ottenere la prima vittoria in campionato: "Con la Sampdoria ci teniamo a regalare una grande gioia ai nostri tifosi, tutta la squadra ci tiene a fare una grande gara. Purtroppo ci è dispiaciuto iniziare il campionato con una sconfitta, abbiamo pagato un po’ di stanchezza. Inoltre già l’anno scorso il Bari è partito molto forte e ha subito ottenuto ottimi risultati". Sa bene che lo aspetta una grande sfida con gli attaccanti della Samp: "Cassano e Pazzini stanno bene, lo hanno dimostrato in Nazionale e anche in Champions League. Ma anche io e Chiellini non siamo da meno". Come altri suoi compagni di squadra, Bonucci predica pazienza e chiede tempo ai propri tifosi: "In questa squadra c’è tanta voglia di fare bene da parte di tutti. Siamo convinti di avere grandi potenzialità, ma ci vorrà un po’ di tempo per assemblare il gruppo. Per questo ai tifosi dico di darci fiducia. Obiettivi? Cerchiamo di pensare giorno per giorno, senza porci dei limiti". Nel momento in cui gli si fa il nome di Gaetano Scirea, il difensore della Juve chiarisce: "Il paragone con Gaetano Scirea? Non posso che essere lusingato, lui ha fatto la storia del calcio, non solo quella della Juventus. Per arrivare al suo livello io devo ancora migliorare tanto".

Di Carlo conta di recuperare sia Pazzini che Guberti - Tra i blucerchiati sono due i nomi importanti in dubbio per la sfida di Torni conro la Juve: Pazzini e Guberti. Il primo è alle prese con una forma acuta di lombalgia, il secondo accusa un problema muscolare. Ma Di Carlo rimane ottimista in ottica recupero: "Pazzini è tornato dalla Nazionale con questo problemino, ma cercheremo di recuperare a ogni costo sia lui che Guberti per domenica, per questo abbiamo pensato a un lavoro differenziato". Se Pazzini non dovesse farcela è pronto il neopapà Nicola Pozzi.

Under 21 'fortunata' - L'urna di Copenaghen ha decretato che l'avversario dell'Italia Under 21, ai play off di ottobre degli Europei di categoria, sarà la Bielorussia. Gli altri accoppiamenti, stabiliti dal sorteggio, sono: Inghilterra-Romania, Islanda-Scozia, Olanda-Ucraina, Repubblica Ceca-Grecia, Spagna-Croazia e Svizzera-Svezia. Ma Casiraghi non si fida: "Queste sono squadre da prendere con le molle, difficili da affrontare perché sono forti fisicamente, con buona qualità e poi corrono molto. Saranno due partite tirate, come lo sono state finora. Del resto, al punto in cui siamo arrivati, un'avversaria vale l'altra".

Tessera del tifoso: risultati soddisfacenti - Sono 450.000 le tessere del tifoso emesse ed altre 200.000 stanno per essere emesse. Le richieste sono incrementate del 10% dopo la prima giornata di campionato. Un risultato che il comitato di sicurezza nelle manifestazioni sportive giudica "soddisfacente". "Pienamente soddisfatto" si era detto anche Maroni qualche giorno durante una conferenza stampa comunicando questi dati. La sorpresa più gradita per il ministro è stata constatare che le società che maggiormente si sono opposte a questo sistema di controllo si sono rilevate fra quelle più attive. Ha portato l'esempio del Palermo e dell'attacco al limite della querela portato da Zamparini nei suoi confronti: Maroni ha preferito soprassedere alle offese e non ha voluto intraprendere azioni legali contro il presidente del Palermo rispondendo che a certe persone si risponde con i fatti, "ed i fatti mi stanno dando ragione visto che il Palermo ha richiesto finora quasi 20.000 tessere", ha affermato.

Confermata squalifica a Evra - Cinque turni di squalifica: è questa la punizione della commissione d'appello della Federcalcio francese che ha confermato la squalifica ai danni del difensore Patrice Evra. L'ex capitano della nazionale francese, era stato squalificato per il suo ruolo di leader nello 'sciopero dell'allenamento' attuato dalla Nazionale ai Mondiali in Sudafrica. Patrice Evra, che ha scontato due dei cinque match di sospensione, ha comunque un mese per presentare un nuovo ricorso.

 


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