Paco D'onofrio: La storia della Juve esige le scuse della Figc.

News, 18 settembre 2010.

D'Onofrio: La Figc chieda scusa alla storia della Juve. Moggi, un leone in gabbia. Ancora un infortunio: tocca a De Ceglie. Verso Udine. Il nuovo stadio: lavori in corso per immagini. Ciao, Daniele! Per lo sciopero si deciderà martedì. Consulenti lavoro: Irragionevoli richieste dell'Aic. La Germania sempre più avanti. Onestà e malafede. Dolce vita messicana.

Paco D'Onofrio: la Federazione deve pubbliche scuse alla storia della Juve - Paco D'Onofrio, esperto di diritto sportivo e legale di Luciano Moggi nel processo sportivo del 2006, ai microfoni di 'Stile Juventus' su Nuova Spazio Radio Roma, ha parlato delle ripercussioni che la scoperta delle nuove telefonate può e deve avere sulla giustizia sportiva, tenendo presente anche che intorno a febbraio dovrebbe esserci la sentenza del processo penale in corso a Napoli: "Centosettantamila telefonate non possono essere ignorate, il processo sportivo va riaperto e vanno accertate delle responsabilità che secondo me non ci sono, come nel caso di Moggi e della Juventus, ma va anche considerato se sia possibile che vi siano altre parti coinvolte, altre parti con delle responsabilità. La nuova dirigenza della Juventus ha mandato subito segnali importanti, ma aspetto per esperienza le manifestazioni concrete di effettiva volontà di riapertura del processo sportivo". E dà a Moggi quel che è di Moggi: "A Luciano Moggi i tifosi devono molto perché ha dimostrato come fossero state scritte pagine di vergogna nei suoi confronti e nei confronti della Juventus". Lancia infine un messaggio ai tifosi bianconeri, reduci da quattro anni da incubo: "Cosa mi sento di dire ai tifosi della Juventus? Ai tifosi dico di essere certo che la giustizia arriverà, purtroppo però la Giustizia vera non ci sarà mai, perchè anche se si arrivasse a riconoscere che le telefonate di Moggi non erano contro il regolamento, che la Juventus non ha responsabilità e che tutto è stato sbagliato, ormai la Juventus è stata decimata tecnicamente e finanziariamente, e i tifosi hanno già passato momenti sportivamente tristi. Per questo credo che la storia della Juventus esige pubbliche scuse da parte della federazione. E’ importante che venga ristabilita la verità, perché la dignità di 15 milioni di tifosi è un valore che nessuna autorità o federazione può permettersi di ignorare".

"Mi sento come un leone in gabbia" - Nel consueto editoriale a tuttomercatoweb, Luciano Moggi, ex dg della Juventus e mai dimenticato dai tifosi juventini, esprime il suo rammarico nel vedere la sofferenza della squadra bianconera contro i modesti polacchi: "Probabilmente in pochi mi credono ma vedere la Juventus subìre tre gol in casa dal Lech Poznan (fino a ieri non sapevo neanche come si scrivesse) fa male. All'orgoglio juventino, ai ricordi che mi riportano alle sfide di Champions e agli scudetti vinti. A Tokyo per fare un esempio. Tre gol ieri, altri tre domenica scorsa con la Sampdoria". Infine, l'ennesima dichiarazione d'amore verso quello che è stato il suo club per antonomasia: "Mi sento come un leone in gabbia, se potessi aiuterei subito questa squadra che, per me, ha significato quasi tutta la mia esistenza calcistica. La Juve va vissuta con cuore e anima. Come recita l'inno 'Juve, storia di un grande amore'". La conclusione è stata sulle polemiche arbitrali: "Da sempre gli arbitri sbagliano, a favore e contro. Oggi se ne accorgono tutti, quando lo sostenevo io era passata la favoletta che la Juve vinceva perché avevamo più amici. Che ridere. la Juve vinceva perché era in assoluto la più forte, come lo è stata l'Inter nelle ultime competizioni nazionali. È questione di mentalità".

Infortunio per De Ceglie - Il terzino sinistro della Juventus Paolo De Ceglie, è stato sottoposto a esami strumentali che hanno evidenziato una distrazione del muscolo lungo adduttore della gamba destra. L'infortunio del valdostano è avvenuto durante la partita di Europa League con i polacchi del Lech Poznan, dove è stato costretto a uscire alla fine del primo tempo sostituito da Motta. Il rientro in campo è previsto tra 15 giorni.

Verso l'Udinese: in evidenza Marchisio -Dopo la delusione conseguente al pareggio contro il Lech Poznan, i bianconeri si son ritrovati a Vinovo, dove quanti hanno giocato contro i polacchi hanno svolto solo lavoro defaticante, prima in palestra, poi in campo. Il resto del gruppo, dopo la parte atletica è stato impegnato in esercizi di tecnica: conduzione palla, passaggi, cross dal fondo, tiri in porta. Infine una partitella cinque contro cinque a campo ridotto: da una parte i verdi, con Costantino, Grosso, Bonucci, Aquilani e Quagliarella; dall'altra i bianchi con Storari, Salihamidzic, Rinaudo, Marchisio e Amauri. In particolare luce si è messo Claudio Marchisio, con cinque reti; una tripletta ciascuno invece per Amauri e Quagliarella. Intanto Jorge Martinez, proseguendo nel suo lavoro di recupero, sta cominciando a riprendere confidenza col pallone. Oggi conferenza stampa di Del Neri alle 14.30, cui seguirà, alle 15, la seduta di allenamento.

Stadio Juventus Under Construction - Anche oggi, in attesa del fatidico giorno in cui verranno elevati i "Pennoni", vi proponiamo nuove foto dello stadio in costruzione. Le foto odierne, riguardanti l'area est, raffigurano nuovamente le strutture che stanno sorgendo attorno allo stadio, e che ospiteranno le aree commerciali.
Riteniamo che, in queste foto in particolare, siano presenti alcuni dettagli decisamente interessanti, utili a farsi un'idea un po' più precisa sulla realizzazione e sulle forme dell'intero complesso. Le descriviamo brevemente.
La prima foto raffigura uno dei "corridoi" di accesso allo stadio. Sarà la connessione tra Strada Altessano e lo Stadio.
La seconda foto raffigura un dettaglio di quella che sarà la copertura, ossia il rivestimento dell'intero complesso.
La terza foto raffigura le strutture delle aree commerciali viste di profilo, nel tratto che comincia dalla metà di Strada Altessano e arriva quasi fino a Via Druento.
13-09-2010, Area Est, Strada Altessano:
Corridoio di accesso allo Stadio - Foto 1
Dettaglio del rivestimento - Foto 2
Aree Commerciali viste di profilo - Foto 3

Ancora un saluto a Daniele, alias Basilea84 - Qualche giorno fa, nel nostro blog, vi abbiamo raccontato la storia di Daniele, un tifoso juventino che con la sua vicenda personale, e con le sue emozioni raccontate sul web, ha commosso migliaia di tifosi juventini.
Il forum Juventino J1897network.com, di cui era utente, come segno di cordoglio ha indossato un header nero, con il fiocco nero e con il saluto "Ciao Daniele", e alcuni utenti si stanno organizzando per comprare una delle stelle nel nuovo stadio della Juventus, per potergliela dedicare.
Oggi siamo in grado di dare conto delle tante iniziative spontanee nate nell'ultima settimana per salutarlo.
Ecco i link principali:
Il nostro saluto sul blog
Claudio Zuliani durante la telecronaca della partita Juventus - Lech Poznan (video)
Striscione allo stadio - Foto 1
Striscione allo stadio - Foto 2
Striscione allo stadio - Foto 3

Caos sciopero Aic - Leonardo Grosso, vicepresidente dell'Associazione Italiana Calciatori, è molto pessimista circa il raggiungimento, in breve tempo, dell'accordo per scongiurare lo sciopero dei giocatori previsto per il 25 e 26 settembre: "E' impensabile che in tre giorni si trovi un accordo sul rinnovo del contratto collettivo: le pesanti richieste della Lega di Serie A sono sul tavolo della trattativa solo da pochi giorni, e per l'accordo serve tempo.". Il presidente della Lega di A Maurizio Beretta: "Sarebbe sensato posticipare questo sciopero per avere tempi più dilatati. I tempi molto stretti della trattativa sono determinati dall'avvicinarsi dello sciopero proclamato dall'Assocalciatori per il 25 e 26 settembre". Sergio Campana, presidente dell'Aic, dopo la nuova giornata di colloqui non si sbilancia: "Abbiamo fatto passi avanti ma non esagerati. Continuano le trattative, abbiamo approfondito la questione ma abbiamo rimandato la discussione a martedì". Su due questioni l'Aic è assolutamente intransigente, i fuori rosa e l'obbligo di trasferimento: "Su questi due punti - afferma Campana - non c’è assolutamente consenso da parte nostra. I giocatori non devono essere emarginati e il trasferimento non regge dal punto di vista giuridico. Ora dobbiamo dare comunicazione ai calciatori entro lunedì e martedì torneremo a discutere”. E, come ha detto Beretta all'uscita: "La revoca dello sciopero? Martedì lo sapremo. Oggi abbiamo fatto passi significativi e tutto questo va visto alla luce di una proposta complessiva".

Consulenti lavoro: Irragionevoli certe richieste dell'Aic - La Fondazione studi consulenti del lavoro, con il suo presidente Rosario De Luca prende posizione contro lo sciopero proclamato dai calciatori, pur nella consapevolezza che il diritto di sciopero è garantito dalla Costituzione ("indipendentemente dal salario percepito dal lavoratore", visto che a scioperare sarebbe la "categoria dei lavoratori subordinati più ricchi in Italia"). Ma, dice De Luca, "Il mondo del lavoro 'ordinario' in questi giorni si sta chiedendo quanto le richieste formulate dai calciatori siano aderenti al sistema giuridico lavoristico vigente in Italia. La risposta è semplice: poco o quasi niente. E' infatti in atto un grande cambiamento per oltre 20 milioni di lavoratori dipendenti: un cambiamento nella flessibilità, nelle relazioni industriali, nella certezza della prestazione, insomma verso un ammodernamento del sistema lavoro per renderlo più competitivo rispetto agli altri Paesi. Quindi è giusto che anche la Lega dei calciatori spinga verso questa direzione alla pari di tutti gli altri lavoratori subordinati. I calciatori non possono gridare allo scandalo se un contratto collettivo dovesse prevedere dei compensi legati ai risultati poiché questa, per il datore di lavoro, è una semplice regola, ma efficace, per avere maggiore produttività. Non è pensabile infatti che i minimi tabellari, che saranno assicurati ai calciatori in una stagione comunque disastrosa, possano mettere in discussione il principio dell'art. 36 della Costituzione a cui tutti siamo sottoposti, secondo il quale 'Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa'". E prosegue: "E non si può gridare allo scandalo neanche per una modifica che preveda, a scadenza di contratto, l'impossibilità per il calciatore di rifiutarsi al trasferimento presso un altro club a parità di ingaggio e condizioni professionali. D'altronde, questo principio è già applicato ai 'veri' lavoratori subordinati attraverso l'art. 2112 del c.c.: quindi, non si comprende perché la categoria più ricca di subordinati debba essere sottratta a questa possibilità. La strada dello sciopero dei calciatori risulta pertanto legata più a rivendicazioni di altro genere che non a vere e proprie lesioni di loro diritti''. 

La Germania allunga il passo - La Germania tenta di prendere il largo nella classifica Uefa. La prima tre giorni di Champions League più Europa League ha consentito alla Germania di operare uno scatto in avanti e di incrementare il vantaggio nei confronti dell'Italia, destinata a perdere un posto in Champions dalla stagione 2012-2013. In questa stagione l'Italia ha fatto 3,714 punti, perdendone 1,119 nei confronti della Germania (che ne ha fatti 4,833). Ora i punti di distacco in classifica sono 5,908.

"Ora onesti, prima in malafede" - Il tecnico della Fiorentina Sinisa Mihajlovic, a poche ore dalla sfida con la Lazio, spegne le polemiche sugli arbitraggi attuali e lancia una provocazione sui fischietti di qualche anno fa: "Mi dispiace per gli errori perchè potevamo avere tre punti in più ma gli arbitri possono sbagliare, non me la prendo con loro, non agiscono in malafede come qualche anno fa".

Inchiesta per Vela e Salcido - Un articolo del quotidiano britannico Sun ha messo in evidenza l'apertura di un'inchiesta della Federcalcio messicana nei confronti dei due messicani: avrebbero organizzato un party, per festeggiare la vittoria del Messico sulla Colombia, con quattordici prostitute e un travestito. Carlos Vela e Carlos Salcido, attualmente giocano nella Premier League inglese rispettivamente con Arsenal e Fulham. Entrambi avrebbero ammesso di aver organizzato una festa ma semplicemente ristretta ad amici e familiari.


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