Via subito lo scudetto di cartone! Piaccia o non piaccia, l'Inter telefonava.

News, 18 settembre 2010.

Via subito lo scudetto di cartone! Del Neri: Servono attenzione, fortuna e lavoro. Sono ventuno i convocati: Amauri c'è. Anche lo psicologo dice la sua sulla situazione dei bianconeri. Funziona la coppia Diego-Dzeko. Bene in Real in trasferta. In ripresa il Marsiglia. Arsenal beffato sul finale. Ranieri in versione Mourinho. Leonardo: C'era incompatibilità con Berlusconi. Raddoppiati i tifosi virtuali a Trieste.

Adesso bisogna togliere lo scudetto di cartone! - Lunedì il procuratore federale Palazzi potrebbe già avere a disposizione le circa 90 intercettazioni che la difesa di Luciano Moggi ha fatto ammettere nel procedimento di Napoli, intercettazioni che tirano in ballo Facchetti e Moratti, i vertici nerazzurri; sono state trascritte da un perito del tribunale e da mercoledì sono depositate in cancelleria. "«Ieri abbiamo fatto domanda per entrarne in possesso e, lunedì, i nostri legali andranno a Napoli a prenderle...», fanno sapere dalla Figc": così riporta 'La Stampa'. Ora, caduto il presupposto dell'illibatezza dei vertici nerazzurri, condizione che aveva indotto il commissario straordinario Guido Rossi ad appuntare a tavolino il simbolo di un'onesta vittoria sulle maglie a lui care, chi di dovere potrà procedere senza indugi alla revoca dello scudetto di cartone, così come prioritariamente richiesto nell'esposto presentato dalla Juve. E' una prima vittoria, importante perché è il primo indice delle fragili basi su cui il colosso d'argilla di Calciopoli è stato eretto.

Del Neri: Ci vuole fortuna, oltre che attenzione - E' più tranquillo di quel che la situazione avrebbe potuto lasciar pensare il Gigi Del Neri che si presenta in conferenza stampa pre-Udinese: "Preoccupato? Se si pigliasse qualche gol in meno staremmo meglio. Le preoccupazioni fanno parte del mondo del calcio, ma anche le sicurezze. Quello che abbiamo fatto finora non è da buttar via. Non è che siamo in un momento....'Dio, Dio, ci capita questo...'. Ci capitano delle cose che possono capitare nel mondo del calcio, di subire, di fare degli errori e di cercare di rimediare agli errori, come si fa in tutte le situazioni normali". La medicina è fatta da una dose di attenzione e una di fortuna: "Quando saremo più attenti e fortunati le cose si aggiusteranno. Non ho la palla di cristallo per sapere quanto tempo ci vorrà, stiamo lavorando. In questo momento la classifica non conta. Può essere domani, può essere fra un mese, speriamo il più velocemente possibile. Non ho i tempi. Abbiamo anche fatto cose positive, come rimontare uno svantaggio. D'altra parte il calcio è fatto in questa maniera qua e noi dobbiamo tenere conto anche delle cose negative e positive" . Un'altra medicina sarà il lavoro: "Noi staremo sempre sul campo a lavorare sui fattori negativi, ma questo durerà tutto l'anno, non solamente una domenica, un'ora o una settimana. Poi ci sono anche delle cose positive mi sembra: l'aver creato molto, in proporzione a quello che si è ottenuto". Chi giocherà domani a centrocampo? "Giocheranno Melo e Marchisio domani. In questo momento è la coppia meglio assortita, ma nulla toglie che dopodomani ci sia un’altra situazione. Abbiamo 5-6 partite di fila e tutti meritano di giocare". Amauri rientrerà dall'inizio? "E' a disposizione, come tutti gli altri. L'importante è che siano a disposizione, poi che giochino dall'inizio o durante la partita è un affare momentaneo. L'importante è che stiano bene fisicamente, che riescano a migliorarsi e riescano a dare il loro apporto quando vengono chiamati. Amauri è già tanta cosa se lo abbiamo a disposizione". Come vede la gara contro l'Udinese: "L’Udinese ha giocatori di spessore e sa stare bene in campo. Sarà una gara impegnativa, ma quale non lo è in questo campionato? L’Udinese ha Inler, Asamoah, Sanchez, Di Natale. È una squadra tosta e quindi dobbiamo essere attenti e avere un atteggiamento di sano agonismo".

I convocati per Udine - Sono ventuno i giocatori convocati da Del Neri per la trasferta di Udine. Non essendovi squalificati, assenti sono solo gli infortunati e i fuori rosa. Questo l'elenco dei convocati: Motta, Chiellini, Felipe Melo, Sissoko, Marchisio, Iaquinta, Del Piero, Amauri, Manninger, Aquilani, Quagliarella, Bonucci, Lanzafame, Grygera, Pepe, Rinaudo, Krasic, Storari, Costantino, Legrottaglie, Ferrero.

Vademecum per la vittoria - Dopo la sconfitta a Bari e i due pareggi rocamboleschi con Samp e Lech Poznan, La Juve deve ritrovare la vittoria e il professor Vercelli, psicologo per la Vecchia Signora, indica la via per i primi tre punti in campionato in un'intervista concessa a 'Tuttosport': "Quando si verificano due partite come quelle con la Samp e il Lech Poznan, non è corretto parlare di 'vizio' poiché sarebbe troppo presto: occorre ridefinire subito gli obiettivi successivi". Il Dottor Vercelli esprime anche la sua 'diagnosi' circa i recuperi in extremis subiti in campionato e coppa: "Una volta in vantaggio, i meccanismi si sono inceppati. E’ mancata l’attenzione". Infine, spiega il motivo di certi cali di tensione: "Bisognerebbe distinguere tra i singoli giocatori. Spesso non si ha la consapevolezza del punto di forza avversario. O non si ha la mentalità giusta. Così, si sottovaluta chi c’è di fronte".

Risplende Diego in Bundesliga - Prima vittoria del Wolfsburg nella Bundesliga è una vittoria targata Diego-Dzeko: particolarmente bella la rete messa a segno da Diego, un gran bel goal in rovesciata, su cross di Dzeko. Per il resto da segnalare il pareggio interno del Bayen Monaco che, nonostante un assedio incessante, non è riuscito ad aprire una breccia nel muro della difesa del Colonia, guidata dal portiere colombiano Mondragon, in giornata di grazia totale. Goleada dello Stoccarda che seppellisce sotto sette reti il Borussia Moenchengladbach e vittoria della neocapolista Magonza sul Werder Brema per 2-0.

Risale il Marsiglia - Dopo un inizio così così il Marsiglia di Didier Deschamps sta risalendo la classifica della Ligue 1: oggi è andato a vincere per 3-0 in trasferta ad Avignone contro l'Arles-Avignon, neopromossa in grande difficoltà, zero punti dopo sei gare; le reti sono state messe a segno da Cheyrou e André Ayew (doppietta). Ora il Marsiglia ha 8 punti, sotto di cinque rispetto al sorprendente Montpellier che ha raggiunto in testa alla classifica il Tolosa, fermato sullo 0-0 a Montecarlo.

Il Real raggiunge la vetta - Primo successo in trasferta per il Real di Mourinho che vola in vetta alla Liga, aspettando Atletico Madrid-Barça. Dopo un primo tempo al termine del quale era ai padroni di casa che lo 0-0 stava stretto, al 51' è Di Maria a portare avanti il Real: parte in contropiede, rientra sul destro e fa partire una gran botta sul palo lungo; ma il vantaggio dura solo undici minuti perché al 62' pareggia Tamudo, in sospetto fuorigioco. Ma a regalare la vittoria a Mou è Cristiano Ronaldo che conquista una punizione da 30 metri e la batte di potenza; il pallone finisce sulla schiena di Pepe e da lì in rete.

Fermato l'Arsenal in Premier League - L'Arsenal visto oggi a Sunderland è stato davvero la brutta copia di quello visto in settimana in Champions: gli undici erano gli stessi, anche se è pur vero che quello del Sunderland non è certo un campo facile da espugnare. Eppure i Gunners erano passati in vantaggio già al 13' con un goal abbastanza incredibile di Cesc Fabregas che fa pressing su Ferdinand che rinvia: la palla rimbalza sulla suola del catalano e si trasforma in un beffardo pallonetto che finisce in rete. Poi i ragazzi di Wenger rovinano tutto: Song si fa espellere per doppio giallo al 55', Rosicky sbaglia un rigore sparando alto e alla fine, dopo una mischia in area, al 94' Bent mette dentro il goal del pareggio. Vincono per 3-1 il Tottenham contro il Wolverhampton e il West Bromwich sul Birmingham. Pareggi per 1-1 in Stoke City-West Ham, in Aston Villa-Bolton e in Blackburn-Fulham. Successo esterno del Newcastle sull'Everton, con rete di Ben Arfa.

L'ira di Ranieri - Durante l'usuale conferenza stampa prima di Roma-Bologna, Claudio Ranieri non ha accettato nessuna domanda dei giornalisti presenti ma ha fatto un monologo dai toni accesi durato sette minuti. Ha esordito immediatamente affermando: "Questa volta inizio io e concludo io, visto che ho sentito tante cose e vorrei dire la mia realtà". Si è capito immediatamente l'aria che tirava in sala stampa, infatti la furia di Ranieri continua: "Su di Totti ho letto che era contro di me: cose più assurde non posso essere state scritte. Ho un rapporto leale e sincero con tutti, figuriamoci con Totti che è il capitano". Sbattendo i pugni sul tavolo, il tecnico romano ha risposto così alle critiche sulla sua squadra: "La squadra ha le palle e lo dimostrerà''. Infine si è tolto l'ultimo sassolino dalla scarpa riguardo le critiche piovute sul suo conto: "Che ne sapete di Ranieri? Della sua carriera? Andate a vedere quanti moduli ho cambiato. Come ce l'abbiamo fatta l'anno scorso ce la faremo anche quest'anno. Questo è sicuro. Grazie e arrivederci".

Leonardo: C'era incompatibilità di carattere e stile con Berlusconi - Adesso per Leonardo è venuto il momento di spiegare il suo addio al Milan, e lo fa in un'intervista alla 'Gazzetta' togliendosi più di un sassolino dalle scarpe: "Due cose chiare. Prima: non me ne sarei mai andato dopo 13 anni per ragioni tattiche. Anche perché il Milan oggi gioca come prima. Secondo: sono io che ho deciso di andarmene, io ho rinunciato a un anno di contratto per lasciarci nel migliore dei modi. Me ne sono andato per ragioni di incompatibilità di carattere e di stile. Sono tutte cose che ho detto anche a lui. A Narciso tutto quello che non è specchio non piace". Ma non comprende perché Berlusconi, alla presentazione di Allegri, abbia parlato di lui, mettendo in luce le loro divergenze sul modo di schierare in campo la squadra: "Non so perché parli tanto di me. Dentro di lui dev’esserci qualcosa che non è a posto". Galliani ha tentato di trattenerlo? "Galliani lavora per il Milan 24 ore su 24, vive di Milan. Ho per lui un rispetto infinito. Mi ha permesso di studiare da dirigente accanto a lui, ho sempre sentito la sua stima. E c’è tanto di suo nella mia panchina rossonera. Alla fine ha rispettato le mie scelte". Tornerà ad allenare? Sì, dice ma prima: "Studierò calcio. Partite, ma anche libri. Voglio crearmi un mio archivio, un mio bagaglio professionale. Al Milan, per inesperienza, ho dovuto anche improvvisare. In fondo, la prima partita che ho seguito con occhi da allenatore è stata nel maggio 2009. Ora voglio definire un metodo mio su ogni fronte: rapporto con la squadra, società, stampa... Chi assumerà Leonardo, comprerà un metodo di lavoro. Vorrei l’Inghilterra, dove il ruolo di manager consente una gestione complessiva del prodotto sportivo". Andrebbe all'Inter? "In nessun’altra lingua esiste un concetto nitido come il vostro mai dire mai...". Gli ha risposto stasera Galliani a Sky, rifiutando anzitutto l''accusa di narcisimo rivolta da Leonardo a Berlusconi: "E' assolutamente falso: sono con il presidente Berlusconi da più di 30 anni, e lui assolutamente accetta qualunque tipo di confronto". E potrebbe anche considerare un tradimento un'eventuale avventura di Leo all'Inter: "Non è vero che sono disposto a perdonarlo se un giorno andrà all'Inter, escludiamo il mio perdono, ma sto scherzando, non drammatizziamo le cose".

A Trieste aumentano i tifosi virtuali - In occasione del derby contro il Padova al Nereo Rocco, i tifosi virtuali della Triestina sono stati raddoppiati. Le dimensioni della copertura, raffigurante i tifosi triestini in festa, adagiata sulla gradinata Colaussi sono state ingigantite permettendo altresì la comparsa di una quindicina di sponsor. Tutto ciò era stato elaborato e previsto nel progetto di marketing del presidente alabardato Stefano Fantinel.


Foto Gallery