Del Neri: Bene così, ma c'è da lavorare. Arbitri ancora sotto accusa.

News, 20 settembre 2010.

Del Neri ora esulta. Quagliarella soddisfatto della sua prestazione. Il mea culpa di Iaquinta. L'errore dell'arbitro Rocchi. Zamparini e il Palermo si sentono penalizzati dagli arbitri. Anche Genoa, Parma e Udinese contestano l'arbitro. Lieve malore per Zanetti. Cellino e Ventura: Che sacrificio giocare a mezzogiorno! Causio dice la sua sulla Juve, su Del Neri e su Krasic. Il Barça vince, ma Messi si infortuna. Vola in Chelsea: chi lo fermerà? Nel Brasileiro guida il Corinthians, in Argentina è avanti il San Lorenzo.

"I miei giocatori sono i migliori d'Italia" - E' un Del Neri raggiante quello che si presenta ai microfoni nel post partita di Udinese-Juventus che ha visto trionfare la squadra di Torino con il netto punteggio di 4-0: "Oggi ho visto il giusto atteggiamento in campo e una grande attenzione, sono molto soddisfatto. Abbiamo avuto una grande attenzione per tutti e novanta i minuti. Siamo stati molto più bravi a gestire il vantaggio rispetto a giovedì scorso in Europa League, soprattutto negli ultimi minuti di gara. Noi siamo sereni e con le vittorie si lavora meglio". Allo stesso tempo Del Neri predica umiltà: "Ora non bisogna cullarsi su questo risultato. Avremo ancora delle difficoltà ma abbiamo già una buona identità. Non ci poniamo limiti e dobbiamo provare ad ottenere tutto quello che una squadra può conquistare. Questa è una Juve che è appena nata. Questa è una società che non dà tempo di pazientare perché i risultati qui sono importanti ma noi dobbiamo fare nostra la cultura del lavoro, quotidianamente". Infine, arriva un grande elogio per i suoi ragazzi: "Chi entra a gara in corso dà tutto, come chi comincia la partita. I miei giocatori per me sono i migliori d'Italia. Noi non abbiamo limiti e lo dovremo dimostrare coi fatti. Inter e Milan non ci interessano, noi facciamo la nostra strada con i nostri mezzi. Ora non mi sento in gara con gli altri ma con la Juventus".

La soddisfazione di Quagliarella - Intervistato ai microfoni di Juve Channel, il neo juventino Fabio Quagliarella è contento per la prestazione personale considerando anche il goal spettacolare di tacco alla Bettega: "Non era facile vincere su questo campo, abbiamo vinto giocando da grande squadra. Il mio gol? Bello o brutto non importa, l'importante è che la palla entri. Sicuramente è tra i miei più belli ed è una bella soddisfazione". L'attaccante napoletano della Vecchia Signora elogia lo spirito di squadra: "Siamo stati sicuramente più quadrati. Quando ci sono vittorie così e anche il bel gioco, vuol dire che tutta la squadra ha girato bene" e si complimenta per la prestazione del suo compagno di squadra Milos Krasic: "Milos è un grandissimo giocatore, lo sta dimostrando".

Iaquinta fa mea culpa - Dopo le parole di fuoco a fine partita di Pozzo, presidente dell'Udinese, che aveva accusato Iaquinta di mancare di rispetto a tutta Udine, l'attaccante bianconero recita il 'mea culpa': "Ci tengo a precisare che non ce l'avevo con il presidente, una persona tranquilla con la quale non ho mai avuto problemi. Il mio gesto era rivolto ai tifosi dell'Udinese. Oggi avevo voglia di giocare e di far gol perché mi sono state rivolte accuse gravi, nei confronti di mia madre. Comunque chiedo scusa". Vincenzo Iaquinta tenta di giustificare i suoi gesti e prova smorzare le polemiche piovutegli addosso: "Sono sempre stato un ragazzo bravo ma è la terza volta che vengo a Udine e prendo valanghe di insulti, oggi ho fatto gol e non ho retto. Sono un ragazzo istintivo e mi sono già pentito di ciò che ho fatto. Peccato perché era una gara tranquilla e dopo il mio gesto si è accesa. Mi dispiace, poi comunque parlerò personalmente con il presidente".

Grave errore di Rocchi: espelle l'innocente Colucci - Continua il periodo nero degli arbitri, anche di quelli più esperti. Tra le perle della giornata c'è quella di Gianluca Rocchi che, al 38' del primo tempo di Cesena-Lecce ha espulso per errore il cesenate Colucci, per doppio giallo: era infatti già stato ammonito al 25' per aver atterrato Munari. Ma nel secondo caso il fallo, sempre su Munari, era stato commesso da Nagatomo, che si autoaccusava anche del fallo. Ma l'arbitro Rocchi, tratto in inganno anche da un giocatore del Lecce che indicava nell'ammonito Colucci il colpevole del fallo, estraeva il cartellino giallo e poi il rosso per Colucci che, tra le proteste dei cesenati, era costretto a lasciare il campo (e i suoi in dieci). A fine partita però il centrocampista del Cesena ha detto a Sky che l'arbitro a fine gara si è recato negli spogliatoi scusandosi con lui e assumendosi la responsabilità dell'errore: "L'arbitro Rocchi è stato tratto in inganno da un giocatore del Lecce, ma poi nello spogliatoio è venuto a scusarsi e mi ha detto che si assume la responsabilità dell'errore: spero di non essere squalificato. Rocchi è stato tratto in inganno da un nostro avversario, che gli ha detto 'il fallo è di Colucci, è già ammonito'. Non è stata una bella cosa. Mi consolo col fatto che poi abbiamo comunque vinto. E poi nello spogliatoio Rocchi è stato onesto, ammettendo lo scambio di persona".

Zamparini e il Palermo contestano gli arbitraggi - Non c'è stato solo 'granchio' di Rocchi, anche altri arbitri, nella terza giornata, hanno suscitato le ire di presidenti e allenatori. Tra gli 'arrabbiati' non poteva mancare il vulcanico Zamparini il cui Palermo è stato sconfitto in casa dall'Inter. Il presidente rosanero si è scagliato contro l'arbitro Romeo, da lui ritenuto reo di aver determinato la sconfitta del Palermo: "A Palermo oggi ci sono stati episodi che ci danneggiato moltissimo - ha detto a "Qui studio a voi stadio" - nel secondo tempo, quando potevamo almeno pareggiare. Quello che più mi disturba è l'atteggiamento dei giornalisti, una 'casta'. Di fronte a questi episodi i commentatori di Sky hanno fatto finta di niente, perché devono difendere le loro nefandezze. L'arbitro oggi avrà preso un colpo di freddo, o un colpo di sole, se quegli episodi fossero avvenuti nell'area del Palermo ci avrebbero fischiato quattro rigori contro. Mi hanno fatto perdere la partita. Erano quattro episodi da rigore, due eclatanti, due che si potevano anche non dare. E' un po' tantino, soprattutto perché quello che ci hanno dato contro a Brescia la settimana scorsa non c'era. Che cos'hanno contro il Palermo? E' sfiga o c'è qualcos'altro? Ritorniamo agli arbitraggi di una volta? Sono errori condizionati da un atteggiamento arbitrale sbagliato. Non è per favorire l'Inter, io non ce l'ho con l'Inter. O ce l'hanno con il Palermo, o non so che cosa pensare. Già la nostra Italia puzza tutta, che puzzi anche lo sport non mi piace". E la società siciliana ha diramato sul sito ufficiale un comunicato contro l'arbitraggio: "Dopo il rigore inesistente che ci ha condannati alla sconfitta nella trasferta di Brescia, oggi ben quattro episodi in area interista, due dei quali addirittura eclatanti, sono stati totalmente ignorati dal direttore di gara. Continua il momento poco fortunato del Palermo - che raccoglie meno di quanto meriterebbe - e degli arbitri finora incontrati, che con le loro decisioni hanno pesantemente contribuito ad indirizzare l'esito sfavorevole delle nostre ultime due partite di campionato". E giovedì sarà Juve-Palermo...

Contro l'arbitro anche Genoa, Parma e Udinese - Parma e Genoa si sono incontrate tra loro, hanno pareggiato ed entrambe si lamentano dell'arbitraggio di Nicola Rizzoli. Per il Genoa ha espresso il suo disappunto il tecnico rossoblu, Gian Piero Gasperini, che lamenta la mancata espulsione di Zaccardo in occasione del fallo di mano che ha provocato il rigore trasformato da Luca Toni, quello stesso Zaccardo che poi realizzerà il goal del pareggio: "Un direttore di gara generalmente così bravo è ingiustificabile nell'aver commesso un errore così madornale - dice a Rai sport -l regolamento è stato stravolto, perché nel momento in cui il rigore è stato concesso l'espulsione sarebbe dovuta essere automatica: Rizzoli e il suo staff si sono presi tanto tempo per decidere, e non ne capiamo il perché". Gli risponde l'allenatore del Parma, Pasquale Marino: "Non sono certo della prima ammonizione di Zaccardo. Andando a ritroso probabilmente andava espulso sul successivo rigore se fosse stato applicato il regolamento, ma ripeto, secondo me la prima ammonizione era quantomeno dubbia. A me non sembra che i nostri avversari siano stati defraudati. Sbagliamo tutti, dispiace che finora per qualche nostra ingenuità e qualche decisione arbitrale abbiamo subito tre gol tutti su calcio di rigore". Più deciso il presidente del Parma, Tommaso Ghirardi, che su Sky protesta per un goal fantasma di Marques, non concesso: "Se c'è chi protesta per il mancato secondo giallo a Zaccardo, allora possiamo dire che non c'era la prima. E tra l'altro, il gol fantasma di Marques era nettamente rete, la palla era entrata".
E infine il presidente dell'Udinese, Pozzo, a Mediaset, contesta la direzione di gara di Bergonzi: "Il vaso è colmo. C'era un rigore per noi sullo 0-0. (in realtà il fallo era fuori area, ndr) E Chiellini andava espulso. Era impossibile non vederlo. La Juve è stata superiore, ma datemi il mio, intanto cominciamo a giocare con l'avversario in dieci, poi vediamo. Possibile che sia cieco questo arbitro?" Non si ricorda che, prima di quell'episodio, Del Piero era stato fermato dall'assistente Maggiani per un fuorigioco inesistente, mentre si involava solo verso la porta avversaria.

Malore per Zanetti - Al termine di Palermo-Inter, l'argentino è stato portato precauzionalmente in ospedale poiché avvertiva un dolore al petto. Il tecnico della squadra di Milano Rafa Benitez ha spiegato il malore del suo giocatore: ''Zanetti aveva un po' di dolore al petto, alla parte destra: era tranquillo, il medico ha deciso di portarlo in ospedale solo per precauzione". Dopo un controllo all'ospedale Villa Sofia di Palermo, il terzino si è ripreso e si è aggregato con i compagni per il rientro a Milano.

Cellino: Giocare a mezzogiorno è un grosso sacrificio - Massimo Cellino, patron del Cagliari, lamenta il disagio di giocare in un orario insolito come le 12.30: "Partita estremamente tattica, i due allenatori non volevano perdere. Il gran caldo ha pesantemente condizionato la partita. Sento parlare molto in questi giorni di sciopero del calciatori: fossi in loro sciopererei per cose del genere. Non so se questo cambio d'orario è dipeso da voi – ha detto rivolto ai giornalisti di Sky Sport - ma giocare a quest'ora è stato un sacrificio immenso. A parte il caldo, giocare a quest'ora condiziona anche il regime alimentare". Gli ha fatto eco Ventura, l'allenatore del Bari, l'avversario di turno: "C'erano 35 gradi, 90% di umidità, capisco le esigenze televisive ma giocare a quest'ora è stata una cosa folle".

Causio paragona Krasic a Nedved - In un'intervista rilasciata al quotidiano italiano Tuttosport, il 'barone' Franco Causio ha parlato della sua squadra del cuore cominciando dal tecnico: "Dal Chievo in poi ha fatto abbastanza bene, la scorsa stagione ha compiuto un miracolo con la Sampdoria. Ecco perché, di conseguenza, sono ottimista sulla Juventus: serve solo un po’ di pazienza. Non dimentichiamo che lo scorso anno c’è stata un po’ di anarchia da un punto di vista tattico, tocca ricostruire e assemblare i nuovi. È questione di automatismi". Sulla squadra il 'brasiliano' Causio ha le idee chiare: "Da metà campo in su la Juventus è un’ottima squadra. In difesa, invece, qualche carenza c’è, in particolare sugli esterni: De Ceglie, Motta e Grygera hanno lasciato un po’ a desiderare. Non dimentichiamo comunque che se si subiscono tanti gol, è anche perché a centrocampo non c’è abbastanza filtro. Gli uomini, comunque, non mancano: tra Felipe Melo, Sissoko, Marchisio e Aquilani c’è modo di scegliere al meglio, di volta in volta". Sottolinea l'importanza dell'acquisto di Milos Krasic: "Sia contro i polacchi sia contro la Sampdoria ha fatto vedere buone cose: è partito piano, è cresciuto moltissimo nella ripresa regalando spunti. Ha anche dimostrato carattere", che gli ricorda un certo giocatore ceco: "Il paragone con Nedved non è sbagliato. Il modo di giocare, le caratteristiche sono simili. Però non dimentichiamoci che Pavel è un Pallone d’Oro, Krasic ne ha di cose da dimostrare prima di arrivare ai suoi livelli...".

Il Barça c'é: ma perde Messi - Il vero Barça sta tornando e ieri sera ha espugnato il Vicente Calderon, battendo un Atletico Madrid che, dopo aver conquistato la Supercoppa a spese dell'Inter, aveva sempre vinto. Ma la serata blaugrana è stata rovinata dall'infortunio subìto da Messi nel corso del recupero, a causa di un intervento killer di Ujfalusi, che con i tacchetti ha colpito con molta durezza la caviglia della Pulce. Messi è uscito in barella, le mani sul volto, la caviglia gonfia come un melone. Le prime indagini hanno escluso fratture, evidenziando però una dilatazione del legamento laterale interno della caviglia sinistra, che porterebbe ad uno stop di almeno 15 giorni (tre giornate della Liga e un turno di Champions). Era stato proprio Lionel Messi a portare avanti i suoi con un delizioso esterno su assist al bacio di David Villa; al 25' però i Colchoneros avevano raggiunto il pareggio con il difensore Raul Garcia che, su angolo di Simao, svetta mettendo alle spalle di un inguardabile Victor Valdes. Ma il Barça non ci mette molto a ritornare in vantaggio: Messi, con una giocata delle sue, conquista e batte un angolo che Piqué raccoglie e insacca. Nella ripresa l'Atletico attacca, ma senza frutto; anzi sarebbe il Barça a poter segnare ancora, se il portiere dei colchoneros De Gea non si opponesse più di una volta ai tiri degli uomini di Guardiola. Per il Barça alla fine una vittoria meritata, ma pagata a caro prezzo, visto il guaio a Messi.

Chelsea inarrestabile - A punteggio pieno dopo cinque giornate, con 21 goal fatti e uno solo subìto: per ora è il Chelsea il padrone della Champions League; e viaggia con quattro punti di vantaggio sulle più dirette inseguitrici, Man U e Arsenal. Ieri la vittima dei blues è stato il Blackpool che allo Stamford Bridge è stato seppellito sotto un perentorio 4-0, arrivato già nel primo tempo, per merito di Kalou, Drogba e Malouda (doppietta). E sabato prossimo il Chelsea sarà al City of Manchester Stadium per la sfida con gli uomini di Mancini, vittoriosi a Wigan per 2-0 (reti di Tevez e Yaya Touré), nonostante le assenze dell'infortunato Balotelli e di Adebayor, che la stampa britannica dà in rotta di collisione con il tecnico. Ma ieri era in programma un'altra sfida di prestigio, quella che opponeva Man U e Liverpool: è finita 3-2 per i Red Devils, grazie a una tripletta di Berbatov; agli uomini di Hodgson non è bastata la doppietta di Steven Gerrard, che era riuscito a riportare in partita i suoi rimontando i primi due goal.

Vetta solitaria per il Corinthians - Nella 23/a giornata del Brasileiro il Corinthians si sbarazza facilmente del Gremio Prudente con un netto 3-0 grazie alle reti di Iarley, Henrique ed Elias. Nell'altro anticipo il Botafogo viene fermato in casa dal Cruzeiro con il punteggio di 2-2: doppietta di Alessandro per la squadra di casa, reti di Montillo e Abreu per il Cruzeiro. Corinthians in vetta solitaria nella classifica con 44 punti, al secondo posto appaiate Cruzeiro e Fluminense con 41 punti.

Apertura: San Lorenzo in testa - Con un perentorio 3-1 in casa, il San Lorenzo si sbarazza dell'Olimpo e balza in testa alla classifica del campionato argentino di apertura. Il Velez non va oltre il pari con l'Arsenal. Classifica prime posizioni: San Lorenzo 15, Velez Sarsfield 14, Estudiantes, Arsenal e River Plate 13, Godoy Cruz 11 (Estudiantes e River Plate una partita in meno).


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