Marotta esalta Krasic e difende la storia pulita della Juve.

News, 20 settembre 2010.

Per Marotta è Krasic l'affare dell'estate. Zamparini attacca, Marotta ribatte. Krasic: Felice di essere alla Juve. Marchisio: Dobbiamo continuare a lavorare. A Vinovo si lavora.  Il nuovo stadio: lavori in corso per immagini. Gli arbitri della quarta giornata: Orsato per la Juve. Abete: Bisogna convivere con gli errori arbitrali. Colucci assolto dal giudice Sportivo. Il Lecce: Non sono stati i nostri a suggerire a Rocchi il nome di Colucci. Si può evitare lo sciopero? Forse. Rummenigge: Fifa e Uefa devono stipulare un'assicurazione sugli infortuni dei nazionali.

 Marotta: E' stato Krasic il vero affare - Intercettato dai microfoni di Sky all'assemblea di Lega di ieri, Giuseppe Marotta, oltre a replicare a Zamparini, ha espresso la sua soddisfazione per quello che ritiene il migliore acquisto del calciomercato estivo, quel Krasic autore di una buona prova anche contro l'Udinese: ha infatti individuato nel serbo "il vero affare. Per quanto l'abbiamo pagato, Krasic è un affare sia per oggi che in ottica futura. Non ci sono grandi campioni in rosa? Le strade che si possono scegliere per fare mercato sono due: o si prendono uno, massimo due campioni, o si cerca di fare un buon gruppo prendendo giocatori un po' meno forti ma puntando alla chimica di squadra. E questo è quello che abbiamo cercato di fare noi in estate e che faremo anche in futuro". E' soddisfatto della buona gara della Juve in quel di Udine, ma rimane con i piedi per terra: "Il nostro obiettivo rimane l'alta classifica, ma una prestazione non vuol dire assolutamente nulla. Certo, la squadra ha finalmente messo in luce le capacità di cui dispone, ma non mi sembra il caso di esagerare. Continuiamo a lavorare così e i risultati arriveranno in serie".

Zamparini furibondo e 'incompreso'. Ma Marotta non ci sta - E' stato il giorno dello Zamparini show. Ieri mattina all'arrivo in Lega, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se avesse un po' smaltito la delusione domenicale aveva risposto: "Siete voi tutti interisti contenti, io solo a vedervi sorridere sono contento per voi". Davanti all'obiezione che Paolillo aveva detto di non aver visto niente di strano aveva aggiunto: "Ci mancherebbe, è la nuova Juventus, per cui, come fa a vedere? Ci si abitua, ci si abitua, quando ci sono rigori che non li danno, per loro non sono mai rigori". Quindi l'Inter è la nuova Juve? "Sicuramente come potere sì".
A questa affermazione l'ad nerazzurro Paolillo, alla Gazzetta, aveva replicato: "Zamparini ha detto che noi come potere siamo la nuova Juventus? Non rispondo. Non usiamo nessun tipo di potere, altri devono valutare le dichiarazioni di Zamparini".
All'uscita dalla Lega la prima retromarcia di Maurizio Zamparini, quando ha precisato: “Io vi conosco voi bestiacce di giornalisti, meglio precisare, quando poco fa ho detto che come potere l'Inter è la nuova Juve, intendevo come potere mediatico, non che anche loro comprano le partite".
Non si è fatta attendere la reazione del dg bianconero Marotta: "La Juve ha dimostrato, nei suoi decenni, nella sua storia, di saper vincere in modo assolutamente regolare".
A 'Lunedì di rigore' la retromarcia del vulcanico presidente rosanero si è completata: secondo il presidente rosanero la sua frase andava interpretata nel senso che erano i giornalisti a dire che la Juve comprava le partite....

Krasic convinto di poter dare di più - Le prime partite in bianconero hanno lasciato il segno ma Milos Krasic non si accontenta: "Sta andando tutto bene, questo è davvero un grandissimo club e mi rende più facile ambientarmi. In questo calcio sto crescendo e non avete ancora visto il vero Krasic: posso stare meglio fisicamente, posso saltare meglio l’uomo e posso anche segnare qualche gol". E ribadisce la sua felicità per essere approdato a un club che desiderava tanto: "Posso fare di meglio. Questa squadra mi sta regalando la felicità e io voglio rendere di più. Sentire i tifosi che cantano il mio nome mi fa venire la pelle d’oca". Dopo l'ennesima prestazione positiva, il serbo rimane comunque coi piedi ben saldi in terra: "Sono contento perché ha vinto la squadra. Quello che conta è la Juventus, non Krasic. Mi piace come ha giocato la squadra e mi piace il mio ruolo, mi ha fatto sentire importante e io voglio continuare a mettermi a disposizione del mister".

Anche Marchisio predica umiltà - Dopo aver siglato il suo secondo goal consecutivo in campionato, Claudio Marchisio, oltre alla gioia personale, è contento soprattutto per la prestazione della sua Juve: "Questa è sia la Juve che vuole Del Neri sia la Juve che vogliamo tutti noi". Anche lui, come altri suoi compagni di squadra, predica comunque umiltà: "Sappiamo di non aver risolto tutti i problemi e continuiamo a lavorare tanto per migliorare. Abbiamo fatto bene, abbiamo creato e segnato tanto, subendo anche poco". E indica la via per il prossimo incontro, in programma a Torino, con il Palermo: "Dobbiamo continuare così sapendo che questo deve essere solo il punto di partenza. Dobbiamo fare tanti passi per essere una grande squadra".

I bianconeri hanno ripreso la preparazione - Giovedì sera all'Olimpico arriva il Palermo e i giocatori bianconeri hanno dunque ripreso subito la preparazione in vista di questo impegno. Lavoro defaticante per quanti hanno giocato a Udine, programma normale per gli altri. Lavoro differenziato per Martinez e Rinaudo.

Stadio Juventus Under Construction - Anche oggi, in attesa di potervi presto offrire la visione di nuove foto raffiguranti l'elevazione dei "Pennoni", vi proponiamo una foto dello stadio in costruzione. L'immagine che vi presentiamo oggi però, è giusto precisarlo, è un'elaborazione grafica ottenuta sommando sei differenti foto contigue della stessa area. L'effetto panoramico ottenuto è decisamente utile per avere una visione più complessiva di tutta l’area ovest, pur senza nessuna aggiunta o perdita di dettagli specifici. L'area Ovest è in fase di sgombero dai detriti, ed è cominciata la fase di preparazione del terreno per i futuri lavori.
19-09-2010, Area Ovest, Corso Grande Torino:
Foto 1

Per Juventus-Palermo designato Orsato - Toccherà allo scledense Orsato dirigere il posticipo di giovedì sera tra Juve e Palermo, gara particolarmente delicata, dopo il polverone sollevato dal presidente rosanero Maurizio Zamparini sui presunti torti arbitrali sinora subiti dal suo club. Sarà coadiuvato dagli assistenti Ghiandai e Giordano, quarto uomo Peruzzo. Queste le designazioni per le altre gare, che si disputeranno invece mercoledì sera: Bologna-Udinese: Celi (Bianchi-Iannello; Pinzani); Brescia-Roma: Russo (Romagnoli-Ayroldi; Romeo); Cagliari-Sampdoria: Pierpaoli (Pugiotto-Passeri; Ciampi); Catania-Cesena: De Marco (Altomare-Padovan; Doveri); Genoa-Fiorentina: Tagliavento (Di Liberatore-Tonolini; Valeri); Inter:-Bari: Mazzoleni (Copelli-Di Fiore; Gervasoni); Lazio-Milan: Banti (Comito-Giachero); Lecce-Parma: Brighi (Petrella-Galloni; Cervellera); Napoli-Chievo: Giannoccaro (Musolino-De Luca; Nasca).

Abete: I dirigenti devono convivere con gli errori degli arbitri - Adesso che la cupola moggiana non c'è più, gli arbitri possono sbagliare in santa pace. E' quello che si desume dalle parole di Abete che, intervenuto su Gr Parlamento a 'La politica nel pallone' ha ammesso che gli arbitri in queste prime tre giornate hanno commesso errori, ma i dirigenti devono imparare a conviverci: "Gli errori obiettivamente ci sono stati. Bisogna crescere per quanto riguarda le prestazioni di arbitri e assistenti. Ma i dirigenti devono capire che con gli errori bisogna convivere. Non bisogna alimentare eccessive tensioni dopo sole tre giornate di campionato. Bisogna cercare di essere più fiduciosi, bisogna aspettare prima di fare valutazioni. La stagione, ripeto, è appena iniziata. Il calcio si gioca sempre più a due livelli: si gioca in campo e a livello di comunicazione. Bisogna essere attrezzati anche per reggere l'urto da questo punto di vista"; e ha sottolineato anche l'abitudine italiana di 'posizionarsi' in base agli errori evidenziando quelli a proprio sfavore. Ha poi aggiunto: "Braschi e Rosetti sono attrezzati per gestire campionati incerti e complessi come quelli di A e B. Per fortuna è una settimana impegnativa sul versante agonistico e arbitrale visto il turno infrasettimanale di mercoledì". Sull'episodio di domenica a Cesena in cui l'arbitro Rocchi ha espulso il giocatore sbagliato, Abete ha scagionato Rocchi, riversando la colpa sui giocatori del Lecce che avevano indirizzato all'arbitro una segnalazione fuorviante: "L'episodio di Cesena? La colpa è di chi ha indotto l'arbitro a sbagliare giocatore. Il compito dell'arbitro – ha concluso Abete - è già di per sé difficile. Se poi giocatori e tecnici non danno un contributo positivo, la situazione diventa ancor più complessa. In particolare i calciatori devono tenere un atteggiamento lineare: la volontà di raggiungere i risultati a prescindere dai comportamenti non è un bel segnale”. Si è detto infine fiducioso che lo sciopero dei calciatori sarà revocato o almeno sospeso.

Il Giudice Sportivo assolve Giuseppe Colucci - Il Giudice Sportivo, in relazione a quanto accaduto nella gara Cesena-Lecce, in cui l'arbitro Rocchi al 37' aveva ingiustamente espulso Colucci, attribuendogli erroneamente un fallo da ammonizione (la seconda nel corso della gara) commesso in realtà dal compagno Nagatomo (che se ne era in realtà accusato, rimanendo inascoltato), ha ristabilito la verità dei fatti, non squalificando Giuseppe Colucci, ma lasciando semplicemente a sua carico l'ammonizione che aveva rimediato in precedenza, al 25' e girando invece la seconda ammonizione al suo vero destinatario, Nagatomo. Questo il comunicato: "Il Giudice Sportivo preso atto che la Soc. Cesena, in persona del Presidente Igor Campedelli, ha segnalato, con documento pervenuto alle ore 10.15 odierne, che l’ammonizione inflitta, al 37' del primo tempo, dall’Arbitro al calciatore n. 14 Giuseppe Colucci, che ne aveva determinato l’espulsione in quanto in precedenza già ammonito, era stata causata dall’erronea attribuzione di un fallo, in realtà commesso dal calciatore n. 5 Yuto Nagatomo; acquisite ex art. 35 n. 1.2) CGS le relative immagini televisive di piena garanzia tecnica e documentale; (Sky e Rai); ritenuto che tali immagini documentano, nell’esclusione di ogni ragionevole dubbio, che nelle circostanze segnalate il calciatore leccese n. 8 Gianni Munari fu effettivamente contrastato fallosamente dal calciatore Nagatomo, mentre il calciatore Colucci non partecipava in alcun modo all’azione, delibera di sanzionare il calciatore Colucci Giuseppe (Soc. Cesena) con un’ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario, al 25' del primo tempo; di sanzionare il calciatore Nagatomo Yuto (Soc. Cesena) con un’ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario, al 37' del primo tempo". Unico squalificato di giornata il leccese Munari, espulso al 34' del secondo tempo per avere, dopo un contrasto, tentato di scalciare un avversario.

Il Lecce non ci sta: Non siamo stati noi a indurre in errore l'arbitro - In merito a quanto da più parti affermato, e cioè che a indurre in errore l'arbitro (che ha ammonito Colucci il quale, già ammonito in precedenza, si è visto sventolare un immeritato rosso) sia stato un giocatore del Lecce, reo di aver suggerito a Rocchi il nome del colpevole sbagliato, il presidente Pierandrea Semeraro rifiuta l'accusa di scarsa sportività e lo fa con un comunicato sul sito ufficiale della società: "Posso assicurare che nessun nostro calciatore ha fatto pressione sull’arbitro Sig. Rocchi per indurlo in errore. Mi sembra alquanto strano, per usare un eufemismo, che un arbitro si possa far condizionare da un calciatore nel prendere una decisione così importante, privilegiando la versione di un avversario rispetto a quella di un suo collaboratore, che nel caso di ieri era molto vicino all’azione. Considerato che è umano commettere degli errori, convengo anch’io sul fatto che è auspicabile un contributo da parte di tutti per cercare di dare una mano e avere un comportamento collaborativo con i direttori di gara, anche se nell’episodio di ieri non ho riscontrato alcun atteggiamento antisportivo da parte dei nostri calciatori. Sarebbe il caso, però, che il presidente Campedelli, prima di occuparsi degli avversari, pensi a stigmatizzare il comportamento dei suoi dirigenti e calciatori che, a fine primo tempo, hanno aggredito verbalmente gli ufficiali di gara, cercando di intimidirli; al pari sarebbe il caso che fosse messo in risalto quanto fatto da Colucci, che sebbene avesse subito un torto, ha scagliato il pallone in testa ad un nostro calciatore, tenendo un comportamento che da solo dovrebbe comportare una squalifica e che, invece, è passato inosservato.”

"Evitare lo sciopero? Possibile..." - In un'intervista rilasciata a 'Radio anch'io', il vice presidente dell'Associazione Italiana Calciatori, l'avvocato Grosso, spera che si possa scongiurare lo sciopero previsto il 25 e 26 settembre: "Mi auguro che domani si arrivi ad un accordo di massima. Non credo che tutta la Lega condivida certe posizioni. Spero ci sia la volontà di trovare un accordo, che il parere della Corte di Giustizia del Coni ha ricordato essere obbligatorio". Infine, stoccata ai mass media: "All'opinione pubblica ci abbiamo rinunciato, c'è disinformazione".

Rummenigge: La Fifa stipuli un'assicurazione sugli infortuni dei nazionali - Karl-Heinz Rummenigge, presidente del Bayern Monaco e dell'Eca (Associazione club europei), da agosto in rotta di collisione con la Federazione olandese cui aveva chiesto di partecipare alle spese derivate dall'infortunio di Arjen Robben, ancora lontano dai campi, e lo sarà fino a gennaio, per una lesione che si è procurato durante i Mondiali di calcio, ha lanciato, attraverso le colonne del settimanale tedesco 'Kicker', la proposta che la Fifa stipuli un'assicurazione a favore dei giocatori e dei club in caso di infortuni verificatisi durante le partite delle Nazionali. Tale assicurazione dovrebbe coprire gli infortuni di lunga durata (oltre due o tre mesi): in questo caso, a partire dalla quarta o dalla sesta settimana lo stipendio del calciatore dovrebbe essere corrisposto dall'assicurazione pagata dalla Fifa o dall'Uefa. Sarà importante stabilire "la quantificazione della somma che Uefa e Fifa dovranno versare in quest'assicurazione". Infatti, sostiene, "La Fifa ha avuto dai Mondiali degli introiti di 3,6 milioni di franchi svizzeri, per questo credo che non sia troppo chiedere un'assicurazione di questo tipo". Chiede inoltre abolire le partite della nazionali nei due mesi successivi ai Mondiali e agli Europei.

 


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