Lo scudetto di cartone è braccato: Moratti e Paolillo si preparino a salutarlo.

News, 23 settembre 2010.

Al pressing di Andrea Agnelli Paolillo e Moratti oppongono un imbarazzato no comment o una forzata ironia. Del Neri vuole umiltà. Ventun convocati. Il Gup di Napoli dispone il sequestro dei beni di Giraudo. Il nuovo stadio: lavori in corso per immagini. Flash Mob a Torino. Contro la Juve Miccoli ci sarà. Dzeko rimpiange la Juve. Galliani rifiuta il 22 dicembre. La Roma contro l'arbitro Russo. Un fantasma insegue Ranieri. Nessuna lite per Cassano. Al Barça basta Villa per vincere. Un mese di stop per Ribéry.

E adesso sentono il fiato sul collo - La visita in Figc di Andrea Agnelli e Marotta e il conseguente incontro con Abete e Valentini ha avuto, tra i suoi effetti, quello di spezzare la piatta e ovattata quiete che avvolgeva tutta la questione, come se l'esposto non fosse mai esistito, come se Andrea non avesse mai parlato, come se ormai non fosse chiaro che Calciopoli è stata Farsopoli e che le maglie che hanno ospitato lo scudetto 2006 non sono immacolate come si è voluto far credere. E Paolillo e Moratti, ieri sera, sentiti da Sky nel prepartita, non hanno ostentato quell'impermeabile sicurezza che da tempo li contraddistingue, ma quasi un senso di fastidio. Paolillo: "La visita della Juve in Federcalcio? Non so quali argomenti hanno trattato. Solo Abete sa l'opportunità di questa visita. La revoca dello scudetto? E' una posizione loro, staremo a vedere che sviluppi avrà. Abete non ci ha informato del motivo della visita, si parla di supposizioni e non commento le supposizioni". Moratti: "Visita della Juventus in Federcalcio? Li ho visti tutti contenti dopo l'incontro. Avranno già una linea comune". Alla domanda: 'Ha intenzione anche Lei di andare da Abete?', ha risposto: "No, no, non ho la stessa....". Insistenza del cronista: 'Necessità?' "No". E se n'è andato ridendo, per ora.

Del Neri: "Non culliamoci su una vittoria" - A poche ore dalla sfida in casa contro il Palermo, Gigi Del Neri predica umiltà: "Non abbiamo fatto ancora niente, stiamo come prima. Siamo una squadra che sta cercando la sua identità, che non deve fare chissà quali voli e che non deve cullarsi su una vittoria. Rimaniamo piantati per terra, non abbandoniamoci a facili entusiasmi. La Juve deve sapere che ogni domenica è un esame e gli esami vanno superati". Il tecnico di Aquileia elogia per l'ennesima volta Felipe Melo: "Ha trovato quest'anno un ambiente esterno che lo sta supportando bene. Anche il pubblico lo sta sostenendo. Non conosco i risvolti passati, lo conosco adesso: lui e gli altri hanno creato un gruppo importante" ed esalta le prestazioni di Krasic e Pepe: "Krasic sta giocando bene. Ma per come lo conosco può rendere ancora di più. Lui si esalta nelle cavalcate come ad Udine, è un giocatore molto fisico. Ma vorrei sottolineare che anche Pepe ha fatto un'ottima gara. Ha dato una grande mano alla Juve correndo tantissimo". Sulla sua Juve non ha la minima perplessità: "Qualcuno ha definito la Juve provinciale. Non lo è. Semmai si potrebbe definire operaia che è una cosa molto differente". Infine, l'ex tecnico della Samp, non si sbilancia circa l'obiettivo della squadra bianconera in campionato: "Per la Juve mi aspetto miglioramenti giornalieri, partita dopo partita. Possiamo raggiungere buoni traguardi ma il campionato si definirà più in là. Pensate alla rimonta della Roma l'anno scorso".

I ventun convocati - Per la partita di stasera contro il Palermo il tecnico bianconero Luigi Del Neri ha convocato ventun giocatori: Costantino, Manninger, Storari; Bonucci, Chiellini, Ferrero, Grygera, Legrottaglie, Motta, Rinaudo; Aquilani, Krasic, Lanzafame, Marchisio, Melo, Pepe, Sissoko; Amauri, Del Piero, Iaquinta, Quagliarella. Non ci sono gli infortunati Buffon, Martinez, Traoré e De Ceglie e ovviamente i fuori rosa Grosso e Salihamidzic.

Disposto il sequestro dei beni di Giraudo - Il Gup del Tribunale di Napoli, Eduardo De Gregorio, ha disposto il sequestro conservativo penale dei beni (mobili e immobili, anche presso terzi) di Antonio Giraudo, per un ammontare di 12 milioni di euro. La notizia proviene dagli avvocati del Brescia Calcio, Bruno Catalanotti e Giovanni Nicolini, che assistono la società lombarda, parte civile nel processo di Calciopoli. "Il provvedimento - si legge in un comunicato del Brescia - ha accolto il ricorso presentato il 27 luglio dall'avv. Bruno Catalanotti e dall'avv. Giovanni Nicolini al Gup, che con sentenza del 14 dicembre 2009, depositata il 26 aprile 2009, aveva condannato (oltre a Lanese, Dondarini e Pieri) Antonio Giraudo, riconosciuto colpevole del delitto di associazione per delinquere e di più delitti di frode in competizioni sportive, alla pena di quattro anni e sei mesi di reclusione, ridotta a tre anni per il beneficio del rito abbreviato scelto dall'imputato, oltre al risarcimento dei danni in favore delle parti civili, da liquidare in separato giudizio". Il Brescia aveva quantificato in sei milioni il danno per ogni anno di B (cinque) e in 30 milioni il danno secco per la retrocessione.

Stadio Juventus Under Construction - Non è ancora chiaro se le voci preoccupanti circolate negli ultimi giorni, sui possibili ritardi e sui possibili problemi di ordine tecnico ed economico, abbiano qualche fondamento; sembra molto probabile, però, che il sollevamento dei "Pennoni" comincerà il 24 settembre, in concomitanza con il CDA della Juventus che si terrà al cantiere (fonte Tuttosport). Rimanendo in tema, oggi vi proponiamo tre immagini dei "Pennoni" scattate in due giorni differenti.
Le prime due sono state scattate il giorno 19-09-2010, ove, a causa delle piogge dei giorni precedenti, sono ben visibili i teli di protezione.
19-09-2010, Pennoni coperti:
Foto Pennone Nord
Foto Pennone Sud
La terza invece è stata scattata alle ore 18 del 21-09-2010, giorno in cui secondo fonti non ufficiali era previsto l'inizio del sollevamento, che invece non c'è stato. Nell'immagine sono ben visibili le scintille e le luci dei lavori in corso.
21-09-2010, Pennone nord:
Pennone Nord lavori, in corso

Flash Mob per chi tifa Juventus sabato prossimo a Torino. C’è un Flash Mob bianconero sabato 25 settembre 2010 alle ore 11.00 in Piazza Castello a Torino: vi sono invitati tutti i tifosi juventini. L’invito per la festa è quello di presentarsi indossando una maglia bianconera e portando con sé un secchio o una bottiglia d’acqua. Un alone di mistero si è alzato su chi sta organizzando l’evento, ma quello che è certo è che ci saranno regali per tutti i partecipanti.

Palermo: convocato Miccoli - L'ex attaccante juventino torna a disposizione del mister Delio Rossi e viene convocato per la trasferta del Palermo all'Olimpico di Torino contro la Juve. Fabrizio Miccoli era assente dai campi di gioco della serie A da oltre quattro mesi, a causa dell'infortunio al ginocchio patito nella penultima giornata della scorsa stagione contro la Samp.

Dzeko non ha scordato la Juve - Edwin Dzeko, in un'intervista al settimanale tedesco Kicker, torna sul suo desiderio estivo di venire alla Juve, sogno infranto dal rifiuto a cederlo da parte della dirigenza del Wolfsburg: "Non posso nascondere di essere dispiaciuto per il mio mancato passaggio alla Juventus - ha spiegato - Fino all'ultimo ho creduto che il Wolfsburg e il club bianconero sarebbero riusciti a trovare un accordo, soprattutto quando tra i due club si è aperta la trattativa per Diego. Purtroppo non è andata come avrei voluto. Non è stato un errore allungare il mio contratto con il Wolfsburg, lo è stato farmi convincere ad inserire quella clausola, o meglio, quella cifra per consentirmi di svincolarmi. Oggi pochi club possono e vogliono spendere 40 milioni di euro per acquistare un giocatore, anche se di alto livello. Se potessi tornare indietro non rifarei lo stesso errore che mi ha impedito di compiere le scelte che avrei voluto fare. Con questo non voglio dire che sono triste di essere rimasto a Wolfsburg, ma semplicemente che alla Juventus, per esempio, quest’anno avrei giocato in Europa League, cosa che non farò al Wolfsburg, e l’anno prossimo con molta probabilità in Champions League. Mi accostano al Bayern? Negli ultimi due anni mi volevano Milan, Juventus, Chelsea e Bayern, i club più importanti d’Europa, questo vuol dire che sto facendo bene. Ma sono certo che resterò ancora un anno qui al Wolfsburg, almeno che qualcuno decida di fare una pazzia da 40 milioni di euro". Ma il Bayern ha senz'altro un'arma in più: i due fratelli Hoeness, dirigenti dei rispettivi club...

Galliani: "No alle partite il 22 dicembre" - Intervistato su Sky Sport, poco prima di Lazio Milan, in merito all'anticipo della diciottesima giornata alla serata del 22 dicembre, per esaudire il desiderio dei calciatori che non vogliono giocare il 6 gennaio, ma vorrebbero prolungare le loro vacanze sino al 9, Adriano Galliani è stato perentorio: "Nessuno vuole recuperare il turno del 6 gennaio con il 22 dicembre sera: è una scelta assurda: domani in assemblea di Lega il Milan voterà così, la Roma e la Lazio anche, e così altri club. Farò qualsiasi cosa per non giocare il 22 sera. È anche una questione di rispetto del pubblico, spesso all'antivigilia di Natale le partite si fermano per neve". Secondo lui la scelta migliore è quella di rispettare il calendario originario: "Personalmente quello che dirò domani è che il campionato rimane quello che è. Si gioca l'Epifania, il 19 è vacanza per tutti e poi in un pomeriggio di festa si gioca a calcio. Cambiare il 6 gennaio con il 22 dicembre credo che sia demenziale". Davanti all'obiezione che trattasi di una richiesta dei calciatori ribatte: Non è vero, se facciamo un sondaggio non è cosi. Al limite non si gioca il 6 gennaio ma mai il 22 sera, conta anche il parere delle società e di chi compra il prodotto". Ai calciatori però, come dice il segretario generale dell'Aic Gianni Grazioli, basta non giocare il 6 gennaio, poi che sia il 22 dicembre o altra data poco importa: "L'anticipo è una soluzione che a noi sta bene. Ma in questo caso, nell'interesse anche degli spettatori, sarebbe forse più opportuno giocare alle 18 piuttosto che alle 20.45. Come saremmo favorevoli a una seconda ipotesi, e cioè di far slittare la fine termine del campionato, in maggio, in assenza di impegni della Nazionale. In questo caso le condizioni ambientali e climatiche sarebbero senz'altro migliori. Attendiamo ora che su pronuncino i presidenti di serie A". E sarà l'Assemblea di Lega prevista per oggi a dire l'ultima parola.

Ciclone Roma sull'arbitro Russo - E' passata un'altra giornata (e manca ancora Juve-Palermo) e, per la gioia di Nicchi, le polemiche sugli arbitri non accennano a placarsi; anche ieri sera c'è stato chi urlava e strepitava, e alla testa c'era la Roma, e nemmeno si può darle torto, vista la direzione inadeguata dell'arbitro Russo; ma i toni usati dai giallorossi, dirigenti e tecnico, sono stati indubbiamente molto forti. Sentiamo Pradè a Mediaset: "E' stata una partita completamente condizionata dalla terna arbitrale e vogliamo che venga sospesa. Questa non è rabbia, è qualcosa di più. Oggi ne abbiamo viste di tutti i colori e io in 20 anni di carriera non avevo mai visto nulla di simile. Domani vogliamo un intervento di Braschi. Da questa partita usciamo con una sconfitta, Mexès espulso e l'infortunio di Julio Sergio. Il rigore che hanno dato al Brescia è imbarazzante l'intervento era sulla palla e fuori area, Mexès prende il pallone e invece l'arbitro ha dato rigore ed espulsione. Poi mi chiedo come abbia fatto l'arbitro a non vedere un netto fallo di mano in area, era a due metri. Siamo veramente fuori di testa, adesso come faccio a giustificarmi con la squadra? Noi non possiamo parlare con il direttore di gara, possiamo chiedere al presidente di Lega di farlo per noi, domani cosa va a dire Beretta a Braschi e Nicchi? Per quanti giorni Braschi fermerà Russo e Ayroldi? Perché fa ancora l'arbitro dopo quello che è successo al Mondiale (Ayroldi era il guardalinee in Argentina-Messico, con il goal Tevez in netto fuorigioco, ndr). Dovremmo essere esempio per i giovani? E come facciamo ad esserlo? Non so se è un problema di limiti tecnici o di condizione, ma noi chiediamo che vengano presi provvedimenti adeguati e delle spiegazioni immediate". E Claudio Ranieri a Sky: "C'erano due rigori, il loro rigore non c'era. Mi sta bene che l'arbitro ammonisca tre giocatori nostri, ma dovrebbe fare altrettanto con gli avversari. Il guardalinee? Se è stato lui a segnalare il rigore è da ricovero, non vede nulla". E per finire Rosella Sensi a Roma Channel: "Sono allibita per quello che ho visto. Ho una responsabilità perché sono il presidente ma da tifosa sono allibita. Io non posso vedere tanta scarsezza in una terna arbitrale. I benpensanti mi massacreranno ma io amo questa Roma e non posso accettare queste cose. Non si possono accettare 3-4 rigori non dati. Io sono sconcertata sia da tifosa che da presidente. Ho visto e seguìto tutto ma poi ci dicono 'Romani Piagnoni' ma non possiamo accettare una cosa così. Ve lo sto dicendo io che la amo e che l'ho ereditata da mio padre e i tifosi della Roma vanno tutelati. Ditemi pure 'bla bla bla' ma la Roma va tutelata! Ma non ce la facciamo più, non si può".

Ranieri inseguito dal fantasma di Lippi - Da Torino si è trasferito nella 'sua' Roma, ma il fantasma che lo aleggiava su di lui lo ha seguito fin lì e ancora svolazza minaccioso alle sue spalle, muovendosi subdolo nell'ombra: "C'è chi si muove nell'ombra - dice a Sky - qualcosa c'è. Lippi? I nomi e i cognomi i giornali li hanno fatti, si vede che sanno qualcosa anche loro..." E ricollega il fantasmi agli eventi del passato: "A Torino lo sapevo che era Lippi. D'altra parte lo sapevano tutti, c'era stata la famosa cena della piadina". Poco dopo Pradè spiegherà invece: "Non esiste alcuna situazione con Lippi. Confermiamo la nostra stima e amicizia a Ranieri. Gli spiegherò tutto nel viaggio di ritorno".

Smentita Samp su presunta lite nello spogliatoio - Attraverso un comunicato stampa sul proprio sito ufficiale, la Sampdoria smentisce categoricamente le voci secondo cui la mancata convocazione di Antonio Cassano sia da attribuire a presunte discussioni avvenute nello spogliatoio blucerchiato. La Samp non solo parla di una "normale pausa" ma accusa il Corriere della Sera di "insinuare motivazioni oscure, infide e legate a chissà quale frizione interna con compagni ed allenatore" e, allo stesso tempo, ironicamente si domanda fino "a che punto l’esercizio di fantasia varchi il confine della vergogna".

Il Barça risponde al Real - Il Barça orfano della Pulce risponde alla vittoria del Real nell'anticipo e con la vittoria col minimo scarto sul modesto Sporting Gijon porta a casa i tre punti che gli consentono di restare un punto sotto le merengues. Non c'era Messi, ma ieri sera è stato sufficiente David Villa che, imbeccato da Dani Alves, infila il portiere avversario. In testa, non più solo ma a fianco del Real, rimane il Valencia, che ha pareggiato in casa per 1-1 con l'Atletico Madrid.

Tegola Bayern: Ribéry out un mese - L'infortunio patito dal centrocampista francese è più grave del previsto e dovrà stare fermo per almeno quattro settimane. Frank Ribéry, nella partita vinta dal Bayern Monaco per 2-1 sull'Hoffenheim, è stato duramente colpito alla caviglia destra riportando una lesione della capsula articolare e dei legamenti. Il medico della squadra tedesca Hans-Wilhelm Müller-Wohlfahrt ha comunque dichiarato che il giocatore non dovrà essere operato.


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