Del Neri: Il rigore per noi c'era tutto!

News, 8 novembre 2010.

Del Neri: Dobbiamo essere più concreti e cinici. E il rigore c'era tutto (e ha ragione!).  Marotta darà la caccia ai giovani. I commenti di Aquilani, Iaquinta e Marchisio. Ranieri, da romanista, 'gode come un riccio'. Balotelli croce e delizia di Mancini.  Il Lech Poznan sconfitto in campionato. Stagione a rischio per Samuel. Il Malmö si laurea campione di Svezia. Il Real vince il derby. Bundesliga: Dortmund in fuga. Ligue 1: Cade il Brest.

Del Neri: Serve più cinismo. E il rigore c'era - Del Neri è soddisfatto per il risultato, che considera meritato, ma lo lascia un po' perplesso la prestazione della squadra, andata sotto per un errore evitabile, in grado di tornare a galla, ma poi costretta soffrire fino in fondo per l'incapacità di chiudere per tempo la gara. Questi i concetti espressi nell'intervista a Sky. "All'inizio è stato molto complicato, perché il Cesena gioca in maniera molto offensiva e il gol segnato li ha galvanizzati. Questo fatto dimostra che ogni partita del campionato è dura. Nella ripresa, però, siamo cresciuti, ma dobbiamo essere sempre concreti, Dobbiamo imparare ad essere più cinici, altrimenti rischiamo di continuare a soffrire fino alla fine”. Poi parla delle singole prestazioni, cominciando dal giovanissimo Sorensen: "Il giovanotto si è imposto bene e mi è piaciuto. Ha fisico e questa per lui è stata una grande esperienza". Sui due 'reintegrati': "Grosso ha fatto un ottimo secondo tempo e mi ha fatto molto piacere questa cosa. All'inizio era un po' contratto, ma poi è andato bene. Brazzo si è messo subito a disposizione dei compagni e ha avuto un ottimo atteggiamento. Abbiamo recuperato due giocatori”. Su Bonucci, sul quale oggi gravava la responsabilità di guidare la difesa: "Ha ventidue anni e in questo momento è lo stakanovista della squadra, dal momento che ha giocato tutte le partite. Può essere il comandante della difesa e ha le caratteristiche per fare bene anche in Nazionale". Sul centrocampo: "Aquilani ha dato molto equilibrio al reparto. Con lui e Marchisio ora facciamo bene sia la fase di interdizione che quella di ripartenza palla al piede. L'infortunio di Melo? Mi aveva assicurato che stava bene, ma invece ha avuto un piccolo problema”. Su Del Piero: “Ha fatto una grossa partita e la squadra ha bisogno di giocatori bravi tatticamente, ma anche di personalità”.
Su Raisport, oltre a complimentarsi col Cesena che, a suo dire, per la qualità del suo gioco non merita la brutta classifica che ha, parla del rigore, della cui concessione Ficcadenti si è lagnato: "Il rigore per noi c'era tutto, e non vedo lo spazio per grandi recriminazioni".

Marotta: Punteremo sui giovani - Contro il Cesena ieri ha esordito il diciottenne Frederik Sorensen, acquistato in estate dal Linby (serie B danese). Ma il suo, come quello dei giovani che hanno debuttato giovedì in Europa League, è destinato a diventare un caso destinato a ripetersi nella Juve del futuro, almeno stando alle parole di Beppe Marotta su 'Tuttosport': "Quest’anno ne abbiamo presi quattro o cinque, ma l’anno prossimo ne arriveranno di più. L’idea è sempre quella di avere un gruppo di giocatori che stanno nella Primavera, ma sono pronti a tamponare le emergenze della prima squadra, come in questo caso". La 'caccia ai giovani' in casa Juve è dunque aperta, sperando che i segugi del mercato abbiano buon fiuto.

I commenti dei protagonisti di Juve-Cesena - Dal sito ufficiale i protagonisti di Juve-Cesena raccontano le loro sensazioni dopo la vittoria, un po' sofferta, ma meritata. Aquilani: "Il Cesena è partito molto forte, andando in vantaggio, ma dopo il loro gol si è vista un’altra Juve. Abbiamo ribaltato il risultato e nel secondo tempo siamo stati bravi a gestire il risultato. Sono contento di fare parte di un gruppo composto da giocatori importanti. Io cerco di mettere a disposizione le mie caratteristiche e tra queste c’è l’impostazione del gioco. Sono felice per la vittoria. Abbiamo centrato tre punti importanti che ci permettono di rimanere nelle zone alte della classifica. È lì che deve stare la Juve, visto il nome che porta. Per ora ci siamo e vogliamo rimanerci, perché siamo consapevoli di dover lottare per il primo posto". Poi Iaquinta: "Sono contento, perché è davvero un periodo un po’ sfortunato per noi, visti gli infortuni. Io stesso ho avuto dei problemi, spero che questa sia la volta buona, di aver recuperato definitivamente. Questa è la vittoria del carattere perché la partita si era messa in salita, ma noi siamo riusciti a riprenderla e a conquistare la vittoria. L’imperativo da ora in avanti è andare avanti senza pensare agli altri, ma guardando partita per partita e continuando a migliorare". Infine il tuttofare Marchisio: "Stiamo dimostrando di essere migliorati rispetto agli ultimi due anni. Gare del genere in passato le avremmo perse. Questo è molto positivo, perché si vede più convinzione e più carattere. Io non mi considero un’ala e il mister non vuole che la faccia, ma che stringa il più possibile per cercare di dare equilibrio. Stiamo andando bene, ci capiamo sempre di più e i risultati stanno arrivando".

Ranieri è davvero cambiato: adesso gode come un riccio - E' vero, ci voleva la 'sua' Roma per tirar fuori da Claudio Ranieri il foscoliano 'spirto guerrier ch'entro mi rugge'; a fargli estrarre le unghie oggi sono le proteste della Lazio: i biancocelesti infatti hanno definito l'arbitro Morganti il dodicesimo uomo per la Roma e gli hanno addossato praticamente per intero la colpa della loro sconfitta. Ma il Claudio Ranieri in versione giallorossa non ci sta e a Raisport dichiara: "Le proteste della Lazio non le capisco, nel primo tempo non c'è stato dato un gol valido. Non accetto una situazione del genere. Se dite che ci sono stati errori di qua e di là va bene, non solo quelli di una parte, sono cambiato ed a Roma faccio il romano. La Lazio ha perso per l'arbitro? Così state dando ancora più soddisfazione ai romanisti, adesso li state facendo godere come ricci. Ve la state cantando e ve la state suonando".

Balotelli eroe e cattivo - La definizione è di Skysports.com e ben descrive il Balotelli che ieri hanno potuto ammirare gli spettatori di West Bromwich-Manchester City, conclusasi 0-2. Per Supermario l'impresa dei due goal che in sette minuti hanno deciso le sorti del confronto, ma anche l'espulsione per aver rifilato un calcio a Youssouf Mulumbu: espulsione che gli farà saltare il sentitissimo derby di metà settimana con lo United.
In Premier League fa notizia anche la sconfitta del Chelsea ad Anfield Road per opera del Liverpool, al quarto successo consecutivo tra campionato e coppa; a decidere il match una doppietta di Fernando Torres, autentica bestia nera dei Blues (sette goal in otto partite. La squadra di Ancelotti rimane comunque in testa, a +2 sullo United. L'Arsenal invece è stato battuto in casa dal Newcastle, con goal di Carroll allo scadere del primo tempo.

Lech Poznan ko in campionato - Il Lech Poznan, che i bianconeri dovranno affrontare in trasferta il primo dicembre, con obbligo di vincere se vorranno continuare il cammino in Europa League, in campionato non riesce proprio ad ingranare e ad abbandonare la pericolosissima penultima posizione della Ekstraklasa, con soli 11 punti raccattati in altrettante gare. Il segnale di ripresa manifestato con la vittoria in Europa League, dove i 'Ferrovieri' si stanno ben comportando, non ha avuto seguito in campionato, dove sono stati sconfitti dal Ruch Chorzow, altra formazione di bassa classifica e potenzialmente inferiore al Lech Poznan, che l'anno scorso vinse meritatamente il titolo. Subìta la rete degli avversari al 61', al Lech non è bastata la successiva mezz'ora per rimontare è ed è così finita 0-1.

Stagione finita per Samuel? - Come si era intuìto già sabato sera, dalle immagini che mostravano una rotazione innaturale del ginocchio destro dopo lo scontro con Caracciolo, l'infortunio costringerà Walter Samuel ad una lunga assenza dai campi di gioco. Il difensore nerazzurro, sottoposto ieri mattina al Policlinico San Matteo di Pavia ad accertamenti clinici, ha riportato la lesione del legamento crociato anteriore e del collaterale esterno del ginocchio destro. E' molto probabile che la sua stagione sia finita qui.

Il Malmö campione di Svezia - Nell'anno del centenario il Malmö si è laureato campione di Svezia (non gli accadeva dal 2004), battendo, nell'ultimo turno, il Mjällby, per 2-0 (reti di Jiloan Hamad e di Agon Mehmeti. La principale avversaria, l'Helsingborgs, ha fatto 0-0 contro il Kalmar, e così il titolo è andato al Malmö, che ha finito due punti sopra. Il tecnico del Malmö Roland Nilsson ha commentato: "E' una sensazione meravigliosa. Abbiamo rincorso l'Helsingborg durante la stagione, lo abbiamo superato e poi abbiamo tenuto duro. La squadra è giovane e potrà soltanto migliorare".

Il Real fa suo anche il derby - Ieri sera a Madrid era in programma la stracittadina: se l'è aggiudicata il Real, tenendo sotto del solito punticino il Barça; decisivi per il successo delle Merengues sui Colchoneros i gol di Carvalho e Özil nel primo tempo. Il Barça tuttavia non molla, passando al Coliseum contro il Getafe: 3-1 grazie ai gol di Messi, Villa e Pedro; nella ripresa ha accorciato le distanze per il Getafe, su rigore, Manu. Un espulso per parte, Boateng e Piqué: quest'ultimo sarà dunque costretto a saltare il big match di sabato prossimo, contro il Villarreal, terzo in classifica, che ha fatto il suo dovere rifilando un poker all'Athletic Bilbao (in rete anche Giuseppe Rossi). Altri risultati: Real Saragozza-Maiorca 3-2; Almerìa-Sporting Gijon 1-1; Osasuna-Hercules 3-0; Levante-Deportivo La Coruña 1-2.

Il Dortmund va in fuga -Il poker esterno rifilato dal Borussia Dortmund all'Hannover, unito alla sconfitta subìta sabato dal Mainz, manda in fuga gli uomini di Jürgen Klopp, ora a +4; a segno Kagawa, Barrios, Lewandowski e Blaszczykowski. Al terzo posto si installa il Bayer Leverkusen, che vince 2-1 sul Kaiserslauten. Dura lezione per il Werder Brema al Gottlieb-Daimler-Stadion ad opera dello Stoccarda: finisce 6-0 (doppietta di Cacau e reti di Marica, Gentner, Niedermeier e Bok).

Ligue 1: il Brest cade a Lilla - Trasferta da dimenticare quella della capolista Brest a Lilla, finisce 3-0: unica consolazione il Brest non perde il primato in classifica, rimanendo a + 1 sul Rennes (1-1 in casa col Lione), che però deve recuperare una partita, col Marsiglia, che è nel gruppone delle quarte, a meno tre. Da segnalare la prima vittoria in campionato dell'Arles 3-2 sul Caen), ultima in classifica, staccatissima, con soli cinque punti in dodici gare. Gli altri risultati: Nancy-Monaco 0-4; Nizza-Tolosa 2-0; Lens-Montpellier 2-0. Paris Saint Germain-Marsiglia 2-1; Bordeaux-Valenciennes 1-1; Saint Etienne-Lorient 1-2; Sochaux-Auxerre 1-1; Rennes-Lione 1-1.

 


Foto Gallery