Nedved: Mai all'Inter. Pavel e Andrea: We have a dream.

News, 20 novembre 2010.

Pavel Nedved: Mai sarei andato all'Inter. E io e Andrea abbiamo un sogno in comune. Due mesi di stop per Amauri. I bianconeri si allenano a mezzogiorno. Legrottaglie: I nostri scudetti devono tornare a casa. Pepe non si dà pace. Il nuovo stadio: lavori in corso per immagini. Galliani: Con Marotta ho chiarito, deve solo evitare paragoni. In Lega ancora lontano l'accordo sui bacini di utenza. Pañolada salentina. Al Vicenza il derby del Veneto. Zamparini: Pastore non andrà mai alla Juve. Bologna nel caos, i tifosi contestano Porcedda. L'Inter perde anche Coutinho. La FA risarcisce il Liverpool per Gerrard. Il Blackburn passa agli indiani.

Nedved: Mai avrei potuto vestire nerazzurro - Pavel Nedved, in una lunga intervista alla Gazzetta dello sport, nel corso della quale ha presentato 'La mia vita normale', il libro della sua vita, che uscirà fra pochi giorni, di una cosa si è detto certo: mai e poi mai avrebbe potuto scendere in capo con la maglia nerazzurra; e l'occasione c'era pure stata allorché, terminato e non rinnovato il contratto con la Juve di Elkann, venne chiamato da Mourinho in persona, che lo voleva per far grande l'Inter; ed ecco come Pavel spiega il gran rifiuto: "Il mio procuratore Raiola provò a farmi continuare: c'erano offerte dall'estero e dall'Italia, ma io non mi vedevo con altre maglie. La chiamata di Mourinho? Quando sentii la sua voce rimasi molto sorpreso. Prima mi fece i complimenti e poi mi disse: 'Pavel, ho bisogno di te per vincere la Champions'. Ma io rifiutai subito: il cuore non mi avrebbe mai permesso di giocare con l'Inter". Mentre invece non ha esitato ad entrare nella squadra di Andrea Agnelli, che l'ha introdotto nel cuore della Juve, nel Cda; e con Andrea il feeling è di lunga data: "La prima volta che lo vidi al campo era con suo padre Umberto e la scena mi conquistò: la Juve era un top club, ma anche una famiglia. Si presentò parlandomi in inglese, dimenticando che io ero già in Italia da cinque anni. Io non capii una parola, poi scoppiammo a ridere. Io e Andrea abbiamo affinità caratteriali , idee simili nella visione del calcio e soprattutto un sogno in comune che non posso svelare ma che un giorno si avvererà". Con l'aiuto di Pavel sarà più facile; ecco i suoi compiti: "Stare vicino alla squadra, andare al campo, dialogare con Del Neri, Marotta, Paratici, Pessotto, aiutare chi ha bisogno". Spende anche qualche parola su colui che da più parti è stato presentato come suo erede, Milos Krasic: "E' molto forte. Abbiamo qualcosa in comune: il modo di correre e di puntare la porta, la ricerca della concretezza. Crossa benissimo, ora deve farci scoprire il tiro da lontano". E non poteva mancare un pensiero ad Alex, compagno di tanti successi: "Del Piero? E' Highlander: sempre in prima fila. Un esempio. E mi aspetto che continui a giocare. Ale ha la testa giusta per andare avanti alla grande".

Amauri torna fra un paio di mesi - Il controllo ecografico cui Amauri è stato sottoposto da parte del dottor Ganzit dell'Istituto di Medicina dello Sport di Torino ha evidenziato "una lesione di secondo grado del legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro con distrazione traumatica della zampa d'oca". Prognosi: 40-50 giorni; lo rivedremo in campo fra un paio di mesi.

Allenamento a mezzogiorno - I bianconeri hanno accelerato la preparazione verso la gara di Marassi in programma domenica all'ora di pranzo allenandosi già da ieri alle 12.30, per rispettare la tabella di avvicinamento ai tempi della gara che, disputandosi appunto alle 12.30, farà anticipare il pranzo dei giocatori alle 9.30. I ragazzi di Del Neri si sono così trovati a Vinovo in mattinata, hanno mangiato e, rispettando fedelmente i ritmi da seguire domenica, a mezzogiorno e mezzo hanno iniziato il riscaldamento, seguìto da esercizi di tecnica di passaggio (rasoterra, al volo, di controbalzo, di piatto, di collo); poi la squadra ha lavorato sui calci piazzati, sui movimenti offensivi e su quelli difensivi. Grosso, Marchisio e Krasic hanno svolto tutta l'attività con il gruppo. Mancava invece Marco Motta, rimasto in palestra perché affetto da lombalgia; le sue condizioni non sembrano preoccupare ma, qualora non dovesse farcela, è pronto ad entrare il giovane Sorensen.

Legrottaglie: Rivogliamo i nostri scudetti! - Nicola Legrottaglie, intervistato a 'Solo calcio' su Sportitalia, ha rivendicato per la Juve i due scudetti vinti sul campo ma tolti al tavolino di Calciopoli: "Quegli scudetti sono nostri, lo sanno tutti e devono tornare alla Juventus. Noi ci sentiamo forti e già quest'anno possiamo puntare al titolo. Non mi meraviglio se l'Inter fatica così tanto. Come quando noi comuni mortali a Natale mangiamo tantissimo e il giorno dopo ci accontentiamo del brodino; non abbiamo più fame". Parole di stima per Del Neri: "E' molto bravo".

Pepe non riesce a darsi pace: a Genova voleva proprio esserci - E' passata una settimana, ma Simone Pepe il rigore e la squalifica maturati in occasione della gara contro la Roma proprio non riesce a digerirli e lo dice a Sky Sport 24: "Quello che avevo percepito in campo è un po' quello che poi ho rivisto in tv. Io mi sono coperto il volto perchè era un tiro molto forte, ho allargato un po' il braccio, però ero convinto di essere fuori area, invece ero dentro l'area. Inoltre il tempo era scaduto e poi se uno si copre il volto penso sia una cosa istintiva". E saltare la gara di Genova per questo episodio gli pesa: "Mi pesa tantissimo perchè avevo fatto una buona partita, sto in un buon momento di forma, la condizione cresce e questo mi pesa".

Stadio Juventus Under Construction - Oggi, nel nostro racconto per immagini del cantiere, pubblichiamo tre foto scattate alcuni giorni fa sul lato ovest.
La prima ritrae l'interno del capannone ove vengono preparate le materie prime, la seconda offre una veduta dello stadio dove è ben visibile lo stato dei lavori sulle pareti esterne del catino, e la terza invece ritrae i cumuli di detriti in diminuzione sull'angolo sud-ovest.
14-11-2010, Lato Ovest, Corso Grande Torino:
Foto 1
Foto 2
Foto 3

Galliani: "Non c'è guerra tra Juve e Milan" - In occasione dell'assemblea di Lega di Serie A, sembra tornato il clima sereno tra i dirigenti di Juve e Milan. Sorrisi e stretta di mano tra il presidente bianconero Andrea Agnelli e l'amministratore delegato rossonero Adriano Galliani, il quale ha dichiarato: "Con Marotta ho già chiarito tutto, era un amico e resta un amico. L'ho pregato di evitare i paragoni fra i giocatori della Juventus e quelli del Milan, ma mica è successa la guerra".

Lega: va a rilento l'individuazione dei bacini di utenza - Si è svolta ieri presso la sede di via Rosellini un'Assemblea delle Società di Serie A dedicata alla definizione dei criteri per individuare i bacini di utenza, onde trovare il sistema di spartirsi l'ultimo 25% dei ricavi dei diritti tv; ma la situazione è piuttosto stagnante e anche quest'ultima riunione non ha sortito conclusioni accettabili. Il presidente Beretta parla di "avvicinamenti progressivi", perché "quando ci sono in ballo interessi rilevanti è normale che si proceda con grande attenzione". Vi saranno altri incontri di approfondimento: "Dobbiamo continuare a lavorare per definire le modalità di svolgimento dell'indagine demoscopica, per fortuna non abbiamo una scadenza ravvicinata, e comunque queste scadenze siamo noi a poterle modulare, per cui proseguiremo i lavori nelle prossime settimane". Si è parlato anche del contratto dei calciatori, e anche lì la situazione è più ferma che mai, con le due parti arroccate sulle rispettive posizioni. Beretta ha illustrato il contenuto di due missive inviate rispettivamente al presidente federale Giancarlo Abete e al Presidente dell'Alta Corte prof. Riccardo Chieppa, nelle quali la Lega chiarisce perché non ci siano gli estremi per la nomina del commisssario ad acta per fare l'accordo collettivo: "Credo che non esista un solo calciatore di Serie A - ha detto Beretta - che non sia tutelato da un regolare contratto per cui continuiamo a ritenere che non sussistano le condizioni gravi che l'Alta Corte, nel suo parere di luglio, ha indicato come necessarie per la nomina del Commissario ad acta".

Pañolada salentina - Il Lecce, secondo i suoi tifosi, ha subito molti torti arbitrali, troppi, a loro giudizio. Perciò i supporters salentini, in particolare quelli dell'associazione Salento Giallorosso, hanno promosso la pañolada, alla spagnola, cioè lo sventolio dei fazzoletti bianchi, come segno di protesta verso la classe arbitrale. Salento Giallorosso dunque, con un volantino, invita tutti i tifosi che andranno allo stadio dia Via del Mare a portare con sé un fazzoletto bianco da sventolare in segno di disappunto e civile protesta nei confronti del direttore di gara, in caso di sue decisioni dannose per la squadra di De Canio.

Serie B: il Vicenza vince il derby veneto - Finisce 2-1 tra Vicenza e Padova nell'anticipo della sedicesima giornata di serie B. Dopo un mese nero (quattro sconfitte consecutive) il Vicenza torna alla vittoria: apre Abbruscato a un minuto dalla fine del primo tempo, raddoppia Braiati al 3' della ripresa, poi accorcia Di Gennaro.

Zamparini: "Pastore mai alla Juve" - Il vulcanico presidente del Palermo, ha cambiato di nuovo versione, così come cambia il vento, circa il talento rosanero Javier Pastore dichiarando l'incedibilità del giocatore: "Per ora Pastore è nostro e la prossima stagione giocherà sicuramente con noi". Ovviamente non poteva mancare l'ennesima dichiarazione al vetriolo verso la Vecchia Signora: "Pastore lo vuole la Juventus? Non ci andrà mai". Infine il presidente rosanero conferma la sua volontà di cedere il Palermo e lasciare definitivamente il calcio: "Stiamo lavorando, non è facile ma ci sono 3 o 4 soggetti interessati e sono aperte delle trattative". Cambierà per l'ennesima volta idea?

Bologna nel caos, tifosi in subbuglio - Sempre più caotica la situazione ai vertici del Bologna per il mancato pagamento e delle spettanze Irpef e degli stipendi dei calciatori (mentre invece sono stati pagati gli altri dipendenti). Il Presidente rossoblu Porcedda sarebbe stato truffato da un broker che avrebbe presentato una fidejussione falsa (intestata alla BNL) da presentare alla Lega Calcio per l'iscrizione al campionato. Ora, dopo la denuncia del fatto da parte di Porcedda, la Procura, nella persone del Pm Valter . Davanti al centro di Casteldebole campeggiava uno striscione: "Tifosi e squadra uniti per questa battaglia"; all'uscita il presidente è stato contestato da un gruppo di una trentina di tifosi che gridavano: "Non lo vogliamo più vedere né a Bologna né allo stadio, se no interveniamo noi". Fosche le prospettive sul piano sportivo: appare inevitabile la penalizzazione di tre punti, che potrebbero diventare quattro se entro il 15 dicembre la società non riuscirà a far fronte agli impegni: Porcedda è poi uscito dalla Procura verso le 14, sempre su un'auto della Digos, senza rilasciare dichiarazioni.

Ecatombe Inter: Coutinho infortunato - Il giovane brasiliano ha terminato l'allenamento ad Appiano Gentile anzitempo: probabile che si tratti di uno stiramento. A questo punto Coutinho, che tra l'altro nemmeno ha giocato nella Nazionale brasiliana nonostante fosse stato convocato, potrebbe saltare le partite con il Chievo in campionato e con il Twente in Champions League.

La FA risarcisce il Liverpool - La Football Association risarcirà 500mila euro al Liverpool per l'infortunio occorso a Gerrard durante la gara amichevole giocata contro la Francia. L'indennizzo è possibile grazie ad una previdente assicurazione che la federazione inglese paga per colmare, almeno in parte, il danno che un club subisce dall'indisponibilità di un suo tesserato causata dall'impiego in una gara della Nazionale.

Gli indiani conquistano il Blackburn - Il Blackburn, a rischio fallimento, è riuscito a risolvere i suoi problemi finanziari grazie all'intervento della multinazionale indiana 'Venkateshwara Hatcheries', specializzata nell'allevamento di polli, nota per il marchio dei fast food Venky's e di proprietà della famiglia Rao. Con 26,5 milioni di euro la Venky's mette le mani sul 99,9% delle quote azionarie detenute dall'ex proprietario Jack Walker, mentre lo 0,1% rimane nelle mani dei soci di minoranza. Nella nota sul sito ufficiale del club inglese si legge: "La famiglia Rao ha una vasta gamma di interessi commerciali in India e in diverse altre parti del mondo". E Paul Egerton, presidente della compagnia di proprietà di Jack Walker, ha spiegato: "Siamo davvero contenti di cedere i Rovers alla famiglia Rao. Siamo stati colpiti dal loro entusiasmo per il club, dai loro progetti e dalle idee per gli investimenti futuri". 


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