Eto'o, non così! Preziosi, non così! Juve, così sì!

News, 22 novembre 2010.

A Del Neri la Juve di Genova è piaciuta. Benitez giustifica la testata di Eto'o: la parola alla prova tv. Le frottole di Preziosi. Le reazioni di Krasic, Aquilani e Felipe Melo. Marotta e il mercato di gennaio. Tanzi controllava Parma e Verona: ci rimise il Napoli. De Canio chiede agli arbitri uniformità di giudizio. Legrottaglie presenta il suo libro. Il manchester City travolge il Fulham. Bundesliga: il Colonia vince a Stoccarda.

Così Gigi Del Neri vuole la Juve - Della gara di Marassi a Del Neri non è piaciuto solo il risultato finale, è piaciuta soprattutto la Juve: "I ragazzi hanno fatto grande attenzione - ha detto a Sky Sport - hanno avuto grandi meriti, hanno giocato un’ottima gara, hanno dimostrato maturità. Aver vinto qui è motivo di grande orgoglio. Sono stati bravi i miei giocatori a spingere molto nel primo tempo e ad avere grande attenzione nella ripresa". E poi c'è il risultato, che rilancia la candidatura della Juve in chiave scudetto: "La classifica dice che stiamo attaccati, gli altri viaggiano bene, noi siamo una squadra che può dire la sua, ma dobbiamo guardare domenica dopo domenica, senza farci facili illusioni e neanche disprezzare quello che abbiamo fatto fino adesso, per centrare un obiettivo che magari può arrivare, ma non in questo momento". Per la vittoria è stato decisivo Krasic, per il goal e per il suo apporto al gioco della squadra: "Era pronto per 60 minuti, la scelta è stata fatta perché avevamo fiducia nelle sue caratteristiche. Ieri pomeriggio, dopo la conferenza stampa, l’abbiamo provato, non ha sentito niente e abbiamo deciso di buttarlo dentro. Ha qualità importanti, deve ancora abituarsi un pochino al calcio italiano, deve imparare anche ad aiutare in chiave difensiva". Adesso bisogna ammortizzare i problemi causati dagli infortuni: "Abbiamo il problema di Amauri, che starà fuori parecchio tempo, quindi è chiaro che la fatica dei tre diventerà doppia, però devo dire che in qualche partita si può giocare con una punta, non è indispensabile giocare con due, avendo giocatori esterni di fascia di qualità si può anche optare per una soluzione diversa. Del Piero è sempre pronto, è un capitano comunque, è un nostro punto di riferimento".

Benitez giustifica la testata di Eto'o - Il fattaccio ormai è di pubblico dominio, ripreso da tutte le telecamere, visto e rivisto in tutte le salse: dopo un corpo a corpo con Bostjan Cesar, difensore del Chievo, in cui Eto'o aveva subito un colpo, il nerazzurro ci ripensa, torna indietro e colpisce deliberatamente con una testata in pieno petto: l'episodio è evidentemente sfuggito alla terna arbitrale capitanata da Rocchi e, da regolamento, finirà sul tavolo del Giudice sportivo che, attraverso la prova televisiva, a norma dell'art. 19 del C.G.S., dovrebbe infliggere al camerunense una squalifica dalle tre alle cinque giornate. Ma Benitez a Sky Sport giustifica il suo giocatore: "Eto'o? Ha preso un pugno, lui ha avuto una reazione che non piace a nessuno ma è stato provocato. Lui non è un giocatore che fa queste cose. Se i quattro arbitri in campo non hanno considerato di fare qualcosa, la situazione è stata questa: la televisione può vedere determinate cose, in campo possono essere diverse". Appunto le telecamere hanno visto e testimoniano.

Le frottole di Preziosi - Saper vincere già non è facile, ma saper perdere davvero non è da tutti: e sicuramente è un'arte che l'inibito, sempre più disinibito, Preziosi ancora non ha appreso. E così deve cercare un perché occulto alla sconfitta del Genoa: non può essere l'arbitraggio (Morganti ha sfoggiato una buona prestazione) e allora Preziosi, tanto per voglia di far polemiche, esibisce un alibi che alla prova dei fatti si rivelerà improponibile. Dice mister Giochi Preziosi: "Noi evidentemente siamo stati stupidi a mandare i nostri giocatori con le Nazionali. Oggi i ragazzi erano stanchi ma hanno giustamente onorato gli impegni con le proprie rappresentative in settimana. La Juve è stata più furba, non facendo rispondere alle convocazioni né Melo né Marchisio: avete visto oggi come stavano male". Peccato che Marchisio abbia risposto alla convocazione, nonostante fosse uscito anzitempo nella partita con la Roma per un affaticamento muscolare e sia stato poi il prof. Castellacci, medico della Nazionale, a rispedirlo a Torino; che Melo non rientri per ora nei progetti di Mano Menezes, nuovo ct del Brasile; che Bonucci e Aquilani abbiano giocato l'intero match con la Nazionale. Il motivo della sconfitta del Genoa è uno solo: la Juve gli è stata superiore, capita, alle grandi squadre.

Le reazioni dei bianconeri - Tanta soddisfazione nello spogliatoio bianconero per la vittoria e per la prestazione. Il più raggiante è probabilmente Milos Krasic, in forse fino all'ultimo, ma autore di una buona prestazione e di un bel goal: "Sono molto contento di essere tornato a segnare proprio nel giorno del mio rientro in campo. Tutta la squadra ha disputato una grande partita su un campo tradizionalmente difficile. Ora dobbiamo continuare a lavorare concentrati per migliorare ancora".
Aquilani cerca in primo luogo di tranquillizzare tutti: "Ho sentito un fastidio sul quadricipite - dice a Sky Sport - C'era un altro cambio e ho chiesto di uscire per precauzione". Speriamo sia solo una contrattura, che la precauzione sia servita ad evitare qualcosa di peggio. Poi ha sottolineato l'importanza di questa vittoria: "Del Neri mi chiede cose ben precise, io cerco di farle in campo nel migliore dei modi. Quando ho fiducia io riesco a giocare meglio e a dimostrare le mie qualità. Questa è stata una vittoria importantissima, fondamentale, 3 punti pesanti che si faranno sentire. Noi per rimanere ai vertici dobbiamo vincere su questi campi. Sono sincero, siamo una buona squadra, una squadra che deve rimanere ai vertici del campionato italiano. Adesso è sbagliato parlare di scudetto perché le altre hanno qualcosina in più, però noi siamo lì".
E infine Felipe Melo: "Non so se siamo da scudetto, ma vogliamo essere protagonisti e continuare a fare bene. Questa vittoria ci dà morale e ci fa credere che siamo sulla strada giusta. Ora pensiamo alla prossima partita che sarà difficile (contro la Fiorentina, la sua ex squadra, ndr). Il centrocampo? Stiamo andando bene, rispetto alle altre squadre noi giochiamo insieme da meno tempo. Io sono soddisfatto del mio campionato, ho pagato per quello che è successo l’anno scorso e ora cerco di essere leader, come ho sempre fatto nelle altre squadre in cui ho giocato".

Marotta: mercato di gennaio come opportunità - Nel prepartita di Genova Marotta ha accennato al mercato, argomento caldo in casa Juve, anche in relazione ai problemi sollevati dagli infortuni, buon ultimo quello di Amauri. Ai microfoni di Sky Sport così si è espresso Marotta: "L’opportunità di gennaio è un’opportunità che tutte le squadre, indipendentemente dalla classifica, devono sfruttare. È logico che c’è solo un obiettivo: migliorare il livello qualitativo di questa squadra. Non è facile trovare giocatori disponibili, non è facile coniugare la disponibilità con una logica economica, quindi valuteremo occasione per occasione quello che può far salire il livello qualitativo del gruppo". Ha smentito che siano in corso trattative per Gilardino: "Non è ancora iniziato il mercato, nonostante tutto noi stiamo lavorando, non dico in segreto, ma con valutazioni nostre, poi vedremo il da farsi". Su Cassano: "Lasciamo che le cose vadano nel migliore dei modi per i protagonisti, Sampdoria e Cassano. È una situazione che in questo momento non fa parte dei nostri programmi". Sulla polemica con Galliani: "Io ho semplicemente esternato un sentimento, tant’è che in questo mondo dove spessissimo si incorre nei deferimenti, io non sono stato deferito. Questo significa che quanto meno le mie dichiarazioni sono state dentro le righe e le norme. Io ho solo manifestato quella che era una nostra osservazione senza mancare di rispetto né al Milan, né alla Roma, né alla Lazio, né ad altre squadre, e soprattutto neanche alla classe arbitrale. Però mi fa piacere il chiarimento con Galliani".

Tanzi controllava Parma-Verona: così retrocesse il Napoli - Secondo la Procura di Parma (nell'ambito dell'inchiesta sul crac Parmalat), “Dal ’98 al 2004 il Verona fu controllato da Calisto Tanzi, già proprietario del Parma, che lo acquistò e finanziò con soldi sottratti alla Parmalat e, oggi, ai risparmiatori travolti dal fallimento". Per eludere l'articolo 7 dello statuto Figc che vieta "il controllo diretto o indiretto di altre società dello stesso settore professionistico, Tanzi - dichiara il procuratore Gerardo Laguardia - intestò la partecipazione a Giambattista Pastorello, suo uomo di fiducia". Di questa scoperta si è parlato ieri a Report, riportando anche le "perplessità" dell'ex presidente del Napoli Giorgio Corbelli su un Parma- Verona del 2000-2001, nel quale gli scaligeri, espugnando a sorpresa il Ducato, riuscirono a salvarsi ai danni del Napoli. "Dunque avevo ragione io su Tanzi: ci trovavamo di fronte ad una commistione vergognosa. Nove anni dopo, però, è una soddisfazione modesta. Possibile che ci sia voluto tutto questo tempo per arrivare alla verità". Lo dice proprio Corbelli, imprenditore bresciano, presidente del Napoli dal 2000 al 2002 che - come riporta la Gazzetta dello Sport - è stato chiamato venerdì scorso dalla Procura di Napoli che segue il processo a Calciopoli. Corbelli ha parlato dei suoi sospetti di una possibile combine sulla retrocessione del Napoli in Serie B al termine del campionato 2000-2001, retrocessione che avrebbe condotto, negli anni successivi, la società partenopea verso il fallimento. "Avevo la tracciabilità dei versamenti di Tanzi a Pastorello e l’elenco dei giocatori scambiati tra i due club. Mi sembrava abbastanza per sollecitare un’indagine", racconta ora Corbelli alla Gazzetta Corbelli, reduce da un incontro col pm di Calciopoli, Giuseppe Narducci.

De Canio: manca uniformità di giudizio degli arbitri - Il Lecce, società e tifosi, da tempo si lamenta di torti arbitrali subìti, e ieri sera a Stadio Sprint Gigi De Canio, tecnico dei pugliesi, ha rinnovato la protesta, prendendosela con l'arbitro Gava che non avrebbe visto la partenza in fuorigioco di Pazzini per il terzo goal della Samp: "Siamo sconcertati, con gli arbitri non ci sono certezze. Noi in panchina non stiamo a dormire, il regolamento lo conosciamo. Gli arbitri arbitrano in maniera diversa a seconda dei casi. Nessuno è in malafede, ognuno cerca di fare del suo meglio, quello che è capace di fare: però vai in campo e non sai cosa decideranno".

Legrottaglie ad Alba martedì - Serata di sport, musica e cultura. Nicola Legrottaglie, giocatore della Juventus f.c., si racconterà e incontrerà i giovani. L'evento è stato organizzato dall'Associazione Centro Culturale "San Giuseppe" o.n.l.u.s. e da Albaeventi international. Nel corso della serata stessa sarà presentato l'ultimo libro scritto dal calciatore, "Cento volte tanto. Con la fede vivo meglio". L'incontro si terrà martedì 23 novembre 2010, ore 21, ad Alba (CN), Sala Ordet, Piazza Cristo Re.

Risorge il Manchester City - Dopo due zero a zero consecutivi il successo a valanga (4-1) del City al Craven Cottage sul Fulham è davvero prezioso per la squadra di Mancini che torna dal sola al quarto posto, a tre punti dalla coppia di testa Chelsea-United. I goal: doppietta di Tevez e reti di Zabaleta e di Yaya Touré; per il Fulham Gera. Vince anche il Blackburn che Batte l'Aston Villa per 2-0.

Bundesliga: Colonia corsaro a Stoccarda - Nei due posticipi della tredicesima giornata di Bundesliga il Colonia ha fatto il colpo a Stoccarda: Podolski ha messo a segno il goal-partita su rigore. E' finita 1-1 la sfida tra St.Pauli e Wolfsburg (reti di Thorandt e Dzeko).
Classifica: Borussia Dortmund 34 punti; Magonza 27; Bayer Leverkusen 25; Hannover 22; Hoffenheim e Friburgo 21; Eintracht Francoforte e Bayern Monaco 20; Amburgo e Norimberga 18; Wolfsburg e Werder Brema 15; Kaiserslautern e St.Pauli 14; Schalke 13; Stoccarda e Colonia 11; Borussia Moenchengladbach 10.


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