Abete, non così: lo scudetto all'Inter va revocato subito!

News, 26 novembre 2006.

Abete: Per revocare lo scudetto all'Inter è ancora troppo presto... Marotta a tutto campo. Per Marotta il contratto di Chiellini rappresenta una svolta nei rapporti tra calciatori e club. Aquilani e Motta si allenano col gruppo. Aquilani: Sono pronto per la Fiorentina. A Vinovo porte aperte per cento ragazzini. Sarà Valeri a dirigere Juve-Fiorentina. Coppa Italia: per la Juve agli ottavi c'è il Catania. Casms: il 5 dicembre trasferta a Catania vietata ai piemontesi. L'Uefa apre un'inchiesta sui cartellini tattici di Mou: il Real se ne dice sorpreso. Sciopero degli arbitri in Scozia, ma si gioca. Ultras nei guai a Napoli.

Abete: lavoriamo da troppo poco allo scudetto 2006 - Il presidente della Figc Giancarlo Abete durante la conferenza stampa seguita al consiglio Federale torna a parlare dello scudetto contestato: "Il nostro obiettivo è dare un riscontro all'esposto della Juve nei tempi tecnici compatibili con il buon senso e lasciando piena autonomia all'attività della Procura Federale". "Ricordo che in realtà l'attività della Procura su questa questione è partita da quando sono state validate le perizie delle intercettazioni" - ha aggiunto - "e quindi non bisogna contare 200 giorni, ma molti di meno. Di certo, da parte nostra non manca la sensibilità di politica sportiva, ma non possiamo invadere zone che non sono di nostra competenza". "Buon senso", "tempi tecnici", "prove certe", "sensibilità di politica sportiva", "zone di competenza": belle parole, certo... Siamo tuttavia costretti a ricordare al Presidente Federale che per il processo "sveltino" del 2006 non basarono indagine e sentenze su trascrizioni di periti di tribunale ma si accontentarono delle trascrizioni fatte, abbiamo visto come, dagli uomini di Auricchio. Questa volta potevano fare lo stesso iniziando ad ascoltare gli audio e a convocare la gente da interrogare, in attesa delle trascrizioni peritali. Oppure dobbiamo interpretare questa dichiarazione come una sconfessione dei vertici federali e del loro disinvolto operare nel 2006?

Marotta a 360° - Beppe Marotta, ospite a 'Il Bianco e il Nero' su 'radio radio' ha fatto una panoramica ad ampio respiro su tutti i temi 'caldi'. Uno è senz'altro quello degli infortuni: "L’80% degli infortuni sono di carattere traumatico, quelli muscolari sono in percentuale minima, credo ci sia una complessità di fattori dalla preparazione ai ritmi di gioco". Poi la questione arbitrale: "Le mie considerazioni sugli arbitri sono state pacate infatti non sono stato deferito Il mio è stato un intervento di supporto tecnico, gli arbitri devono attribuire lo stesso peso alle stesse situazioni di gioco". Sul mercato: "Il mercato di gennaio è un'opportunità, ma non faremo investimenti importanti. Anche perché sono dell’idea che in quella finestra di mercato non ci siano grandi giocatori su cui fare investimenti. Per il mercato estivo tra Dzeko e Benzema prenderei Dzeko, mentre Maxi Lopez non ci interessa". Parole di miele per Andrea Agnelli: "E' un giovane dirigente con grandissime capacità, dinamismo e passione per i colori bianconeri, è la continuità di una decisione presa un secolo fa dalla famiglia Agnelli, è un grande competente, sia come imprenditore, sia in materia calcistica. E devo sottolineare che lui non invade mai il campo altrui, c’è molto rispetto dei ruoli".

Marotta 'promuove' il contratto di Chiellini - Il contratto firmato da Giorgio Chiellini per rinnovare con la Juve sino al 2015 ha un po' spiazzato il mondo del pallone e relativo sottobosco; proprio nel momento in cui Lega e Aic non riescono ad accordarsi sul nuovo contratto collettivo, spunta la firma di un giocatore, e rappresentativo, su un documento che sposta l'ago della bilancia dal giocatore al club, cosa cui l'Aic si oppone fermamente. Ma è Beppe Marotta a spiegare, in una lunga e dettagliata intervista a 'La Stampa', l'ineludibilità di tale ottica: "Nel senso che i calciatori sono un aspetto importante dei bilanci. Il costo del lavoro incide per il 70 per cento sui ricavi. E non può più essere una voce immutabile che non tiene conto dei ricavi legati agli obiettivi. Faccio un esempio. Non essere andati in Champions League ha portato alla Juve un danno tra i 20 e i 30 milioni. Oppure pensi alle società che retrocedono e devono pagare comunque stipendi da serie A. Non vedo lo scandalo nel rendere flessibile la parte economica adeguandola al principio che se raggiungi gli obiettivi guadagni di più, se li fallisci guadagni meno". Vero però che non tutti i calciatori si chiamano Chiellini o Ibra, ma ognuno contratterà a seconda del proprio caso: "I contratti individuali prenderanno sempre più piede rispetto a quello collettivo. Quello che conta è aver creato un format che abbassa il rischio d’impresa. Del resto una volta nel calcio italiano esisteva già una variabile ed era il premio partita. Ricordo che in certi club di serie B se vincevi tre partite su quattro guadagnavi fino al doppio dello stipendio base. Poi fu abolito. È che all’inizio degli anni Novanta l’Associazione calciatori approfittò della debolezza della Lega e lo fece togliere. Ora per la prima volta trova una controparte molto tosta". Fanno discutere per esempio alcune clausole che sembrano porre vincoli alla libertà individuale; per esempio in tema di abbigliamento, nelle situazioni legate all'attività sportiva, come le presentazioni, l'abbigliamento non dovrà essere trasandato perché: "il calciatore è anche immagine del brand che rappresenta e che lo paga". Ovvio che durante le ferie può girare impunemente in bermuda e infradito... Sul divieto di critica: "È una questione di modi. Se la critica rientra in una forma democratica di espressione va bene, se è un insulto no. Guardi nella sostanza cambia poco. Abbiamo voluto soltanto fissare nel contratto parte delle norme previste nel regolamento interno". Infine sul divieto di avviare attività parallele senza il permesso del club: "Una volta il calciatore dedicava più tempo alla vita della comunità in cui lavorava. Andava in sede, si fermava al campo. Oggi c’è chi, appena finito l’allenamento, scappa perché ha mille cose da fare, tra sponsor e altre attività. Non è giusto. Alla Juve abbiamo già introdotto regole che portano i giocatori a fermarsi a Vinovo per la colazione e il pranzo. Sembra funzionino. Senza contare che un giocatore che pensa agli affari extra calcistici spesso perde la tranquillità e rende meno. In fondo siamo noi a pagarlo. E bene".

Aquilani e Motta rientrano in gruppo - Prosegue a Vinovo la preparazione in vista della sfida, sempre assai sentita, con la Fiorentina. Buone le notizie in arrivo: sia Aquilani che Motta sembrano aver recuperato dai rispettivi problemi fisici e hanno ssvolto tutto il lavoro col gruppo, più una parte personalizzata e specifica. Ha lavorato con i compagni anche Bonucci, che il giorno precedente si era allenato in modo personalizzato. Solo una seduta al caldo della palestra per Alex Del Piero, colpito da una leggera sindrome influenzale, ma le sue condizioni non preoccupano. Oggi allenamento pomeridiano, dopo la conferenza stampa del mister.

Aquilani rassicura tutti: 'Contro i viola ci sarò' - Per qualche giorno in casa bianconera si era accesa la spia dell'allarme per le condizioni di Alberto Aquilani, che a Genova aveva lasciato anzitempo il terreno di gioco. Ma, come già detto subito dopo la gara, era stata solo una misura precauzionale: "Secondo me non era neanche un allarme rosso: era l'80', ho sentito un po' di affaticamento, un indurimento del muscolo, eravamo sul 2-0, la partita stava andando bene, ho visto che era l'ultimo cambio e ho chiesto di uscire. Quindi ero abbastanza tranquillo, sapevo che non c'era niente di grave. Contro la Fiorentina sono a disposizione, sicuramente". Sulla gara con i viola: "La Fiorentina ha grosse individualità, bisogna affrontarla col giusto piglio, perché non sarà una partita facile per noi". Sulla situazione della Juve: "Abbiamo una striscia positiva importante, stiamo facendo bene in campionato e abbiamo la giusta mentalità. Nelle ultime partite, secondo me, abbiamo dimostrato di avere la mentalità giusta per vincere anche in campi difficili come quello di Genova. Questa è la strada giusta e dobbiamo continuare così". Sul pericoli col freddo in arrivo: "Sicuramente non fa piacere giocare quando fa così freddo. Forse tutti questi infortuni sono dovuti anche a questo, alle troppe partite, alle troppe partite con il freddo che non aiutano i muscoli. Ma fa parte del campionato, c'è sempre stato, ci sarà sempre".

Porte aperte a Vinovo - Altro giovedì a porte aperte a Vinovo, dove i bianconeri hanno lavorato in serenità sotto un bel sole e sotto lo sguardo attento ed entusiasta di tanti tifosi. Attenti ed entusiasti come sanno essere i ragazzini, perché ospiti d'onore erano altri cento ragazzi che per tre anni consecutivi hanno partecipato ai Campi estivi delle Juventus Soccer Schools e sono stati premiati in questo modo per la loro fedeltà. Oltre a questi giovanissimi tifosi ve n'erano anche di adulti, appartenenti agli juventus Club di Torino Doc, Siderno e Jesi.

Juve-Fiorentina a Valeri - Sarà Paolo Valeri (in predicato come prossimo internazionale) l'arbitro del sempre difficile match tra Juventus e Fiorentina, che si disputerà sabato 27 novembre alle ore 20.45 al'Olimpico di Torino; sarà coadiuvato dagli assistenti Faverani e Stefani, quarto uomo Gervasoni. Queste le altre designazioni delle gare della 13ª giornata di andata (in calendario per domenica 28 novembre, ore 15): Sampdoria-Milan (anticipo: sabato 27, ore 18): Mazzoleni (Nicoletti-Romagnoli; Peruzzo); Inter-Parma (anticipo: domenica 28, ore 12.30): Giannoccaro (Di Fiore-Marzaloni; Rizzoli); Bari-Cesena: Tagliavento (Maggiani-Alessandroni; Tozzi); Bologna-Chievo: Guida (Copelli-Padovan; Calvarese); Brescia-Genoa: Banti (Carrer-Petrella Merchiori); Cagliari-Lecce: De Marco (Angrisani-Ayroldi; Doveri); Lazio-Catania: Gava (Musolino-Vuoto; Celi); Udinese-Napoli: Romei (Giachero-Comito; Tommasi); Palermo-Roma (posticipo: domenica, ore 20.45): Brighi (Calcagno-Rossomando; Bergonzi).

Coppa Italia: per la Juve c'è il Catania - Sarà il Catania l'avversario della Juve negli ottavi di finale di Coppa Italia; infatti la formazione etnea ieri sera ha strapazzato il Brescia, superandolo per 5-1. Ha aperto le segnature già al 12' il brasiliano Martinho, ma il Brescia ha trovato il modo di pareggiare con un appoggio sotto porta di Feczesin. la ripresa però non ha avuto storia: una doppietta di Maxi Lopez e le reti di Pesce e di Antenucci hanno chiuso i conti, senza possibilità di discussione. La gara degli ottavi con i bianconeri è calendarizzata a Torino ma il Catania avrebbe chiesto alla dirigenza bianconera di disputare la partita al Massimino.

Niente trasferta a Catania per i piemontesi - Per Catania-Juventus del 5 dicembre sarà in vigore il divieto di vendita dei biglietti ai residenti in Piemonte. E' uno dei provvedimenti adottati dal Casms. Gli altri divieti: per Lazio-Inter del 3 dicembre, Chievo-Roma del 4 dicembre e Lecce-Genoa del 5 dicembre non saranno venduti biglietti ai residenti rispettivamente in Lombardia, Lazio e Liguria. Per Milan-Brescia e Cesena-Bologna del 5 dicembre divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nelle province di Brescia e Bologna.

Uefa: aperta inchiesta sui cartellini tattici - L'Uefa ha aperto un'inchiesta sulle espulsioni a comando volute da Mourinho nel corso della partita Ajax-Real Madrid di Champions League, che permettono ai due calciatori di arrivare puliti agli ottavi di finale. I soggetti coinvolti "per condotta impropria" ci sono oltre ai Xabi Alonso e Sergio Ramos, i due messaggeri Casillas e Dudek ed il mandante Mourinho. La sentenza potrebbe arrivare già martedì 30 novembre, anche se è probabile che si risolva tutto con un nulla di fatto dato che il comportamento antisportivo è fondato sulla volontarietà che, per quanto palese, è tutta da dimostrare. Ma il Real Madrid, con una nota sul sito officiale del club, si dice sorpreso per la decisione dell'Uefa.

Gli arbitri scozzesi scioperano, ma si gioca ugualmente - Gli arbitri scozzesi sono scesi in sciopero: motivo, le accuse che mettono in dubbio la loro correttezza ed integrità. Ma la Scottish Premier League non si ferma. La SFA (la Federcalcio scozzese) ha infatti raggiunto accordi con "diverse federazioni nazionali europee per garantire i match di prima divisione. - dice una nota - "I negoziati continuano con altre federazioni per contribuire a far sì che la maggior parte, se non tutte, le partite di Lega scozzesi si svolgano normalmente".

Napoli: ultras accusati di associazione per delinquere - La Procura di Napoli ha disposto la perquisizione nelle abitazioni di una sessantina di soggetti appartenenti a gruppi ultras partenopei. L'inchiesta riguarda gli scontri seguiti a gare di calcio del Napoli dal 23 maggio 2008 al 7 novembre scorso. La Digos ha confermato che durante le perquisizioni sono stati rinvenuti coltelli, mazze e altri oggetti atti a offendere, oltre a materiale fotografico ritenuto interessante. Il capo d'accusa parla di associazione per delinquere finalizzata a svariati reati contro la persona, come resistenza, oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale, detenzione illegale di armi e lesioni personali nei confronti dei tifosi avversari.


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