Juve, punto di riferimento del calcio italiano. Storari bacchetta Totti.

News, 27 novembre 2010.

Del Neri: La parola scudetto inorgoglisce, ma la strada è lunga e difficile. Vogliamo continuare ad essere il punto di riferimento del calcio italiano, come nella tradizione Juve. I convocati: Aquilani e Motta ci sono. Storari: Bisogna essere campioni sempre, e non solo con la palla tra i piedi; vero, Totti? Per il Sindaco di Firenze la Juve è una squadretta che li ha derubati. A MIlano, e forse anche a Torino, rischio neve. Rinnovato l'accordo tra Figc e RCS. Classifica IFFHS: L'Inter precipita al quinto posto, guida il Barça, Juve tredicesima. Serie B: il Livorno vince a Bergamo. Bundesliga: il Mainz torna alla vittoria.

Del Neri: Allo scudetto mancherebbe una settantina di punti - Nell'abituale conferenza stampa pre-gara il primo tema che Gigi Del Neri si è trovato ad affrontare con i giornalisti è stato l'ormai datato 'Juve da scudetto oppure no'; questa la risposta del mister bianconero: "Io penso che la Juventus abbia sempre avuto la convinzione di fare un campionato all'altezza, questo non è mai mancato. Il problema di fondo è che quando dici scudetto vai a operare su un risultato a lunga scadenza. E per raggiungere bisogna fare dei risultati a breve scadenza. Noi siamo più orientati a fare risultati a breve scadenza. Ci piace di più, nel nostro ambiente, parlare di risultati vicini. La parola non fa paura no, assolutamente. La parola scudetto inorgoglisce, non è che faccia paura. Vuol dire che stiamo facendo bene e se gli altri dicono questo ci fa molto onore. Vuol dire che siamo nel trend giusto per poter ottenere buoni risultati, per poter combattere per un posto importante. La Juventus non ha mai nascosto il combattimento e l'obiettivo. Però siamo consapevoli che la strada è molto lunga, molto difficile ed è per questo che lo conserviamo dentro di noi. Per arrivare allo scudetto mancano almeno 60-70 punti". E il Milan è avanti: "Mi sembra che il Milan stia correndo... Ha sei punti su di noi e sette sulla Roma: sono bei punteggi insomma. penso che il Milan, nelle ultime 5-6 gare, a parte la gara contro la Juve, dove ha comunque fatto una buona partita, abbia ottenuto vittorie importanti che l'hanno proiettato di diritto in testa alla classifica". Su Buffon: "Leggo che non ci siamo visti ed invece noi ci siamo parlati l'altro giorno. Quindi ci siamo visti, ci siamo parlati, abbiamo chiacchierato, abbiamo fatto la nostra conoscenza diretta. Lui adesso lavora in modo differenziato, non perché non debba entrare in contatto con i suoi compagni, ma perché deve fare un lavoro differente. E siccome gli infortunati, generalmente, vengono qua prima di chi sta bene, lui fa parte di questo novero. Ma solo per quello, non c'è nient'altro".

Del Neri e la nuova Juve - Tra i tanti temi toccati da Del Neri in conferenza stampa vi è anche quello relativo alle modalità di ri-costruzione di una Juve forte e competitiva: "I Trezeguet e i Camoranesi hanno fatto la storia. E Del Piero la sta facendo ancora. Sono giocatori che fanno parte della storia, come fanno parte della storia quelli che c'erano prima di loro, i vari Scirea, Tardelli, Platini, Zoff... Noi speriamo un domani di poter scrivere la nostra storia. Quindi è tornato un discorso di scelte importanti, quello che faceva la Juve negli anni passati, quando sceglieva anche giocatori che arrivavano magari dal Como, dall'Atalanta, poi sono lievitati e sono diventati anche campioni del mondo. Gentile prima di arrivare qui, giocava a Varese, non è che giocasse nel Real Madrid. Quando tu vai prendere giocatori dove li vedi, dove li controlli, dove li conosci personalmente, poi ottieni un gruppo fatto di giocatori motivati, che hanno voglia di arrivare in alto e hanno voglia di scrivere la storia. Perché uno che viene alla Juventus ha voglia poi di scrivere quello che gli altri hanno dato prima. Per noi c'è solo da imparare da quelli che prima hanno dato molto alla Juve. Lasciamo stare quell'anno difficile, l'anno scorso, che poteva essere un anno particolare. Ma non si può dimenticare quello che i giocatori dell'anno scorso avevano dato prima. E quindi noi speriamo un domani di riscrivere quello che loro hanno scritto per la Juventus negli anni passati. Questo è il nostro compito, la nostra voglia: continuare la tradizione della Juventus, continuare ad essere un punto di riferimento importante anche per il calcio italiano, come la Juventus è sempre stata". E un tassello decisivo della nuova Juve è il presidente, Andrea Agnelli, che ha lodato apertamente il lavoro di Del Neri, il quale ne va giustamente orgoglioso: "Diciamo che le parole del presidente danno modo di lavorare meglio, di far parte di una famiglia importante, che è quella della Juventus. Essere entrato in punta di piedi è anche una cosa giusta. Qualcuno ogni tanto mi chiede se sono rammaricato perché inizialmente pochi credevano che io potessi allenare la Juventus. Ma io dico che è giusto; è giusto perché prima ci si deve conoscere e poi si tirano le somme. L'importante è capire di poter lavorare bene. Mi inorgoglisce il fatto che il presidente abbia speso parole per me e soprattutto questo senso di appartenenza. Dunque mi trovo bene a rappresentare la Juventus in modo giusto, corretto nel comportamento, nel lavoro, che poi il lavoro non è uguale al risultato. Il lavoro è lavoro: applicarsi, impegnarsi e fare il massimo di noi stessi. Credo sia un motivo di orgoglio per qualsiasi allenatore, almeno lo è per me. Penso che questo tipo di esternazione dia anche forza al gruppo, perché quando il presidente dice Del Neri, intende tutti quelli che lavorano in questo contesto. A cominciare dai giocatori, fino ai magazzinieri, tutti quelli che sono coinvolti in questo modo di lavorare. Quindi è chiaro che questo dà grande energia e grande entusiasmo per il futuro della Juventus, almeno per quello che riguarda me ed i miei collaboratori".

Ventuno i convocati: Aquilani c'è - Sono ventuno i giocatori convocati da Del Neri per la partita con la Fiorentina, in programma stasera allo stadio Olimpico; mancano solo gli infortunati 'storici' Buffon, Legrottaglie, Rinaudo, Grygera, De Ceglie, Martinez e Amauri. Questo l'elenco dei convocati: Motta, Chiellini, Felipe Melo, Sissoko, Grosso, Salihamidzic, Marchisio, Iaquinta, Del Piero, Manninger, Aquilani, Traoré, Quagliarella, Bonucci, Lanzafame, Pepe, Krasic, Storari, Giannetti, Sorensen, Kirev.

Storari, carattere da Juve: e risponde anche a Totti - Delle risposte fornite da Marco Storari all'intervista della 'Gazzetta dello sport ' emerge il ritratto di un carattere di un personaggio deciso e che sa quel che vuole. Sul fatto di essere arrivato tardi ad alti livelli: "Ho quello che mi merito, adesso come prima. Se sono arrivato in alto a 30 anni significa che quello era il mio percorso. I miglioramenti delle ultime stagioni sono legati al lavoro con bravissimi preparatori: Vecchi al Milan e Filippi alla Samp e alla Juve. Ho cambiato squadra spesso perché non c’era spazio e volevo giocare. Ho cambiato anche cinque volte a gennaio". La Nazionale, una delusione: "Era il 2005, Buffon era infortunato, si fece male anche Roma e visto che si giocava a Palermo scelsero il rosanero Santoni. Lui rifiutò e chiamarono me che stavo a Messina: fu una convocazione geografica. Raggiunsi Palermo poco prima della partita, mi dissero che poi sarei andato a Lecce per l’incontro successivo, ma a fine gara mi rispedirono a Messina spiegandomi che a Lecce avrebbero chiamato Sicignano che giocava lì. Mi sentii l’ultima ruota del carro". E la meriterebbe anche adesso, secondo lui: che Storari non sia in azzurro "mi sembra impossibile. La storia dice che se i portieri di Juve, Milan o Inter non sono stranieri e giocano bene finiscono in azzurro perché hanno esperienza e conoscono il peso di certe maglie. I 33 anni non possono essere un problema, quello del portiere è un ruolo particolare. Viviano, Mirante e Sirigu tra qualche anno saranno tra i più bravi del mondo, ma adesso hanno poca esperienza". Rimarrà alla Juve (ha un contratto fino al 2103)? Risposta sincera: "Spero e penso di sì, anche se nel calcio non si sa mai. Sono arrivato alla Juve al momento giusto: si respira aria di grande progetto. Alla Juve mi hanno voluto i dirigenti che mi avevano portato alla Samp: conoscono me e le mie idee. A 33 anni non vorrei stare in panchina, ma continuare a giocare. Se alla Juve non ci fosse la possibilità di farlo, valuterei la situazione con serenità. Ma ripeto: a Torino vorrei mettere radici". E non ha peli sulla lingua, si toglie anche i sassolini dalle scarpe: "Mi ha infastidito il recente Juve-Roma: qualcuno dovrebbe capire che bisogna essere campioni sempre, non solo con la palla tra i piedi". La risposta si riferisce evidentemente al 'pezzo di merda' urlatogli da Totti dopo aver messo a segno il rigore; ma la sola 'colpa' di Storari in realtà è stata quella di aver fatto il suo dovere l'anno scorso in Roma Samp, la partita in cui i giallorossi persero in pratica lo scudetto.

Il sindaco di Firenze: La Juve è una squadretta; e siamo stati derubati - La sfida tra Juve è Fiorentina è storicamente 'pepata', la rivalità tra le due tifoserie è accesa, con qualche episodio decisamente nauseabondo da parte viola (uno per tutti la vergognosa macchia di quei tifosi della Fiorentina che si presentarono a Torino con le magliette con la scritta 'meno 39', in spregio delle 39 vittime bianconere della strage dell'Heysel): ma il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, come riporta Datasport, non ha esitato a buttar benzina sul fuoco: "Vincere a Torino sarebbe non soltanto un atto sportivo, ma un atto di giustizia storica e culturale per tutti i furti che siamo stati costretti a subire nella nostra storia, l'unica partita che veramente interessa è quella di domani contro quella squadretta con i colori bianchi e neri a bande verticali. Per chi tifa Fiorentina davvero, la partita con la Juve non è una partita, è un'esperienza mistica: io darei tranquillamente un incidente al ginocchio in maratona in cambio della vittoria a Torino - ha scherzato il sindaco, che domani parteciperà alla Firenze Marathon - Tutti ci dicono: diventerete grandi quando considererete la partita di Torino una partita come tutte le altre. Evidentemente grandi non lo siamo, perché io sento la partita con la Juve con una certa intensità". Nessun dubbio sull'ultima affermazione, grandi si nasce, la Juve lo nacque, la Fiorentina evidentemente no. Lo score dei bianconeri sui viola parla chiaro: 142 precedenti, 65 vittorie della Juve, 31 della Fiorentina, 46 pareggi; a Torino ancora meglio: 71 incontri, 46 vittorie bianconere, solo 6 viola, 19 pareggi. Quanto ai furti il sindaco è invitato a seguire il processo di Napoli.

Rischio neve sulla serie A - La perturbazione in arrivo sul Nord Italia, e che dovrebbe portare nevicate anche abbondanti, mette a rischio alcune gare: la più in pericolo sembra essere Inter-Parma. Qualche preoccupazione anche per l'incontro di Torino, essendo attesi proprio per la serata odierna i fiocchi di neve e il freddo intenso. A rischio, anche se minore, Bologna-Chievo, mentre non dovrebbero esserci problemi a Genova, dove è prevista solo pioggia (e temperature sopra lo zero). Lega e Figc sperano nella clemenza degli dei del clima perché dover intervenire su un calendario già zeppo di impegni, come accadde anche l'anno scorso, sarebbe impresa non da poco.

Figc–RCS Sport: Rinnovato l'accordo per altri 4 anni - La Figc ha rinnovato per altri 4 anni l’accordo che affida a RCS Sport l’incarico di advisor esclusivo per la consulenza e la valorizzazione dei diritti di sponsorizzazione di tutte le Nazionali italiane di calcio. "Per la Federazione, per la Nazionale e per tutte le Rappresentative azzurre ‐ ha dichiarato il Direttore Generale della FIGC Antonello Valentini ‐ si apre con il 2011 una nuova stagione di grandi sfide sportive, per valorizzare sempre più il calcio italiano e per rilanciare la passione di milioni di tifosi in tutto il mondo. Avere al proprio fianco, per altri 4 anni, un’Azienda del prestigio e dell’esperienza di RCS Sport è una garanzia che da un lato ci rassicura, dall'altro saprà dare ulteriori impulsi e nuovo entusiasmo al Club Italia, alle nostre Squadre in campo, all'impegno etico e sociale della FIGC". La rinnovata fiducia della Federcalcio nei confronti di RCS Sport - dice una nota della Figc - è il risultato di un’esperienza quadriennale di collaborazione e successi che ha prodotto esiti di assoluto rilievo per tutto il movimento calcistico italiano: il fatturato di oltre 60 milioni di euro frutto delle sponsorizzazioni e dei progetti Casa Azzurri 2008 e 2010 ha contraddistinto il passato quadriennio come uno dei più significativi nella storia della Federazione. RCS Sport -prosegue la nota - ha potuto in questo senso avvalersi dei valori di orgoglio, passione, prestigio e tradizione che da sempre si accompagnano alle Nazionali azzurre e che rappresentano uno straordinario strumento di comunicazione a livello globale e di networking per le aziende che negli anni ci hanno creduto. Con questo accordo RCS Sport si conferma leader in Italia nel settore dello sport business, passando da organizzatore di eventi  a prima azienda del Paese nella gestione dei diritti commerciali. "E’ per noi motivo di orgoglio e senso di responsabilità la fiducia che la FIGC ha deciso di riporre per altri quattro anni in noi," - ha dichiarato Giacomo Catano, Amministratore Delegato di RCS Sport - "Grazie alle consolidate sinergie e al solido legame instaurato negli anni con le aziende partner della FIGC, contiamo sul nostro impegno per continuare ad offrire anche nel prossimo quadriennio un importante contributo al mondo del calcio e ai successi della Nazionali Azzurre". Parole di circostanza ma emblematiche, elogiare i successi degli Azzurri in questi ultimi tempi guardando solo il lato amministrativo è sintomatico: lo sport ed i risultati ormai contano relativamente.

Classifica IFFHS: l'Inter precipita al quinto posto - I dati mensili della classifica IFFHS, a cura della Federazione Internazionale di Storia e Statistica, certifica quel che dagli ultimi risultati, non certo positivi, già era evidente: l'Inter non è più sulla vetta del mondo, dove è salito il Barça; il club nerazzurro precipita addirittura al quinto posto, appena sopra il Milan. Le prime dieci posizioni sono occupate nell'ordine da Barcelona, Manchester United, Liverpool, Arsenal, Inter, Milan, Bayern Monaco, Real Madrid, Chelsea e Roma. La Juventus è tredicesima, preceduta anche da Olympique Lione e Valencia.

Serie B: Livorno corsaro a Bergamo - Nell'anticipo della 17sima giornata di serie B il Livorno ha battuto a Bergamo l'Atalanta per 2-0. E' stata una doppietta di Biagio Pagano a consentire agli amaranto di espugnare lo stadio 'Azzurri d'Italia' e di conquistare tre preziosi punti che permettono loro di portarsi al quinto posto con 27 punti. L'Atalanta, che ha finito in dieci per l'espulsione di Tiribocchi, resta al terzo posto con 30 punti.

Il Mainz ricomincia a vincere - Nell'anticipo di Bundesliga il Mainz, la matricola terribile che dopo un inizio travolgente aveva segnato il passo, ha ripreso a vincere. Liquidando con un secco 3-0 il Norimberga nell'anticipo della quattordicesima giornata di Bundesliga, si è portato a quattro punti dalla capolista, il Borussia Dortmund, atteso però oggi da un turno agevole, in casa contro il fanalino di cosa Borussia Moenchengladbach.


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