Del Neri e Chiellini: Due punti buttati al vento, ci vuole più cattiveria.

News, 28 novembre 2010.

Del Neri: Due punti persi, per come abbiamo giocato. Chiellini: due punti persi, sono mancati cinismo e cattiveria. Pepe: Per come si era messa, un punto guadagnato; ma abbiamo perso un'occasione. La Primavera batte la Samp a Genova. Serie B: bene Novara e Varese. Abete e l'affaire Petrone. Premier League: il Manchester United in vetta.  Liga: Villarreal super. L'inarrestabile Borussia Dortmund domina la Bundesliga. Ligue 1: il Marsiglia va in testa. Zenga potrebbe tornare in Italia. Spalletti per ora non torna.

Del Neri deluso dal risultato, non dalla prestazione - Occasione mancata per ridurre le distanze dalla capolista Milan, due punti persi o uno guadagnato? Dice Gigi Del Neri a Sky: "Due punti persi? Sono persi per come abbiamo giocato. La classifica? Non ci interessa perché ora non conta niente, conta solo a maggio, adesso sono importanti le prestazioni. Siamo solo a 6 punti, l'anno scorso la Roma aveva 14 punti dall'Inter. Poi ha perso con la Sampdoria e sappiamo tutti come è andata. Lo scudetto? Dopo la prestazione di questa sera sono ancora più convinto che ce lo giocheremo" Spiega che Del Piero in settimana e Iaquinta ieri hanno avuto problemi (influenza): "Abbiamo avuto una settimana un po’ particolare. Iaquinta e Del Piero hanno avuto una settimana difficile e pertanto abbiamo pensato di gestire la situazione al meglio. Iaquinta ieri è stato ricoverato per un'influenza e ha passato la notte in ospedale". E che le parate di Boruc sono state determinanti: "La Fiorentina ha trovato un gol immediatamente, si è difesa bene; il primo tempo Boruc ha fatto una grande parata su Marchisio quindi occasioni erano state creato già nel primo tempo, poi con Pepe e Iaquinta abbiamo trovato maggiore forza dimostrando che la Juve ha grande vivacità e solamente trovando un portiere di questo tipo Boruc non abbiamo potuto vincere". Aquilani non è sembrato il solito Aquilani, ma per Del Neri nessuno è indispensabile: "Senza il cervello di Aquilani la squadra cala un po’? Non sono d'accordo per nulla, non ho visto un calo, ho visto crescere la squadra quando sono usciti Del Piero e Aquilani. Le caratteristiche dei giocatori possono essere diverse, ma la Juventus oggi ha fatto una grande gara. Qui alla Juventus non c’è nessun titolarità per nessun giocatore e questo lo devono capire tutti: capita che uno giochi male o sottotono e viene sostituito da qualcuno".

Chiellini: Due punti persi, dobbiamo essere più cinici e cattivi - Intervistato da Sky Sport, Giorgio Chiellini mostra di non aver digerito il pareggio con i viola, lui è uno che gioca sempre per vincere: "Sono due punti persi, avessimo pareggiato prima questa era una gara che si poteva vincere viste le occasioni". E il motivo di una prestazione tutto sommato deludente, almeno visto l'esito, non è da ricercare nel fisico dei giocatori, ma semmai nella loro testa: "No stanchezza non ne ho vista dato che in settimana non abbiamo giocato. L'approccio è stato differente rispetto a Genova, tanti errori e poco gioco ci hanno frenato poi ci abbiamo messo maggiore determinazione e potevamo pareggiare prima". Per raggiungere il Milan la Juve deve diventare più cinica e cattiva: "Il pari del Milan ci doveva fungere da stimolo e non da blocco, purtroppo ci manca qualcosa a livello di cattiveria e cinismo. Oggi ho visto il primo tempo dei rossoneri e pur creando poco o nulla alla prima occasione hanno colpito, noi non ci riusciamo ancora".

Pepe: Peccato non aver approfittato dell'occasione, ma pensiamo alla prossima - Simone Pepe, alla fine il migliore in campo nonostante i soli trenta minuti giocati, e l'artefice della punizione maligna che ha ingannato Boruc e ha dato il pari alla Juve, conferma, ai microfoni di Sky Sport, che comunque lui sulle punizioni si allena, con Del Piero: "Ci alleniamo con Del Piero sulle punzioni con esiti diversi spesso, c'è un pochino di differenza, ma si può sempre migliorare; però alla fine è andata bene ed è arrivato questo gol che ci ha permesso di pareggiare". Quanto al risultato, si rammarica per non aver approfittato del rallentamento del Milan, ma c'è comunque il sollievo per aver evitato la sconfitta: "Penso che nel secondo tempo soprattutto, la Juve abbia fatto una buonissima gara, ha avuto diverse mischie in area della Fiorentina, per cui, alla fine, potevamo anche vincere. Però, anche loro hanno fatto una buona partita. Il Milan? Noi dobbiamo guardare a noi. Però, a questo punto, bisognava provare a vincere per rosicchiare due punti ai rossoneri. Alla fine per come si era messa è un punto guadagnato più che due persi, rimaniamo a meno sei dal Milan ed è un peccato non aver approfittato del loro pari oggi pomeriggio. Alla fine accontentiamoci di questo e concentriamoci sulle prossime sfide".

La Primavera vince in trasferta contro la Samp - La Primavera bianconera ha sbancato la Genova blucerchiata, andando a vincere contro la Sampdoria allenata dall'ex Luciano Bruni. Il successo è venuto al termine di un'eccellente prestazione coronata da una doppietta di LIbertazzi e da una rete di Boniperti (3-1 il finale). E al tecnico Bucaro mancavano Sorensen e Giannetti, aggregati alla prima squadra, e lo squalificato Buchel.

Serie B: Il Novara recupera all'ultimo respiro - Siena-Novara era il big match della 17sima di serie B, e avrebbe potuto consentire al Siena di sferrare l'attacco al primato del Novara (portandosi a -2 con una gara da recuperare); e i ragazzi di Conte pensavano probabilmente di avercela fatta, in virtù della rete di Larrondo; non era d'accordo il Novara che, in zona Cesarini acciuffava il pari con Gigliotti. Non è stato il solo incontro finito all'ultimo respiro; anche al Varese è riuscita, proprio al fotofinish, l'impresa di espugnare l'Euganeo infliggendo al Padova la prima sconfitta casalinga e volando in zona playoff, al sesto posto in classifica: due volte in vantaggio i veneti, due volte raggiunti prima da Dos Santos, poi da Frara (scuola Juve) fino al botto finale, di Carrozza, su punizione. L'Empoli è finito ko in casa contro il Sassuolo, mentre il Torino torna da Piacenza con un solo punto (1-1). Larghissima vittoria del Pescara che, nel secondo tempo, in 25 minuti, ne ha fatti quattro, rimontando il doppio svantaggio sul Portogruaro. Vicenza corsaro a Crotone (1-2). Infine: Frosinone-Ascoli 1-1; Triestina-Grosseto 0-1.

Abete e l'affaire Petrone - Da inizio agosto il settore tecnico di Coverciano è presieduto da Roberto Baggio, dal quale ancora si attende qualcosa di significativo per il rilancio del calcio italiano. Già il mese di ottobre il quotidiano 'Il Giorno' riferiva come il procuratore-manager del Divin Codino partecipasse con lui a tutte le riunioni e manifestazioni nel centro tecnico, non si capiva bene a quale titolo. Ora il sito della Figc ufficializza come lo stesso Petrone sia uno dei rappresentanti della Figc, quindi dello stesso Abete, nel consiglio del settore tecnico di Coverciano e faccia parte addirittura del Comitato esecutivo.

Premier League: Berbatov travolgente, Arsenal al riscatto- Dimitar Berbatov, centravanti bulgaro dal talento straordinario ma dall'indolenza spesso fastidiosa vive la giornata perfetta e segna cinque gol sui 7 totali (Park Ji Sung e Nani gli altri marcatori per la squadra di Sir Alex) rifilati al Blackburn Rovers, a sua volta a segno con il solo Samba. Con questo risultato Berbatov diventa il momentaneo capocannoniere del torneo (11 reti), e i Red Devils staccano momentaneamente il Chelsea, atteso domani al St James's Park dalla Toon Army di Newcastle.
Nel match delle 12.45 l'Arsenal aveva espugnato il Villa Park di Birmingham: di Nasri, Arsahvin, Chamakh e Wilshere le marcature per i ragazzi di Wenger (doppio Clark per i "villans"), che riscattano parzialmente la brutta figura europea rimediata a Braga in settimana. Nella lotta al primato fatica sempre ad inserirsi il City di Mancini, in vantaggio a pochi minuti dal termine su un campo difficile come il Britannia Stadium di Stoke con una prodezza di Micah Richards e raggiunto al novantesimo da Etherington. Si ferma la corsa verso le posizioni di prestigio del Bolton, costretto al 2-2 interno dalla matricola Blackpool, attestata momentaneamente ad una tranquilla posizione di centroclassifica, mentre per la lotta salvezza si registra bagarre: pari fra Fulham e Birmingham a Craven Cottage, goleada del WBA di Di Matteo a Goodison Park ed emozionanti vittorie da "ultima spiaggia" per il West Ham di Behrami contro il Wigan e per i "Wolves" contro il Sunderland. Domani, oltre all'attesa replica di Ancelotti ai rivali, il programma prevede la visita del Liverpool a White Hart Lane, tana del Tottenham.

Aspettando il Clasico, il Villarreal vola - Domani è il gran giorno del Clasico, tra Barça e Real, ma intanto il Villarreal, che giocava ieri, si è portato avanti andando a vincere d'autorità sul campo del fanalino di coda, il Real Saragoza, confermandosi terza forza della Liga e portandosi a 27 punti (-4 dal Barça e -5 dal Real). A la Romareda il Sottomarino Giallo si è imposto con un perentorio 3-0 (reti di Senna, Cazorla e Nilmar). Ha tenuto il passo però la quarta, l'Espanyol, corsaro al Vicente Calderon sull'Atletico Madrid, cui le reti di Tiago e Aguero, che avevano per due volte riportato la gara in parità, non sono state sufficienti per evitare la sconfitta; infatti a dodici minuti dalla fine Osvaldo ha trovato il goal del 2-3. Capitombolo interno invece per il Siviglia, 3-1 dal Getafe.

Bundesliga: Bayern a valanga, Schalke disastro- Dopo il ritorno alla vittoria della favola-Mainz, avvenuto ieri sera, piano piano anche il Bayern di Van Gaal scala le posizioni della Bundesliga. Al settimo risultato utile consecutivo, i bavaresi hanno regolato con un sonoro 4-1 l'Eintracht Frankfurt (doppio Tymoschuk, gol di Muller e Mario Gomes, quest'ultimo all'undicesimo centro nelle ultime sette gare). Clamoroso il tonfo dello Schalke 04 di Magath, fresco di qualificazione agli ottavi di Champions League ma sconfitto 5-0 sul campo del Kaiserslautern e di conseguenza fermo momentaneamente al terzultimo posto in campionato, posizione che potrebbe ulteriormente peggiorare se il Colonia dovesse fare risultato contro il Wolfsburg nel posticipo di domani. 4 i gol rifilati dall'Amburgo al malcapitato Stoccarda degli ex juventini Camoranesi e Molinaro e senza appello il 3-0 del lanciatissimo Hannover al Friburgo. Unico pari della giornata (2-2), almeno per il momento, é quello raggiunto in extremis dall'Hoffenheim sul proprio terreno contro i "farmacisti" di Leverkusen. Nella serata poi il Borussia Dortmund ha battuto il fanalino di coda Borussia Moenchengladbach per 4-1: mantiene così il primo posto in classifica con sette punti sul Mainz, laureandosi altresì campione d'inverno con tre turni d'anticipo (primo caso in Bundesliga): e 31 volte su 47 chi ha vinto questo platonico titolo ha poi conquistato il Meisterschale.

Il Marsiglia va in testa - Dopo un inzio di campionato un po' balbettante, il Marsiglia ha ora rotto gli indugi: ha stravinto contro il Montpellier e, approfittando della caduta del Rennes in casa del Lorient e della sospensione, causa maltempo, della partita tra Brest e Lens, si è portato in testa alla Ligue 1. I ragazzi di Deschamps hanno alzato la voce con un roboante 4-0, con reti di Lucho Gonzales, Cheyrou, Valbuena e Rémy. Gli altri risultati: Lorient-Rennes 2-0; Monaco-Nizza 1-1; Valenciennes- Arles Avignon 1-1.

Zenga potrebbe tornare in Italia - Le porte dell'Italia potrebbero riaprirsi per Walter Zenga, ora negli Emirati alla guida dell'As-Nassr. Potrebbe infatti essere chiamato ad allenare una squadra dalle maglie nerazzurre, che però non è la sua amata Inter, bensì l'Atalanta, dove l'altro ieri il tecnico Colantuono, dopo la sconfitta interna ad opera del Livorno, era stato contestato e fischiato dai tifosi a fine gara. Ora, ammesso che Percassi non intenda dare un'altra chance a Colantuono, resta da vedere se Zenga riuscirebbe a liberarsi anzitempo dal biennale con gli arabi.

Spalletti: Per ora in Italia non torno - Chi invece, almeno per il momento, in Italia non intende tornare, è Luciano Spalletti che, a 'LaRoma24.it, dice, allontanando le voci che lo vedevano candidato alla panchina dell'Inter: "Io in questo momento voglio rimanere qui a San Pietroburgo, ho firmato un contratto importante e intendo rispettarlo, tornerò in Italia in futuro, alla Roma non penso che ci tornerò perché i giallorossi hanno già un tecnico molto serio e preparato. I giallorossi possono puntare allo scudetto, grazie anche agli innesti di giocatori importanti come Menez e Borriello, a Roma poi ci ho lasciato il cuore, mi farebbe piacere che vincesse lo scudetto".


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