Mencucci attacca la Juve. La Juve: querela contro ignoti; petardi ma anche atti vandalici.

News, 30 novembre 2010.

Mencucci attacca e pretende di ergersi a giudice della Juve. La Juve presenta querela contro ignoti (non solo petardi ma anche atti vandalici nel settore ospiti). I convocati per Poznan: otto sono Primavera. Marotta: M'inventerò qualcosa per gennaio. melo espulso, ma solo per la stampa brasiliana. Poznan-Juve sarà arbitrata dallo spagnolo Teixeira. Zeman: Inaccettabile restituire gli scudetti alla Juve. Nel Clasico umiliante manina del Barça al Real. Campana: se la Lega pensa si darci una lezione, faremo sciopero (11 e 12 dicembre). Gazzoni Frascara: Moggi dovrà risarcirmi. De Canio confermato alla guida del Lecce.

L'attacco di Mencucci alla Juve - L'ad viola Mencucci, in riferimento al lancio di petardi verso il settore dei tifosi viola, ha indossato i panni del raddrizzatore dei torti subiti: "Devo difendere la dignità e il rispetto dei tifosi viola quando vanno in trasferta. Sabato sera sono stati fatti oggetto di una pioggia di petardi e bombe carta"... "Si tratta di un fatto premeditato perché dal settore degli juventini prima del lancio c'erano cori tipici di quando si sta per calciare un rigore". E poi si improvvisa giudice: "Assolutamente inaccettabile, adesso chi ha sbagliato deve pagare e non con una multa, ma con il divieto di trasferta per almeno sei mesi oppure con qualche partita a porte chiuse. Altrimenti, se non ci sarà severità, non mi sentirò più responsabile di quello che succede a Firenze. Le regole devono essere applicate da tutte le parti allo stesso modo". Il primo a sbagliare, Mencucci, è stato il sindaco della Sua città, che ha trasformato una partita di calcio in un'"esperienza mistica" contro una squadretta che li ha derubati: se si butta un cerino nella benzina, l'esplosione è quantomeno probabile; poi, per carità, che il Casms permetta la trasferta a Torino di chi l'anno scorso si è presentato con la maglietta 'meno 39' a profanare la memoria degli angeli dell'Heysel, e che quest'anno, pur senza maglietta, ha ripetutamente dileggiato i caduti dell'Heysel, Pessotto e la memoria di Scirea, è senz'altro qualcosa di incomprensibile. Proprio perché le regole devono essere applicate da tutte le parti allo stesso modo, anche nei confronti dei tifosi viola. Conclude Mencucci "E voglio rimarcare come invece i nostri tifosi siano rimasti tranquilli perché si rischiava la guerriglia". Proprio tranquilli non sembrerebbe, visti i seggiolini sradicati e gli atti vandalici verificatisi nel settore ospiti.

La Juve presenta querela contro ignoti - La Juventus ha dato mandato ai suoi legali di presentare querela contro ignoti per i fatti accaduti sabato allo stadio Olimpico, in occasione della gara contro la Fiorentina. Il comunicato del club torinese evidenzia che "tale querela ha l'obiettivo di mettere in condizione le Autorità di individuare sia i responsabili dello scoppio di petardi sia gli autori dei numerosi atti vandalici avvenuti nel settore ospiti" e ribadisce "come già avvenuto nella serata di sabato scorso, che i fatti non hanno causato fortunatamente il ferimento di nessun tifoso. Solamente in un caso si è reso necessario l'intervento del personale medico e infermieristico che ha soccorso un sostenitore presente nel settore ospiti. A tale intervento ha assistito anche il delegato alla sicurezza della Fiorentina. Il tifoso visitato, sentito il parere del personale medico, ha scelto di proseguire nella visione della partita, rientrando sugli spalti e non è stato ricoverato poiché illeso".

I convocati per Poznan - Dopo l'allenamento svoltosi alle ore 15, Gigi Del Neri ha diramato l'elenco dei convocati per la trasferta in Polonia, dove nel gelo di Poznan la Juve si giocherà le ultime speranze per accedere ai sedicesimi di finale di Europa League. Oltre ai lungodegenti, Del Neri dovrà fare a meno di Aquilani e Quagliarella, Grosso e Salihamidzic, non utilizzabili perché non inclusi nella lista Uefa. Out anche Marco Motta, afflitto da giorni dalla lombalgia; non potrà nemmeno essere sostituito dal promettente Sorensen, anch'egli non in lista Uefa. Il mister dunque, per mettere insieme un elenco di ventun giocatori (in partenza stamattina da Torino Caselle) ha dovuto ricorrere a ben otto Primavera: Chiellini, Felipe Melo, Sissoko, Marchisio, Iaquinta, Del Piero, Manninger, Traoré, Bonucci, Lanzafame, Pepe, Krasic, Storari, Costantino, Buchel, Giandonato, Libertazzi, Camilleri, Giannetti, De Paola, Liviero.

Marotta: M'inventerò qualcosa - La parola scudetto aleggia da un po' intorno al campionato della Juve senza riuscire ad attecchire, anche per qualche risultato che avrebbe potuto essere diverso; sicuramente si può recriminare sui pareggi di Bologna, Brescia e anche su quello di sabato. Beppe Marotta, in un'intervista a 'Tuttosport', riflette un po' questa posizione, colma di caute speranze: "Di scudetto parliamone pure, con l’obbligatoria cautela, ma pure con la consapevolezza che in fondo questo campionato può essere alla nostra portata". Rimpiange i punti "che avremmo potuto conquistare vincendo almeno una delle partite contro Bologna e Brescia" e quello contro i viola ("una partita nella quale il portiere avversario è stato il migliore in campo e che rigiocata altre dieci volte finiremmo per vincere quasi sempre"), però, dice: "Attenzione, perché la classifica dice che noi siamo ancora lì, al di là di tutto, attaccati al gruppo di testa e che se riusciamo a mantenere questa posizione potremo dire la nostra per la vittoria finale, anche perché la squadra sta crescendo di partita in partita, come tutte le squadre di Del Neri......... e questo è incoraggiante perché se rimaniamo attaccati ora, poi potremmo giocarci più carte allo sprint. E non mi attacco al recupero degli infortunati che ci hanno comunque penalizzato: penso solo alla maturazione della squadra e magari a qualche ritocco". I ritocchi, appunto; anche alla Domenica Sportiva ha confermato che non sarà gennaio il momento dei grossi investimenti ma in ogni caso "l’idea sarebbe quella di rinforzare la squadra. Stiamo facendo le nostre valutazioni e teniamo d’occhio molti giocatori, poi dovremo fare i conti con il bilancio. Semmai, alla fine, m’inventerò qualcosa". Invenzioni che probabilmente, nella mente di uno come lui, stanno già prendendo forma e nome.

Povero Melo: espulso... dalla stampa brasiliana - A Felipe Melo non è capitato solo di mancare, con la Juve, la vittoria sulla Fiorentina; è anche stato espulso, ma non dall'arbitro, solo dalla stampa brasiliana la quale, confondendolo evidentemente col Felipe viola, quello sì davvero espulso, gli ha attribuito un 'rosso' per fallo su... Krasic (quello commesso proprio da Felipe). E la stampa brasiliana che, dopo i Mondiali, non ha certo Melo nelle sue grazie, non ha perso l'occasione per impallinarlo, a torto ovviamente. A Felipe Melo la cosa non è piaciuta e ha commentato: "Ma è giornalismo, questo?". Eh sì, tutto il mondo è paese, giornalismo cercasi...

Lo spagnolo Teixeira per la Juve in Polonia - Sarà il 29nne spagnolo Fernando Teixeira Vitienes l'arbitro dell'incontro Lech Poznan-Juve (il suo ultimo precedente con squadre italiane è stato Sampdoria-Metalist Kharkiv 0-0); gli assistenti saranno Victoriano Diaz e Manuel Angel Torre. Quarto uomo Josè Antonio Teixeira Vitienes (fratello del direttore di gara); assistenti aggiunti Antonio Rubinos e Antonio Mateu. Osservatore l'austriaco Benko.
Per Palermo-Sparta Praga è stato designato il croato Strahonja, un emergente; assistenti Kmar e Premuzaj; quarto uomo Probert; assistenti aggiunti Pristovnik e Mlakar; osseravtore il greco Vassaras. per Utrecht-Napoli c'è lo spagnolo Iturralde Gonzales, reduce dal Clasico; assistenti Diaz Perez e Nunez; quarto uomo Turienzo; assistenti aggiunti: Clos e Estrada. Ossservatore lo svizzero Iseli. Infine Sampdoria-Psv Eindhoven è stata affidata allo svedese Strombergsson; assistenti Wittberg e Warnmark; quarto uomo Hamlin; asistenti aggiunti Ingvarsson e Mattsson. osservatore il francese Batta.
Tra i direttori di gara italiani è impegnato il solo Luca Banti che arbitrerà Paris St. Germain-Siviglia, assistito da Copelli e Cariolato; quarto uomo Mazzoleni; assistenti aggiunti Brighi e Gava. Osservatore il russo Levnikov.

Zeman: Restituire scudetti alla Juve? Inaccettabile - "Dalle intercettazioni non mi sembra una richiesta accettabile". Questa la risposta data da Zdenek Zeman ad una domanda sull'eventualità che alla Juve vengano restituiti gli scudetti toltile da Calciopoli. Evidentemente del processo di Napoli Zeman, oltre ad essere stato un testimone così e così, è anche un ascoltatore così e così, altrimenti di intercettazioni ne avrebbe udite ben altre... La frase è stata pronunciata dal tecnico boemo a Napoli, in occasione della presentazione del libro 'I modiali della vergogna', prefatto da Narducci. E Zeman, con lo stesso Narducci e con Gianni Minà,, vi formava un bel triplete. Non c'è dubbio, è davvero il libro del triplete.

Barcellona 5 - Real Madrid 0: ora è diventato "Special-five". Così lo ha reso lo splendido Barcellona ammirato questa sera sul Camp-Nou dopo aver letteralmente annichilito i suoi uomini. Cinque gol, cinque sonore sberle, ricevute da quelli che a lorsignori ex-galacticos devono essere sembrati dei marziani. L' "allenatore più bravo del mondo" ha ricevuto una sublime lezione di calcio dal suo collega Guardiola. E dinanzi a tale lezione, sconfinata in una clamorosa umiliazione davanti agli occhi di mezzo mondo, l'unica risposta che i blancos hanno saputo arruffare è stata una collezione di interventi contro gli avversari che nulla avevano a che fare con il calcio quanto piuttosto con un misto tra pugilato, arti marziali e wrestling che gli ha guadagnato un numero enorme di (meritatissime) ammonizioni ed una (stra-meritatissima) espulsione nel finale.
Di Cristiano Ronaldo in campo non si è accorto quasi nessuno. Osannati dai loro tifosi invece i vari Messi, Xavi, Iniesta, Villa, Pedro, Pujol ed in generale tutti gli uomini in camiseta blaugrana per le delizie che hanno saputo elargire dal primo all'ultimo minuto dell'incontro.
C'è stata una sola squadra in campo e tutti gli altri non hanno potuto che ammirarla: anche quello che una volta si riteneva lo "Special-one" e che, con pieno "merito", da stasera potrà essere definitivamente "promosso" a "Special-five".

Campana: Se la Lega pensa di darci una lezione, scioperiamo - Sergio Campana, in collegamento a 'La politica nel pallone', ha detto la sua sulla querelle contratto: “E’ trent’anni che parlo di contratti. Ne abbiamo rinnovati una decina senza mai una complicazione, risolvendo tutti i problemi in un paio di volte. Vorrà dire qualcosa se stavolta ci ritroviamo per ore tre volte alla settimana… E’ cambiato l’interlocutore, la Lega sta applicando una strategia piu’ politica che contrattuale". E accusa: "Mi giunge voce che la Lega ci vuole dare una lezione, vuole togliere ai calciatori dei diritti acquisiti da decenni. Per questo i giocatori sono in fibrillazione”. L'Aic non intende affatto cedere sulle questioni dei fuori rosa e dei trasferimenti coatti: "La Lega parla di ammodernare il contratto ma in questo modo si vuole reintrodurre quel vincolo morto trent’anni fa. Noi siamo sempre stati disponibili, la Lega mi pare voglia invece continuare a stipulare contratti liberi ma c’è il parere dell’Alta Corte di Giustizia che li renderebbe illegittimi". Continua a sostenere anche l'opportunità della sosta natalizia: "Non credo che le famiglie vogliano andare allo stadio a tutti i costi a Natale". E dice che da oggi in poi potrebbe arrivare l'annuncio dello sciopero: "Preferisco dire astensione dalla prestazione, e se si farà le date eventuali potrebbero essere sabato 11 e domenica 12 dicembre". E' anche vero che domani c'è la convocazione di Aic, Lega e Figc di fronte all'Alta Corte di Giustizia, presieduta da Riccardo Chieppa. Non è pero per nulla fiducioso in un accordo in extremis che eviti il commissario ad acta: "L’ultimo contratto è stato scritto dall’avvocato del Milan e della Lega Cantamessa assieme a Cellino. Lo abbiamo accettato dopo un paio di discussioni e a nostro parere e’ perfetto. Ma se si parla di ammodernamento in senso generico non va bene”.

Gazzoni: Moggi mi dovrà risarcire - Per Gazzoni Frascara Moggi è indubbiamente il nemico numero uno; lo ha ribadito in un'intervista a Telecentro Odeon tv. "Per fortuna abbiamo chiuso il fallimento di Victoria (la società finanziaria di riferimento prima della cessione del Bologna, datata 2005, ndr). Questo permette alla mia famiglia, che a causa di Moggi e company ci ha rimesso economicamente e non solo, di andare a chiedere un risarcimento. Bisogna però attendere la sentenza del processo di Napoli: la parte relativa a Giraudo è già stata giudicata, quella relativa a Moggi non ancora. Se ci sarà condanna, come io credo, la sentenza arriverà a primavera e dopodiché ci muoveremo immediatamente". Forse sarebbe meglio seguisse più attentamente il processo di Napoli perché i testimoni dell'accusa, purtroppo per Lei, erano tutti così e così, per usare un eufemismo.... Insomma, non ci conterei. E vuole essere risarcito anche dalla Lega Calcio: “Il contenzioso è a Modena e la Cassazione ha stabilito che la decisione spetta al Tar del Lazio. I tempi sono molto lenti ma la situazione è in fase di evoluzione. Il punto chiave di questo processo è il fatto che Victoria ha subito un danno economico valutabile attorno a 25-30 milioni, legato alla mancata partecipazione al campionato di serie A“. Poi dà un consiglio al Bologna di ora, in burrasca: "L’ipotesi più verosimile è quella del fallimento pilotato, perché può interessare economicamente di più ad un imprenditore, visto che non c’è l’esborso legato all’avviamento di altri e non ci sono debiti fiscali, quindi è più economica per un personaggio che voglia subentrare. Non si corrono grossi rischi dal punto di vista fiscale. C’è un esborso limitato. Purtroppo, però, i tempi sono strettissimi. L’ipotesi del fallimento pilotato, scendendo nel dettaglio, determina il fatto che si acquisiscono i giocatori e il titolo sportivo e si può continuare in serie A, magari rafforzando la squadra a gennaio: l’aspetto fondamentale del fallimento pilotato è che si può far tutto questo senza accollarsi l’arretrato fiscale“. Eh sì, lui di fallimenti se ne intende.

De Canio confermato - E' stato anticipato di 24 ore l'incontro chiarificatore tra il presidente del Lecce Pierandrea Semeraro e il tecnico Luigi De Canio e al termine del faccia a faccia Semeraro ha rinnovato la fiducia a De Canio. Poi il presidente ha così spiegato a Telerama le attuali brutte prestazioni della squadra: "Come mai il Lecce si esprime male fuori casa? Nelle partite al Via del Mare, possiamo permetterci di attendere le mosse dell'avversario, in trasferta non succede perchè siamo una squadra più tecnica che veloce e se messi sotto pressione, come succede in trasferta, quando le squadre avversarie cercano di attaccarci subito, dal primo minuto, andiamo subito in difficoltà, anche per qualche problemino caratteriale. Concludo respingendo le voci e i pareri letti e sentiti in giro negli ultimi tempi. Non è vero che il Lecce non ha organico da serie A".


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