Multa di 40.000 euro, campo in diffida. I viola: poco. E per il meno 39 e le offese a Scirea, nulla?

News, 1° dicembre 2010.

Juve punita con 40.000 euro di multa e diffida del campo. Marchisio squalificato e Bonucci in diffida. La scomposta reazione della Fiorentina: critiche al giudice sportivo; ma il meno 39? Del Neri: Cercheremo di onorare Gaetano Scirea e di passare il turno. Seduta di rifinitura a Poznan. Problema sponsor BetClic per la Juve in Polonia. L'Aic proclama lo sciopero per l'11-12 dicembre: le dure reazioni di Beretta e Petrucci. Capezzone: Che autogol per i  calciatori! La Mourinhada costa allo Special Five una/due giornate di squalifica in Champions League. Causa austerity, il Trap si riduce lo stipendio. Lo United prende quattro schiaffi dal West Ham in Carling Cup.

Multa di 40.000 euro e diffida del campo per la Juve - Gli incidenti di sabato sera, debitamente amplificati e strumentalizzati dai viola, sono costati alla Juve una multa di 40.000 euro e la diffida del campo. Così ha deciso il giudice sportivo: "Ammenda di € 40.000,00 con diffida: alla Soc. Juventus per avere suoi sostenitori, al 9', 10' e 18' del primo tempo, lanciato nel settore occupato dai tifosi avversari tre petardi, con conseguenze lesive per uno di essi; entità della sanzione attenuata ex art. 14 comma 5 in relazione all'art. 13 comma 1 lettere a) e b) CGS per avere la Società concretamente operato con le Forze dell'Ordine a fini preventivi e di vigilanza".
Ammenda di 3.000 euro anche al Cagliari per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, fatto esplodere due petardi nel proprio settore.

Squalificato Marchisio - Claudio Marchisio, che era diffidato, nel corso di Juve-Fiorentina è stato ammonito "per comportamento scorretto nei confronti di un avversario"; perciò il giudice sportivo gli ha inflitto una giornata di squalifica. Inoltre Bonucci, ammonito sabato sempre "per comportamento scorretto nei confronti di un avversario", è entrato in diffida.
Squalificato per una giornata, perché espulso nella gara di Torino "per doppia ammonizione per proteste nei confronti degli Ufficiali di gara e per comportamento scorretto nei confronti di un avversario", Felipe (Fiorentina). Squalificati perché già in diffida e ammoniti per comportamento scorretto nei confronti di un avversario: Comotto (Fiorentina), Bacinovic (Palermo) e Parisi (Bari).

La scomposta reazione viola - La Fiorentina, ergendosi a giudice supremo, con un comunicato stampa sul sito ufficiale attacca il giudice sportivo per aver usato, a suo dire, la mano leggera nei confronti della Juve, ritenendole inutili a combattere la violenza negli stadi, e dicendo di essersi aspettata punizioni e condanne più severe. Questo il testo del comunicato sul sito ufficiale: "L’ACF Fiorentina, in merito alle decisioni assunte dal Giudice Sportivo dalla Lega Nazionale Professionisti Serie A dopo i fatti accaduti sabato scorso a Torino, non condivide le lievi sanzioni comminate, sanzioni non adeguate rispetto ai gravi accadimenti avvenuti all’interno dello Stadio Olimpico, che hanno messo in serio pericolo l’incolumità fisica dei tifosi viola. Non crediamo siano queste le metodologie corrette per combattere un tema delicato quale la violenza negli stadi. Sabato sera a Torino abbiamo assistito ad attacchi premeditati, bombe carta contro i nostri tifosi, ambulanza adiacente al terreno di gioco, feriti che, solo per fatalità, non hanno riportato conseguenze più gravi; fatti violenti e non accettabili che andrebbero puniti e condannati con maggior fermezza". Rincara la dose Sandro Mencucci, a.d. dei viola, che da sabato auspica a gran voce provvedimenti 'esemplari' contro i tifosi bianconeri, come per esempio sei mesi di trasferte vietate o una serie di partite da giocare a porte chiuse. Questo il suo commento odierno, come riportato da repubblica.it: "Un mezzo ferimento e un quasi accecamento valgono 40.000 euro, evidentemente questo è il tariffario. E' un provvedimento che non condivido, anche perché viene punita la società Juventus che nella circostanza è incolpevole e non i veri delinquenti e quelli che gli hanno tenuto mano. Non è questo il modo per debellare la violenza negli stadi". Danni fisici tutti da dimostrare, non rilevati al momento dei soccorsi. Ma come si sarebbero dovuti punire i tifosi con le magliette meno 39? E come si sarebbero dovuti punire quelli che ieri hanno profanato la memoria dei caduti dell'Heysel e di Scirea? Sarebbe anche il caso che la 'sportivissima' tifoseria viola, giusto perché non venga penalizzata la società Juventus, risarcisca i danni causati dagli atti vandalici di alcuni scostumati e di quelli che hanno loro tenuto mano.

Del Neri: Onoreremo Gaetano Scirea - In conferenza stampa Del Neri premette una cosa importante: l'Europa League per lui e la Juve non è un peso, ma un'opportunità. Perciò si cercherà di passare il turno, nonostante le difficoltà di classifica, di clima, di uomini: "Per noi sono importanti tutte le competizioni, sia il campionato che l’Europa League. Spiacerebbe uscire perché siamo venuti qui per passare il turno e lotteremo per farlo. Abbiamo speso fatica e tempo in questa competizione e vogliamo andare avanti. Le ultime prestazioni della Juventus in campionato ci danno ottime probabilità di farcela". Il clima, per quanto davvero proibitivo, non lo spaventa più di tanto: "Non ha fatto caldo neanche da noi ultimamente, l’importante è che il campo non sia ghiacciato. Il freddo poi, è uguale per tutti il Lech è più abituato, ma anche a noi è capitato di giocare con la temperatura sotto zero. Non credo che sarà un fattore determinante". Ci sono problemi di formazione, soprattutto in difesa, sulle fasce, dove non c'è Motta, rimasto a casa per la lombalgia, e nemmeno Sorensen, non incluso nella lista Uefa; ma anche a centrocampo, dove Melo abbisogna di un turno di riposo e Aquilani è fuori lista; e in attacco, dove Quagliarella è fuori lista e rimangono i soli Del Piero e Iaquinta: "Giocheremo con Iaquinta e Del Piero davanti. Melo ha bisogno di un turno di riposo. Camilleri? Non è difficile fare questo nome, visto che è l’unico disponibile nel suo ruolo. Oltretutto ha già fatto esperienza all’estero e ha già esordito a certi livelli con la Reggina. Sicuramente un allenatore ha il dovere di cambiare il meno possibile per non perdere l’assetto". E l'impegno con cui i bianconeri affronteranno questa difficile gara sarà nel nome e nel segno di Gaetano Scirea, tragicamente scomparso in Polonia il 3 settembre 1989, ma sempre vivo nell'animo degli juventini: "La Juventus è in questo paese per la prima volta dopo quel terribile incidente - dice Del Neri - e cercheremo in tutti i modi di onorare Gaetano, un grande campione e un grande uomo che ha dato molto al calcio". E a cui valori il calcio italiano, non solo la Juve, dovrebbe rifarsi.

La seduta di rifinitura al Mjelski Stadion - I bianconeri hanno ieri svolto la seduta di rifinitura al Mjelski Stadion, un impianto costruito di recente per i prossimi Europei del 2012. Hanno preso confidenza col terreno, ripulito dalla neve caduta copiosamente sino a ieri su Poznan e con la temperatura rigida: ieri si era a -13 gradi, oggi si toccheranno i -20. Dopo un lungo e accurato riscaldamento, i bianconeri hanno svolto esercizi col pallone e lavoro tecnico, con una serie di passaggi in velocità; infine una partitella, nove contro nove su campo ridotto.
Il Lech Poznan non avrà problemi di formazione, tutti gli effettivi sono disponibili, inclusi il centrocampista bielorusso Krivetz e l'attaccante lettone Rudnevs (quello dei tre goal a Torino), usciti un po' malconci dalla gara di campionato di sabato, ma ritenuti abili e arruolabili dal medico della squadra.

Primo problema per la Juve in Polonia: lo sponsor - E' appena arrivata in Polonia, ancora non ha giocato, e già per la Juve è sorto un problema, legato alle scritte sulle maglie, un vicenda che per le leggi locali sconfina addirittura nel penale, visto che in Polonia non è assolutamente consentito pubblicizzare siti di scommesse sportive, pena multe salatissime. Che la Juve intende assolutamente evitare. Quindi, a meno che non scenda in campo l'Uefa, da cui a concedere una speciale deroga per stasera, ai bianconeri potrebbe essere impartito dalla dirigenza l'ordine di 'oscurare' lo sponsor sulle maglie, per esempio con del nastro adesivo.

Guerra Lega-Aic: sarà sciopero l'11 e il 12 dicembre - Sciopero voleva l'Aic, e sciopero sarà. Lo ha comunicato Leonardo Grosso, vicepresidente Aic, all'uscita dalla sede della Figc e lo conferma il comunicato sul sito dell'Assocalciatori: "L’azione di protesta nasce dal rifiuto della Lega di accettare l’impostazione dell’Aic, più volte ribadita, che assicurava la piena disponibilità a discutere su 6 degli 8 punti indicati dalla Lega, con esclusione dei 2 punti riguardanti gli allenamenti separati e il trasferimento coatto". Salteranno dunque, tra l'11 e il 12 dicembre, Bologna-Milan, Brescia-Samp, Genoa-Napoli, Inter-Cesena (già rinviata per l'impegno dei nerazzurri al Mondiale per club), Juventus-Lazio, Lecce-Chievo, Palermo-Parma, Roma-Bari e Udinese-Fiorentina. Dure le reazioni di Beretta e Petrucci. Così commenta Beretta: "Scelta pericolosa, gravissima. Sono stupefatto dalla decisione dell'Aic di alzarsi dal tavolo della trattativa mentre il presidente Abete stava illustrando la bozza di sintesi preparata dalla Figc. Sono rimasto stupefatto. Un pericoloso gioco al massacro, una riunione allucinante, una cosa senza precedenti". Petrucci, dopo aver definito lo sciopero proclamato dall'Aic "un atto intimidatorio, prepotente e arrogante" e aver aggiunto: "Chi mostra i muscoli spesso denota debolezza. Quanto annunciato questa sera dall'Aic rappresenta la manifestazione di un'assoluta lontananza dall'attuale momento del Paese e una scarsa attenzione per le sorti del calcio italiano", dal sito ufficiale attacca apertamente l'Aic: "Nonostante un apprezzato intento conciliativo del Presidente Abete, l'Aic, interrompendo oggi le trattative senza entrare nel merito dei punti in discussione, ha calpestato le più elementari regole di buon senso. Inoltre, a differenza dell'Aic che dichiara di non capire l'obiettivo della convocazione dell'Alta Corte di Giustizia, il Coni comprende benissimo il significato dell'incontro previsto per domani, al quale - ricordo - non si partecipa per educazione ma per doveroso rispetto istituzionale verso il massimo organo di giustizia sportiva". In ogni caso l'Aic oggi si presenterà comunque davanti all'Alta Corte, quando sarà nominato il commissario ad acta col compito di riscrivere il contratto collettivo.

Capezzone: Lo sciopero dei calciatori è 'lunare' - Daniele Capezzone, di fronte alla dichiarazione di sciopero dei calciatori, considera questo atto come un clamoroso autogol: "Con tutto il rispetto che si deve ai giocatori, il loro preannuncio di sciopero è semplicemente lunare. Gli italiani saranno letteralmente esterrefatti dinanzi a uno sciopero proclamato da una categoria che certo non vive le durezze della crisi economica - afferma - Sono un liberale, credo nel mercato, e non farò mai demagogia sui guadagni dei calciatori, che sono perfettamente coerenti con la creazione di ricchezza a cui partecipano e contribuiscono. Ma proprio per questo, non facciano finta di essere una categoria bisognosa di solidarietà. Anzi, una cosa seria da fare sarebbe quella di smettere di considerarli lavoratori subordinati e di cominciare a trattarli come autonomi, se non come vere e proprie imprese. I calciatori più avveduti e intelligenti dovrebbero rendersi conto che il solo fatto del preannuncio di sciopero oscurerà i punti in discussione e le loro concrete richieste, e si risolverà in un loro clamoroso autogol agli occhi del Paese".

La Mourinhada punita con una/due giornate - La Mourinhada, così chiamano in Spagna le espulsioni a comando disposte da Mourinho nella sfida di Champions tra Ajax e Real Madrid, è stata punita dall'Uefa con la squalifica del tecnico madridista per due giornate con la condizionale: il che significa che lo Special Five (ex Special One) salterà sicuramente la sfida contro l'Auxerre, mentre sarà invece regolarmente in panca per l'andata degli ottavi. Se nei prossimi tre anni reitererà un simile comportamento, sarà automaticamente squalificato. Per giocatori e club sono multe: 20.000 euro a Xabi Alonso e Sergio Ramos (i due autoespulsi), 10.000 a Iker Casillas e 5.000 a Dudek (i due messaggeri) e 120.000 al Real Madrid.

Il Trap si taglia lo stipendio - La crisi economica scuote l'Irlanda, portando il Paese ai limiti dell'uscita dell'euro, la federazione irlandese ha ha applicato un taglio del 5% agli emolumenti di tutti i suoi impiegati e allora Giovanni Trapattoni, ct della Nazionale di calcio dell'isola verde, John Delaney, presidente della Federcalcio irlandese, hanno deciso di autoridursi lo stipendio. Il Trap guadagna un milione e 800 mila euro l'anno, Delaney 400.000; non è stata resa nota l'entità della riduzione, ma sarà sicuramente superiore al 5%.

Batosta per lo United in Carling Cup - Sotto la neve dell'Upton Park il West Ham infligge una dura lezione al Manchester United. Sir Alex Ferguson e i suoi vengono umiliati da un ottimo West Ham: 4-0, doppiette di Spector e Cole; quattro berle che estromettono i Red Devils dalla Carling Cup. Nell'altro incontro di Carling in programma ieri l'Arsenal di Wenger ha rispettato il pronostico battendo per 2-0 il Wigan; per i Gunners un autogol di Alcaraz e una rete di Bendtner.


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