E Federico Vespa su Moggi deve rettificare! Rampulla su Calciopoli: Pagate colpe altrui....

News, 4 dicembre 2010.

Federico Vespa deve rettificare: Moggi non chiuse Paparesta nello spogliatoio di Reggio. La Juve prepara la gara col Catania: Motta o Sorensen? Felipe Melo: Ogni gara come una finale e possiamo farcela. Rampulla: In un mese hanno fatto un processo per colpire la squadra più importante d'Italia. Solo due italiani nella Top 11 Uefa: Bonucci e Cassano. Il parere dell'Alta Corte alla Figc: La Lega tratti o ci sarà il commissario ad acta. Beretta: La Lega è unanime e l'accordo è possibile. Leonardo Grosso: Prevalgano le colombe. Mourinho: La squalifica dell'Uefa è una medaglia. Aumenta il ritardo dell'Italia dalla Germania nel ranking Uefa. Adriano e Ronaldinho pronti a partire a gennaio, con la benedizione di Ranieri e Allegri.

Federico Vespa rettifica su Moggi - Federico Vespa ha rettificato quanto aveva affermato venerdì scorso a proposito di Moggi che, secondo lui, aveva chiuso Paparesta nello spogliatoio di Reggio Calabria. Ci siamo occupati del caso in un articolo a seguito della mail di un lettore che, ieri, ci ha avvisato della rettifica che potete ascoltare nei primi 5 minuti della puntata di "Non stop news" che va in onda su RTL 102.5. Come abbiamo dato notizia della notizia falsa, così informiamo della rettifica. Federico Vespa non ha specificato che l'archiviazione è avvenuta "perché il fatto non sussiste", ma è sempre meglio del niente di altre firme del giornalismo che non hanno mai neppure rettificato la falsa informazione sul sequestro di Paparesta. Questo il contenuto della rettifica:
Federico: Posso fare la smentita di cui ti dicevo prima? Subito così mi tolgo il sassolino dalla scarpa? Prima di buttarla sul serio in politica?
Bruno: Dai...
Federico: Allora nella settimana scorsa ho fatto una battuta da tifoso dicendo che Moggi chiudeva gli arbitri nello spogliatoio, Paparesta nello spogliatoio, l'ho detta a mo' di battuta così un po' per cazzarare, invece i tuoi amici juventini...
Bruno: I miei amici juventini ti hanno sommerso giustamente di insulti.
Federico: Mi hanno sommerso di mail dicendo che giustamente invece c'è stata l'archiviazione per questo fatto di Moggi perciò chiedo scusa!
Bruno: Bravo! So che non c'hai dormito.
Federico: Ammenda.

Da Vinovo: Motta sembra pronto, ma potrebbe giocare Sorensen - Anche ieri mattina i bianconeri si sono allenati a Vinovo per preparare la gara di Catania. Dopo il riscaldamento, svoltosi in parte in palestra, i giocatori sono stati impegnati da Del Neri in un allenamento dove peso preponderante ha avuto la parte tattica. Contro l'agguerrita formazione di Giampaolo, reduce da un buon pareggio a Roma contro la Lazio, Del Neri non vuol lasciare nulla al caso. Prima ha provato i movimenti della difesa, messa alla prova in movimenti di gioco contro centrocampo e attacco. Poi ha curato la circolazione della palla dalla mediana in su e infine l'attacco vero e proprio alla porta. Non c'era Marchisio: colpito da un attacco influenzale, visto che comunque domenica non potrà giocare perché squalificato, ha goduto di un giorno di riposo. Bonucci e Del Piero sono rimasti in palestra. Mentre Grygera continua il suo programma differenziato, Legrottaglie ha lavorato col gruppo. Marco Motta sembra aver recuperato dalla lombalgia, tuttavia Del Neri oggi ha insistito nel provare Sorensen come terzino destro: visto che nelle ultime uscite il giovane danese si è fatto preferire al compagno sia per forma fisica che per brillantezza di prestazioni, è possibile che sia proprio Sorensen a giocare domenica sera. All'allenamento hanno assistito 180 tifosi, tra cui 50 ragazzi della Juventus National Academy di Prato (affiliata a Juventus Soccer School) e i membri di quattro Juventus Club Doc (Juventusiasmo, Torino Doc, Casciana Terme e Gonnosfanadiga).

Felipe Melo: Ogni gara è una finale - Felipe Melo, ospite su Juventus Channel, ha ribadito quello che ormai sembra essere un concetto penetrato nelle menti di molti giocatori bianconeri, la voglia di vincere, e al convinzione di potercela fare: "Possiamo puntare alla vittoria del campionato. Inter e Milan sono un gradino sopra, anche perchè giocano insieme da più tempo di noi. Ma noi stiamo lavorando e pian piano miglioriamo. Quest'anno il gruppo c'è, c'è amicizia all'interno dello spogliatoio, e anche per questo possiamo vincere qualcosa. Siamo la Juve, dobbiamo puntare allo scudetto. Quest’anno ne abbiamo la possibilità e dobbiamo provarci fino alla fine". E per questo ogni gara per lui una finale: "Anche a Catania è una finale. Una squadra che vuole vincere il campionato deve pensare sempre in questo modo. Sarà difficile, ma abbiamo dimostrato di essere forti, possiamo vincere. Quest’anno abbiamo giocato in trasferta contro grandi squadre e abbiamo dimostrato la nostra forza: penso alle partite con il Milan, l’Inter, il Genoa, l’Udinese… Domenica possiamo fare bene, ma dovremo essere concentrati dal primo minuto, altrimenti ci massacrano". Poi parla di sé, del Felipe Melo dell'anno scorso e di quello di quest'anno, diversi ma uguali: "Lo scorso anno abbiamo fatto una brutta stagione, tutti quanti. Ma si parlava molto di me perchè ero l'ultimo arrivato. Adesso non prendo più cartellini e non faccio risse, ma il mio modo di giocare è sempre lo stesso". E respinge le voci di mercato: "Sto bene qui e se avessi voluto andare via l’avrei fatto lo scorso anno. Mi trovo bene con i tifosi e con tutto l’ambiente. I miei bambini giocano nella scuola calcio della Juve e anche mia moglie si trova benissimo a Torino, tanto è vero che già lo scorso anno ho preso casa qui. Sono legato alla Juve e non ho nessuna intenzione di lasciarla".

Rampulla: Con Calciopoli la Juve ha pagato colpe altrui - Arrivato alla Juve nel 1992, Michelangelo Rampulla, juventino di tifo prima ancora che per professione, ha interrotto il suo rapporto con la Juve a settembre, ma senza rancore, solo perché non era riuscito, con Marotta e Agnelli, a trovare una collocazione che facesse per lui: "Non ne faccio più parte, perché le storie nascono e finiscono, ma l'amore per i colori rimane sempre. Come mi dice anche Andrea Agnelli, le persone devono meritarselo il rispetto, i colori li meritano sempre". Ma a 'Tutti pazzi per la Juve' su Radio Power Station ha rilasciato una lunga intervista, nella quale ha voluto spiegare la sua posizione su Calciopoli: "Quello che sta uscendo fuori sono cose che si sono sempre sentite. Tutte le squadre facevano quelle cose, per cui cosa dire? Non è una novità per me quello che è uscito fuori. Sono dell’idea che la Juve ha dovuto pagare per colpe altrui. Con Calciopoli si è dovuto fare un processo in un mese per colpire la società più importante d’Italia, hanno fatto una cosa approssimativa perché i media hanno montato una cosa incredibile e qualcuno doveva pagare. Hanno fatto pagare tutto alla Juve, e così l'Italia anti-juventina è stata contenta. Se uno uccide una persona in Italia ci mettono dieci anni per condannarlo, alla Juve invece hanno fatto un processo in un mese, questo dice tutto. Un arbitro può sbagliare in buona fede però si dice sempre che ha favorito uno. Se un arbitro sbaglia, sbaglia e basta. Poi lasciamo perdere che con la Juve è sempre stato cosi. La Juve ha pagato per tutti perché era la squadra più forte ed era quella che continuava a vincere per tanti anni di fila, dando fastidio e per questo l’hanno colpita. Le telefonate più gravi però sono quelle di altre società".

Bonucci nella Top 11 Uefa - La Uefa ha comunicato l'elenco dei 55 giocatori candidati a costituire la squadra ideale del 2010. Sono solo due i giocatori italiani: il bianconero Bonucci e Antonio Cassano. Vi sono poi undici giocatori stranieri militanti nel campionato italiano: nove sono nerazzurri (Julio Cesar, Maicon, Samuel, Lucio, Javier Zanetti, Cambiasso, Sneijder, Eto'o, Milito) più il genoano Eduardo e il giallorosso Riise. Gli altri candidati sono: Casillas, De Gea e Stekelenburg; Puyol, Piqué, Luiz, Hangeland, Lugano, Diawara, Douglas; Sergio Ramos, Lahm, Van der Wiel, Ivanovic; Ashley Cole, Fabio Coentrao, Van Bronckhorst, Bastos; Xavi, Khedira, Van Bommel, Schweinsteiger; Robben, Kuyt, Adam Johnson; Iniesta, Malouda, Di Maria, Bale; Fabregas, Özil, Honda, Müller; David Villa, Messi, Higuain, Forlan, Tevez, Luis Suarez, Drogba, Lukaku.Gli allenatori prescelti sono cinque: Mourinho, Van Gaal, Del Bosque, Quique Sanchez Flores e Van Marvijk. I vincitori verranno scelti dagli appassionati che potranno esprimere le proprie preferenze sul sito internet dell'Uefa.

Alta Corte: Commissario ad acta se la Lega non tratta - E' legittimo che la Figc nomini un commissario ad acta per la Lega deputato a trattare con l'Aic sulle norme del contratto collettivo che hanno indotto il sindacato dei calciatori a proclamare lo sciopero. Questo il parere dell'Alta Corte di Giustizia del Coni, che ha ordinato una diffida immediata perché si raggiunga un accordo. In caso contrario, si potrebbe arrivare ad un commissario ad acta con potere di firma per conto delle società. L'Alta Corte, nel suo parere, chiarisce che, in mancanza di un accordo tra le parti, la Figc nominerà un commissario ad acta che dovrà prima di tutto ricercare un'intesa che la Lega dovrà firmare; nel caso si rifiutasse, dovrà inviare alle Lega di A un'altra diffida; scaduta anche questa, il commissario ad acta, agendo non più "nella qualità di organo del soggetto proponente, bensì di organo del soggetto sostituito, del quale manifesta all'esterno la volontà", avrà potere di firma in rappresentanza dellla Lega.

Beretta: la Lega è unanime - Nel pomeriggio Maurizio Beretta aveva ribadito la linea di condotta sua e della Lega di A: "L'assemblea ha confermato le proposte che aveva già più volte condiviso. Abbiamo puntualizzato ancora una volta che siamo alla ricerca di accordo nuovo, da scrivere completamente perché in questo momento non c'è alcun contratto in vigore. Per questo documento riteniamo sia importante un confronto serio e diretto: ribadiamo che un accordo nell'interesse delle parti deve venire da uno scambio di idee a tutto campo. Ci sono ancora i tempi per evitare un errore grave e un danno agli appassionato e noi abbiamo già dimostrato la nostra disponibilità. Ci sono gli spazi per arrivare all'accordo ma è ora di smetterla con i giochi: negoziamo sul merito, ogni giorno è utile e tutto è suscettibile di soluzione. Il trasferimento forzato nella nostra proposta non esiste: il punto 8 possiamo descriverlo come buona fede nell'applicazione delle clausole contrattuali".

Leonardo Grosso commenta positivamente il parere dell'Alta Corte - Il vicepresidente dell'Assocalciatori Leonardo Grosso ha accolto con favore il parere dell'Alta Corte di Giustizia del Coni:"La sentenza dell'Alta Corte spero possa servire per indurre la Lega a tornare sui suoi passi e a trattare sui sei punti su cui c'è disponibilità, rinunciando al settimo sugli allenamenti separati''. Si augura che nella Lega "prevalgano le colombe".

Ranieri in tackle su Lazio e Inter - Nei pensieri di Claudio Ranieri non c'è solo il Chievo, l'avversario di stasera, il suo pensiero, nella giornata di Lazio-Inter, torna a quella sfida tra Lazio e Inter dello scorso anno che contribuì non poco a consegnare lo scudetto ai nerazzurri: "Sulla questione dico solo che ciascuno ha la sua coscienza e la propria lealtà sportiva". A proposito di quella Lazio-Inter, su vocegiallorossa.it si apprende che l'inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Tivoli si starebbe avviando verso l'archiviazione, dopo che sono stati sentiti  diversi giocatori della Lazio che avrebbero smentito di aver ricevuto minacce e di aver lasciato vincere la squadra di Mourinho.

One o Five Mou è sempre Special - Da Special One a Special Five, Mourinho resta sempre lui, e sempre special: "Io non posso uscire dall'area tecnica, non posso trattenere il pallone quando l'avversario lo chiede né parlare con il quarto uomo, gli altri invece possono farlo. Non fa niente, sono tutte medaglie. Io sono io, nel bene e nel male. Non posso cambiare. Ognuno ha la sua identità e ne deve andare fiero. Questo è il mio pensiero". Così Mou torna a parlare, dopo la Manita del Barça e la squalifica per le autoespulsioni: "Mia nonna, che è morta anni fa, quando ero piccolo mi diceva che bisogna essere felici e non preoccupati dell'invidia altrui. Io mi sento così"; e sullo stop dell'Uefa fa dell'ironia: "La squalifica della Uefa? Una medaglia, non una sanzione. E' normale e sono felice del fatto che esista un regolamento per me e un altro per tutti gli altri allenatori. Quello che gli altri possono fare, a me non è consentito. La sanzione è storica, possono squalificarmi nell'arco di tre anni".

Spacciata l'Italia nel ranking Uefa - La Germania allunga il passo nel ranking Uefa, installandosi saldamente al terzo posto. A inizio stagione il gap tra le due era 4,79 (a favore della Germania), prima dell'ultima giornata di Europa League era di 6,53 punti, ora è di 6,77; l'Italia era partita nelle competizioni europee con sette squadre e tre sono già fuori; la Germania era partita con sei e ne ha persa per strada, sinora, solo una. per cui ormai è quasi certo che dalla stagione 2012-13 l'Italia perderà un posto in Champions League.

Adriano e Ronaldinho in partenza - Ci sono due brasiliani che presto potrebbero lasciare l'Italia. Il primo è Adriano, che a Roma non si è mai ambientato e lamenta lo scarso utilizzo da parte di Ranieri, che tuttavia afferma che "ci sono giocatori più pronti e più avanti di lui" e che "chi non sta bene qua è giusto che vada via perché poi non fa le cose con amore; chi non si trova bene è corretto che vada": e ha tutta l'aria di essere un congedo. Per Adriano, che ha un contratto con la Roma fino al 2013, la partenza potrebbe essere già a gennaio, sotto forma di un prestito al Corinthians o al Palmeiras. Il secondo con la valigia in mano è Ronaldinho, sempre più ai margini del Milan di Allegri che, sulla falsariga di Ranieri, in conferenza stampa, ha detto: "Nessuno vuole tenere un giocatore controvoglia anche perché non farebbe bene a nessuno, né a lui né al Milan". E la destinazione di Dinho potrebbero essere i Los Angeles Galaxy.


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