Palazzi chiama Moratti, e non solo. Ma in autonomia, dice Abete, non perché Agnelli s'è spazientito.

News, 19 dicembre 2010.

I nomi scritti nell'agenda di Palazzi: in testa c'è Moratti. Abete: Quella di Palazzi non è una risposta ad Agnelli. Ventun convocati: mancano Marchisio e Alex Del Piero. Del Neri consegna il suo Oscar ad Andrea; e col Chievo bisogna giocare per vincere. Il Milan, sconfitto dalla Roma, potrebbe trovarsi con qualche squadra a tre punti: bisogna provarci. Serie B: il Varese abbatte anche il Siena. Prima l'Enel (Brindisi), seconda Edison (Taranto), terza la Saras di Moratti (Sarroch): questo il podio dei grandi inquinatori secondo Greenpeace. Liga: vola il Barça. Premier League bloccata dalla neve. Bundesliga: sconfitto a Francoforte il Borussia Dortmund. Presentato il torneo di Viareggio 2011.

L'agenda di Palazzi - L'agenda di Palazzi nelle prossime due settimane è fittissima: tanti sono i dirigenti di società e i personaggi che ruotavano attorno al calcio che il Procuratore federale dovrà sentire nella seconda fase di Calciopoli, quella che mai sarebbe esistita se la difesa di Moggi non avesse scoperchiato il calderone e aperto gli armadi, facendone uscire gli scheletri, almeno quelli che hanno potuto trovare, perché non mancano i casi di files e brogliacci misteriosamente scomparsi. Ormai dal processo di Napoli e dalle telefonate che non c'erano è apparso evidente che chiamare i designatori era prassi comune, addirittura consigliata dalla Federazione, come ha sostenuto ripetutamente Massimo De Santis; e che lo hanno fatto tutti, anche i presidenti di qualche società che chiede i danni alla Juve perché Moggi lo faceva (Bologna e Brescia). Il primo ad essere sentito sarà senz'altro Massimo Moratti, colui che ha tratto il più alto vantaggio da Calciopoli, tutto questo pur sapendo che le stesse chiamate (e con contenuti più compromettenti) partivano dal suo club e che le telefonate che non c'erano invece c'erano: e, pur sapendo tutto ciò, ha indossato il cartone, facendo professione di purezza. Poi dovrebbe toccare a Cellino che grigliava (proficuamente) con Bergamo; e poi Governato, in conto Corioni, che preferiva grigliare (altrettanto proficuamente) con Pairetto; e poi Corsi (Empoli), Spinelli (Livorno), Cipollini (Bologna), Campedelli (Chievo), Pastorello (Verona), Cassingena (Vicenza), Aliberti (Salernitana), Pradè (Roma), Foschi (Palermo), l'all. Spalletti (ai tempi dell'Udinese). E ancora: l'osservatore arbitrale Boschi, Petrucci, Collina (sempre più in quota Milan), Rosetti, Ghirelli, Baldini. E "qualcosa potrebbe essere sfuggito" ancora, perché l'utenza di Pairetto a gennaio 2005 ha un buco: i carabinieri ascoltano, ma non registrano né brogliacciano: cosa avranno sentito? Chi c'era dall'altra parte?

Abete: Calciopoli riapre, in autonomia, non per le parole di Agnelli - Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, in occasione della presentazione in via Allegri del progetto Lega di serie B/Caritas Italiana, in merito alle audizioni che il procuratore federale Palazzi ha programmato per la prossima settimana, ha tenuto a precisare che lo stesso si è deciso ad agire sua sponte, in assoluta autonomia, non sotto la spinta delle parole di Andrea Agnelli, che auspicava un'accelerazione: "Quella di Palazzi non è una risposta, non bisogna creare un rapporto tra libere e legittime valutazioni di importanti dirigenti di società e le decisioni di organi di giustizia autonomi”. Peccato che la prima fase di Calciopoli sia partita da sensazioni e 'si dice' di alcuni 'personaggi' che, raccolte e fantasiosamente assemblate, hanno dato vita ad un 'procedimento ridicolo e a un 'aborto giuridico'. “L’accelerazione dell’inchiesta – ha aggiunto Abete – non può essere collegata in alcun modo a quelle dichiarazioni. La federazione è un soggetto di politica sportiva, gli organi di giustizia hanno una propria terzietà ed indipendenza ed è interesse della Figc supportarli, rispettandone tempistica ed autonomia”. Chiamarla accelerazione è un po' comico, visto che ormai da tempo si sa di intercettazioni scomparse, di brogliacci inesatti, di cd illeggibili, di testimoni inascoltati: da tempo ormai la giustizia sportiva avrebbe dovuto muoversi da sola, senza bisogno di farsi tirare per la giacchetta da nessuno, ancor prima dell'esposto. Invece da allora sono passati 222 giorni e siamo ancora qui ad aspettare che la giustizia sportiva, nella sua autonomia, si faccia giustizia e basta. Quousque tandem abutere patientia nostra?

I convocati: out Del Piero e Marchisio - Per la trasferta di Verona contro il Chievo Gigi Del Neri ha convocato ventun giocatori: alla temuta assenza di Marchisio, che non ha recuperato dal fastidio muscolare accusato domenica, si aggiunge quella di Alex Del Piero, che nel corso dell'ultimo allenamento ha accusato un leggero risentimento al flessore della gamba destra, inducendo il tecnico a lasciarlo precauzionalmente a riposo. I problemi sono a centrocampo: out Marchisio, squalificato (e già in Brasile) Felipe Melo, anche Aquilani non è ancora in perfette condizioni: a ciò si è aggiunto, all'ultimo momento, un affaticamento muscolare anche per Momo Sissoko, ma Aquilani e Sissoko dovranno fare di necessità virtù e scendere in campo; in caso di emrgenza potrebbe subentrare il Primavera Giandonato. Questi i convocati: Motta, Chiellini, Sissoko, Grosso, Salihamidzic, Iaquinta, Manninger, Aquilani, Traoré, Quagliarella, Bonucci, Grygera, Pepe, Krasic, Storari, Costantino, Legrottaglie, Buchel, Giandonato, Giannetti, Sorensen.

Del Neri: il mio Oscar ad Andrea Agnelli - Gigi Del Neri non si nasconde la difficoltà della gara odierna ma, se la Juve saprà essere la miglior Juve, potrebbe arrivare la terza vittoria di fila in campionato: "La squadra sta bene - dice in conferenza stampa - Basta che affronti il Chievo con la dovuta umiltà e col dovuto rispetto. Il Chievo è una squadra molto particolare, trova stimoli importanti; non si rimane in serie A per lungo tempo se non si hanno delle qualità. Troveremo un atteggiamento molto aggressivo da parte degli avversari e quindi servirà la migliore Juventus per fare quello che gli è stato chiesto: giocare per vincere sempre". E per continuare a vincere bisogna migliorare sempre: "Nel calcio non c'è mai il margine nei miglioramenti, perché comunque sia una partita non è mai uguale all'altra e quindi dà sempre modo di poter verificare gli errori che si fanno e migliorare gli errori, che ci sono sempre. Penso dunque che il miglioramento debba essere continuo, in tutti i reparti, perché la squadra adesso, toccando ferro, sta rendendo molto bene in tutti i reparti. La difesa sta cominciando ad avere un buon filtro a metà campo, per cui soffre meno rispetto all'inizio. Spero che la squadra continui così, continui a migliorarsi negli errori che si fanno domenicalmente. Abbiamo una base errata: i migliorati devono essere generalizzati, mai individuati in un solo settore". Se Marotta ha dato il suo Oscar a Krasic, Gigi del Neri dà il suo ad Andrea Agnelli: "L'Oscar lo darei al Presidente, che in questo momento è quello che ha fatto lievitare la credibilità della Juventus. Poi il secondo a Beppe Marotta, che ha fatto veramente un'accoppiata di spessore, anche con altri collaboratori. Io mi metto come una parte di questo progetto, con i miei giocatori. Perché se reputo il mio prodotto, lo reputo però tenendo conto anche della netta crescita di Melo, della disponibilità di Del Piero, della disponibilità dei giocatori, della crescita dei giovani. L'allenatore dà le sue indicazioni, sul modo di fare, sul modo di essere, deve avere un rapporto di estrema correttezza, di fiducia e di credibilità con i propri giocatori. Quindi quello che ho fatto lo devo sicuramente alle prestazioni, all'applicazione dei miei giocatori, al mio staff e a chi mi ha dato fiducia nel prendere questo impegno. Una parte normale. Non niente, chiaramente. Neanche tanto, ma il giusto prodotto per quello che poteva dare il mio impegno di esperienze e di passionalità in quello che ci metto nel lavoro".

Il Milan potrebbe essere a tre punti - La Roma, grazie al goal dell'ex, Marco Borriello in questo caso, ha espugnato San Siro, salendo a sette lunghezze dalla vetta, occupata sempre dal Milan, che ora però potrebbe vedere il suo vantaggio sulle seconde (Juve, Lazio e Napoli) ridotto a tre punti. In precedenza il Cesena, tra le mura amiche, era tornato al successo, dopo 38 giorni di astinenza (dalla vittoria contro la Lazio): vittoria meritata dei padroni di casa, che hanno creato più dei sardi, creando più di loro, passando in vantaggio al 17' col loro migliore elemento, Jimenez, e resistendo poi agli attacchi dei rossoblu, che hanno prodotto una buona mole di gioco vanificata però dall'attenta retroguardia del Cesena, che ha rischiato solo a causa di una traversa di Acquafresca. In particolare evidenza, tra i cesenati, Giaccherini: rapido e sempre in movimento, ha sfiorato in più occasioni dal rete del 2-0. un'autentica spina nel fianco per la difesa del Cagliari che nel prossimo turno ospiterà il Milan (mentre il Cesena giocherà a Brescia).

Serie B: La favola Varese - Protagonista della giornata di B è stato senz'altro il Varese, che sta inanellando una vittoria dopo l'altra contro squadre dall'organico, almeno sulla carta, superiore per tasso tecnico e consistenza, ma che tornano regolarmente a casa mogie mogie (e anche tra le mura amiche sono ormai consapevoli che sottovalutare la banda biancorossa, è un peccato mortale). Gran merito di tutto ciò va dato a mister Sannino che, in un ambiente che non gli ha messo eccessive pressioni, è riuscito a dare alla squadra un gioco ben organizzato che gli consente di affrontare alla pari avversarie ben più quotate, nonché grinta e carattere da vendere. Vittima di turno il Siena di Antonio Conte, messo al tappeto da un goal strepitoso, una magìa al volo e di tacco, di Ebagua. Da notare,sempre nel Varese, l'esordio in serie B, del bosniaco Igor Nadarevic, cui l'intervento della giustizia ordinaria ha permesso di tesserarsi per il Varese, annullando un veto della Figc. Per il resto bene l'Atalanta che ha espugnato il campo del Cittadella salendo al secondo posto, in solitaria, dietro al Novara. Sul fondo della classifica rimangono la Triestina e il Piacenza a quota 17. Rinviata per neve Livorno-Padova: lo stadio era agibile, ma le abbondanti nevicate del giorno precedente avevano creato un difficile situazione viaria in zona.
Risultati: Cittadella.Atalanta 0-1; Varese Siena 1-0; Torino-Empoli 2-1; Ascoli-Reggina 2-1; Vicenza-Triestina 2-0; Sassuolo-Frosinone 5-3; Portogruaro-Modena 1-1; Grosseto-Crotone 2-2. Classifica: Novara 42; Atalanta 39; Siena 37; Varese 35; Torino 32; Livorno e Reggina 31; Vicenza 29; Pescara 28; Padova 27; Empoli 25; Crotone 24; Cittadella 23; Grosseto e Albinoleffe 22; Modena 21; Sassuolo e Ascoli 20: Frosinone 19; Portogruaro 18; Piacenza e Triestina 17.

Greenpeace: a Moratti la medaglia di bronzo - Greenpeace nei giorni scorsi ha stilato la classifica dei "grandi inquinatori" del 2009. Il primo classificato è, per il quarto anno consecutivo, sempre il colosso energetico Enel, seguito da Edison e dal Gruppo Saras. L'impianto incriminato è quello della centrale a carbone di Brindisi, con un'emissione pari a 13 milioni di tonnellate (Mt) di CO2, a seguire troviamo la centrale Edison di Taranto con 5.9 di Mt e la raffineria di Sarroch con 5,2 Mt. Il colosso della famiglia Moratti punta però a colmare entro breve il gap che lo separa dal vertice della classifica, infatti mentre i primi due hanno una differenza rispetto all'anno precedente di -2,9% per Enel e di 19,8% per Edison, Saras è riuscita nell'incredibile exploit di un 117,7% in un anno. Niente male per aziende che incassano milioni di euro, grazie ad una tassa imposta ai cittadini, per la produzione di energia da fonti rinnovabili (scarti derivanti dalla lavorazione del greggio nel caso di Saras).

Il Barça sembra imprendibile - In Spagna non si vede all'orizzonte chi possa fermare la cavalcata del Barça verso il titolo della Liga: anche il derby è suo, i ragazzi di Guardiola hanno stravinto anche sul campo dell'Espanyol, con doppiette di Pedro e Villa, rete di Xavi e goal della bandiera di Osvaldo per gli avversari. Nelle altre gare il Villarreal, terza forza della Liga, ha battuto il Maiorca (3-1), con reti di Cazorla, Rossi (su rigore, peraltro assai dubbio) e Nilmar. L'Athletic Bilbao, in trasferta, batte il Levante e si porta a quota 25. Termina 1-1 tra Deportivo La Coruña e Sporting Gijon. Valencia corsaro all'Anoeta di San Sebastian: Villarreal-Valencia 1-2.

In Premier League ha vinto la neve - Le forti nevicate e il gelo hanno praticamente bloccato la Premier League. Sei gare sono state rinviate: tra esse l'attesissimo big match tra Chelsea e Manchester United. Le altre partite rinviate sono: Wigan-Aston Villa, Liverpool-Fulham, Birmingham-Newcastle, Arsenal-Stoke City e Blackpool-Tottenham. Due sono stati gli incontri disputati: nel primo il Sunderland si è imposto di misura sul Bolton grazie a una rete di Welbeck al 32'. E' terminata 1-1 invece la gara tra Blackburn e West Ham: padroni di casa in vantaggio con Nelsen, pari degli ospiti con Stanislas.

Bundesliga: l'Eintracht ferma il Dortmund- L'ultima gara del 2010 è stata fatale al Borussia Dortmund, steso a Francoforte da Gekas; è la seconda sconfitta in campionato per la capolista, che ha perso la prima e l'ultima partita del girone di andata. Le altre: lo Schalke ha battuto per 3-0 il Colonia (tripletta di Raùl), il Mainz è tornato al secondo posto battendo in trasferta in St. Pauli (2-4); il Werder è stato sconfitto in casa dal Kaiserslauten; l'Hannover è caduto a Norimberga (3-1); infine Diego e Edin Dzeko, con i loro goal, rispettivamente al 75' e al 91' hanno consentito al Wolfsburg di riacchiappare l'Hoffenheim, che si era portato avanti di due reti.

Torneo di Viareggio 2011 - E' stata presentata nella sede del Centro Giovani Calciatori di Viareggio la 63esima edizione della 'Coppa Carnevale', che si svolgerà dal 21 febbraio al 7 marzo 2011. Le squadre in competizione saranno 48. Si giocherà anche nelle Marche, a San Benedetto del Tronto, e Palermo ha chiesto di ospitare la gara iniziale del torneo. L'età dei partecipanti a questa edizione va dai nati il 1° gennaio 1991 al 31 dicembre 1995 con due fuori quota del 1990. Saranno rappresentati tutti i continenti. Tra i paesi debuttanti la Norvegia.
Ecco le squadre partecipanti alla 63esima edizione della Viareggio Cup: serie A: Cesena, Fiorentina, Genoa, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Palermo, Parma, Roma, Sampdoria: serie B: Atalanta, Empoli, Reggina, Sassuolo, Siena, Torino, Varese, Vicenza; prima divisione: Lumezzane, Taranto; seconda divisione: Poggibonsi, Virtus Entella; serie D: Sambenedettese, Rappresentativa di Serie D; squadre estere: A.P.I.A. Leichhardt Tigers (Australia), RSC Anderlecht e Club Brugge KV (Belgio), Leme Futebol Clube (Brasile), FK Dukla Praga (Repubblica Ceca), F.C. Midtjlland e F.C. Nordsjaelland Copenaghen (Danimarca), E.C.F. Brera (Gabon), Nagoya Grampus (Giappone), F.K. Belasica Strumica (Macedonia), Stabaek Football (Norvegia), Club National (Paraguay), F.C. Spartak Mosca (Russia), F.C. Red Star Belgrade (Stella Rossa) (Serbia), F.C. Kallon (Sierra Leone), Grasshopper Zurich (Svizzera), L.I.A.C. Of New York (U.S.A.), Pakhatakor (Uzbekistan).


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