Rabbia Del Neri: Ma che ha visto Bergonzi? Marotta: Compreremo? Non so... dipende...

News, 20 dicembre 2010.

Del Neri: Rabbia per l'arbitraggio del solito Bergonzi e rimpianto per la vittoria ingenuamente sfumata. Marotta: Guarderemo alle occasioni, ma non è detto che troveremo giocatori interessanti. Le prodezze e le parole di Storari e Quagliarella. Tra l'Inter e Benitez ormai è guerra. Da recuperare: Fiorentina-Inter e il derby della Lanterna. Ufficiale: il Bologna a Zanetti. Delio Rossi si lamenta per la mancata uniformità di giudizio degli arbitri. Tanti premi per lo Zenit San Petroburgo. Di Maria firma la vittoria che tiene in corsa il Real. Bundesliga: un travolgente Bayern corsaro a Stoccarda. Ligue 1: pareggia il Marsiglia.

Del Neri: Rabbia e rimpianti - Sono intrise di rimpianto e rabbia le parole che Del Neri rilascia a Sky dopo la gara in cui la Juve è stata raggiunta all'ultimo istante dal Chievo, al termine di una gara in cui è stata fortemente penalizzata dalle decisioni del solito Bergonzi (ma c'era da aspettarselo, considerati i precedenti). E di questa conduzione dell'incontro da parte dell'arbitro, in direzione nettamente anti-Juve, Del Neri si è, a buon diritto, lamentato: "In occasione del lancio in cui si è poi verificato il calcio di rigore c'era probabilmente un fuorigioco, mentre in occasione dell'espulsione a mio parere era più giusta l'ammonizione; dal campo ho avuto l'impressione, poi confermata anche dalle immagini televisive, che c'é un altro giocatore che sta rientrando e quindi non si tratta di ultimo uomo. Inoltre il giocatore si stava allargando, quindi non era neppure chiara occasione da gol. Questo è quello che ho visto io, Bergonzi ha visto diversamente". E poi ci sono i rimpianti, per quello che avrebbe potuto essere e non è stato: "La squadra non ha avuto la maturità e l'esperienza per conservare il risultato nel finale. Certe volte bisognerebbe cercare di tenere palla, in ogni caso in undici contro undici il gol del pareggio non l'avremmo mai preso. Ma va bene così. Io mi tengo questo pareggio, con la consapevolezza che questa squadra, anche questa volta, ha saputo sopperire ad tante assenze importanti e con numerosi giocatori fuori ruolo. Mai come questa volta esco con la consapevolezza che la mia Juventus, una volta recuperati tutti i titolari, potrà giocarsela sino in fondo. Non mi interessano i risultati delle altre squadre, io penso solo a noi e alla nostra classifica. Se il Milan vincerà tutte le partite sino alla fine noi non lo prenderemo mai".

Marotta e il mercato - Fermo il campionato fino alla Befana, l'argomento principe da qui ad allora sarà il mercato, soprattutto per quelle squadre, come la Juve, che, al momento belle incompiute, con qualche ritocco potrebbero davvero dire la loro con toni più squillanti. E dunque Beppe Marotta viene puntualmente stimolato in proposito dai cronisti. Che oggi, su Sky, ha ripetuto quali siano la filosofia e la politica di questa Juve: "Ovviamente esistono anche dei giocatori più forti dei nostri, ma a gennaio bisogna far fronte alle occasioni che si presenteranno e al lato economico. Oggi c'erano in campo otto giocatori nuovi. Abbiamo dimostrato di far bene anche senza diversi giocatori, con due diciottenni in campo. Meritavamo di vincere, ma il calcio è così. In questo momento conta più la prestazione, nettamente soddisfacente, che la classifica. Noi abbassiamo il costo degli ingaggi, cercando di prendere i giocatori quando sono giovani. È impossibile che una società spenda di più o esattamente tutto quello che ricava: teniamo conto che ci sarà il fair play finanziario". E a Rai Sport, pur non chiudendo la porta ad eventuali ingressi, ha lasciato intendere che la Juve, in fondo, potrebbe anche restare così com'è: "Certamente quello che non vogliamo fare è ingaggiare giocatori soltanto per fare numero; valuteremo eventuali innesti soltanto con lo scopo di innalzare la qualità della rosa, ma non è detto che ve ne possano essere, anche perché non sempre a gennaio è possibile trovare grandi occasioni sulla piazza". Cerchi bene, Marotta, qualcosa di buono si trova, perché se oggi, al posto di Iaquinta ci fosse stato un bomber vero, i tre punti li avremmo portati a casa, e non è la prima volta che accade.

Parlano Storari e Quagliarella - Sono stati due protagonisti dell'incontro, il primo per il rigore parato, il secondo per il bel gol messo a segno. Dopo la gara nelle parole del primo c'è tutto il rammarico per il successo sfuggito in extremis: "E’ successo che per noi era difficile - racconta a Juventus Channel - a dieci minuti del secondo tempo abbiamo subito un'espulsione. Non siamo riusciti a raddoppiare, nonostante delle buone occasioni. Ci hanno punito, quando pensavamo di aver portato i tre punti a casa. Eravamo riusciti a resistere, forse meritavano il pareggio. A noi dispiace, perché potevamo portarla a casa". Quagliarella spiega invece il suo goal in rovesciata: "Era l'unico modo per colpire la palla, altri modi non potevano esserci".

Benitez contro l'Inter e l'Inter contro Benitez - Sembra già giunto ai titoli di coda l'idillio tra Rafa Benitez e l'Inter: la vittoria nel Mondiale per club, paradossalmente, invece di riportare il sereno in casa nerazzurra, è apparsa foriera di ulteriori tempeste. Ad accendere la miccia è stato lo stesso Benitez che ha parlato, chiaro e forte: "Per andare avanti serve supporto totale: se c’è possiamo migliorare. Con supporto intendo prima di tutto intervenire sul mercato. Con Moratti ho parlato e lui sa di cosa. E poi io ho sempre fatto il mio lavoro fin dall’inizio e devo avere il controllo di quello che fanno i giocatori. Se avrò questo supporto, che deve esserci sempre ed essere totale, potremo andare avanti e vincere ancora, altrimenti si parlerà sempre di un colpevole e la squadra non crescerà. Merito rispetto. Mi sono addossato tutte le colpe e tutte le responsabilità, ma il club mi aveva promesso ad agosto tre giocatori. Non è arrivato nessuno. Adesso ci sono tre possibili strade: o la società fa un progetto e compra quattro giocatori subito a gennaio o andiamo avanti così con l’allenatore come unico colpevole oppure il presidente parla con il mio procuratore e troviamo un’altra soluzione". Era arrivata a stretto giro di posta la risposta di Moratti: "Non è il momento di chiedere rinforzi e non è una cosa che decidiamo adesso". Poi sono usciti i malumori dei giocatori; prima Stankovic, partito in panchina nella finale contro il Mazembe: "Non essere partito dall’inizio è una ferita aperta [...] non posso nascondere che sono rimasto male dal punto di vista personale, perché ho sempre giocato con il cuore, mi sono sempre presentato con il cuore; io volevo essere in campo dall’inizio". Poi ha detto la sua Materazzi: "Quello che fa Benitez non ci riguarda”, ha detto il difensore a Sky al suo sbarco alla Malpensa, “le cose le fa la società. E’ la società che ci ha portato sopra il tetto del mondo, è la più forte del mondo”. Moratti a sua volta, dopo aver rifiutato di commentare le parole di Matrix ( limitandosi ad un "E' normale che Materazzi dica che i giocatori sono con la società"), ai microfoni di Sky ha definito "inadeguate" le dichiarazioni del suo tecnico, aggiungendo che le parole di Benitez non hanno comunque rovinato, almeno per il momento, la festa al tifoso interista, che adesso è felice. Già, ma fino a quando? L'appuntamento con Palazzi è vicinissimo, e presto il cartone potrebbe, anzi, dovrebbe, svanire, e poi, chissà...

Ora sono due le gare da recuperare - Il rinvio del derby di Genova ha portato a due le gare di serie A che dovranno essere recuperate nel nuovo anno. Intervenuto ai microfoni di Radiosportiva, il Direttore Generale della Lega Calcio, Marco Brunelli, ha ufficializzato la data del recupero, infrasettimanale, di Fiorentina-Inter, che andrà in scena mercoledì 16 febbraio. Per Sampdoria-Genoa ha detto che vi sono due possibilità: "Il derby della Lanterna sarà recuperato il 26 gennaio o il 19 febbraio. La data del 26 gennaio è la prima disponibile ma è a rischio, se almeno una tra Samp e Genoa passasse il turno in Coppa Italia. Nel caso si recupera il 19 febbraio".

E' ufficiale: il Bologna è di Zanetti - Un comunicato ufficiale,diramato dall'Ansa e poi pubblicato sul sito della Società, ufficializza il passaggio del Bologna da Porcedda e Menarini a Zanetti. Questo l'annuncio: "Nella giornata di oggi, Intermedia Finance ha emesso il seguente comunicato: In data odierna, alle ore 13.50, dopo una lunga e complicata trattativa, relativa al salvataggio e rilancio del Bologna F.C. 1909, è stato raggiunto l’accordo per il passaggio di proprietà del Bologna F.C. 1909 alla società “Bologna 2010”. La trattativa è stata condotta da Intermedia Finance, per conto del “Comitato Bologna 2010”, con la proprietà del Bologna F.C. 1909 nelle persone del signor Sergio Porcedda (ASF) e Renzo Menarini (Cogei). Nei prossimi giorni verranno formalizzati tutti gli atti di carattere contrattuale, amministrativo e finanziario, da parte del “Comitato Bologna 2010” per rendere esecutivo l’accordo stesso. Per il “Comitato Bologna 2010”: Massimo Zanetti Giovanni Consorte".

Delio Rossi attacca: Manca uniformità di giudizio - A Delio Rossi il pareggio di Bari non è proprio andato giù e contesta su Sky l'arbitraggio di Rizzoli, in particolare relativamente al calcio di rigore fischiato per un contatto tra Riva e Gojan: "Quanta amarezza c’è? C’è dispiacere perché siamo riusciti a prendere gol senza che entrassero in area di rigore. Dispiace, anche se il Bari si è difeso bene e non siamo stati lucidi in alcune occasioni. Avevamo fatto la cosa più difficile, cioè sbloccare, ma non abbiamo portato in porto la sfida. Il rigore? Molto generoso…. Oggi ho visto in Rizzoli la legge della compensazione. A forza di piangere qualcuno poi ti asciuga le lacrime… a noi i rigori non li danno mai; io ho una squadra con tanti limiti, ma non ho ancora avuto un rigore, ma 5-6 contro… c’è qualcosa che non quadra, non penso non ci sia stato un episodio dubbio che riguardava la mia squadra. Siamo solamente corretti che non ci piangiamo addosso. Siamo il secondo attacco del campionato senza rigori. Ho detto più volte, non sostengo la non uniformità di giudizio".

Pioggia di premi sullo Zenit San Pietroburgo - Lo Zenit San Pietroburgo, che ha messo a segno la doppietta coppa-campionato in patria e ha vinto tutte le partite nella fase a gironi dell'Europa League, ha fatto la parte del leone nell'assegnazione dei premi di fine stagione, aggiudicandosene ben quattro: Luciano Spalletti miglior allenatore, Aleksandr Kerzakhov giocatore dell'anno, Danny miglior straniero e Aleksandr Anyukov giocatore più utile; due premi sono andati allo Spartak Mosca per Welliton come vincitore della classifica dei cannonieri con 19 centri e Sergei Parshivlyuk come sorpresa della stagione. Il miglior portiere è stato invece Igor Akinfeev del Cska Mosca.

Liga: Di Maria tiene in corsa il Real - Il Real Madrid, superando di misura il Siviglia al Bernabeu si riporta sotto, a meno 2 dal Barça: e il testa a testa continua. Il goal decisivo porta la firma di Di Maria, bravo a sfruttare la sola indecisione della partita da parte del portiere Palop: Real e Siviglia hanno entrambe terminato il match in dieci uomini, per via delle espulsioni di Carvalho (per doppia ammonizione) e di Dabo (rosso diretto per un calcione a Di Maria). In precedenza l'Atletico Madrid si era imposto sul campo del Malaga: un pomeriggio da protagonista per l'ex bianconero Tiago, autore di un'ottima prova coronata da due goal e un assist. Inoltre: Almeria-Getafe 2-3; Osasuna-Real Saragozza 0-0.

Bundesliga: il Bayern travolge lo Stoccarda - Nel posticipo della 17sima giornata di Bundesliga il Bayern Monaco vince 5-3 a Stoccarda, con una tripletta dell'ex di turno, Mario Gomez, autore di un'ottima prova, e conquista tre punti preziosi, salendo al quinto posto in classifica, anche se rimane lontanissima, a meno 14, dal Borussia capolista. Lo Stoccarda invece rimane penultimo, a quota 12 punti, davanti solo a Borussia Moenchengladbach: l'esordio in panchina di bruno Labbadia, terzo tecnico della stagione dopo Gross e Keller, non è stato di certo straordinario. Il Bayer Leverkusen, bloccato dal Friburgo sul 2-2, perde l'occasione di sfruttare la sconfitta del Borussia Dortmund per portarsi a meno 8 dalla vetta, e deve accontentarsi di raggiungere il Mainz al secondo posto.

Ligue 1: due pareggi - Due gli incontri di Ligue 1 disputati ieri: Sochaux-Bordeaux 1-1 e Marsiglia-Lione, un 1-1 frutto di un incontro equilibrato nel quale il Lione si era portato avanti con Lisandro Lopez; ma la reazione degli uomini di Deschamps regalava la rete di Valbuena, che fissava il definitivo pareggio. Per il Lione si tratta dell'undicesimo risultato utile consecutivo.


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