Nedved: E' una Juve guerriera come me. Moggi: Andrea, un presidente che vuole giustizia. Come noi.

News, 21 dicembre 2010.

Bianconeri in vacanza fino al 28 dicembre. Nulla di grave per Alex Del Piero: solo un affaticamento. A Pavel Nedved questa Juve piace proprio. Moggi: Con Andrea Agnelli Calciopoli cambierà marcia. Pepe: peccato per quel goal all'ultimo minuto, ma ci rifaremo. Rossi e Bucaro soddisfatti dei risultati del settore giovanile. Il nuovo stadio: lavori in corso per immagini. Premiati Eto'o e Berbatov. Tutto risolto: Cassano è del Milan. Pioggia di goal nel posticipo di B. City battuto in casa dell'Everton: niente primato. Mourinho contro: ce l'ha con gli arbitri e con Valdano.

Bianconeri in vacanza fino al 28 dicembre - E' finito il 2010 agonistico della Juve e per i giocatori è arrivato il rompete le righe, per alcuni giorni di riposo e vacanza. La ripresa delle attività di preparazione in quel di Vinovo è fissata per il 28 dicembre, quando si comincerà a lavorare in vista della ripresa del campionato, che vedrà la Juve impegnata contro il Parma, allo Stadio Olimpico di Torino, il 6 gennaio alle ore 12.30.

Semplice affaticamento per Del Piero - Alex Del Piero, a seguito del fastidio muscolare patito sabato scorso è stato sottoposto a risonanza magnetica effettuata al CTO dal professor Faletti e ad ecografia eseguita presso l'Istituto di Medicina dello sport dal dottor Ganzit; gli accertamenti, come riporta il sito ufficiale della Società, hanno evidenziato solo un affaticamento muscolare del semitendinoso dellla coscia sinistra. Riprenderà quindi progressivamente gli allenamenti sin dal rientro del periodo di riposo concesso alla squadra.

Pavel Nedved: Viva questa Juve guerriera - Pavel Nedved, ospite dello Juventus Store di via Garibaldi a Torino per presentare la sua autobiografia "Una vita normale", non ha perso la sua fiducia in questa Juve e nelle sue possibilità nemmeno dopo la delusione del pareggio di Verona. Quello che continua a farlo ben sperare e lo esalta è lo spirito guerriero che anima questa Juve, quello stesso spirito che ha accompagnato tutta la sua carriera: "Questa Juve mi piace tanto - dice - è piena di guerrieri, proprio come me. Sul campo sa lottare e sudare. Dove può arrivare? È presto per dirlo adesso, non siamo neanche a metà campionato, ma farà sicuramente bene. Scudetto? Prematuro parlarne, ma la Juve sta facendo un lavoro eccezionale e ha tutte le carte in regola per competere fino in fondo per traguardi importanti, quindi anche per lo scudetto. Ha un allenatore che lavora nella maniera giusta". E Pavel, come si racconta anche nel suo libro è per natura persona "cui piace ricordare le cose belle che ha fatto e non pensare a eventuali rammarichi".

Moggi: Andrea Agnelli, un presidente che vuole giustizia - Luciano Moggi, nel suo intervento a 'Ieri, Moggi e domani, oltre a commentare l'ultima giornata di campionato, ha espresso la sua convinzione che il 2011 potrebbe essere l'anno delle sorprese sul fronte della giustizia sportiva in relazione a Calciopoli, che sembra destinata a vedere un'accelerata al passo da tartaruga esibito da Palazzi dopo la corsa senza respiro del 2006: “La giustizia sportiva continua a stupire per la sua lentezza? Sono certo che l’anno prossimo ci saranno molte sorprese anche perché lo stesso Abete ha cominciato a sollecitare in merito. E poi finalmente alla Juventus c’è Andrea Agnelli, un presidente che vuole giustizia. Con il suo arrivo è cambiato tutto sul fronte Calciopoli.” E a cambiare le cose contribuiranno, oltre alle prese di posizione di Agnelli, anche le telefonate che non c'erano; ma, visto che invece ci sono, occorrerà tenerne conto.

Pepe: ci rifaremo a gennaio - Dall'intervista rilasciata da Simone Pepe a Sky Sport 24 traspare tutta la delusione per la vittoria sfumata all'ultimo secondo a Verona: "Alla luce dei fatti è stata un’occasione persa, anche perché la Juventus, nel primo tempo, ha fatto una buona gara. Nel secondo tempo poi, con l’espulsione di Giandonato, siamo stati costretti ad abbassarci un po’ di più. Abbiamo tenuto per 40 minuti il risultato e poi all’ultimo minuto abbiamo subito quel gol che ci ha lasciato un po’ di amaro in bocca". Bisognerà cercare di recuperarli, dopo la sosta: "Sicuramente sono punti pesanti persi, poi, non so se in chiave Scudetto perché è ancora presto per parlarne. Speriamo di recuperarli al ritorno in campo, a gennaio". Spera in un anno nuovo che confermi le ultime buone prestazioni, magari con esisti più fortunati, per la squadra e per se stesso: "Se la squadra va bene, si riesce ad andar bene anche a livello personale, per cui spero che il 2011 possa continuare com’è finito il 2010, non mi riferisco al pareggio di ieri ma alle buone prestazioni, 18 risultati positivi sono importantissimi".

Rossi e Bucaro: Il settore giovanile va a gonfie vele - Giovanni Rossi, il responsabile del settore giovanile bianconero, facendo il punto della situazione a Juventus Channel, ha mostrato la sua soddisfazione per l'andamento della stagione nel settore giovanile: "Quasi tutte le categorie sono ai vertici dei loro campionati. Abbiamo un'ottima squadra Allievi Nazionali che sta facendo bene, che sta lottando al vertice e dove ci sono giocatori di prospettiva. Poi siamo stati in Qatar a fare un torneo con la classe '95 e anche lì stiamo cercando di internazionalizzare il più possibile per fare esperienze. Questo era già stato fatto con i Giovanissimi di Gabetta, che sono andati a fare un torneo in Inghilterra. Perchè credo che la Juventus abbia proprio bisogno di giocare partite anche internazionali, come abbiamo fatto con la Primavera. Vedo partecipazione anche da parte della scuola calcio e dei più piccoli, allenati da Molinelli, da Ciccio Grabbi, da Scirea. C'è unione, partecipazione e non si fanno differenze, dalla Primavera agli esordienti. Uno dev'essere consapevole di lavorare alla Juventus e di far parte del progetto". Soddisfazione ribadita anche da Giovanni Bucaro, il tecnico della Primavera, che si trova a ridosso del vertice della classifica: "A livello di squadra, eravamo quasi tutti nuovi. In questi mesi siamo cresciuti molto, come collettivo e come singoli". E poi c'è la gratificazione di aver visto tanti dei suoi ragazzi andare a rinforzare la prima squadra, falcidiata dagli infortuni: questo è sicuramente l’aspetto più positivo. "Per me, per la Primavera, ma direi per tutto il Settore Giovanile. Questi ragazzi hanno fatto bene e ogni volta tornano nel nostro gruppo con ancora maggior esperienza". E il pensiero corre poi al prossimo torneo di Viareggio, dove la Juve ha una grande tradizione da difendere: "Dopo l’ultima giornata d’andata a Bologna, in calendario per il 15 gennaio, dovremo affrontare il Viareggio, torneo che la Juventus ha vinto nelle ultime due edizioni. Sappiamo che non sarà facile ripetersi perché tutti contro di noi daranno il massimo. Io sono fiducioso per il resto della stagione, sappiamo di poter migliorare ancora e proveremo a lottare fino alla fine, in ogni competizione".

Stadio Juventus Under Construction - Oggi pubblichiamo alcune immagini scattate qualche giorno fa nell'area Est, Strada Altessano. Procede la posa dei diversi strati di copertura degli edifici e l'allestimento delle aree commerciali, nelle foto sottostanti anche alcuni particolari degli infissi che sono stati montati recentemente.
18-12-2010:
Foto 1
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Premi per Eto'o e Berbatov - Samuel Eto'o è stato incoronato per la quarta volta Giocatore Africano dell'Anno, precedendo in classifica l'ivoriano del Chelsea Drogba e il ghanese del Sunderland Asamoah Gyan. Il premio, determinato dai voti degli allenatori e dei capitani delle nazionali africane, gli è stato consegnato a Il Cairo. Dopo i tre premi consecutivi tra il 2003 e il 2005, il quarto riconoscimento è record continentale. Settimo premio consecutivo invece per Dimitar Berbatov, incoronato Calciatore dell'Anno in Bulgaria. Singolare la sua richiesta: "Vi prego, non votate più per me. Preferirei vedere qualche giovane promessa vincere il premio."

Cassano al Milan, l'affare ormai è fatto - Manca solo l'atto ufficiale della firma (anche perché Fantantonio era all'estero bloccato dal maltempo), ma ormai Cassano è un giocatore del Milan. La conferma definitiva è arrivata praticamente da Berlusconi che, al pranzo con gli Europarlamentari del Milan ha detto: "Sì, prendiamo Cassano, è l'uomo giusto per tornare a vincere perché è troppo tempo che il Milan non vince. Prendiamo Cassano, anche perché pare vada via Ronaldinho e noi lo prendiamo perché è l'uomo giusto per il riscatto". L'ultimo scoglio da superare erano i cinque milioni di euro spettanti al Real Madrid: quattro li pagherà il Milan, uno invece lo 'pagherà' Cassano, rinunciando ad un milione di euro lordo (spalmato sui tre anni di contratto) e venendo a guadagnare 2,8 milioni di euro netti a stagione. Lunedì il fantasista barese dovrebbe partire con Allegri e il gruppo rossonero alla volta di Dubai, perché il Milan chiederà alla società blucerchiata una deroga per poterlo aggregare ai nuovi compagni dal 27 dicembre al 3 gennaio, visto che il contratto che lega Cassano al Milan non potrà essere depositato negli uffici della Lega Calcio solo il 2 gennaio, all'apertura della finestra invernale di mercato.

Pari con sei goal nel posticipo di B - Un Monday-Night spettacolare per la serie B: allo stadio 'Azzurri d'Italia' la partita tra Albinoleffe e Piacenza è stata caratterizzata da sei goal che hanno alla fine portato alla divisione della posta tra le due contendenti: avanti gli uomini di Mondonico con Foglio; il Piacenza pareggia con Marchi e raddoppia con Graffiedi; pareggia con Bombardini e sorpassa con Momentè, su rigore, l'Albinoleffe; Graffiedi firma il pareggio finale. Con questo risultato l'Albinoleffe sale a quota 23 e il Piacenza a 18.

Mancini manca l'attacco alla vetta della Premier League, sorride l'Everton - Nel posticipo del Monday-Night della diciottesima giornata di Premier League, il Manchester City perde in casa con l'Everton, mancando di fatto l'attacco alla vetta della classifica. Reti di Cahill e Baines per i Toffees, più un autogol di Jagielka. Mari Balotelli prende un palo, poi è costretto ad uscire per infortunio, toccandosi un ginocchio. Si è fermata così a sette turni l'imbattibilità in Premier League del City, mentre dopo sette partite trova la vittoria l'Everton; Mancini dovrà invece aspettare ancora per vedere la vetta della classifica.

Mou è 'stufo di difendere' il Real - José Mourinho è un fiume in piena, ce l'ha con tutti, con gli arbitri e con i dirigenti del Real, rei, a suo avviso di lasciarlo solo a lottare contro i torti arbitrali. Sono ben 13 quelli commessi, ad esempio, dall'arbitro Clos Gomez nella partita contro il Siviglia, e Mou li mostra, scritti, su carta intestata del club, ai giornalisti, osservando: "Se mi metto a specificare questa lista non sono sulla panchina per la prossima partita, e io voglio stare con i miei". E non si sente tutelato dalla società, sopratutto da qualcuno della società: "Mi hanno chiesto se sono stanco o mi sento sotto pressione - attacca il tecnico in conferenza stampa - Non mi sento stanco a fare quello che mi piace, ovvero la formazione e la partita, ma lo sono per i tanti errori gravi arbitrali. Bisogna difendere di più questo gruppo, ma c'è qualcuno che preferisce restare più nascosto". Questo qualcuno ha un nome e un cognome, si chiama Jorge Valdano, braccio destro di Perez, col quale Mou ha una ruggine di vecchia data, risalente ai tempi in cui il portoghese allenava il Chelsea e Valdano ne aveva criticato il modo di approccio al calcio, un calcio intenso, fisico, collettivo, tattico, non un gioco di abilità e creatività, come piaceva a lui; il dissidio si era acuìto in estate quando a Mou non era arrivato il rinforzo per l'attacco che avrebbe voluto. E adesso Mourinho si rivolgerà ai piani alti: "Ovviamente devo chiedere un incontro urgente con il presidente, che è il mio superiore, il numero uno, con il quale posso parlare direttamente perché andiamo d'accordo, anche se possiamo avere idee diverse. E' tempo di avere una conversazione aperta. Dopo sei mesi sono in grado di commentare la mia vita come allenatore del Real Madrid. Io voglio difendere la mia squadra; ho una squadra fantastica, sia i titolari che i sostituti. L'unico neo dei sei mesi di lavoro è la sconfitta col Barcellona, poi sono stati sei mesi di gioco di qualità, sacrificio, dedizione e risultati molto importanti".


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