Bergamo da Palazzi: Calciopoli, una farsa. L'avv. Benedetto: Una farsa, ridare gli scudi non basta!

News, 22 dicembre 2010.

Bergamo da Palazzi: Fu tutta una farsa, ripeto parlavamo con tutti. L'avv. Giuseppe Benedetto: Fu una farsa, un'oscenità giuridica; e la restituzione dei due scudetti, per quanto indispensabile, non basta a riparare il danno fatto. Marotta. A gennaio non faremo investimenti consistenti, ma occorre cominciare a vincere e rientrare nell'élite internazionale; e poi in estate il nostro sarà un grande mercato. Giandonato e Bonucci squalificati. Il nuovo stadio: lavori in corso per immagini. Sanzionata l'Inter per lo striscione contro Totti nel giorno dello scudetto. La morte di Enzo Bearzot. La Figc apre un fascicolo su Albinoleffe-Piacenza. Gasparin e la Samp rescindono. In Coppa del del Re al Camp Nou l'Athletic Bilbao blocca il Barça sullo 0-0.

Pronti via! Calciopoli 2 parte con Bergamo - E' stato Paolo Bergamo il primo staffettista di Calciopoli due, il procedimento che ha alla base il nuovo materiale audio uscito dal processo penale di Napoli, materiale che, unitamente all'esposto presentato dalla Juve, ha, sia pur con un ritardo elefantiaco, spinto, si può dire costretto, la Figc a riaprire la questione: all'orizzonte si profila non solo la revoca dello scudetto 2006 che Guido Rossi assegnò, meglio, regalò all'Inter, decisione che poteva già esser presa senza bisogno di ulteriori indagini, ma addirittura la revisione dell'intera storia di Calciopoli, visto che l'art. 39 del CGS prevede la riapertura del procedimento in seguito all'emergere di fatti nuovi, a maggior ragione nel nostro caso, in cui i fatti nuovi erano pienamente a conoscenza di chi ne ha beneficiato e che, tacendo, ha pertanto reiterato la violazione dell'art. 1, impedendo il sopravvenire della prescrizione. Intercettato dai cronisti all'entrata degli uffici della Procura Federale della Figc, l'ex designatore Bergamo, prima del rendez-vous con Palazzi, è stato molto fermo e severo nei confronti di Calciopoli 1: "Il processo di Calciopoli del 2006 non è stato lacunoso, è stato una farsa. Ribadirò che parlavo con tutti perché la Federcalcio ci aveva detto di tenere contatti con tutti e noi lo facevamo con il massimo della disponibilità. Sono qui spinto dallo spirito di collaborazione - ha concluso Bergamo, che era accompagnato dall'avvocato Silvia Morescanti - per fare luce vera su quanto è successo". Il colloquio è durato cinque ore e, come dichiarato all'uscita, pur senza scendere nei dettagli delle chiamate, stante il processo di Napoli tuttora in svolgimento, Bergamo ha ribadito quanto già dichiarato quattro anni fa nella sua prima deposizione, e cioè che lui aveva contatti con i dirigenti di tutti i club, senza che mai fossero commessi illeciti: "Io queste cose già le avevo dette nel 2006. Sono a disposizione della Federazione, ho chiarito che qui o si considerano tutti colpevoli o tutti innocenti. Non c'è stato nessun illecito, non esiste una telefonata dove io davo istruzioni all'arbitro per favorire una squadra. Parlavo con tutte le squadre. La Federazione ci diceva che era giusto fare così e io sono d'accordo". Uno dei prossimi staffettisti dovrebbe essere a questo punto Massimo Moratti, anche perché buona parte del materiale giunto da Napoli riguarda telefonate che vedevano protagonisti sia Moratti che Facchetti.

L'avv. Benedetto: nemmeno i due scudi basterebbero a risarcire la Juve dei danni della farsa - L'avvocato Giuseppe Benedetto nel 2006 era Giudice unico del settore giovanile della Figc. Nel 2006 fu uno dei pochi a denunciare il carattere farsesco, se non grandguignolesco, di Calciopoli; e preso dal "ribrezzo" di una sentenza che parlava di illeciti che non c'erano, si dimise. Sono passati quattro anni, e i fatti, che pian paino stanno emergendo dalle dune di sabbia che minacciavano di seppellirli per l'eternità danno ragione a lui. E a noi che abbiamo scavato. E quella che si apre adesso per Giuseppe Benedetto non è una nuova indagine, è finalmente "un'indagine, perché allora non ce ne fu nessuna e di nessun tipo - spiega a Tuttosport - Oltre a non esserci stata, durante i processi del 2006, una fase di istruttoria dibattimentale, che avrebbe potuto cercare meglio la verità. Fu una vera aberrazione del diritto che partorì un’oscenità giuridica, provocando danni gravi. Fu una farsa, nella quale ognuno aveva una parte preordinata e l’ha recitata pedissequamente. Altro che ricerca della verità! E aggiungo che anche le vittime si attennero al copione…". E addirittura non è più nemmeno necessario indagare oggi, con quel che emerso a Napoli: "Quel materiale è sufficiente per cancellare il 2006, per togliere quello scudetto assegnato in modo scellerato all’Inter e restituire i due tolti alla Juventus. Sarebbe un risarcimento indispensabile, ma non sufficiente a coprire del tutto i danni di quelle sentenze". Ma a condannare la Juve allora fu il sentimento popolare, quello del Bar sport, dove andava, e va, di moda quel foglio rosa i cui giornalisti e le cui pagine furono la base, i testimoni e le prove del tutto. E questa era l'aria che si respirava anche in Federazione: "Si respirava un’aria di decisioni già prese, di giustizia popolare che, per me - osserva l'avv. Benedetto - è sempre giustizia tribale o, come si scrisse, giustizia da bar sport. Gli uomini liberi, come il mio amico Francesco Cossiga, all’epoca lo dissero che una cosa del genere non poteva chiamarsi “processo”, ma non vennero ascoltati".

Marotta: faremo un grande mercato estivo; ma intanto bisogna cominciare a vincere - E' ormai da diverso tempo che la prima domanda che i giornalisti rivolgono a Marotta è relativa alle possibili mosse della Juve nella finestra di mercato di gennaio, ottenendone generalmente risposte interlocutorie. E vago è stato in proposito l'a.d. bianconero anche nell'intervista a 360° rilasciata alla Gazzetta dello Sport: "A gennaio completeremo l'organico, ma prima valutiamo le condizioni degli infortunati, poi vedremo che fare. Interverremo solo per qualcosa che ci permetta di migliorare qualitativamente, ai tifosi va detto che non sono previsti investimenti consistenti. Bisogna avere rispetto per i ragazzi che fin qui han dato tutto". Per i grandi acquisti occorrerà aspettare alcuni mesi, perché "in estate sarà un grande mercato per noi". E' tuttavia ben consapevole che non può essere questa annata, come nessuna lo è mai per la Juve, una stagione rinunciataria, ci sono comunque obiettivi da raggiungere e una storia da onorare: "Imprescindibile è rientrare subito nell'élite del calcio internazionale. Qui l'obbligo di vincere non viene mai meno. Non ci poniamo limiti, già oggi lavoriamo per vincere. Nei grandi progetti, però, non si improvvisa niente". Parla poi dell'importanza del nuovo stadio: "E' una svolta storica, sarà fondamentale a livello di diversificazione dei ricavi"; e ha parole di elogio e stima incondizionata per Gigi Del Neri ("Gigi è l'uomo giusto, insegna calcio e gestisce il gruppo" ) e per il presidente Andrea Agnelli: "E' il grande artefice di tutto questo, conosce da sempre il profumo del calcio, con lui mi sento protetto". Dei nuovi acquisti tre lo hanno soddisfatto in particolare: Aquilani, Krasic e Quagliarella. Ma che ne sarà di Buffon e Del Piero? Si vedrà... "C'è il massimo rispetto per entrambi gli uomini e i campioni, aspettiamo qualche mese per vedere come sta Ale, Gigi ha un contratto oneroso che si è meritato sul campo, ma crediamo che il gruppo venga prima di qualsiasi singolo".

Squalificati Giandonato e Bonucci - Il Giudice Sportivo ha squalificato per un turno i bianconeri Manuel Giandonato e Leonardo Bonucci: il primo perché espulso dall'arbitro Bergonzi per "aver commesso un intervento falloso su un avversario in possesso di una chiara occasione da rete", il secondo perché, già in diffida, è stato ammonito "per comportamento scorretto nei confronti di un avversario". I due sconteranno la squalifica saltando Juve-Parma del 6 gennaio. Sono stati inoltre squalificati, sempre per una giornata: Rossi (Bari), espulso in Bari-Palermo "per doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario"; Benatia (Udinese), Lucarelli (Parma), Mantovani (Chievo) perché, già diffidati, sono stati ammoniti per "comportamento scorretto nei confronti di un avversario" e Zlatan Ibrahimovic (Milan) perché, già in diffida, è stato ammonito "per comportamento non regolamentare in campo". Squalificati per un turno anche due allenatori: Reja (Lazio), "per avere, al 46' del secondo tempo, contestato platealmente una decisione arbitrale, rivolgendo quindi, all'atto del consequenziale allontanamento, un pesante insulto al Direttore di gara, recidivo"; De Canio (Lecce) "per avere, al termine della gara, al rientro negli spogliatoi, rivolto all'arbitro un pesante insulto, infrazione rilevata dal collaboratore della Procura Federale". Ma per il Lecce non finisce qua: ammonito con diffida e multato di 3.00 euro l'allenatore in seconda Roberto Rizzo "per avere, al 49' del secondo tempo, rivolto agli Ufficiali di gara espressioni ingiuriose, infrazione rilevata da un Assistente"; ammonito con diffida il preparatore dei portieri Fabrizio Lorieri, "per avere, al 49' del secondo tempo, contestato platealmente una decisione arbitrale, entrando sul terreno di gioco, infrazione rilevata da un Assistente"; inibito a svolgere ogni attività in seno alla Figc a ricoprire cariche federali e a rappresentare la Società nell'ambito federale a tutto il 31 gennaio 2011 il Team manager Mario Zanotti "per avere al 49' del secondo tempo, rivolgendosi ad un Assistente, proferito espressioni ingiuriose nei confronti degli Ufficiali di gara e per avere quindi, all'atto del consequenziale allontanamento, rivolto all'Arbitro ulteriori espressioni ingiuriose, che reiterava negli spogliatoi". Per quanto riguarda le Società ammenda di 12.500 euro al Napoli di cui 2.500 "per aver ingiustificatamente ritardato l'inizio della gara di circa cinque minuti, recidiva reiterata", e 10.000 euro "per avere suoi sostenitori, nel proprio settore, fatto esplodere numerosi petardi e acceso numerosi fumogeni e per aver, verso la fine della gara, lanciato sul terreno di gioco due palloni al fine di arrecare disturbo ad un'azione d'attacco della squadra avversaria"; e 2.000 euro di ammenda al Lecce "per aver ingiustificatamente ritardato l'inizio della gara di circa cinque minuti, recidiva specifica".

Stadio Juventus Under Construction - Ecco altre immagini scattate qualche giorno fa nell'area Est, Strada Altessano. In aggiunta, anche una foto scattata dal Lato Sud, che offre una visione un po' più complessiva di tutto il complesso.
18-12-2010:
Foto 1 - Visione complessiva Aree Commerciali
Foto 2 - Vista angolo Sud-Est
Foto 3 - Dettaglio Aggancio e Tiranti
Foto 4 - Vista dal Lato Sud

Inter: sanzione per lo striscione contro Totti - La Commissione Disciplinare Nazionale ha inferto al collaboratore nerazzurro Luigi Sessolo una multa di € 4.000 e all'Inter, per responsabilità oggettiva, ulteriori € 8.000 per violazione dell'art. 1, comma I del CGS. Le sanzioni sono state ridotte di 1/3 rispetto alle richieste iniziali del procuratore perché, come al solito, i nerazzurri hanno preferito patteggiare. Il fatto risale al 16 maggio scorso quando sul pullman ufficiale addobbato per i festeggiamenti dello scudetto apparve uno striscione offensivo in cui si invitava Totti ad infilarsi il pollice in un altro posto invece che in bocca.

E' morto Bearzot - Il Vecio non c'è più. Enzo Bearzot, l'ex ct della Nazionale, che aveva guidato gli azzurri al trionfo nel Mondiale del 1982, si è spento a 83 anni, a Milano, al termine di una lunga malattia. Dopo aver militato come calciatore nell'Inter, nel Catania e nel Torino, aveva intrapreso una carriera da allenatore, che aveva raggiunto il suo apice con la nomina a Commissario Tecnico della Nazionale dal 1975 al 1986, Nazionale che aveva guidato per 104 partite, più qualunque altro ct. Il carattere forte e testardo e la straordinaria carica umana furono le sue caratteristiche distintive, quelle che nel 1982 consentirono a lui e al suo gruppo, imperniato su un blocco juventino, di raggiungere la massima soddisfazione, la vittoria nel Mondiale di Spagna, frutto anche della sua strenua determinazione nel difendere se stesso e i suoi ragazzi da attacchi esterni, anche feroci. Di lui ci rimarrà  sempre negli occhi della mente la sua pipa e la sua partita a carte con Pertini, Zoff e Causio nel volo di ritorno da Madrid.

Albinoleffe-Piacenza: Figc apre fascicolo - La Federcalcio ha aperto un fascicolo sul posticipo di serie B Albinoleffe-Piacenza terminata con il risultato di 3-3. L'azione è stata intrapresa dopo la segnalazione ai Monopoli di Stato da parte di molti concessionari italiani della sospensione delle giocate a causa di un elevato numero di puntate proprio sul segno X come risultato finale. Casi del genere si erano già verificati in altre occasioni, soprattutto in campionati esteri di scarso rilievo internazionale, ed in genere hanno riguardato il risultato esatto o risultati clamorosi, mai fino ad oggi si era fiutato odore di scommesse illecite su una partita di un campionato del calibro di quello italiano e, soprattutto, sul risultato oggettivamente più probabile, anche se il più "redditizio". Intanto, in attesa di verifiche, molti gestori hanno sospeso i pagamenti delle vincite e sarà difficile in caso di un nulla di fatto che vengano rese applicando "gli interessi legali".

E' addio tra Gasparin e la Samp - Era nell'aria da giorni è adesso è ufficiale. Sergio Gasparin e la Samp hanno raggiunto l'accordo per la risoluzione del contratto: i rapporti tra Garrone e Gasparin erano tesi da tempo, in quanto il presidente giudicava eccessivamente accentratore il nuovo dg (che, venendo dall'Udinese, aveva preso quest'anno il posto di Beppe Marotta) e forse anche la gestione del caso Cassano aveva alimentato l'attrito tra i due, rendendo lo strappo non più ricucibile. Adesso salirà al grado di dg l'attuale ds, Doriano Tosi, che lavorerà probabilmente insieme ad Asmini, il ds dell'era Marotta che, partito questi in direzione Juve, era stato trasformato in osservatore blucerchiato per Alta Italia e Svizzera e che ora potrebbe riprendere l'antico ruolo; con i due dovrebbe collaborare anche il vicepresidente della Samp, Antonio Guastoni, con la supervisione globale dello stesso Garrone.

Barça a secco in Coppa del Re - Sembrava che il Barcelona potesse solo vincere, invece è arrivato uno 0-0, tra le mura amiche, nella gara di andata degli ottavi coppa del Re: la mostruosa macchina da gola blaugrana si è infranta contro il muro dell'Athletic Bilbao e adesso, se vorranno passare il turno, Messi, Villa e compagni dovranno andare a vincere in casa dei baschi, il 5 gennaio; del resto Barça e Bilbao sono le regine della Coppa del Re avendola vinta rispettivamente 25 e 23 volte. A reti bianche anche Valencia-Villarreal. Invece Cordoba-Deportivo La Coruña è finita 1-1.


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