Successi sportivi e giustizia in Figc, dice Marotta. Gattuso: Normale, la Juve rivuole gli scudetti.

News, 1° gennaio 2011.

Marotta: Inseguiremo successi sportivi e chiederemo giustizia in Figc. Gattuso: Normale che la Juve rivoglia i due scudetti, visto che così facevan tutti. Cessato allarme per Bonucci: nulla di grave. Del Neri: Il successo è alla nostra portata. Chiellini e Marchisio: Ora vogliamo vincere qualcosa. Almeno tre i mesi di stopo per Higuain. I tifosi del Liverpool chiedono l'esonero di Hodgson.

Marotta: Per una Juve vincente, in campo e nei palazzi - In un'intervista a 'Tuttosport' Marotta non si è risparmiato a ha toccato un po' tutti i temi che riguardano la Juve. Prima di tutto vien al voglia di vincere che deve avere però solide basi in una società solida: "La Juve deve essere protagonista. Sempre. Il prossimo anno dovremo rafforzare i pilastri gettati nel 2010. Dobbiamo migliorare e, certamente, vincere, considerando le proprie risorse come una forza da far crescere. Ci stiamo avviando su un percorso di... garanzia, che ci consenta di raggiungere i successi sportivi. E' iimportante la creazione di un asset fondamentale co­me il nuovo stadio, che darà un aiuto alle risorse economiche. Insomma, la strada che stiamo percorrendo è avvincente". E anche i successi sportivi diventano poi possibili: "Abbiamo l’obbligo di crederci. All’inizio sapevamo di non poter competere per questo traguardo ma col passare del tempo abbiamo avuto riscontri sulle nostre forze. E ora possiamo inserirci nella lotta". Ma c'è un'altro terreno su cui questa Società si è impegnata, quello della restituzione di quanto ingiustamente quanto frettolosamente, anzi, precipitosamente tolto nel 2006, gli scudetti in primis (ma non è stato certo l'unico danno patito): "La Figc ha l’obbligo di andare fino in fondo a questa vicenda, Agnelli è sceso in campo più volte e noi ci aspettiamo che tutto venga trattato con grande equità". Sul futuro di Del Piero è drasticamente esplicito: "Ad Alex va il massimo rispetto dell’intero mondo Juve, per ciò che finora ha dato in termini sportivi e umani. Io lo considero un’icona del calcio e di questa squadra, ma cosa diversa è valutare il futuro. Agnelli è stato molto esplicito in questo senso. Ci siederemo e ci confronteremo col massimo rispetto. Alex sente di avere la possibilità di continuare l’esperienza di giocatore: valuteremo insieme". E sul mercato di gennaio ripete: "A gennaio non abbiamo programmato investimenti economici: se ci capiterà un’opportunità, interverremo. La squadra è competitiva e se entra qualcuno deve uscire qualcuno". Aspetta il ritorno di Buffon (sarà poi Del Neri a decidere chi scenderà in campo) ed è possibilista nei riguardi di tre partenze: una, anzi, è quasi sicura, quella di Lanzafame, per le altre due (Sissoko e Amauri) si vedrà. Circa gli ingressi, dato quasi per perso Dzeko, sottolinea che anche Pazzini e Gilardino non sono veri obiettivi, perché al momento non sono sul mercato: qualora ci venissero messi, ci si penserà. Però, a suo giudizio è che occore puntare sui giovani, sul modello Barça, insomma: "Il futuro va basato sui giovani. Bisogna aumentare lo scouting e il monitoraggio dei talenti in erba. Il modello è quello di una 'cantera bianconera' sullo stile Barça,in due tre anni ci riusciremo ne sono convinto: un mix di campioni e giovani talenti".

Gattuso: Così facevan tutti, normale che la Juve rivoglia gli scudetti - Tra i vari argomenti toccati da Gennaro Gattuso in una sua lunga intervista al Corriere della Sera non poteva mancare 'Calciopoli', tema ritornato improvvisamente bollente, e per gli sviluppi del processo di Napoli e le telefonate che, piaccia o non piaccia, c'erano, eccome se c'erano, e per le rivendicazioni che Andrea Agnelli porta avanti nel nome della storia bianconera e della passione di milioni di tifosi. E le telefonate sono tanto reali che se n'è accorto pure Rino Gattuso, anche perché il Milan, per bocca di Meani, chiacchierava parecchio: siamo alla quattordicesima puntata di MilanPhone, e non è finita. E, stando così le cose, Gattuso comprende a questo punto la legittimità delle richieste della Juventus :"Dopo quattro anni ho capito che tutti rompevano le scatole a chi non andavano rotte, si facevano pressioni e ognuno si faceva giustizia a modo suo. Trovo normale e per nulla scandalosa la richiesta della Juventus di vedersi riassegnati i due scudetti". Sul campionato in corso tiene in considerazione anche in bianconeri, soprattutto in virtù della considerazione che nutre per Gigi Del Neri: "Le avversarie sono le solite, Roma, Juve e Inter. I nerazzurri hanno un grande organico e non sono spacciati, la Roma spesso parte male ma poi incomincia a pedalare e trova sempre una grande continuità. La Juve non è una sorpresa, ha Del Neri che è un tecnico che forgia e tempra le sue formazioni".

Bonucci, nulla di grave- Durante l'ultimo allenamento del 2010 aveva fatto temere il peggio il grido di dolore e il cedimento del ginocchio del centrale viterbese, accompagnato negli spogliatoi a braccia dai responsabili sanitari. E invece, stando a quello che riporta il sito ufficiale della Juventus, gli accertamenti effettuati nel primo pomeriggio escludono interessamenti di menisco e legamenti. Per Bonucci solo qualche giorno di riposo e poi piena ripresa degli allenamenti.

Del Neri fa  gli auguri ai tifosi con una speranza: il successo è alla nostra portata - Per Gigi Del Neri il 2010 sarà un anno da ricordare, con un miracoloso quarto posto con la Samp nella prima metà, e poi l'approdo alla Juve, dove pure sta facendo bene. E lo racconta nel suo messaggio d'auguri: "Oggi si chiude un anno personalmente entusiasmante. Il campionato strepitoso con la Sampdoria mi ha consentito di approdare alla Juventus, una società e una squadra di primissimo piano a livello internazionale. La prima parte di stagione ha permesso al gruppo di raggiungere le prime posizioni in classifica e questo è di buon auspicio per i prossimi cinque mesi". Mesi nei quali ripone parecchie speranze, pur ben consapevole delle difficoltà che lo attendono: "Il nostro obiettivo è quello di provare a vincere tutte le partite, consapevoli che la vittoria finale non sarà facile ma può essere alla nostra portata". Chiude con gli auguri ai tifosi: "In questo giorno di bilanci e buoni propositi per il futuro, vorrei fare gli auguri più sinceri a tutti gli appassionati di calcio e, in particolare, ai tifosi juventini che in questi mesi ci hanno sostenuto trasmettendo passione ed energia, componenti indispensabili per centrare traguardi prestigiosi. Buon anno!". Auguri ricambiati, mister!

Chiellini: Nel 2011 voglio vincere - Ormai è diventato un ritornello,m che i bianconeri dicono e si dicono l'un l'altro, sarà che la voglia di vincere è qualcosa di contagioso. E questo ritornello lo canta anche Giorgio Chiellini, reduce da un 2010 che gli ha portato due grandi soddisfazioni: la laurea e il rinnovo del contratto. Ma dal 2011, come dice a 'Tuttosport', si aspetta di più: "Chiedo al 2011 di vincere qualcosa, qualunque cosa: non snobbere­mo neppure la Coppa Italia, a maggior ragione ora che siamo usciti dall'Europa". Le premesse ci sono, a partire dal vertice: pesa "il carisma del presidente. Non è soltanto questione di nome: anche se, si sa, il binomio Agnelli-Juventus ha peso e fascino. E' pure un fatto di passione: quella che Andrea Agnelli trasmette. Io lo conosco da tempo, da prima che assumesse il ruolo di nu­mero uno del club. Sin da subi­to, il suo entusiasmo mi aveva colpito". E poi i 'nuovi' compagni, Krasic, Quagliarella, Aquilani, ma soprattutto il suo collega di difesa: "Leo sta facendo benissimo. L'intesa, con lui, mi­gliora sempre di più. Anche in questo caso è questione di tem­po: con Nicola ormai ci capia­mo ad occhi chiusi, e pure con Bonucci sarà presto così. C’è grande feeling. Anzi, dirò di più e mi fa piacere sottolineare una cosa: lui sta migliorando accanto a me come io sto mi­gliorando accanto a lui. Abbia­mo caratteristiche un po' di­verse: lui così tranquillo ad impostare il gioco, io più concreto. Ebbene, questa diversità ci stimola a coltivare le qualità che ci mancano".

Marchisio: Nel 2011 dobbiamo vincere almeno un trofeo - Anche Marchisio è perfettamente in sintonia con l'ambiente, affamato di vittorie. Vuole mettere una pietra sopra il 2010: "Non è iniziato bene il 2010 - dice a Sky Sport 24 - ma è finito abbastanza bene direi; peccato per l'esito della partita contro il Chievo, una vittoria ci portava a meno 3 dal Milan però insomma alla fine il bilancio è positivo". La stagione 2009-2010 è solo un brutto ricordo: "La partita con l'Inter fu la svolta in negativo, pur vincendo poi da li precipitò la nostra stagione finimmo tre giorni dopo fuori dalla Champions e perdemmo le successive due partite. Poi con la sosta pensavamo di rigenerarci e invece le cose andavano sempre peggio pur con il cambio dell'allenatore. Con Del Neri abbiamo voltato pagina. Vogliamo continuare su questa strada, con il Parma vogliamo vincere, siamo stati bravi finora e vogliamo andare avanti così". Obiettivi? "Vogliamo portarci a casa un trofeo, scudetto o Coppa Italia non importa bisogna vincere dopo quasi cinque anni a secco". Sarebbe meglio lo scudetto, che potrebbe far compagnia a qualche altro fratellino che ci è stato rapinato.

Higuain, stop di almeno tre mesi - Tegola sul Real Madrid. Gonzalo Higuain, ai box da metà novembre per problemi alla schiena (ernia del disco), dovrà ricorrere all'intervento chirurgico. I medici merengue, in accordo con i responsabili sanitari della Federazione argentina avevano concordato un tipo di terapia conservativa che purtroppo non ha dato gli esiti auspicati. Ora l'intervento, che avverrà nei prossimi giorni ("Deve farsi operare e farlo anche in fretta", le parole del medico dell'AFA Donato Villani) costringerà il Madrid a rinunciare al franco-argentino per almeno 3 mesi nella migliore delle ipotesi. Si riapriranno le porte per Kakà oppure Mourinho chiederà a Perez di ritornare sul mercato?

Hodgson chiede scusa ai tifosi che ne chiedono l'esonero - Traballa sempre di più la panchina di Roy Hodgson, e per la precaria situzione di classifica del Liverpool (dopo 18 giornate il Liverpool è dodicesimo con 22 punti, solo più 3 dalla zona retrocessione, e per i suoi rapporti con i tifosi, rapporti che sono davvero al minimo storico, sopratutto dopo la gara col Wolverhampton quando, fischiato dai tifosi, ne aveva criticato l'atteggiamento. Ora ha chiesto scusa ai supporters dei Reds, dicendo di essere stato male interpretato e sottolineando che le sue parole erano arrivate in un momento di collera dovuto ai fischi di Anfield Road: "Mi dispiace se ho offeso i tifosi in qualche modo, non era mia intenzione - ha detto, stando ad As - Mi stavo solo prendendo la responsabilità per lo scarso rendimento della squadra". E si dice fiducioso che i tifosi del Liverpool, che definisce "i migliori del Paese" torneranno a sostenere la squadra: "Se cominciamo a cambiare le cose e ottenere risultati, i tifosi saranno dalla nostra parte". I tifosi però sono imbufaliti e, come racconta il 'Daily Mail', hanno attivato una petizione via Internet per esonerare 'l'incapace Roy Hodgson': il link per ore è stato letteralmente bloccato dalle tante richieste e una frangia dei supporters ha ironicamente diffuso la voce che i primi a firmare la petizione siano stati proprio i giocatori del Liverpool. I tifosi dei Reds invocano la sua sostituzione con Kenny Dalglish, storico ex giocatore-allenatore del Liverpool, che la tifoseria già avrebbe voluto in panchina all'atto dell'addio di Benitez; anche lo stesso Benitez, che ha rescisso con l'Inter e sta trascorrendo le vacanze nella sua villa di Liverpool, è in lizza per sostituire Hodgson, così come Frank Rijkaard.

 


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