Per Palazzi è la settimana di Moratti. Iaquinta primo crac. Apre il calciomercato: si compra?

News, 3 gennaio 2011.

Adesso Palazzi deve sentire Moratti: telefonate con designatori e arbitri, Nucini, De Santis, colpevole silenzio. Il primo infortunato del 2011 è Iaquinta. Apre il calciomercato: serve una punta e non solo. Lanzafame verso il prestito al Brescia. La carica di Melo. Il nuovo stadio: lavori in corso per immagini. Il Barça vince, anche senza Messi. Higuain fuori per mesi: Mou contro lo staff medico del Real. Chelsea al cardiopalma: ma la vittoria sfuma nel recupero. Nel Milan a Dubai esordisce Cassano, si fa male Robinho e per Ibra è rissa.

Ora tocca a Moratti vuotare il sacco – Finalmente dovremmo esserci: digerito il panettone, stappato lo spumante, si torna al lavoro: anche in Figc, accelerando, si spera, per recuperare il troppo tempo perso. E dovrà essere la settimana in cui Massimo Moratti renderà visita a Palazzi, e la visita non dovrà essere delle più brevi; di cose da raccontare e sviscerare ce ne sono tante: a partire dai rapporti telefonici, ma non solo, con i designatori, ma non solo, anche con i direttori di gara. C’è da chiarire il perché di un silenzio, che ormai è diventato reiterazione di violazione dell'art. 1, davanti alla condanna della Juventus perché Moggi aveva rapporti ‘esclusivi’ con Bergamo e Pairetto: (anche) Moratti sapeva che esclusivi non erano, ma ha colpevolmente taciuto, forse perché la diversa entità dei contatti non andava a suo favore, come si è invece avuto a dichiarare, bensì a favore di Moggi, che non lavorava sulle preclusioni né aveva rapporti stretti, amichevoli e confidenziali con gli arbitri. Solo il ritrovamento delle telefonate che non c’erano ha abbattuto definitivamente la fandonia della cupola ed ora a Massimo Moratti toccherà parlare non solo delle telefonate, sue e di Facchetti, ritrovate ma solo perché Moggi, in questa giustizia per ricchi, ha potuto comperarsi i cd, ma anche dell’affaire Nucini e del dossier su De Santis. E tutto ciò dovrà portare non solo alla revoca dello scudetto di cartone, atto per il quale i presupposti esistono già tutti, ma anche e soprattutto all’intera rivisitazione di Calciopoli, con la slealtà del silenzio protratto che va ad aggiungersi a qualsiasi altra violazione degli artt. 1 e 6.

E' già Iaquinta crac - Primo giorno di allenamento nel 2011, e primo problema, proprio nel settore già più martoriato, l'attacco. Era andato tutto bene al mattino, con una seduta esclusivamente a base di lavoro atletico, senza il pallone, che ha fatto invece la sua comparsa nella sessione pomeridiana, iniziata con il solito riscaldamento (a base di esercizi atletici, movimenti con la palla e scambi in corsa) e proseguita con un intenso lavoro di circolazione e possesso palla. E qui è sorto il problema, che ha riguardato Vincenzo Iaquinta che, accusato un fastidio alla coscia sinistra, si è accasciato a terra con le mani sul viso; sono intervenuti immediatamente i sanitari che, dopo avergli applicato del ghiaccio, lo hanno condotto negli spogliatoi: oggi verranno condotti esami specifici che consentiranno di saperne di più: la prima ipotesi, e la più benevola, è quella di una contrattura al retto femorale sinistro, ma il timore è anche quello di uno stiramento. Notizie positive invece per Amauri e Del Piero, che sono tornati ad allenarsi in gruppo per tutta la seduta. Amauri ha anche giocato tutta la partitella finale, mentre Alex, come del resto Buffon, ha giocato solo un tempo. Solo lavoro aerobico e differenziato per Krasic, Martinez e Rinaudo. Leonardo Bonucci, per i problemi al ginocchio, ha lavorato solo in palestra, assistendo poi dalla panchina alla partitella dei compagni: per lui restano ancora da definire precisamente i tempi del recupero.
Oggi, per sperimentare le condizioni in cui la Juve dovrà giocare, giovedì alle 12.30 contro il Parma, si terrà a Vinovo, allo stesso orario, un incontro amichevole, chiuso al pubblico, contro la formazione torinese del Lucento, che milita nel campionato di Eccellenza.

Apre il calciomercato - Oggi, apre ufficialmente la sessione del calciomercato invernale. Termine di chiusura per depositare i contratti sarà il 31 gennaio alle ore 19: per la Juve si annuncia un mercato low cost, come detto e ripetuto da Marotta, perché gli investimenti importanti si faranno in estate; ora si coglieranno solo le occasioni purché di valore. Ma sarà anche opportuno chiudere almeno le falle più vistose dell'organico, soprattutto risolvere il problema dell'attacco. L'infortunio di Iaquinta, ancora tutto da valutare, ma in un giocatore in cui ormai la recidività è una regola, ha riportato alla ribalta in modo imperioso, semmai ce ne fosse stato bisogno, la questione. Non si può pensare di contendere il primato a Inter e Milan con davanti il solo Quagliarella davvero abile e arruolato, che deve far coppia di volta in volta con due lungodegenti abituali e i 36 anni del capitano. Una soluzione occorre; i nomi che girano sono tanti: da Gilardino a Pazzini, da Maxi Lopez a Matri, da Toni e Maccarone giù giù fino a Caracciolo; e in alcuni casi si rischia pure un esborso importante per un giocatore che non convince al 100%. Oggi è finito sul mercato anche il 25nne argentino Pablo Andrés Gonzales, che in serie B col Novara sta facendo benissimo, e sul quale ci sono già Atalanta e Napoli, oltre a club spagnoli e inglesi, non di primo piano: ma sarebbe sempre una scommessa, per un club che vuol competere ad alti livelli. Quindi Marotta ha un mese di tempo per rimediare alle falle rimaste aperte dopo il mercato estivo: anche in difesa c'è qualcosa da fare: Traoré è ancora un'incognita, Motta non dà garanzie, e fortunatamente è 'esploso' Sorensen; ma già il problema registrato l'altro giorno da quello che pareva un inossidabile Bonucci, ha fatto mettere le mani nei capelli a tutti. A centrocampo, se parte Sissoko, deve entrare qualcuno: si parla di Cigarini (attualmente al Siviglia), che Del Neri ben conosce per averlo avuto alle sue dipendenze a Bergamo.

Lanzafame verso Brescia - E' praticamente fatta: non sarà il Cesena, ma il Brescia, la nuova destinazione, in prestito, del (ri)partente Davide Lanzafame, che in bianconero non trova spazio; così Lanzafame, che è in comproprietà tra Juve e Palermo, nella seconda metà di campionato avrà la possibilità di giocare, maturare e mettersi in luce. Ma l'affare Lanzafame ha permesso alla Juve di condurre in porto un'altra interessante trattativa, in proiezione cantera, visto che oggi, quando l'affare Lanzafame potrà essere ufficializzato, sarà reso ufficiale anche l'ingaggio del diciottenne portiere della Primavera del Brescia Nicola Leali, considerato una vera promessa nel suo ruolo, e per il quale si stavano affrontando sul mercato le due milanesi, rimaste ora a bocca asciutta.

Felipe Melo carica se stesso e la Juve - Felipe Melo, ricaricate le pile al sole del Brasile, una volta tornato a Vinovo, cerca di trasmettere la sua carica positiva ai compagni; fattosi un bell'esame di coscienza, giudica il suo 2010, se non certo esaltante, comunque nemmeno da buttare, visto che nella seconda metà è riuscito a ricostruire quanto aveva rischiato di distruggere nel primo semestre: "Non credo sia da tutti, dopo una stagione negativa, riuscire a riconquistare la società e i tifosi - dichiara il centrocampista brasiliano - Non credo sia da tutti, dopo una stagione negativa, riuscire a riconquistare la società e i tifosi - dichiara il brasiliano - sono riuscito a tornare sui miei livelli, non era una sfida facile da vincere. Ora però devo continuare così, per vincere insieme ai miei compagni. Insieme al direttore Marotta, alla società, abbiamo capito che per ottenere i risultati dobbiamo essere uniti ed è realmente quello che accade. C'è grande spirito di gruppo e questo è l'aspetto più positivo e importante".

Stadio Juventus Under Construction - Oggi pubblichiamo nuove foto scattate qualche giorno fa, quasi al crepuscolo. Segnaliamo inoltre che sul Lato Sud vi sono stati molti cambiamenti nelle ultime settimane, sono stati spostati molti uffici/container degli addetti ai lavori, dunque sarà un po' più difficile ottenere belle foto da quel lato in futuro, perché la visuale è parzialmente coperta. Comunque faremo il possibile con i pochi spiragli visivi disponibili. Sul Lato Ovest è cominciato il montaggio della struttura che coprirà lo stadio (foto 2).
30-12-2010:
Foto 1 - Vista Lato Nord, Via Druento
Foto 2 - Vista Lato Ovest, Corso Grande Torino, dettaglio copertura
Foto 3 - Vista da Sud-Ovest, Corso Grosseto angolo Corso Grande Torino
Foto 4 - Vista Lato Sud, Corso Grosseto

Manca Messi, ma Pedro c'è - Contro il Levante, al camp Nou, il Barça era privo di Messi (che ha avuto il permesso di prolungare le vacanze), di Puyol (infortunato) e di Piqué (squalificato), ma Pedro c'è, ed è stato proprio lui, nella ripresa prima a sbloccare il risultato dopo una bella azione di Dani Alves sulla destra, e poi a raddoppiare di destro sempre su prezioso servizio del brasiliano; e solo la traversa gli ha negato la gioia della tripletta. Poi al 79', Stuani, uruguagio ex Reggina, ha fulminato Valdes con un sinistro al volo per il definitivo 2-1. Per i blaugrana una gara ben giocata, che ha regalato l'undicesima vittoria consecutiva, consentendo loro di iniziare bene il 2011, portandosi momentaneamente a più 5 sui rivali del Real, che oggi avranno la possibilità di rispondere a tono.
Nelle altre gare disputate Deportivo la Coruña ha espugnato il campo dell'Athletic Bilbao (2-1); per il Siviglia vittoria di misura contro l'Osasuna; l'ultimo match di giornata ha visto il Malaga aggiudicarsi lo scontro-salvezza con lo Sporting Gijon.

Mourinho a muso duro contro i medici del Real - José Mourinho è furibondo all'idea che Gonzalo Higuain sia fuori causa per sei mesi; infatti la terapia conservativa adottata dai medici per superare il problema di ernia del disco che aveva tenuto l'argentino fermo per un mese non ha dato i risultati attesi e Higuain dovrà essere operato: "Un 'illuminato scienziato' aveva parlato di un recupero senza intervento chirurgico - sbotta Mou - Una bugia, se la ripeti in continuazione, diventa verità. Ora, un mese dopo, altri 'scienziati' ci dicono che deve essere operato. A me dispiace soprattutto per lui, che è un ragazzo fantastico". Sistemato da par suo lo staff medico madridista, Mourinho pensa ai problemi che avrà la squadra: "Le squadre si costruiscono in estate, quando hai tempo e amichevoli a disposizione per provare uomini e schemi, ora, ritrovarsi costretti a farlo a gennaio, con pochissimo tempo per allenare, non c'é spazio per errori - dice - Se cambieremo giocatori, dovremo anche cambiare modulo. Perché ora abbiamo solo un centravanti (Benzema, ndr), e qualcuno giocherà in un ruolo non suo". Per la gara con il Getafe, è convocato anche Kakà: "Non partirà titolare, ma vorrei vederlo per almeno 15-20 minuti".

Vittoria sfumata per il Chelsea - A Stamford Bridge, in un finale davvero pazzesco, tra Chelsea e Aston Villa succede di tutto: con i blues sotto 2-1, Didier Drogba (all'84') e John Terry (al 90') ribaltano il risultato: il Chelsea si abbraccia, ce l'ha fatta, sembrerebbe; ma i Villans ci credono e, in pieno recupero, raggiungono i rivali con Clark, complice una colossale dormita di tutta la difesa; e allora giusto così, un punto a testa, che però non serve granché al Chelsea, quinto in classifica a meno 6 da United e City; e che fa traballare ancora la panchina di Ancelotti. Nel secondo posticipo di giornata, vittoria esterna del Newcastle sul campo del Wigan: 1-0, il goal decisivo è di Ameobi.

Milan a Dubai: esordio per Cassano, infortunio per Robinho, rissa per Ibra - Luci e ombre nella gara vinta dal Milan per 2-1 contro la formazione dell'Al Ahli: a parte il risultato, che in queste occasioni conta poco o nulla (reti di Seedorf, di Beretta e di Hassan) si è registrato il debutto in rossonero di Antonio Cassano che, pur apparso poco mobile per difetto di condizione, si è messo in luce per alcuni precisi suggerimenti ai compagni. Infortunio per Robinho che si è procurato du taglie al ginocchio destro per aver violentemente impattato contro una telecamera posta a bordo campo, mentre era impegnato a seguire la parabola molto alta di un pallone calciato verso la linea laterale; la sua presenza in campo a Cagliari a questo punto è molto dubbia. Ibra invece nel finale di gara si è reso protagonista di un'entrataccia all'altezza del ginocchio (per fortuna non andata bene a segno) su Hassan, il capitano dell'Al Ahli; Il tecnico David O'Leary, sangue irlandese, e i suoi uomini. arrabbiatissimi, non le hanno certo mandate a dire a Zlatan che, visibilmente nervoso, si è scagliato contro la panchina avversaria per rispondere agli insulti. E diventa Ibra contro tutti, rissa sedata poi dai compagni dello svedese, i quali, dopo aver separato fisicamente i contendenti, hanno tentato di calmare l'Ibra furioso.


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