Calciopoli: il Pm Narducci deposita nuovi interrogatori, c'è anche Nucini.

News, 6 gennaio 2010.

Calciopoli: Narducci ha depositato le trascrizioni di nuovi interrogatori. Adesso Palazzi vuole sentire Luciano Moggi. L'avvocato D'Onofrio perplesso sul cammino di Palazzi. Ventuno i convocati contro il Parma: Amauri c'è, Buffon no. Del Neri: Dal mercato ci aspettiamo qualità; ma c'è un mese di tempo, il Parma invece è già qua. Il nuovo stadio: lavori in corso per immagini. Alessandro Moggi: Ritorno nel mondo del calcio con un progetto: potrebbe nascere un nuovo gruppo stile 'Gea'. Del Piero vuole giocare anche il prossimo anno: dove, si vedrà. Mutu ha rotto con la Fiorentina. Premier League: il Cheslsea ormai è in caduta libera. Hoeness accusa la Fifa e Blatter di corruzione. Ma intanto Blatter pensa a riforme: i tre punti per la vittoria, i calendari, il professionismo arbitrale.

Calciopoli, il PM Narducci deposita nuovi interrogatori - Novità in arrivo dalla Procura di Napoli. Nonostante abbiano più volte affermato, già dal 2006, che l'impianto accusatorio era "solido", le indagini su Calciopoli continuano ancora e, come potete leggere nel documento allegato (clicca qui per vederlo), i pm Narducci e Capuano hanno depositato le dichiarazioni rese nel mese di dicembre (definita attività integrativa di indagine) da persone a vario titolo informate dei fatti, secondo i magistrati napoletani. Si tratta di Fabio Monti (Responsabile Servizi Sportivi del Corriere della Sera), Danilo Nucini (ex arbitro amico di Facchetti, con il quale era in rapporti confidenziali al punto da essere invitato da quest'ultimo ad indagare su Moggi e Fabiani), Lorenzo Minotti (ex DS del Parma), Luca Baraldi (ex DS di Parma e Bologna), Maurizio Zamparini (Presidente del Palermo), Francesco Bresciani, Giorgio Corbelli (ex Presidente del Napoli). Allegata anche, a riscontro delle dichiarazioni di Nucini, annotazione della polizia Municipale di Torino e annotazione del Nucleo Investigativo Comando Provinciale Carabinieri di Roma. Nei prossimi giorni cercheremo di saperne di più e ne daremo informazione.

Prima di Moratti, Palazzi sentirà Moggi - Pareva fosse giunta l'ora di Moratti, cui dovrebbero seguire quelle di De Santis e di Mazzini; ma forse non sarà ancora così; le indiscrezioni dicono che, prima di Moratti, Palazzi voglia sentire nientepopodimeno che Luciano Moggi che, ovviamente, non essendo più tesserato, potrebbe anche declinare l'invito; se ci andrà o no, può certamente far parte delle strategie che i suoi legali stanno mettendo e metteranno a punto. Sappiamo che Moggi non si farà interrogare da Narducci a Napoli e quindi Palazzi per sentirlo (e farlo sentire a Narducci....) non ha altra via che convocarlo lui direttamente; ma la cosa sembra di per sé allargare i confini di un'indagine, quella di Palazzi, che pareva finalizzata solo alla revoca dello scudetto di cartone, revoca per la quale l'audizione di Moggi non sembra avere senso (a parte il fatto che gli elementi per revocarlo, visto che mai avrebbe dovuto essere stato assegnato, sussistevano già). Questo potrebbe essere un indizio che faccia pensare ad una revisione di Calciopoli, perché, piaccia o non piaccia, l'art. 39 esiste. E c'è stato chi pagato, sommamente la Juve, e chi su questo conto salatissimo ha speculato, traendone sotto tutti i profili vantaggi enormi, col mantenere un colpevole silenzio, che ha proprio tutta l'aria di essere una reiterazione della violazione dell'art.1, visto anche che è stato tale ovattato silenzio a coprire telefonate, quelle che non c'erano, rivestivano profili più gravi rispetto a quelle ascritte a Moggi. Sarà così? O cos'altro si cela dietro la convocazione di Moggi?

D'Onofrio: Il cammino intrapreso da Palazzi mi lascia perplesso - L'iniziativa della Procura federale di un'indagine a 360°, con l'apertura di un nuovo procedimento disciplinare sulla questione Calciopoli, ripartendo da Bergamo e Pairetto, passando per l'inatteso, e clamoroso, risvolto della convocazione di Moggi, prima di arrivare (quando?) all'audizione di Moratti, da parte della Procura Federale non convince affatto Paco D'Onofrio, uno dei legali di Moggi in ambito sportivo; intervistato da 'Tuttosport', l'avv. D'Onofrio evidenzia innanzitutto come, dopo quanto emerso a Napoli, riscrivere Calciopoli fosse praticamente scontato: "Sicuramente la Figc ha avvertito il dovere morale e giuridico di rivedere le proprie posizioni in ordine a quanto, troppo frettolosamente e superficialmente, venne deciso nell'estate del 2006. Quanto è emerso nel processo di Napoli dimostra in modo evidente che non c'è mai stata una Cupola che gestisse il calcio e che, in ogni caso, né Moggi né la Juventus ne furono gli ideatori e i beneficiari. Quella vicenda sportiva e giudiziaria va riscritta, pressoché totalmente". Ma D'Onofrio nutre più di una perplessità sul percorso intrapreso da Palazzi: "Personalmente nutro più perplessità che ottimismo, poiché mi sfuggono gli esatti fini ed obiettivi di questo procedimento disciplinare. Se è finalizzato alla revoca dello scudetto dell'Inter, allora avrebbero dovuto procedere per via amministrativa, senza la complessità di un procedimento disciplinare, decidendo e provvedendo in pochi giorni, come avvenne nel 2006 per l'assegnazione 'a tavolino'. Se, invece, si vogliono individuare eventuali nuovi e diversi colpevoli di illeciti, perché si svolgono nuove indagini sportive se dal processo di Napoli possono essere acquisite decine di prove schiaccianti?". Percorso assolutamente agli antipodi di quello del 2006, quando sulla base di quanto uscito da Napoli, senza nessuna garanzia che fosse 'tutto' (e non lo era, infatti), si arrivò in fretta e furia a condanne capitali, mentre ora, in presenza di prove concrete che abbattono la cupola e incastrano le tessere del puzzle, si indugia, si indaga con esasperante lentezza: "Nel 2006 si decise che ciò che proveniva dalla Procura di Napoli era sufficiente per celebrare rapidamente il processo sportivo, mentre ora, rispetto a prove molto più consistenti, si avverte la necessità di una lenta e macchinosa replica in Figc del processo penale".

Sono ventuno i convocati di Del Neri - In vista della sfida delle 12.30 contro il Parma, Luigi Del Neri ha convocato 21 bianconeri. Come preannunciato dal tecnico nella conferenza stampa di vigilia, non c'è Buffon che rientrerà solo fra una settimana, in Coppa Italia. Fuori ovviamente gli squalificati Bonucci e Giandonato. Questo l'elenco: Motta, Chiellini, Felipe Melo, Sissoko, Grosso, Salihamidzic, Marchisio, Del Piero, Amauri, Manninger, Aquilani, Traoré, Quagliarella, Grygera, Pepe, Krasic, Storari, Costantino, Legrottaglie, Giannetti, Sorensen.

Del Neri: Dal mercato ci aspettiamo qualità. Ma ora pensiamo al Parma, con i suoi tanti ex - Nella conferenza stampa della vigilia, Del Neri ha parlato prima di tutto delle condizioni fisiche dei suoi e di come dovrà ovviare alle assenze. In attacco, vista anche la sopraggiunta indisponibilità di Iaquinta, rientrerà Amauri, per quanto ancora non sia al massimo della condizione, come del resto Alex Del Piero: "Amauri l’ho visto bene. È dimagrito ed è in forma, nell’amichevole di lunedì si è mosso bene e mi è piaciuto. Sia lui che Del Piero non sono al massimo, quindi è probabile che si alterneranno". In difesa, fuori Bonucci per squalifica, è rientrato l'allarme per Chiellini, che nell'ultima seduta si era allenato a parte: "Chiellini sta bene, al posto di Bonucci potrebbe giocare Legrottaglie oppure posso spostare Sorensen in mezzo e puntare su Grygera a destra". Chi non ci sarà è invece Buffon: "Gigi torna in Coppa Italia - dice l'allenatore bianconero - è rientrato in gruppo il 28 dicembre e solo da qualche giorno prende parte alle partitelle. In questo periodo non ha sicuramente dimenticato il mestiere, anzi… Il dualismo con Storari? Un allenatore è contento quando ha problemi di abbondanza. Restano tutti e due. Una squadra come la Juve non si priva di due giocatori di questo livello. Ci sarà sana competizione tra i due. Una partita di Coppa Italia non può dirmi molto ma qualcosa può dirmi. Deciderò in assoluta tranquillità chi giocherà tra Buffon e Storari, è ovvio che chi starà fuori sarà un po' scontento, ma farò le mie scelte per il bene della Juve. E' importante la collaborazione e l'onestà, non avrò problemi a gestire due numeri uno". Del Neri non drammatizza sul problema infortuni: "Infortuni muscolari ne abbiamo avuti meno delle nostre avversarie, abbiamo patito più gli infortuni da trauma". E questo porta il discorso sul mercato: "Possiamo parlare di mercato fino al 31, ci stancheremo forse. Se abbiamo necessità di nuovi arrivi? Abbiamo patito molti infortuni in attacco, ma se i nostri quattro attaccanti stanno bene siamo a posto. La società si sta muovendo sul mercato e cercherà di sfruttare qualche occasione, ma solo per cercare giocatori di qualità e di esperienza, che possano migliorare effettivamente una rosa già competitiva. Ma non è semplice, i giocatori che ho stanno reggendo molto bene. Huntelaar? E' un campione, difficilmente lo venderanno". Ma adesso bisogna pensare al Parma fa capire, il Parma degli ex. Gia c'erano Bojinov, Candreva, Giovinco e Mirante, ora è arrivato anche Palladino, ma non solo, il Parma non ha perso tempo e si è già rafforzato: "Il Parma si è rinforzato con giocatori interessanti come Palladino, Modesto e Calvo. Inoltre ha un Crespo in spolvero e tanti ragazzi motivati come Candreva e Giovinco che vorranno fare bene. Si tratta di ottimi calciatori e la Juventus non ha mai pensato diversamente".

Stadio Juventus Under Construction - Ecco altre foto scattate qualche giorno fa, nella zona Ovest. Si tratta di alcuni dettagli della copertura dello stadio, di cui è cominciato il montaggio nelle ultime settimane. Aggiungiamo, inoltre, un gradevolissimo e brevissimo filmato pescato da youtube, realizzato da qualche appassionato, dove viene sovrapposta l'immagine dello stato attuale dei lavori all'interno dello stadio, e l'immagine di quello che sarà il risultato definitivo.
31-12-2010, Lato Ovest, Corso Grande Torino:
Foto 1
Foto 2
Foto 3
Video

Alessandro Moggi: Ho un progetto, un gruppo di lavoro come la 'Gea' - E' ritornato nel mondo del calcio, ma non per far tappezzeria, Alessandro Moggi. E, oltre al bentornato di molti colleghi, dice a 'Libero', ha ritrovato anche molti dei 'suoi' giocatori che stanno tornando a lui, tra i primi Oddo: "Sono rimasti quasi tutti. Quelli che non ci sono più li ho “liberati” io ai tempi caldi di Calciopoli. Non avevo le energie mentali necessarie per seguirli e loro dovevano rinnovare i loro contratti: non potevo fare altro". Altri (Jankulovski, Molinaro, Nocerino, Legrottaglie, Bogdani, Liverani, Cassetti, Calaiò...) "sono rimasti tutti con me nei momenti più difficili e insieme abbiamo fondato anche un marchio di abbigliamento: Undici. Durante questo periodo si sono arrangiati da soli, ora posso tornare a seguirli personalmente". Non ripeterà l'unico errore che ritiene di aver commesso: "Il mio unico errore è stato sottovalutare le accuse che mi venivano mosse da tutte le parti quando la Gea è diventata una potenza e ha cominciato a dare fastidio. Per il resto le garantisco che non ho fatto niente di male. Ma proprio niente". Ripartire dal basso non lo spaventa: "Non mi spaventa niente. Anzi, ora riparte la “campagna acquisti”. Ho già un progetto: non escludo di poter organizzare un nuovo gruppo di lavoro in stile Gea. Ripeto: eravamo vincenti e non abbiamo mai fatto niente di male". Good luck!

Alex Del Piero giocherà anche l'anno prossimo - Stefano Del Piero, il fratello-manager di Alex, non ha dubbi: Del Piero sarà in campo anche il prossimo anno, spera ancora in bianconero, ma tutto è legato alle proposte che riceverà dalla società quando la questione verrà affrontata. Il contratto del capitano scadrà a giugno e, dice Stefano Del Piero a calciomercato.it, "siamo tranquilli, aspettiamo l'incontro con il club. Non so ancora cosa potrebbe succedere, ora siamo concentrati solo sul prossimo incontro con il presidente e Marotta. Ci interessa conoscere i loro piani, per ora le ipotesi Usa o altro non le prendiamo in considerazione. Sicuramente il prossimo anno Alex sarà in campo, sta bene fisicamente e ha ancora grossi stimoli. Non pensa ancora a cosa farà nel dopo carriera agonistica". Da tempo si vocifera da più parti che per lui ci sia pronto un posto di dirigente in società e che un nuovo contratto come giocatore potrebbe essere al massimo annuale, ma tutto è rimandato, come ha già detto Andrea Agnelli, a quando si capirà "come Alex si sentirà non oggi, ma tra sei mesi, quando gliene mancheranno cinque ai trentasette".

Mutu rompe con la Fiorentina - Adrian Mutu ha abbandonato l'ultimo allenamento in vista della gara di campionato contro il Bologna senza dare spiegazioni. Il gesto sembra motivato dalla comunicazione al suo agente Becali che il romeno non rientra più nei piani della società. "Doveva giocare titolare domani," - ha spiegato Becali - "poi è venuta la società a dirci che non avrebbe accettato un trasferimento in Italia e lui si è sentito male", anche se i compagni sostengono che abbia detto "vado a Cesena", ma potrebbe essere stata una semplice "battuta", per ora non sono state comunicate trattative ufficiali. "Stava quasi per vomitare," - ha continuato l'agente - "quindi non si è potuto neanche allenare. Ci siamo guardati intorno, ma dall'estero non ci sono offerte. Se non vogliono venderlo in Italia se lo tengono e lo continuano a pagare". Il club ha annunciato azioni contro il calciatore. Mihajlovic in mattinata aveva già anticipato qualcosa:"Non mi oppongo se la società vende Mutu. Fino a quando sta qui e si allena bene, io lo faccio giocare. Se poi se ne andrà farò giocare qualcun altro. Io rispetto sempre le decisioni della società".

Premier League: Chelsea in caduta libera - Nella 22sima giornata di Premier League il Chelsea di Carlo Ancelotti perde ancora. Questa volta contro i Wolves, neopromossi e, fino a ieri, ultimi in classifica. Fatale è stata un autorete di Bosingwa dopo 5' dall'inizio della gara. Netta sconfitta anche per il Liverpool sconfitto 3-1 dal Blackburn, a questo punto il ritorno di Benitez potrebbe essere imminente. Finisce 0-0 il match-clou tra Arsenal e il Manchester City di Mancini. I risultati delle altre gare: Aston Villa Sunderland 0-1, Newcastle-West Ham 5-0, Bolton-Wigam 1-1 ed Everton-Tottenham 2-1. Classifica: Manchester Utd 44, Manchester City 42, Arsenal 40, Tottenham 36, Chelsea 35.

Hoeness accusa la Fifa di corruzione - Uli Hoeness, presidente del Bayern Monaco, in un'intyervista alla 'Sport Bild', ha puntato dritto il suo dito accusatore contro la Fifa e Blatter, accusati, senza mezzi termini, di corruzione, in relazione all'assegnazione dei Mondiali a Russia (2018) e Qatar (2022): "E' uno scandalo come succedono le cose lì. Sembra che una candidatura ha successo solo se si realizzano dei 'pagamenti' ulteriori sotto il tavolo. Credo che, il presidente della Fifa, Joseph Blatter, e gli altri responsabili debbano incominciare a domandarsi se si può continuare così. Posso solo dire che la Fifa non smette di metterci lo zampino. Un scandalo dietro l'altro. Il signor Blatter perché non si domanda il motivo per cui non ha controllato le cose...". E ha sollecitato le federazioni di calcio più forti d'Europa a far pressione perché all'interno della Fifa siano realizzate profonde riforme: "È ora che le forti federazioni di Germania, Inghilterra, Spagna e Francia mettano ordine". Non è citata la Figc, che in effetti fa meglio a mettere ordine anzitutto dentro se stessa, ammesso che lo voglia.

Blatter vuole rivedere il sistema a punti e il calendario - Mentre su di lui piovevano le accuse di Uli Hoeness, l'inossidabile Blatter pensava di istituire una Task Force per cambiare le regole del gioco del calcio al fine di renderlo più attraente; il suo obiettivo, come spiega su Fifa.com, sarebbe quello di implementare il tutto entro il Mondiale 2014 (in Brasile): nel mirino Blatter ha messo per esempio il sistema dell'assegnazione dei tre punti: "Vogliamo analizzare i tornei e studiare l’organizzazione di ogni partita. Ad esempio, al momento sono assegnati tre punti per una vittoria ed uno per un pareggio, una cosa che si può discutere se è positiva o meno. Dobbiamo capire se l’unica possibilità per decidere una gara che finisce in parità in una sfida decisiva sono i tempi supplementari e, se sì, come poter far finire le gare, se dobbiamo ripensare al golden gol, ad alcune persone piace, ad altre no”. La Task Force si dovrà occupare anche della questione dei calendari: “Questo è un argomento importante che, secondo me, come concorda anche Platini, attualmente vede troppo partite perché i campionati sono troppo lunghi, ci sono troppe squadre e quindi troppe partite. I campionati con 20 squadre giocano 38 partite, a cui vanno aggiunte le gare di Coppa nazionale ed eventuali competizioni europee. Questo crea dei conflitti tra i club e le nazionali, con infortuni e quant’altro. Ma non è colpa del calendario internazionale ed è una cosa che va discussa". Il terzo grosso obiettivo è il professionismo arbitrale: "Abbiamo un obiettivo molto chiaro e cioè avere solo arbitri professionisti ai Mondiali del 2014. È un obiettivo che dobbiamo raggiungere. Ci sono gli allenatori professionisti, i giocatori professionisti e non vedo perché non lo debbano essere anche gli arbitri".




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