A Cambiasso e all'Inter solo un buffetto. Conte: All'inseguimento di un sogno.

News, 2 aprile 2013.

L'entrata scellerata di Cambiasso su Giovinco per il giudice sportivo è solo un peccato veniale: solo un turno di stop; e per i cori razzisti l'Inter se la cava con un'ammenda di 20.000 euro. Conte: Questo quarto di finale ce lo siamo meritato, lo giocheremo con la voglia sicuramente di fare del nostro massimo, perché non veniamo qui come vittime sacrificali. Buffon: Stavolta il Bayern non ci prenderà a pallonate come nel 2009; anche perché davanti a me giostra un trio straordinario, spesso sottovalutato. Vidal: Il Bayern mi voleva, ma accettai l'offerta della Juve. dove ho poi trovato un gruppo speciale e il miglior allenatore che abbia mai avuto.La Juventus ha qualcosa di mitico, è rinata come una fenice, e questo grazie al lavoro di Antonio Conte.

Giudice sportivo: solo un buffetto a Cambiasso e all'Inter - In merito a quanto accaduto nel corso di Inter-Juventus il Giudice Sportivo ha deciso di squalificare per un solo turno Esteban Cambiasso per questo fallaccio su Giovinco con la seguente motivazione: "per essersi reso responsabile di un fallo grave di gioco", senza far menzione della violenza dell'intervento, della sua intenzionalità e inutilità (la gara era praticamente conclusa) e del grave danno che poteva arrecare all'avversario, tutti particolari che evidentemente l'arbitro Rizzoli ha omesso di indicare nel suo referto, che è il documento su cui il giudice Tosel si è basato. Fortunato Cambiasso? Cambiasso 'salvo', come recita l'odierno titolo della Gazzetta? Diremmo fortunato e salvo (più o meno) soprattutto Giovinco, visto e rivisto quell'intervento. Ma per Sky va bene così: il precedente che fa testo è quello di Glik su Giaccherini (altrettanto orrendo).
Una giornata di squalifica anche per Barzagli e Chiellini, entrambi in diffida e nuovamente ammoniti, il primo "per comportamento scorretto nei confronti di un avversario" (un intervento in ritardo su Cassano al 68'), il secondo "per comportamento non regolamentare in campo" (perdita di tempo all'88'). I due salteranno il Pescara.
Ammonito con diffida e multato di 5.000 euro per il team manager nerazzurro Ivan Ramiro Cordoba, "per avere, al 15' del secondo tempo, contestato platealmente l'operato arbitrale, uscendo dall'area tecnica; con recidiva".
Per l'Inter ammenda di € 20.000,00 "per avere suoi sostenitori, al 45' del primo tempo, indirizzato ad un calciatore della squadra avversaria un coro costituente espressione di discriminazione razziale; recidiva". Tutto qui. D'altronde la notizia era passata da subito sottotraccia sui media nazionali, mentre moltissimi siti d'Oltralpe hanno stigmatizzato il fatto. Fosse accaduto allo Juventus Stadium...

Conte: Non siamo qui per caso - Nella conferenza stampa pre-Bayern Antonio Conte non si nasconde certo le difficoltà dell'incontro contro un avversario di grande valore, ma una cosa la mette in chiaro: se la Juventus è arrivata a questo punto è perché l'ha meritato e non farà la comparsa, pur consapevole di essere all'inseguimento di un sogno: "Questa è una grande partita, in una competizione dove è bellissimo esserci ed è frutto del grandissimo lavoro che è stato fatto dalla società e dai ragazzi l'anno scorso. E' sicuramente un sogno perché sappiamo benissimo che ci troviamo a giocare questa competizione dopo tanti anni in cui c'è stata la nostra assenza. Sappiamo di avere un ruolo di outsider, sappiamo di affrontare sicuramente una delle favorite alla vittoria finale come il Bayern Monaco, insieme al Barcellona e al Real Madrid, però sappiamo anche di non essere qui per caso, questo che sia chiaro: noi ce lo siamo meritato questo quarto di finale, lo giocheremo con gioia, con entusiasmo e con la voglia sicuramente di fare del nostro massimo, perché non veniamo qui come vittime sacrificali. Noi veniamo qui a giocare il nostro calcio, a portare avanti la nostra idea, i nostri concetti e anche a capire quanto ci manca in Europa per arrivare a competere con i top club". Perché, comunque, qualunque sia l'esito da qui si ripartirà per crescere ancora: "Il lavoro ci ha portato a questo, il lavoro, ripeto, la disponibilità di ragazzi straordinari che io non finirò mai di ringraziare. Siamo qui, come ho detto, non per caso, siamo qui perché lo abbiamo meritato, perchè abbiamo lavorato duramente in questi 16-17-18 mesi quanti sono, sappiamo quali sono i nostri obiettivi, sappiamo quali sono i nostri sogni e sappiamo che le percentuali di realizzazione dei sogni sono molto basse. Ma a volte si possono anche realizzare. Quindi non poniamo limiti a niente. Sappiamo le difficoltà che una competizione come questa comporta, perché ci sono squadre super attrezzate e il Bayern Monaco negli ultimi tre anni è arrivato due volte in finale. Però la dobbiamo vivere con gioia e con serenità, perché ce la siamo meritata, siamo qui. Se alla fine dei 180 minuti, il Bayern avrà meritato, avrà dimostrato di essere superiore, come magari in tanti pensano, noi saremo i primi a stringere la mano. Ma una volta finita la stretta di mano, staremo già pensando affinché la stretta di mano ce la diano loro la prossima volta".
Gli è stato chiesto di commentare la frase di Heynckes per cui la Juve è una squadra 'italiana solo in parte': "Io penso che il calcio italiano sia un calcio di primissimo ordine e quindi c'è l'orgoglio di far parte del calcio italiano - ha detto il Mister - E' inevitabile che poi ogni allenatore porta la propria idea di calcio e cerca di fare. Io personalmente cerco di fare un calcio propositivo, di fare la partita. Spesso ci riusciamo, a volte non ci riusciamo perchè magari incontriamo avversari forti. Domani sicuramente incontreremo un avversario molto molto forte, però non deve prescindere la mentalità, non devono prescindere la nostra organizzazione e le nostre conoscenze e domani saranno ancora più importanti, unite alla qualità dei calciatori, sia calcistiche che morali. Vogliamo fare sicuramente una buonissima partita". Su Pirlo: "Un calciatore che è campione a 360° sia dal punto di vista calcistico, sia come uomo. E' un punto di riferimento importante nello spogliatoio insieme al capitano. Sicuramente un giocatore che esalta la nostra organizzazione, il nostro tipo di gioco. Contenti di averlo noi".
Sulla formazione che scenderà in campo stasera non ha dato certezze; c'è il problema Vucinic, che ora finalmente è sfebbrato, ma certo non nelle condizioni ottimali: Conte ha ancora davanti a sé una manciata di ore per decidere. "Faremo le nostre valutazioni e, come ho sempre detto, giocheranno quelli che ritengo i migliori", sono state le sue parole.

Buffon: Davanti a me giocano tre straordinari ragazzi normali - Non è felice il ricordo di Gigi Buffon dell'ultima sua esperienza contro il Bayern: un 4-1 sul groppone a Torino per la Juve di Ciro Ferrara, che veniva così estromessa dalla Champions e retrocessa in Europa League. Era l'8 dicembre 2009. Ma ora, dice, la Juve ha uno spirito ben diverso: "Credo che lo spirito e la consapevolezza che ci accompagnano adesso, siano molto diversi rispetto a tre-quattro anni fa, anche perché quella fu probabilmente la peggior prestazione europea della Juve, almeno da quando io sono qui a Torino. E non ho un grandissimo ricordo perché, insomma, ci presero a pallonate dall'inizio alla fine. Presi quattro gol e prima, scherzando col mister, dicevo che secondo me è da quella serata che cominciai ad avere problemi di schiena, perché quella sera, veramente, ci hanno capottato". Davanti a lui quella sera giocavano Caceres, Legrottaglie, Cannavaro e Grosso; ora invece Gigi è 'protetto' da tre straordinari ragazzi normali: "Gioco in una grande difesa e con dei grandi campioni, spesso sottostimati e sottovalutati: mi riferisco a gente come Chiellini, come Barzagli, come Bonucci, che sono ragazzi probabilmente troppo normali per poter essere ragazzi da copertina. E invece posso dire in tutta onestà, che insieme sono il miglior trio, parlo quindi di difesa a tre, col quale ho avuto il piacere e l'onore di poter giocare, perché hanno una sintonia, hanno una qualità, una predisposizione al sacrificio e al pensare al noi, che ho riscontrato in pochissimi altri giocatori".
Su Pirlo: "Il fenomeno Andrea Pirlo è un fenomeno a sé stante, nel senso che chiaramente noi abbiamo la fortuna di poter sfruttare le sue prestazioni e le sue qualità perché un anno e mezzo fa, la società, ha avuto questa grande intuizione e siamo riusciti a portarlo a Torino. Però un giocatore come Andrea, al di là del fatto che con noi riesca a esaltare le proprie qualità, le proprie geometrie, il proprio estro, credo che in qualsiasi squadra fosse andato avrebbe fatto ugualmente bene, perché è un campione a 360° ed è uno di quei pochi giocatori con i quali ho giocato che ha un qualcosa in più degli altri. Io ho giocato con tanti veramente forti, ma lui fa parte sicuramente del podio di questi grandi giocatori".
E sull'avventura che lui e la Juve stanno vivendo, Buffon è sostanzialmente allineato con Conte: "Sicuramente quando abbiamo intrapreso la strada che ci ha condotto fino a qui, nessuno si aspettava potessimo bruciare le tappe in maniera tanto perentoria e convincente. Però alla fine questo è quello che è accaduto, questo è il presente, è quello che è successo e che ci siamo meritati. E quindi siamo sicuramente consapevoli del fatto che abbiamo margini di miglioramento, che probabilmente non siamo i migliori, però è anche bello poter venire qua e poter cercare di impostare una partita anche per potersela giocare con i propri mezzi, con le nostre caratteristiche e con il nostro calcistico. Se poi questo basterà, bene. Se non basterà, vuol dire che gli altri sono stati più bravi in questa occasione almeno, e nella vita ci sta anche di incontrare quelli più bravi, per cui, amen. L'importante è non avere rimpianti, ma io penso che non ne avremo perchè fino ad oggi, in questo percorso di 16 mesi, devo dire che la Juve quando doveva arrivare il momento di dimostrare di essere una squadra matura, l'ha sempre fatto. E questo non vuol dire passare il turno".

Vidal: Scelsi la Juve e ho trovato il miglior allenatore che abbia mai avuto - "Sarà particolare per me giocare all'Allianz Arena. Ho passato parecchio tempo in Germania, il Bayern mi voleva ma io ho preferito accettare l'offerta della Juve" ha detto Arturo Vidal a Sky. E non se ne è pentito, a Torino ha trovato un gruppo speciale, mosso dalla voglia di vincere: "Il nostro è un gruppo speciale, abbiamo ottimi giocatori e un allenatore come Conte che conosce alla perfezione mentalità e ambiente di questo club. Siamo molto uniti e in armonia, così abbiamo vinto lo scudetto l'anno scorso e siamo vicini a ripeterci. Conte ci ha trasmesso parecchia carica, ci contagia. E' il miglior allenatore che ho mai avuto. E' un vincente, lavora sodo e mi ha insegnato tantissimo. Sono molto migliorato con lui e non smetterò mai di ringraziarlo visto che mi ha aiutato parecchio. Lui dice che mi vorrebbe in ogni guerra, e io lo seguirei ovunque senza problemi. Si può lottare solo insieme a persone di cui hai fiducia". E su questa gara la pensa come Rummenigge, è una finale anticipata: "Sono due squadre diverse - osserva - Noi siamo tatticamente molto forti, attacchiamo con molti giocatori utilizzando varie soluzioni. Loro sono più monocordi. Lavoriamo tanto a livello tattico, siamo più imprevedibili. Sia noi che loro giochiamo sempre con grande intensità, e raramente stecchiamo le gare. E' una gara molto simile a una finale, sono due ottime squadre, capoliste nei loro campionati e due delle migliori al mondo a mio avviso". Il Bayern sta letteralmente dominando la Bundesliga e viaggia con 20 punti di vantaggio sulla seconda, il Borussia Dortmund; e ciò in parte deriva anche dalle differenze tra il campionato tedesco e quello italiano: "In Italia tutte le squadre sono tatticamente molto preparate, ti fanno soffrire fino alla fine. In Germania si vive un calcio più aperto, si lotta su ogni palla fino all'ultimo. Il Bayern raramente soffre per vincere le partite, noi invece dobbiamo sudarci ogni successo contro qualsiasi avversario. In Bundesliga le piccole sono più semplici da affrontare".

Heynckes: In questa Juve, rinata come una fenice, si vede la mano di Conte - Jupp Heynckes, l'allenatore del Bayern, in conferenza stampa ha manifestato tutta la sua ammirazione per questa Juventus e per il suo tecnico: "La Juve è un mito, come il Real Madrid. Lo dice la tradizione, l’albo d’oro e il fatto che, anche dopo le difficoltà vissute nel recente passato, sia tornata nell’elite d’Europa. Sarà una partita di grande qualità tra due squadre dello stesso livello, che giocano in modo molto intenso e che daranno vita ad un tipico quarto di finale di Champions League. Fisicamente i bianconeri sono molto forti e corrono parecchio. La Juventus ha qualcosa di mitico, è rinata come una fenice, e questo grazie al lavoro di Antonio Conte, che sta raggiungendo ottimi risultati: si vede bene la mano del tecnico. Da questo punto di vista la Juventus è una squadra tipicamente italiana, però da un altro punto di vista, hanno un'organizzazione offensiva molto particolare, sono in grado di gestire benissimo le situazioni a centrocampo con Pirlo, Vidal e Marchisio, centrocampisti che si inseriscono molto. Ieri sera mi sono addormentato pensando alla Vecchia Signora, e questa mattina mi sono svegliato con lei. Nelle ultime due settimane sono andato a seguire la Juventus, soprattutto quando ha giocato di sera, perché voglio essere informato alla perfezione, sia sulla forma dei giocatori che dobbiamo incontrare sia sulle loro prestazioni. Sono un allenatore che vuole essere sempre informato sui propri avversari. Quest'anno stiamo disputando una stagione incredibile, sia in Coppa di Germania, sia in Champions che in Bundesliga. Tutti i giocatori si impegnano al massimo, abbiamo una rosa incredibile, e nell'arco della stagione siamo anche riusciti a migliorare negli aspetti che magari non effettuavamo al meglio. la Juve un avversario molto speciale e sia per quanto riguarda i giocatori che per quanto riguarda il tecnico puntano sempre a vincere, hanno uno spirito molto combattivo e molto spesso riescono a sovrastare il proprio avversario".


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