Marotta: Beckenbauer rispetti Buffon! La Gea World è ritornata.

News, 5 aprile 2013.

Marotta: Le esternazioni di un'icona come Beckenbauer fanno male; Gigi Buffon deve essere rispettato. Chiellini: Noi sappiamo che non siamo quelli visti in campo martedì e lo dimostreremo. A Vinovo contro il Pescara Conte prepara la tattica per una Juve rimaneggiata. Alessandro Moggi riporta in attività la Gea World. Sarà Peruzzo a dirigere Juventus-Pescara.

Marotta: Beckenbauer rispetti Buffon - "Certe esternazioni fatte da un'icona come può essere Beckenbauer fanno male, anche perché vanno a toccare un'altra icona che si chiama Buffon cui va il grande riconoscimento non solo dei tifosi juventini ma credo di tutti i tifosi nazionali, perché nel corso di questi anni ha regalato con le sue prestazioni grandi soddisfazioni ed è un uomo speciale in quanto è un grande professionista pieno di umanità, preso ad esempio dai nostri giovani; e quindi come tale va rispettato". Questa la reazione irritata di Beppe Marotta alle parole di Beckenbauer, che sfottevano Gigi Buffon definendolo 'un pensionato. Il dirigente bianconero ha parlato a margine della presentazione del Report Calcio 2013 avvenuta ieri mattina a Roma.
Ha spiegato Marotta: "La Juventus ha iniziato un nuovo ciclo non più di 30 mesi fa, un ciclo che riportato la presidenza Agnelli e la creazione di un nuovo modello di squadra, uno stadio nuovo, un Liceo ad hoc per i giovani; queste sono considerazioni importanti: abbiamo iniziato un cammino che ci ha portato in poco tempo ad essere in queste due stagioni la società più titolata in Italia, abbiamo vinto lo scudetto, abbiam vinto la supercoppa, siamo la squadra che in questa stagione ha raggiunto l'apice della competitività sportiva raggiungendo i quarti di Champions League e questo è un motivo di grandissimo orgoglio soprattutto se questo lo configuriamo nello scenario poco fa dipinto nella presentazione del report del calcio italiano. Il Bayern è assolutamente un esempio da prendere innanzitutto perché ha un management e una presidenza consolidata nel tempo e quindi dà garanzia di creazione di un modello di squadra vincete e quindi, direi, rispecchia in toto quello che poi è il modello nazionale tedesco che fa un modello molto importante a livello giovanile e a livello di prima squadra. Quindi sicuramente il calcio tedesco non solo dal punto di vista economico ma anche di quello di un modello strettamente calcistico deve essere preso ad esempio. Ho fatto questa premessa per dire poi chiaramente che il rammarico per la sconfitta c'è, però, come sappiamo, questo è un torneo, non è un campionato e in 180 minuti ci sono episodi che possono influire positivamente o negativamente: Il calcio italiano in generale, e l'esposizione di prima lo ha testimoniato: prima i grandi campioni venivano in Italia, oggi, vedi Ibrahimovic e Thiago Silva, vanno verso l'estero. Questo è un problema del nostro modello italiano. Quindi è evidente che noi abbiamo un gap da colmare; il gap economico si ripercuote anche su una mancanza di investimenti e quindi, non potendo poi (nessuna squadra italiano oggi può farlo) permettersi costo di acquisizione di qualche decina e soprattutto di costo del lavoro, lo stipendio elevato, bisogna fare di ogni necessità virtù e quindi ragionare sullo sviluppo del proprio settore giovanile, cosa che noi abbiamo iniziato a fare e i cui frutti però li potremo vedere più avanti. Lo spread calcistico è più alto anche perché è più alto quello nazionale tra la Germania e l'Italia, purtroppo".

Chiellini: Mercoledì dimostreremo che non siamo quelli visti a Monaco - Uno dei più convinti che la Juventus di martedì era troppo brutta per essere la vera Juventus è Giorgio Chiellini, che da subito ha dato il segnale della riscossa. E lo ha fatto anche ieri in due interviste, rispettivamente a Mediaset e a Sky: "Sicuramente speravamo in un risultato diverso e in una prestazione diversa - ha detto a Gianni Balzarini - però anche queste partite ti aiutano a crescere, affrontare i migliori serve sempre e sicuramente questa partita ci ha dato una nuova spinta per la partita di mercoledì prossimo. Adesso per qualche giorno staccheremo e penseremo solo al campionato che rimane la nostra priorità, dove abbiamo un buon vantaggio, ma che va mantenuto e possibilmente incrementato. A prescindere dai gol di differenza, noi non siamo quelli di martedì e sicuramente dentro di noi sappiamo che mercoledì sarà diverso e mostreremo che non c'è quella differenza, anzi. Siamo consapevoli che sarà una partita difficile, affrontiamo una delle migliori tre squadre del mondo, perché si è sempre detto che le favorite per la Champions sono Barcellona, Real Madrid e Bayern Monaco, e questi ultimi anni lo dimostrano. Noi ce la vogliamo giocare fino alla fine". E sulle irriguardose parole di Beckenbauer su Buffon Giorgio condivide la risposta data dal compagno la sera precedente in occasione della consegna del Tapiro d'Oro: "Gigi ha trovato delle parole giuste ieri, nel senso che quando sei martello devi battere, quando sei incudine devi saper tenere... io sono convinto che cambieranno presto idea, ma a parte quello dovrebbero vedere anche il passato recente prima di parlare".
E a Sky Sport ha aggiunto: "Credo che loro se avessero la possibilità di avere Buffon sarebbero molto fortunati; con tutto il rispetto, ma ce lo teniamo ben stretto. Speriamo che non debba dimostrarlo troppo al ritorno, ma nelle poche occasioni se capiteranno. Anche se Gigi alla fine non ha bisogno di dimostrare niente, perchè lo dimostra quotidianamente. Andiamo avanti tranquilli, senza farci toccare da queste cose, ma solo con la grande voglia personale di essere la Juventus, di come giochiamo e del percorso che stiamo facendo in questo ultimo anno e mezzo". E non ha chiuso la porta alle speranze di qualificazione: "Ci sono ancora tutte le porte aperte, perché poi il calcio è strano: l'Inter sembrava morta e meritava di passare con il Tottenham. Noi non siamo quelli di martedì, noi lo sappiamo, ma è giusto poi tradurlo in campo".

A Vinovo Conte prepara la partita col Pescara - Mentre l'eco mediatica è ancora tutta su Bayern-Juve, a Vinovo Conte e i suoi hanno già voltato pagina, perché prima del ritorno col Bayern c'è un'altra gara importantissima, per riconquistare quello scudetto n. 31 che è il primo e vero obiettivo di questa stagione bianconera. E non sarà una passeggiata, come ha spiegato Chiellini a Mediaset definendola "una partita più difficile di quello che poi dice la classifica, perché hai tutto da perdere; sembrano vittorie scontate, ma così non è se non le affronti con la giusta determinazione"; resa ancora più difficile da alcuni cambi obbligati, come quello dello stesso Chiellini e di Barzagli (entrambi squalificati) e da altri opportuni "perché comunque martedì abbiamo speso tanto". E la Juve deve fare attenzione a non riaprire assolutamente questo campionato (e Conte ha già avuto modo di ricordare qualche sua brutta esperienza in proposito, nella vita da giocatore); infatti, dice Chiellini, "noi sappiamo che l'unico modo per vincere il campionato è non staccare mai la testa da quello che deve essere il nostro obiettivo principale, quindi ora con tutto il rispetto per il Bayern deve essere il Pescara".
Quindi ieri a Vinovo prove tattiche anti-Pescara.
Oggi alle 14 conferenza stampa di Conte, poi l'allenamento di rifinitura.

La Gea World è risorta - Ieri, giovedì 5 aprile, è risorta la Gea World, la società che gestiva procure di calciatori e di allenatori e che fu anch'essa oggetto di dossieraggio da parte di Telecom. Era nata nel 2001dalla fusione tra General Athletic e Football Management ed era presieduta da Alessandro Moggi, figlio di Luciano. Si sciolse il 18 luglio 2006, dopo essere stata accusato di associazione per delinquere finalizzata all'illecita concorrenza, accusa dimostratasi infondata, alla luce della sentenza di assoluzione intervenuta l'8 gennaio 2008. Ma quella vicenda fu usata come propulsore di quella più grande e più appetitosa che va sotto il nome di Calciopoli. Il legame principale era il fatto che Luciano e Alessandro Moggi erano padre e figlio, entrambi spiati da Telecom. E i due furono i soli a uscire con una condanna dal processo che assolse la Gea, due condanne per violenza privata nei rapporti con qualche calciatore.
Ora la Gea World riaccende i motori, con al timone sempre Alessandro Moggi che, a margine della presentazione del nuovo percorso che si accinge ad intraprendere, ha spiegato che in realtà si tratta di "una continuazione di quanto fatto dal 2001 al 2006. A differenza di allora, però, non tratteremo più la contrattualistica sportiva, ma tutto il resto di quello che era il nostro core business, mi riferisco in particolare alla gestione dei diritti di immagine". E ha aggiunto. "Spero non ci siano critiche, perché la Gea è un'azienda che vuol costruire qualcosa e non distruggere".
E poi, ospite a Sportitalia, ha chiarito, qualora ce ne fosse ancora bisogno, come il legame che venne creato tra la Gea pre-Calciopoli e la Juventus fosse assolutamente artificioso: "Mi sembra eccessivo dover sempre spiegare che noi non avevamo un canale privilegiato con la Juventus per tante cose. Anzi, devo dire la verità: tante volte mi sono trovato in svariate occasioni, a dover gestire calciatori che interessavano sia al Milan che alla Juventus: mi riferisco a Nesta, mi riferisco a Stam e mi riferisco a Mutu; due di questi tre sono andati al Milan, uno è andato alla Juventus, per una scelta del Milan, ovvero Mutu. Il Milan in quel momento ha deciso di non prendere Mutu perché non si sono trovati d'accordo dal punto di vista economico e il giocatore poi è passato alla Juventus. Ma quello che era il lavoro che svolgevo io assieme a tutti gli altri, era semplicemente un lavoro per il calciatore, quindi alle migliori condizioni firmavamo un contratto. Poteva essere la Juventus, poteva essere il Milan, poteva essere l'Inter. Ho avuto uno dei giocatori più rappresentativi dell'Inter che era Marco Materazzi, la bandiera dell'Inter, più di così?"

Juve-Pescara: arbitra Peruzzo - Saraà Sebastiano Peruzzo ad arbitrare Juventus-Pescara in programma sabato alle ore 18 allo Juventus Stadium e valido per la dodicesima giornata di ritorno; sarà coadiuvato dagli assistenti Petrella e Musolino e dal quarto uomo Paganessi; Orsato e Velotto i due arbitri addizionali. Queste le designazioni per le altre gare, in calendario per domenica 7 aprile alle ore 15, salvo diversa indicazione in parentesi: Bologna-Torino (anticipo di domani sabato 6 aprile, alle ore 20.45): De Marco (Liberti-De Pinto; Posado; Tommasi-Cervellera); Fiorentina-Milan (ore 12.30): Tagliavento (Marzaloni-Padovan; Marrazzo; Giannoccaro-Doveri ); Catania-Cagliari: Valeri (Iannello-Giachero; Giordano; Baracani-Nasca); Sampdoria-Palermo: Guida (Vuoto-Costanzo; Di Liberatore; Rizzoli-Celi); Siena-Parma: Bergonzi (Dobosz-Viazzi; Giallatini; Rocchi-Mariani); Udinese-Chievo: Damato (Rubino-Alassio; Pretii; Irrati-Di Paolo); Inter Atalanta (ore 20.45): Gervasoni (Maggiani-De Luca; Barbirati; Massa-Candussio); Napoli-Genoa (ore 20.45): Banti (Di Fiore-Passeri; Tonolini; Calvarese-Giacomelli); Roma-Lazio (lunedì, ore 20.45): Mazzoleni (Stefani-Faverani; Niccolai; Romeo-Russo).


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