Conte: Vucinic non crede di essere un goleador, invece deve credere in se stesso

News, 7 aprile 2013.

Conte a Sky: Tre punti fondamentali dopo una gara stregata; adesso un giorno di riposo per tutti, poi si penserà al Bayern. Conte in conferenza stampa: Vucinic non crede di essere un goleador, non crede in se stesso, invece deve capire che lui i goal li ha nelle corde e ha tutte le caratteristiche per fare bene. Infortunio per Giovinco: contro il Bayern non ci sarà. Parlano i protagonisti: Asamoah, Pogba, Giaccherini e Vucinic. Le statistiche di Juve-Pescara fotografano un assoluto predominio dei bianconeri. Il Bayern ha matematicamente conquistato il Meisterschale. Nobili, coallenatore del Pescara: Arbitri ed ex arbitri non vedono mai nulla contro la Juve.

Conte/Sky: Era una partita stregata, ora un giorno di riposo per tutti - Passata la grande paura, prima di non riuscire a sbloccarla, poi di farsi incredibilmente riacciuffare nel finale, Antonio Conte, ai microfoni Sky arriva stanco sì, ma soddisfatto: "Siamo arrivati veramente stremati a fine partita - ha spiegato - perché era la tipica partita stregata sotto tutti i punti di vista dove tiri da tutte le parti e c'è il portiere che arriva, Pelizzoli è stato strepitoso o la palla finisce a lato per pochissimo o prendi palo e in più una volta che l'avversario sorpassa il centrocampo e tira da 40 metri mette la palla sotto l'incrocio. Aver vinto oggi è sicuramente una nota di merito, sono contento della prestazione dei ragazzi, anche se magari dopo l'incredibile goal del Pescara dovevamo essere più sereni e tranquilli e gestirla un po' meglio, perché noi veniamo già dalla partita con la Sampdoria dove vincevamo ed eravamo 11 contro 10, c'era un po' di timore di vedere di nuovo una situazione del genere; in questo momento i tre punti sono veramente fondamentali e vincere contro il Pescara non è stato semplice perché abbiamo incontrato una squadra venuta a difendersi. Adesso sono sollevato perché i tre punti erano fondamentali per noi perché abbiamo un obiettivo importante a portata di mano, però dobbiamo ancora conquistarlo e abbiamo fatto un altro passo in avanti".
Su Vucinic: "A Vucinic ho detto che ha fatto una partita di... puntini puntini... e ha fatto due goal... pensate se avesse giocato bene cosa poteva fare contro il Pescara. L'importante è che Mirko ha fatto due goal, che siano di buon auspicio per la partita contro il Bayern.... anche se sto pensando di mandarlo in panchina".
Il programma? "Ora ci godiamo la vittoria contro il Pescara, abbiamo fatto il nostro dovere e abbiamo messo un latro mattoncino verso qualcosa di bello e straordinario. Domani giorno libero e riposo per tutti".
Sulla strategia da adottare contro il Bayern, ha spiegato: "Il problema è che come tiri la coperta da una parte perdi qualcosa. Se vogliamo imporre un ritmo intenso alla partita dobbiamo andarli a prendere rischi il contropiede, alzando gli esterni rischi di trovare Robben e Ribéry che fanno l'uno contro uno con uno dei nostri difensori centrali. L'entrata di Robben ci ha fatto molto male all'andata, perché Kroos aveva caratteristiche diverse e, nonostante il goal preso dopo pochi secondi, stavamo gestendo bene la gara. Quando hai giocatori come Robben e Ribéry, Robben soprattutto, con grande gamba e molta qualità nell'uno contro uno".
Sull'eventualità, evocata da Giancarlo Marocchi, di pensare all'utilizzo del 4-3-3: "Siamo partiti con l'idea di variare due tipi di moduli, il 3-5-2 e il 4-3-3. Molti non considerano che abbiamo perso Pepe, l'unico che può fare l'esterno per quel modulo. Abbiamo utilizzato questo modulo che comunque ci ha portato parecchi successi finora. Nelle nostre corde c'è anche il 4-3-3, però Lichtsteiner è squalificato mercoledì. Chi metto? Mi metto io? No, io sono scarso come terzino. Sono situazioni obbligate, porteremo scalate più intelligenti con diagonali più lunghe in mediana".

Conte: Vucinic non crede di essere un goleador, non crede in se stesso - In conferenza stampa Conte ha replicato il ritratto della gara contro il Pescara come quello di una partita stregata: "Oggi era la tipica partita dove potevamo perdere punti, perché era stregata, sotto tutti i punti di vista: fare 27 tiri, vedere il loro portiere, Pelizzoli, compiere interventi straordinari, giocare a una sola porta... quando il pallone non lo prendeva Pelizzoli, prendeva il pallone o usciva di poco. E in più abbiamo avuto la riprova che nell'unica azione in cui sono venuti giù, Cascione, con il piede non suo, perché Cascione è destro, l'ha tirata sotto l'incrocio. Quindi oggi era veramente una partita che sembrava stregata. Avevo detto che sarebbe stata molto difficile, però è stata difficile sotto questo punto di vista. Ai ragazzi non posso assolutamente rimproverare nulla, anzi, sono da elogiare per l'impegno, per la mentalità, per il piglio con cui hanno affrontato la partita. Ribadisco, se tiri 27 volte, significa che sono numeri pesanti, non è che sono leggeri. Sono contento perché alla fine abbiamo ottenuto i tre punti, un altro mattoncino. Mancano 7 partite, ancora 21 punti, quindi bisognerà fare grandissima attenzione perché come dico sempre, la buccia di banana ci può essere in ogni partita. Oggi noi siamo stati bravi ad evitarla e ad ottenere quello che ci eravamo prefissati".
Poi ha parlato a lungo di Vucinic: "Mirko oggi aveva bisogno di un minutaggio, perché l'ultima partita l'ha fatta 15 giorni fa, Montenegro-Inghilterra, prima contro seconda, dove si giocavano la testa della classifica e lui ha speso tantissimo, perché l'ho vista quella partita. Sono partite in cui comunque spendi tanto fisicamente e anche dal punto di vista psichico. Infatti poi è tornato, secondo me un po' indebolito da questa partita, e ha beccato la febbre. Ha saltato gli allenamenti con noi, ha saltato l'Inter, ha fatto la vigilia a Monaco. Oggi aveva bisogno di giocare, aveva bisogno proprio di mettere un po' di gamba, di sentire il contatto con l'avversario, di rivedere un po' la porta, e oggi per fortuna la porta l'ha vista. Da questo punto di vista sono contento. Può fare sicuramente molto meglio, lo sa, ma possiamo fare tutti molto meglio, iniziando da me. Giocate individuali... è chiaro che queste sono partite che se le sblocchi, vuoi o non vuoi le maglie poi iniziano ad allargarsi, quindi non trovi una squadra che è tutta rinchiusa nella propria aria. E' inevitabile che quando non riesci a sbloccarla subentra un po' di nervosismo. Ma io tra il primo e il secondo tempo avevo predicato proprio calma, tranquillità, serenità, di poggiarci proprio sulle cose che sappiamo. Quando però poi sei in area, si cerchi un po' la giocata individuale, il colpo del campione. Ma lo chiedo anch'ìo quando arriviamo lì. Se qualcuno risolve la partita sono contento, questo è fuori dubbio. Mirko, ribadisco, oggi aveva bisogno di giocare, si è visto che tra l'influenza che l'ha bloccato per diversi giorni, la sosta con la Nazionale.... perché non dimentichiamo che quando vanno con la Nazionale stanno dieci giorni a giocare solamente, quindi non è che fanno allenamenti specifici, quindi ti ritrovi un calciatore che per venti giorni non ce l'ha sotto mano. Oggi aveva bisogno di giocare, ci sono state partite sicuramente migliori da parte di Mirko, ma anche in generale. Però, a volte, ha giocato partite migliori e non ha fatto gol. Magari un attaccante preferisco che sia un po' più cinico, cattivo sotto rete e che faccia partite meno belle rispetto ad altre. I gol danno sempre grande morale e Mirko deve capire che lui i gol li ha nelle corde. Tante volte, lui non crede di essere un goleador, non crede in se stesso, invece lui dovrebbe crederci di più perché ha tutte le caratteristiche per fare bene e fare dei gol".
Ha infine spiegato il perché della fascia di capitano a Storari, visto che c'era Bonucci con più presenze di lui (e stessa anzianità di servizio): "E' già capitata questa situazione in Coppa Italia, dove c'erano Storari e Bonucci. Storari ha più esperienza, ha più anni e devo dire sinceramente che Leo lo ha accettato in maniera molto serena, nel senso che non si è mai posto questo problema. Poi ribadisco, Marco per noi è tante volte un Capitano non giocatore, perché deve fare il dodicesimo ad un certo signor Buffon e quindi penso siano delle soddisfazioni per Marco: giocare da Capitano. Ma era già capitano in Coppa Italia, con Bonucci vice-Capitano, quindi bene".

Per Giovinco niente Bayern - Juventus-Pescara per Giovinco è durata solo mezz'ora perchè in uno scontro nell'area pescarese l'attaccante bianconero ha riportato, stando alle prime indicazioni pervenute, uno sitramento al collaterale del ginocchio destro. Nelle prossime ore verrà sottoposto a tutti gli accertamenti necessari per stabilire l'esatta diagnosi e i tempi di recupero; ma quel che è certo che che in Juve-Bayern non ci sarà.

Le voci dei protagonisti - Nel dopogara Asamaoh, Pogba, Giaccherini e Vucinic hanno brevemente raccontato le loro sensazioni ai microfoni di Sky Sport.
Asamoah: "E' una vittoria molto importante, sono tre punti fondamentali; e poi la vittoria ci dà tanta motivazione per la partita contro il Bayern. Da quando son tornato dalla Coppa d'Africa, adesso mi sento veramente bene e questa settimana ho lavorato bene".
Pogba
: "La cosa più importante era la vittoria e abbiamo ottenuto quello che volevamo, vincere. Era la cosa importante e siamo tutti felici. Il Bayern? Noi dobbiamo pensare positivo, sempre. Pirlo? E' un giocatore fantastico per me, lo guardavo già quando ero piccolo e lo guardo ancora adesso, mi piace e vorrei fare una grande carriera come la sua".
Giaccherini:
"Oggi è stata una partita difficile perché passavano i minuti e non riuscivamo a far goal. Abbiamo creato tante occasioni e dopo siamo stati bravi as andare in vantaggio su uno schema che avevamo provato in settimana, dopo magari la partita è diventata più facile".
Vucinic: "Questa giornata sembrava facile a tutti, tranne che a noi calciatori, che sapevamo che il Pescara non ci avrebbe regalato nulla. Per fortuna abbiamo sbloccato grazie a una punizione preparata e ripreparata a Vinovo, poi siamo stati bravi a raddoppiare e a portare in porto questi tre punti. Il Bayern? Non sarà una gara qualsiasi, siamo sotto di due gol e se vogliamo far qualcosa dovremo dare tutti più delle nostre possibilità. Ma nel calcio non si sa mai nulla".


Le statistiche del match - Il divario tra le due formazioni, rispettivamente prima ed ultima in classifica, si è visto non solo sul campo, ma anche nei numeri del match.
Possesso palla a favore della Juve (61% contro il 39% del Pescara).
La Juve ha tirato 30 volte, di cui 12 nello specchio, il Pescara solo 5 volte, di cui 2 nello specchio.
I bianconeri hanno giocato 739 palloni, contro i 458 degli avversari.
Anche tutti gli altri parametri vedono la supremazia indiscussa della Juventus:
Passaggi riusciti: 76,6% per la Juventus e 59,2% per il Pescara.
Protezione area: 66,7% per la Juventus, 40,9% per il Pescara.
Attacco alla porta: 59,1% per la Juventus, 33,3% per il Pescara.
Pericolosità: 89,1% per la Juventus, 30,4% per il Pescara.
A livello individuale Pogba guida la graduatoria delle palle recuperate (25), tallonato da Marrone (24). Lo stesso Pogba è davanti a tutti per il numero di passaggi riusciti (78), seguìto da Giaccherini e Peluso (69) e da Marrone (57).

La Meisterschale è del Bayern - Mancava solo la matematica e da ieri è ufficiale: il Bayern Monaco ha conquistato la sua 23esima Meisterschale con sei giornate di anticipo. La vittoria di Francoforte sull'Eintracht (1-0, goal di Schweinsteiger) ha consentito agli ormai irraggiungibili bavaresi di mantenere i loro 20 punti di vantaggio sulla seconda, il Borussia Dortmund.

Nobili: Arbitri ed ex arbitri non vedono mai nulla contro la Juve - Bruno Nobili, co-allenatore del Pescara, aveva già fatto le sue recriminazioni ai microfoni Sky, sostenendo che il rigore sì c'era, ma non l'espulsione; e che peraltro quel rigore era la conseguenza di un calcio di punizione invertito. E ha ripetuto le sue strane teorie a Mediaset, dove però a fargli da contraltare c'era l'ex arbitro Graziano Cesari, con le immagini a supporto. Nobili ha contestato l'espulsione di Rizzo, e Cesari gli ha fatto notare che Capuano non avrebbe mai fatto in tempo a recuperare la posizione su Vidal e ad intervenire; e che l'occasione da goal era non chiara ma evidentissima. Ma il focus della contestazione si è presto spostato sulla punizione da cui ha avuto origine l'azione del penalty, che a dire del tecnico pescarese avrebbe dovuto essere fischiata a favore del Pescara, per fallo di Pogba; le immagini, commentate da Cesari, mostravano un netto fallo da dietro su Pogba, col pallone che era nella disponibilità di Pogba stesso; Nobili ribatteva che il fallo del giovane francese era precedente, quando con Cascione si contendeva di testa il pallone con Cascione, contrasto assolutamente regolare, come gli rammentava Cesari. E allora arrivava la 'sentenza' di Nobili: "Voi arbitri ed ex arbitri contro la Juventus non vedete mai niente".


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